Longhorn a 1 euro, pirati malesi o soffiata?Mentre sulle riviste specializzate si facevano congetture sul futuro sistema operativo della Microsoft- nome in codice Longhorn - definito dal colosso di Redmond come la 'maggiore scommessa dopo Windows95', nel grande complesso commerciale di Johor Bahru, città malese al confine con Singapore, un ambulante sfoggiava sulla sua bancarella niente meno che una copia piratata del suddetto programma.
L'ambulante in questione, forse ignaro della rarità in suo possesso, si limitava a chiedere 6 ringgit, circa 1,3 euro per ogni copia del programma, che dovrebbe uscire solo tra due anni.
Come sia potuto accadere che un progetto segretissimo, sul quale la casa produttrice stentava addirittura a svelare dettagli è un bel mistero.
Il legale di Microsoft Jonathan Selvasegaram ha dichiarato alla Reuters che la versione di Longhorn contraffatta è quella distribuita dal colosso di Redmond lo scorso ottobre durante la conferenza per sviluppatori tenutasi a Los Angeles. Si tratterebbe dunque non del programma definitivo, bensì di una versione preliminare, incompleta e addirittura rischiosa da installare.
In Rete il dibattito impazza, sul forum di Punto Informatico sono presenti più di cento interventi sull'argomento, e ne vengono fuori delle belle.
C'è chi avanza l'audace ipotesi che sia stato il vecchio Bill Gates a mettere in giro quella versione pirata, pronto a tutto, anche a vendere a un euro un programma che costa più di 100 dollari, pur di accrescere il numero di computer assoggettati alla Microsoft.
I più, duri e puri, non ci spenderebbero nemmeno un misero euro, per quel "pachiderma color pokemon". C'è chi afferma che tanto il programma definitivo non sarà meglio, dunque tanto vale prendersi questa versione, chi, pratico, sta per partire per la Malesia per le vacanze di Natale e si offre di comprarlo.
Infine c'è qualcuno che dice - e la tesi ci affascina - che comunque sia andata la storia della versione pirata, in questo modo la Microsoft si ritrova in un colpo milioni di 'beta tester' sparsi per il mondo, pronti a discutere in Rete su problemi e bachi del nuovo sistema operativo, con la precisione al limite della pedanteria e la competenza dei veri appassionati di informatica... e ci sarebbe tempo fino al 2006 per correggere gli errori.