PES 2011
- RECENSIONE + DEMO-
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PES 2011 Demo Link 2
Adesso è giunto il momento di Pro Evolution Soccer 2011 che, come vedremo, quest’anno potrebbe non reggere il confronto con il suo eterno rivale.
Gli sforzi più grandi nell’ambito della simulazione calcistica riguardano prevalentemente il proporre un prodotto che, pur mantenendo il medesimo feeling di base della serie, riesca a rappresentarne allo stesso tempo un’evoluzione decisa e mirata al miglioramento progressivo della serie. Tralasciando quindi le varie modalità e gli elementi di gioco che si ripetono di anno in anno, la cosa più significativa è sicuramente partire dalle novità proposte quest’anno da Konami con PES 2011.
Un punto a favore va sicuramente all’introduzione della Master League Online: finalmente sarà possibile scontrarsi in multiplayer con altri giocatori in carne e ossa, mettendo in discussione sia le proprie abilità di gioco che quelle più strategiche e manageriali. I tornei disputabili online sono divisi per longevità, possono infatti durare un giorno, una settimana o anche un mese: per iscrivere la propria squadra bisogna pagare una quota che viene dedotta dal patrimonio virtuale della propria società; in questo caso la gestione dei soldi si rivela fondamentale dato che gli stessi vengono utilizzati nelle operazioni di calciomercato e, soprattutto, un bilancio negativo porterebbe alla bancarotta e la conseguente esclusione dal torneo.
L’ingegno di ogni videogiocatore sarà dunque importante nel distribuire correttamente le retribuzioni guadagnate da una partita vinta o meno, evitando di trovarsi nella condizione di vendere il numero 10 della propria squadra per superare il fallimento economico. Nell’ambito dello svolgimento degli incontri si rivela fondamentale la gestione del lag che, nell’assicurare un gioco bilanciato e corretto per tutti i partecipanti, opera (nel caso di problematiche di connessione) degli slow-down della competizione senza però mai bloccarla e senza dunque incidere sulla fluidità di gioco.
Per quanto riguarda i nuovi tornei introdotti la Coppa Libertadores rappresenta sicuramente una novità gradita: questa modalità è senza dubbio un’ondata di aria fresca tra gli altri affermati e importanti tornei (come la Champions League), sappiate però che a causa delle fastidiose problematiche di licenze potrete giocare sì con alcune delle più forti squadre del Sud America, scontrandovi però con dei team di fantasia e di mero rimpiazzo.
Entrando nel dettaglio è ora opportuno analizzare le vere e proprie novità in fase di gioco. L’introduzione del drag’n'drop nel pianificare lo schema della squadra e la posizione dei giocatori in campo è sicuramente utile è intuitivo: con una rapida combinazione di tasti del joypad sarà possibile infatti selezionare il giocatore di cui vogliamo cambiare la posizione e trascinarlo nella parte di campo di nostro interesse, quasi come se stessimo utilizzando un mouse. Un altro elemento di interesse è il rinnovato sistema che riguarda le finte: a disposizione dell’utente ci sarà infatti uno strumento di personalizzazione delle finte, potendo gestire e configurare a seconda delle proprie preferenze le combo che si vogliono far eseguire al giocatore.
Il fulcro delle innovazioni apportate nel gameplay consiste sicuramente nel sistema free pass e i movimenti a 360°gradi: per quanto riguarda il primo sarà effettivamente possibile spedire il pallone in qualsiasi area di gioco da noi scelta, a prescindere dal presidio o meno di altri giocatori della nostra squadra. Il free pass è stato implementato bene e è ottimizzato per una maggiore libertà di gioco anche se sicuramente si potrà fare di meglio in futuro. I movimenti a 360 gradi dovrebbero rappresentare la svolta nella gestione del giocatore ma, purtroppo, siamo ancora lontani da un risultato che possa essere considerato accettabile: nonostante tutto sembra infatti di muoversi ancora sulle otto diagonali classiche e i movimenti dei giocatori risultano molto limitati nella loro meccanica, quasi robotici e legnosi. Il fatto che il 360 gradi non si possa attivare di default ma solo attraverso una combinazione di tasti in-game rende il tutto ancora più macchinoso.
L’altra nota dolente riguarda il comparto IA: mentre i compagni di squadra risultano molto più coordinati e armoniosi nel gioco, il problema ancora una volta è costituito dai portieri. Molto spesso ci si trova infatti in situazioni in cui è inevitabile prendere goal (ad esempio in una respinta del portiere al 100% il pallone andrà in mezzo all’area per poi essere insaccato senza difficoltà) e i tempi di reazione ancora lasciano a desiderare, con reti dalla media-lunga distanza altrimenti improbabili. Sulla stessa falsa riga l’arbitro non è riuscito a soddisfarci: a volte la fiscalità del direttore di gara è tale da risultare inappropriata ma, soprattutto, una regola base come quella del vantaggio non è ancora riconosciuta e implementata nel gioco.
D’altro canto la fisica del pallone è molto realistica e tuttora invidiabile. Questa caratteristica si sente ancora di più nella gestione e nel controllo del pallone, dove avrà ruolo fondamentale il peso relativo di ogni singolo giocatore. Questi ultimi infatti sono ben caratterizzati e la differenza tra un fantasista molto tecnico e un giocatore di pura potenza è tangibile e palese in ogni fase di gioco.
Per quanto riguarda il comparto grafico siamo convinti che Konami avrebbe potuto fare di meglio, evolvendosi radicalmente rispetto allo scorso capitolo della serie, infatti non si percepisce un effettivo valore aggiunto se non nella modalità slow motion dei replay, vera chicca decisamente apprezzabile e ineccepibile dal punto di vista estetico.
La colonna sonora quest’anno presenta dei pezzi molto interessanti e alcuni di questi sicuramente non mancheranno di diventare dei tormentoni tra le community dei giocatori. La telecronaca, magistralmente condotta dalla coppia Pardo e Altafini, risponde bene alle reali situazioni di gioco sullo schermo e presenta una buona varietà nei commenti durante il susseguirsi delle azioni.
Come abbiamo visto Pro Evolution Soccer 2011 presenta diversi pro a favore ma, considerata l’attesa dei giocatori e il tempo di sviluppo trascorso dall’ultimo capitolo, scontrarsi ancora con certe ingenuità nel gameplay non aiuta ad apprezzare pienamente il titolo. Quello che è certo è che di anno in anno la simulazione calcistica su PC e console fa notevoli passi in avanti, avvicinandosi sempre di più alla perfezione, tuttavia i vari contro che abbiamo riscontrato nel gioco non ci fanno dare più di un 7,8 come votazione finale, pur riconoscendo il valore del titolo e gli sforzi compiuti in casa Konami.
Requisiti Minimi per PES 2011 DEMO :
Windows XP SP3, Vista SP2, 7;
Intel Pentium IV a 2,4GHz o equivalente;
1GB di RAM;
Scheda video NVIDIA GeForce 6600 o ATI Radeon x1300 compatibile con DirectX9.0c, Pixel/Vertex Shader 3.0 (o superiore), e dotata di 128MB o più di VRAM.
Configurazione consigliata:
Windows XP SP3, Vista SP2, 7;
Processore Intel Core2 Duo a 2,0GHz o superiore;
2GB di RAM;
Scheda video NVIDIA GeForce 7900, AMD ATI Radeon HD2600 (o superiore) compatibile con DirectX9.0c, Pixel/Vertex Shader 3.0 (o superiore) e dotata di 512MB o più di VRAM.
Ciaooss alla prossima
