ForumCommunity

NASA.GOV

« Older   Newer »
  Share  
NightStalkers
icon5  view post Posted on 3/1/2004, 18:15




Raga andate sul sito della nasa....c'è la missione del robottino che tutta interattiva....inoltr ci sono i filmati VERI del lancio...troppo belli!!!

Se vi interessa andate qui

Attached Image: Mars_2004__1_.jpg

Mars_2004__1_.jpg

 
Top
NightStalkers
view post Posted on 16/1/2004, 00:14




Spazio. Spirit inizia a esplorare la superficie di Marte

Il robot "Spirit" ha percorso oggi i primi metri a spasso sul terreno di Marte. Lo ha annunciato la Nasa, che ha anche diffuso le foto realizzate dallo "Spirit". La sonda ha sinora rilevato carbonati nell'atmosfera, il che sembrerebbe confermare la teoria della presenza di acqua sulla superficie marziana, nel lontano passato. Ma gli scienziati, naturalmente, sono molto cauti su questa eventualità.

La conferma dello sbarco su Marte per i tecnici del Laboratorio della Nasa di Pasadena è giunta alle ore 2 locali (ore 11 in Italia), quando sono arrivate da "Spirit" le prime foto in bianco e nero che mostravano le sue due ruote anteriori sul suolo marziano.

"Questo è un grande successo, siamo su Marte, Spirit è sulla superficie", ha detto Rob Manning, manager dell'operazione. "Le nostre ruote - ha aggiunto - si sono finalmente sporcate" di terra marziana.

"Spirit" ci ha messo circa due minuti a scendere i tre metri della rampa: questa era considerata la manovra più difficile e pericolosa, per il robot, dell'intera missione marziana.

La discesa sulla superficie del robot, partito due settimane fa dalla Terra, non è stata delle più semplici. "Spirit" è dovuto scendere da una rampa secondaria: la rampa principale è infatti bloccata da un airbag che non si è sgonfiato dopo l'atterraggio.

Il robot ha dovuto effettuare un riallineamento di 120 gradi in tre tappe: dopo ogni spostamento ha inviato delle foto per permettere al controllo missione di verificare la sua posizione all'interno del modulo.

Il primo obbiettivo di "Spirit" è una depressione non troppo lontana ribattezzata "Sleepy Hollow", ma più interessante sembra un cratere che si trova a 248 metri di distanza: il metorite che lo ha causato potrebbe infatti aver lasciato in superficie rocce o sedimenti più antichi, in grado di rivelare se in passato il Pianeta Rosso abbia posseduto dell'acqua e abbia potuto quindi ospitare forme di vita.
 
Top
NightStalkers
view post Posted on 18/1/2004, 15:18




Condannato a morte Hubble, occhio dell'universo

La Nasa cancella gli Shuttle per la manutenzione del telescopio L’osservatorio «morirà» nel 2007. Ma è già polemica

WASHINGTON - Le campane suonano a morte per Hubble, il telescopio orbitale che fu, ed è, uno dei massimi trionfi scientifici della storia umana. A due giorni dall’annuncio del presidente Bush che l’America manderà l’uomo su Marte, la Nasa rinuncia all’uso degli shuttle per il mantenimento dello straordinario osservatorio spaziale. La missione del 2005, indispensabile alla sua sopravvivenza, è cancellata; abbandonato, Hubble, il gioiello della moderna astronomia lanciato nel 1990 per aprire all’umanità le porte dell’universo, morirà probabilmente nel 2007. La rinuncia è resa pubblica dal direttore della Nasa, Sean O’Keefe, che l’ha decisa senza consultare nessuno, nemmeno lo scienziato capo, l’astronauta John Grunsfeld, un uomo che è stato cinque volte nel cosmo, tre su Hubble. Gli Stati Uniti e il mondo sono sorpresi e traumatizzati.


I MOTIVI - O’Keefe, un fido del vicepresidente Richard Cheney, attribuisce il sacrificio al problema della sicurezza degli shuttle. Dopo la distruzione del Columbia al rientro nell’atmosfera, un anno fa, e la morte dei sette astronauti a bordo, la loro corazza termica va controllata e se necessario riparata quando raggiungono l’orbita. Ma ciò è possibile sulla stazione spaziale, non sullo Hubble. In realtà la questione è un’altra, ribattono gli esperti. La Nasa ha soltanto tre shuttle che dovranno lavorare a tempo pieno per terminare, come stabilito, la stazione orbitale entro il 2010. Sebbene abbia uno scarso valore scientifico. Inoltre, il presidente Bush ha ordinato alla Nasa di stornare 11 miliardi di dollari dai finanziamenti alla ricerca per la conquista di Marte. La Nasa non può più permettersi di spendere mezzo miliardo di dollari per inviare uno shuttle allo Hubble.


LE PROTESTE - Alla stampa John Grunsfeld dice di essere pronto a salire sullo shuttle così com’è pur di mantenere il laboratorio orbitale in vita fino al 2010. Lamenta che cessi «il matrimonio perfetto tra la scienza e le esplorazioni spaziali». Gli fa eco Steven Beckwith, il direttore dell’Istituto Hubble: «Siamo devastati, è un giorno triste, per noi il telescopio è preziosissimo». David Spergel, astronomo dell’Università Princeton, tuona: «E’ uno spreco incomprensibile perché non perdiamo solo Hubble, lasciamo anche inutilizzate attrezzature a esso destinate per 200 milioni di dollari». La Nasa dovrà comunque spendere 300 milioni di dollari per fare cadere nell’Oceano il telescopio che originariamente doveva essere riportato a terra e messo in mostra al Museo Smithsonian con gli Apollo della luna: lo aggancerà con un razzo automatico, la data non è ancora stata fissata.


I RETROSCENA - Nessuno lo dice apertamente, ma ancora una volta la politica ignora le ragioni della scienza. Dopo l’entusiasmo per le fotografie scattate su Marte dalla sonda Spirit, e in vista della chiamata del Paese alle urne a novembre, la Casa Bianca considera il progetto «pianeta rosso» una carta elettorale vincente. Inoltre, antepone alle scoperte nell’universo la cooperazione con la Russia per la stazione orbitale, che ha valenza anche militare e, forse, per lo sbarco su Marte. Accadde già con il presidente Richard Nixon, che rinunciò alle esplorazioni sulla Luna a favore del laboratorio orbitale con l’Urss. L’Ue non ha più voce in capitolo: all’inizio, il suo contributo allo Hubble fu del 15%, ma oggi è di appena il 2%. La Nasa non costruirà più nessuno shuttle, si concentrerà su un razzo che possa raggiungere Marte con un equipaggio a bordo nel 2030.


LE SPERANZE - Pur ammettendo che potrebbe spegnersi prima, Beckwith spera che Hubble continui a funzionare oltre il 2007, e promette: «Faremo del nostro meglio perché i suoi ultimi anni siano i più gloriosi che la scienza abbia mai visto». Il direttore dell’Istituto sottolinea che la perdita dello Hubble non può essere compensata dai progressi dei telescopi a terra, che sono ostacolati dai raggi ultravioletti e infrarossi dell’atmosfera. Nel 2011 dovrebbe andare in orbita un altro telescopio, il James Webb: «Ma sarà diverso - dice Beckwith - servirà per lo studio delle galassie più lontane. Sognavamo che potesse lavorare in tandem con Hubble». E Marte? Nessuno alla Nasa osa contraddire il presidente Bush. Ma mentre la costruzione di una base sulla Luna entro il 2015 appare possibile, la conquista del pianeta rosso entro il 2030 sembra difficile e costosa: 500 miliardi di dollari, più dell’attuale bilancio della difesa americana.

 
Top
NightStalkers
view post Posted on 18/1/2004, 15:23




Volete vedere in ANTEPRIMA le foto scattate dalla Sonda SPIRIT direttamente dalla superfice di Marte?
Bene allora cliccate qui e qui

Edited by NightStalkers - 18/1/2004, 13:04
 
Top
NightStalkers
icon7  view post Posted on 22/1/2004, 00:11




Clic da Marte: Spirit e Mars Express al alvoro

La sonda europea Mars Express ha inviato le prime foto del pianeta. Anche del più grande canyon del sistema solare. Unico neo della missione europea: no si sa nulla di Beagle 2. Le "avance" di Spirit su Adirondack, Sashimi e Sushi


Spirit passeggia e fotografa rocce chiamate come cibi giapponesi, la sonda europea Mars Express manda le prime immagini del canyon più grande del sistema solare.
"Saluti a colori" dal pianeta rosso, insomma, straordinarie anche se Marte è proprio come ce lo aspettavamo, entusiasmanti se si pensa a quel che è costato riceverle.

Esaltante allora che Spirit, la sonda spaziale americana che ha toccato il suolo di Marte due settimane fa, abbia fatto altri tre metri sulla superficie del pianeta rosso.
Più o meno la stessa distanza che la aveva percorso giovedì scorso, al momento di lasciare l'involucro spaziale per toccare il suolo marziano.

user posted image

IL CORTEGGIAMENTO DI SPIRIT
La sonda spaziale americana, al lavoro su Marte, ha iniziato a corteggiare il sasso Adirondack - grande come un pallone da football americano - il fidanzato scelto per lei dagli scienziati della Nasa. Le nuove foto ricevute al Jet Propulsion Laboratory della Nasa, a Pasadena, e visibili sul sito della missione spaziale, fanno vedere il braccio articolato della sonda sopra la roccia prescelta. Quasi una
carezza.
In realtà, Spirit ha iniziato un esame, quasi medico, del sasso rosso, fotografandolo a diverse riprese grazie al microscopio-telecamera articolato di cui è dotata. I primi dati sono stati immediatamente inviati sulla Terra, dove si sta esaminando la composizione della polvere del Pianeta Rosso, grazie a una serie di sofisticatissimi spettometri. Altre foto pubblicate ieri dalla Nasa, fanno vedere porzioni, decisamente sassose, dal cratere di Gusev, dove Spirit si trova in questo momento.

Della missione di Spirit su Marte c'è però già anche un filmino, una piccola animazione in bianco e nero che riassume la passeggiata della sonda-robot e mostra ciò che l'obiettivo di Spirit ha trovato nel suo raggio di visuale, compresi, appunto, Adirondack, Sashimi e Sushi sullo sfondo.

MARS EXPRESS STA A GUARDARE
Testimoniata da fotografie anche l'esplorazione della sonda spaziale europea Mars Express, divulgate ieri dall'Agenzia spaziale europea (Esa).
Sono immagini a colori, ad alta risoluzione, tridimensionali, scattate mercoledì scorso, e riprendono la Valles Marineris, il canyon più grande di tutto il sistema solare, lungo 1.700 chilometri e profondo, in alcuni punti, anche dieci chilometri.
Rimane un unico neo nella missione europea: Mars Express, immessa in orbita intorno al pianeta rosso il 25 dicembre scorso, non è ancora riuscita a mettersi in contatto con il modulo di discesa Beagle-2, inviato a posarsi sulla superficie marziana.

user posted image

 
Top
SEO
view post Posted on 22/1/2004, 20:47




Le immagini sono bellissime!
 
Top
NightStalkers
view post Posted on 23/1/2004, 18:59




Spirit si rifà vivo

Il rover americano riprende le comunicazioni.

Seconda buona notiza, nel giro di poche ore, da Marte. Cominciamo dalla seconda: Spirit ha ripreso a comunicare.

Il robot inviato dalla Nasa sul Pianeta rosso ha avuto uno scambio di segnali con la Terra per 10 minuti durante la notte, più di 24 ore dopo un grave guasto che aveva fatto temere la perdita definitiva del contatto.

 
Top
SEO
view post Posted on 23/1/2004, 19:00




Meno male, cmq l'altro dovrebbe atterrare oggi vero? (non mi ricordo come si chiama)
 
Top
NightStalkers
view post Posted on 23/1/2004, 19:04




Si l'altro ROVER si chima OPPORTUNITY
 
Top
NightStalkers
view post Posted on 26/1/2004, 00:19




MARTE: OPPORTUNITY, PRIME IMMAGINI

Quasi agli antipodi di Spirit


PASADENA (USA), 25 GEN - Il robot americano Opportunity ha potuto trasmettere le prime immagini del sito di Marte su cui si e' posato. Lo ha annunciato la Nasa mostrando le immagini di una parte del robot posata su una zona pianeggiante vicino a affioramenti rocciosi. Opportunity si e' posato sul Meridiani Planum, pressocche' agli antipodi rispetto a dove si era posato Spirit nel cratere Gusev il 4 gennaio.

user posted image
user posted image
user posted image



 
Top
NightStalkers
view post Posted on 27/1/2004, 18:04




Opportunity è su Marte Dall’ematite indizi sull’acqua

New York — La sonda Opportunity ha centrato in pieno il bersaglio interplanetario andando ad atterrare in un piccolo cratere «con vista» il cui esame potrà fornire dati preziosi sulla storia marziana. Lo ha detto la Nasa dopo l'esame delle prime immagini arrivate dal Pianeta Rosso. Nelle foto trasmesse a terra si vedono a breve distanza larghe lastre rocciose: i primi esempi di roccia vergine mai vista su Marte e una miniera d'oro per i geologi. La Nasa aveva scelto la regione dell'approdo nei pressi dell'Equatore marziano perchè è particolarmente ricca di ematite, un minerale che sulla Terra usualmente si riscontra in presenza di acqua.

 
Top
NightStalkers
view post Posted on 28/1/2004, 22:11




Spazio, anche Opportunity ha dei problemi su Marte

LOS ANGELES - Mentre gli scienziati della Nasa studiano attentamente le nuove foto in arrivo da Marte che rivelano la formazione di antichi basamenti, gli ingegneri hanno diagnosticato diversi problemi per le due sonde robot che si trovano alle parti opposte del pianeta rosso.

Oltre ad un serio malfunzionamento che ha fermato la prima sonda, Spirit, da mercoledì scorso, i controllori della missione alla Nasa hanno spiegato che ora sono alle prese con una perdita di energia del suo gemello appena arrivato, Opportunity.

Il manager della missione Jim Erickson ha spiegato ai giornalisti che la perdita di energia sembra arrivare da una unità di riscaldamento del mezzo che si accende da sola e si muove nella notte senza ricevere comandi dalla Nasa per farlo.

Mentre gli ingegneri non credono che il termostato possa surriscaldare il veicolo, le conseguenze a lungo termine dell'errore e la sua eventuale soluzione non sono ancora chiare, ha aggiunto Erickson.

"Mi piacerebbe avere un po' più di informazioni su quello che stiamo vedendo dalla sonda prima di dare qualunque giudizio", ha detto.

Per il resto, la sonda è "abbastanza in buona forma" mentre un nuovo giorno marziano, il suo quarto, è sorto sulla zona di atterraggio di Opportunity, un'ampia pianura conosciuta come Meridiani Planum.

La zona è di interesse scientifico perché si pensa che contenga grossi depositi di un minerale cristallino chiamato ematite, che sulla Terra di solito si forma per la presenza di acqua allo stato liquido.

Sia Opportunity che Spirit sono attrezzate con un laboratorio mobile con strumentazioni geologiche disegnate per cercare prove che la superficie marziana fosse una volta bagnata, e più ospitale per diverse forme di vita rispetto ad ora.


 
Top
NightStalkers
view post Posted on 3/3/2004, 17:21




La Nasa annuncia:'Su Marte c'era acqua'

Opportunity ha trovato tracce di umidità sufficienti per la vita. Lo ha annunciato l'ente spaziale americano. Finora però le due sonde non hanno scoperto organismi viventi

Los Angeles, 2 marzo 2004 - Marte un tempo aveva un tasso di umidità sufficiente a permettere lo sviluppo di forme semplici di vita. Lo ha annunciato la Nasa, dopo le analisi del suolo compiute dal robot Opportunity.
Tuttavia, secondo l'ente spaziale Usa, finora non sono state trovate tracce evidenti di microrganismi, né viventi, né fossili.


La Nasa ormai è certa: il robot Opportunity è atterrato in una località marziana sulla quale un tempo scorreva acqua allo stato liquido. Lo ha detto Edward Weiler, vice-amministratore dell'agenzia incaricato delle scienze spaziali, in una conferenza stampa organizzata per comunicare le ultime novità delle ricerche in corso sul Pianeta Rosso. "Questa zona", ha precisato, "un tempo costituiva un ambiente buono, abitabile".


Il robot ha analizzato una serie di strati sedimentari, trovandovi tracce di solfati e altri minerali che si formano soltanto o prevalentemente in presenza di acqua. La scoperta fa pensare che, se vi era vita all'epoca in cui quelle rocce si formarono, allora essa poté non fermarsi soltanto a forme elementari, ma svilupparsi in modi più complessi.


Finora, tuttavia, gli strumenti del robot non hanno rinvenuto tracce di vita di alcun genere. "La Nasa ha organizzato la missione esplorativa con i rover espressamente per controllare se almeno una parte della superficie marziana avesse un ambiente permanentemente umido, in grado di ospitare forme di vita", ha detto un altro specialista dell'enete spaziale Usa, Joohn Garvin. "Oggi abbiamo prove sufficienti per una eccitante risposta: sì".


Steve Squyres della Cornell University, responsabile principale della strumentazione di Opportunity, ha confermato che lo studio delle formazioni geologiche presso il luogo di atterraggio del laboratorio mobile mostra che l'acqua allo stato liquido presente era in quantità bastevole a determinare mutamenti nella composizione chimica degli strati geologici. "Siamo stati in grado di leggere gli indizi palesi che l'acqua ha lasciato dietro di sé, confermandoci nella nostra conclusione", ha detto Squyres.
Squyres ha detto di non sapere quale processo abbia portato l'acqua sul pianeta. Tuttavia, "di qualsiasi cosa si sia trattato, nulla del genere è oggi in atto su Marte".



Opportunity è atterrato cinque settimane fa su un letto roccioso che si estende al lato di un piccolo cratere. La sonda ha condotto una serie di analisi su alcune rocce presenti sul posto, fra cui una battezzata "El Capitan", trovandovi forti quantità di zolfo in solfati di magnesio, ferro e altri elementi. Ha trovato anche tracce di jarosite, un particolare solfato di ferro.


Sulla Terra, questi minerali si formano nell'acqua, e la presenza di jarosite suggerisce un ambiente dotato di una certa acidità, come nei pressi di una fonte calda.
John Grotzinger, geologo del Massachusetts Institute of Technology, ha detto che la presenza di acqua appare anche da osservazioni di tipo visuale. Nella roccia El Capitan sono stati riscontrati piccoli vuoti, sferule e stratificazioni.
I vuoti, che un tempo potevano contenere sali minerali, si formano nelle rocce quando cristalli salini si aggregano in un ambiente con alte concentrazioni di sali. La roccia, insomma, ha l'aspetto che avrebbe se fosse stata a lungo sommersa in un mare.
Anche le sferule potrebbero essersi formate come precipitati di soluzioni saline all'interno di una roccia porosa. Il fatto che la loro distribuzione sia casuale dimostra ulteriormente che si formarono quando la roccia era immersa nell'acqua salata.
Le stratificazioni possono essersi formate tanto per l'azione dell'acqua, quanto, successivamente, per quella dei venti.

Ora seguiranno ulteriori ricerche. La speranza, inconfessata ma tangibile, è che alla fine Opportunity trovi tracce di microrganismi simili a quelle, assai controverse, riscontrate anni fa in un meteorite di presunta origine marziana.



 
Top
NightStalkers
view post Posted on 6/3/2004, 14:58




Marte, seconda sonda Nasa trova tracce d'acqua sul Pianeta Rosso

LOS ANGELES - La sonda spaziale della Nasa Spirit ha trovato le prime tracce del fatto che piccole quantità d'acqua sarebbero sgorgate dalla superficie del Cratere Gusev dove il velivolo atterrò a gennaio, ha riferito ieri uno scienziato della Nasa.

La notizia arriva tre giorni dopo che funzionari della Nasa hanno annunciato la scoperta da parte di Opportunity, gemella di Spirit, di prove geologiche che il luogo dell'atterraggio della sonda, sul lato opposto del Pianeta Rosso, un tempo fosse coperto d'acqua.

Gli scienziati che lavorano con Spirit hanno dedotto che l'acqua ha dato luogo a piccoli buchi e ha lasciato depositi di minerali in una roccia soprannominata Humphrey.

La sonda ha praticato fori di 2 millimetri nella roccia e ne ha esaminato l'interno coi suoi strumenti per determinarne la composizione
 
Top
NightStalkers
view post Posted on 9/3/2004, 01:20




Anche Spirit trova tracce di antiche (ed estinte) acque

Fonte: NASA

Dopo l’annunciata “scoperta” di evidenze di antichi bacini d’acqua liquida, individuate dal Rover 2 Opportunity tra le rocce di Planum Meridiani, ora la NASA dichiara che anche l’altro robot mobile, il Rover 1 Spirit avrebbe scoperto tracce di depositi salini su materiali rocciosi all’interno delle formazioni geologiche esplorate nel bacino Gusev, agli antipodi di Planum Meridiani.
È bene precisare subito che non si tratta affatto di sostenere che “Marte è pieno d’acqua” o che “sul pianeta in passato c’erano condizioni favorevoli alla vita” come prontamente e arbitrariamente rilanciato dai media: Marte al momento (e chissà da quanti miliardi di anni) è arido e sterile, almeno per quanto se ne conosce finora, e l’acqua liquida, se mai è corsa per Marte, ora non può più essere presente se non, forse, in particolarissime (e salatissime…sotto forma di brina ad alta saturazione) condizioni; in quanto all’ambiente favorevole allo sviluppo di forme viventi resta tutto da verificare, in particolare sulle ipotetiche condizioni atmosferiche e climatiche della preistoria marziana.
In ogni caso la rilevanza scientifica della doppia scoperta, qualora ovviamente venisse confermata al di là di ogni possibile dubbio, è enorme: la teoria che prevede l’alternanza di periodi climatici diversificati, con possibilità di condizioni arcaiche umide e relativamente temperate su Marte, ne ricaverebbe una clamorosa conferma. Rimane tuttavia la possibilità che le formazioni saline e cristalline, e particolarmente le ultime trovate dalla Spirit negli strati superficiali della roccia “Humphrey”, un sasso alto non più di mezzo metro e scandagliato dal braccio meccanico RAT del robot, possano aver avuto un’origine del tutto diversa, collegata più al vulcanismo locale (ricordiamo che la piana di Gusev sembra piena di basalti effusivi) che a infiltrazioni e concrezioni d’acqua salata.
E permarrebbe ovviamente il mistero sulle cause dell’inaridimento e impoverimento atmosferico del pianeta: se un tempo Marte era caldo e umido al punto da permettere l’esistenza dell’acqua liquida in prossimità della superficie, cosa è accaduto per mutarne tanto radicalmente le condizioni? E dove è finita tutta l’acqua ipoteticamente presente?

 
Top
16 replies since 3/1/2004, 18:15   259 views
  Share