Sesso, italiani ossessionati dalle 'misure' Roma, 16 set . - (Adnkronos/Adnkronos Salute) -
Italians do it better. E' la scritta che campeggiava sulla maglietta di Madonna qualche anno fa. Oggi, però, tra il sesso e gli italiani non è più tutto 'rosa e fiori'.
Questione di centimetri, ma non solo. Due italiani su tre, tra i 20 e i 40 anni, hanno infatti problemi sessuali. Di questi, la metà va dall'andrologo perché ha dubbi sulle dimensioni del pene, mentre il resto fa i conti con eiaculazione precoce, deficit erettile, mancanza di libido e infertilità.
E' quanto emerge dal III Congresso nazionale 'Progressi in Andrologia', che si tiene questo fine settimana a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) nel Castello di Altafiumara, facendo così crollare il mito dell'italiano campione di sesso, come si diceva fino a qualche anno fa.
''Sono sempre più numerosi i pazienti che si rivolgono a noi perché ossessionati dalla dimensione del pene'', afferma Andrea Ledda, andrologo e direttore scientifico del congresso. ''Sono giovani, tra i 20 e i 40 anni, di cultura media, molti studenti, con alle spalle una sfilza di storie finite - osserva - tutti alla ricerca della risoluzione del grande problema che li assilla: la lunghezza inadeguata, secondo loro, del proprio pene''.
Ma, ''nell'80% dei casi, le dimensioni rientrano nella norma. Questi giovani uomini arrivano con stampate in testa misure prese accuratamente e spesso con esempi di altre lunghezze avute da qualche amico per un confronto. Numerosi - aggiunge Ledda - soffrono di eiaculazione precoce, hanno problemi di erezione e erroneamente imputano questi disturbi proprio alla dimensione del loro organo sessuale. E pensano di non saper fare sesso''.
Colpa di riviste, film e siti a luci rosse, secondo lo specialista. ''Responsabile di questo sentirsi inadeguati e di quanto ne consegue - sostiene infatti Ledda - è la pornografia sempre più diffusa. La visione di film hard e la frequentazione di siti porno, diffusissima, sviluppano nei giovani uomini la convinzione che il sesso sia solo penetrazione, con prestazioni tali da parte del maschio che sono però possibili solo con attori dopati di testosterone e simili. Ma il sesso, in un normale rapporto di coppia, non è quello dei film e del web. Da qui comincia la depressione da insoddisfazione sessuale: il maschio si scopre diverso da certi modelli e si sente inadeguato''.
Infine, è in aumento il numero di pazienti che accusano un deficit erettile. ''Questo fenomeno - spiega il dottor Nicola Ilacqua, presidente del congresso - è collegato al diffondersi di errate abitudini di vita, alimentazione ipercalorica, sedentarietà, fumo, con una conseguente crescita epidemiologica dei casi di diabete, dislipidemia, ipertensione arteriosa e cardiopatie, che costituiscono il fattore predisponente ad ammalarsi di deficit erettile. E' importante constatare che sono sempre più i pazienti con deficit erettile che si rivolgono ai centri andrologi pubblici per farsi curare. Purtroppo - conclude - questi centri pubblici sono ancora pochi e mal distribuiti sul territorio''.
(Adnkronos)
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Povere donne...