Finalmente dopo tanto tempo sono riuscito a scrivere una recensione su uno dei miei Videogiochi preferiti, se non il mio preferito. A breve dovrebbe essere uppata sul sito, ma voglio postarla qui in anticipo per farla leggere a voi utenti, tra di noi insomma. Ditemi cosa ne pensate ovviamente, anche riguardo al gioco stesso, che sono curioso. Spero vi piaccia.
Shenmue 2Produttore: SEGA
Publisher: SEGA
Data di uscita: 29 Dicembre 1999 (jap) Novembre 2000 (USA e EU]
Piattaforma: Dreamcast
Online: No
N° Giocatori: 1
Mi butto nel letto e con la coda dell’occhio fisso il piccolo angolo della mia camera che funge da postazione retro. L’ho tirata su per i momenti di nostalgia, quei momenti in cui la tua passione verso il meraviglioso mondo dei videogiochi sembra allentarsi, e solo le glorie del passato, tanto semplici quanto cariche di passione, riescono a prenderti di peso e riportarti su grazie alla loro meravigliosa semplicità e giocabilità. Nel bel mezzo di questo meraviglioso ammasso grigio e nero fisso l’ultimo canto del cigno di SEGA in campo hardware, il Dreamcast… il Proietta-sogni; E mi dico che non sarà facile questa volta scrivere la recensione di un gioco. Non dovrò analizzare nessun comparto grafico, nessuna statistica, nessun numero di poligoni a schermo, né contare le ore per completare la storyline. Questa volta dovrò analizzare, recensire, una vera esperienza di vita. Perché è questo quello che è Shenmue 2, una esperienza di vita vera e propria. Anche il suo meraviglioso predecessore lo era ma alcune piccole, piccolissime, sbavature a tratti ci facevano ricordare che si trattava pur sempre di un Videogioco, che avevamo in mano un controller e che prima o poi avremmo smesso di giocare per tornare alla vita reale. Stavolta no. Stavolta anche i più piccoli errori sono diventati pregi e ogni minima sbavatura è stata rimossa per rendere il quadro dell’opera semplicemente perfetto rendendo possibile lo scavalcamento della linea che separa il mondo dei Videogiochi a quello delle reali esperienze di vita. Quando prenderemo in mano il controller e incominceremo a premere pulsanti e grilletti ci accorgeremo che non stiamo giocando ad un gioco, ma con la vita di un ragazzo, quel Ryo Hazuki distrutto dall’assassinio del padre le cui ricerche lo hanno portato fino ad Hong Kong per cercare la verità, per prendersi la sua vendetta e placare la sua rabbia. E sin dal momento in cui scenderemo dalla nave e metteremo piede nella grande capitale Cinese, scopriremo come può essere piena di sorprese e rivelazioni la vita. Se la routine nel piccolo quartiere di Yokosuka poteva sembrare oppressiva, adesso sarà tutto l’opposto. Preparatevi, il bello inizia solo adesso.
Vivere Hong KongScesi dalla nave il gioco ci mette subito nei panni di Ryo e notiamo subito come le cose siano adesso molto diverse rispetto a prima; da ragazzo che girovaga per il quartiere intorno casa adesso ci troveremo in una città enorme dove nessuno è amico e nulla è familiare, dove non abbiamo alcun appoggio né aiuto… qui si parte da zero, e costruirsi una vita in una metropoli affollata potrà essere possibile solo grazie ai nostri sforzi. Il porto affollato, i mercanti, le attrazioni turistiche, i mendicanti e i truffatori… la sensazione di essere spaesati e in preda a lidi sconosciuti sarà palpabile e il cambiamento si sentirà nell’aria come un vento che ci trasforma, catapultandoci in una realtà totalmente differente. Prendendo i comandi di Ryo ci accorgeremo subito di come siano state apportate piccole ma sostanziali modifiche al sistema di controllo e all’interfaccia grafica: finalmente potremo comandare Ryo con la levetta analogica del nostro pad facilitando e velocizzando i movimenti che, limitati alla sola croce direzionale, spesso sembravano mutilati e legnosi. L’HUD è adesso più diretto, nonostante sia rimasto pressoché lo stesso, ma con l’ausilio dei 4 tasti frontali del pad potremo avere accesso a nuove azioni e possibilità di dialogo con le persone con cui ci confronteremo. Inoltre, quando un evento richiederà di aspettare diverse ore (ingame), potremo comodamente saltare l’attesa mandando automaticamente il tempo avanti direttamente al momento in cui potremo continuare l’avanzamento della storia, eliminando finalmente i tempi morti che spesso affliggevano il primo capitolo specialmente nelle prime ore di gioco.
Direi basta. Queste sono tutte le novità. Il resto è invariato. Il resto, la vere novità, il vero cambiamento, ve le mostrerà automaticamente il “gioco”. Ti prende di peso e ti fa vivere l’avventura tutta di un colpo, in un vortice da cui non si esce e dal quale non si vuole uscire. Sì perché il vero cambiamento di Shenmue 2 risiede nella narrazione stessa, negli avvenimenti, nelle esperienze che vivremo in questa mastodontica avventura. Non si vede, ma c’e’ e si sente nell’aria, lo si prova sulla pelle. Il messaggio che vuole trasmettere il gioco è profondo e diretto al giocatore: se vuoi vivere devi darti da fare, nessuno ti dona niente e, soprattutto, andare sempre avanti senza mai arrendersi. Lo si può notare ovunque, sempre, sia nelle decisioni importanti che nelle piccolezze di ogni giorno: ti serve una mappa perché ti stai perdendo nel gigantesco mercato di Hong Kong? Compra una mappa. Ma se non hai i soldi, come la compri la mappa? Se vuoi i soldi, devi andare a lavorare. E come lo trovi lavoro? Semplice, ferma qualcuno per strada e chiedi informazioni a chi potrebbe interessare un dipendente. E non pensare di andare a fare l’impiegato in ufficio in giacca e cravatta, non sei nessuno in questa città e nessuno ha bisogno di te. Fai come vuoi, vai a fare lo scaricatore di porto, vai a giocare d’azzardo rischiando di perdere quei pochi spicci che hai in tasca, vai a partecipare a qualche torneo di combattimento in qualche malfamato angolo della città… ma datti da fare, che nessuno te la paga la mappa, ne tantomeno la stanza dell’albergo da due soldi in cui ti appoggi. Quindi esci fuori in strada e datti da fare, il resto verrà da se. Le amicizie, i nemici, gli eventi inaspettati, le coincidenze, l’incontro con una persona speciale, una dritta per andare avanti nella ricerca di qualche prova che chiarisca le circostanze dell’evento che ti ha cambiato la vita… tutto viene da se. Come nella vita reale: fai il tuo dovere, impegnati sempre, e il resto verrà da se. Eccolo il messaggio del gioco, arriva dritto al cuore proprio quando meno te lo aspetti perché eri troppo preso da ciò che stavi vivendo. Eri immerso nella bellissima Hong Kong, dalle mille luci al neon e dai locali di lusso del centro, dalla rumorosa folla di gente che convulsamente manda avanti la città, dagli alberi in fiore, dalle parole di una ragazza appena conosciuta di cui ancora non sai se fidarti, dal bastardo che il giorno prima ti ha spaccato la faccia facendoti vergognare davanti a tutto il porto… non ci sono parole per descrivere il mondo in cui si viene proiettati, creato da testa a piedi con una cura maniacale, dal più bello dei palazzi del centro città al filo della cornetta del telefono. E non si può descrivere la perfetta fusione di narrazione, ambientazione, eventi, giocabilità, divertimento ed emozioni: dovete provarlo sulla vostra pelle. Ed è inutile vagare chiedendosi se vale la pena giocarlo o meno, così come è inutile chiedere consigli e leggere recensioni come questa. E’ totalmente inutile. Prendetevi un dannato Dreamcast con Shenmue 2 (non la versione Xbox, potete fare a meno del doppiaggio inglese) e spendete i migliori cento euro della vostra vita per avere questa opera d’arte che vi è sfuggita fino a ieri. Giocatelo, odiatelo, amatelo, fate quello che volete, ma chi scrive è convinto che un titolo del genere debba essere posseduto da chiunque, indistintamente, che vi piaccia o meno; E nessuno, con un poco di oggettività, potrà negare la grandezza di una simile opera. Aprite la vostra mente, varcate la soglia del gioco e scoprite cosa c’e’ al di là della televisione che state fissando. Non esitate, c’e’ una Vita che vi aspetta.
Commento FinaleChi scrive intende il Videogioco come mezzo per evadere dalla realtà, per vivere emozioni che nella vita reale non si possono provare; Sia che si tratti di essere un agente infiltrato, un cavaliere, un pilota di macchine o un bambino con le corna… Shenmue 2 raccoglie appieno questa filosofia e la direziona al giocatore, lanciando un messaggio forte e comprensibile da chiunque, hardcore gamer o casual che sia. Ti fa vivere una vita che non è tua, ma aiuta a capire la propria, creando una sorta di paradosso comprensibile solo a coloro che sapranno capire questa opera. Semplicemente magico.
Voto: 10