| Il gioco era iniziato. La sua segretaria, in fondo sapevo che non gli era possibile durante la settimana, già per arrivare lì, a quell’ora, aveva licenziato un paio di studentelli, immaginarsi durante la settimana, o peggio. Gli restava soltanto il Week-end, che puntualmente sacrificava a questo, o a quel problema. Prese un tagliacarte d’avorio, aprendo anche l’ultima busta purpurea, tre pagine di pergamena, vergate finissime, il Wizengamot. Annuì ascoltando la giovane parlare, in fondo era coerente con la propria natura, per certi versi quasi gli piaceva. Almeno non si dava arie per quanto non era certo, e non nascondeva almeno qualche difetto che già era emerso. Sorrise, tornando ad osservarla, tranquillo, finendo di parlare. Sapere, giornalista per conoscenza era un’idea che certamente lo stuzzicava. Non poteva certo definirsi un giornalista, era finito lì per altri meriti, di tutt’altra natura, eppure faceva il suo mestiere, senza lamentarsi troppo. Il giornale più parziale, anche quello era vero. Si schiarì la voce, riprendendo. In fondo era stata abbastanza onesta. Dunque, per certi versi ha ragione. Non neghiamo l’innegabile, fa perder solo tempo. Purtroppo Hogwarts costringe questa serie di incombenze nel Week-end, le ho risparmiato parecchie noie, evitandole Hogwarts. Beh, per certi versi la capisco, son stato giovane anch’io, molto tempo fa, parrà strano, ma è vero. È anche vero che siamo terribilmente diversi, quindi inutile far confronti. Come ben saprà son parecchio impegnato, ma alcune cose vanno comunque fatte. Le piacciono le radici dei problemi, sbaglio? Qui ne avrà a bizzeffe, sino a stufarsene. Eppure, credo vi sia altro, perchè vuole il posto? Del resto circa la nostra parzialità dovrà prenderne atto, la linea editoriale è netta, senza tentennamenti, non possiamo permetterceli. Immagino capirà. Quindi, tutto si riduce al fatidico: mi fido di lei, sbaglio? Sa bene che non potrà lasciare facilmente il posto, abbiamo contratti molto poco flessibili, secondo le volontà del candidato, ma forse sin troppo secondo le mie. Come saprà anche che non sarà un semplice lavoretto. Tornò a tacere, c’era dell’altro, il naso aveva puntato in una direzione, non poteva rifiutarsi. Il gioco era iniziato.
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