STEVE EARLE.Le rose della colpa, naaaa, non ho sbagliato sezione...

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prime righe:

Scegliete un mezzo di trasporto qualsiasi, pubblico o privato, di terra, di mare o d’aria. Indipendentemente dalla direzione in cui viaggiate, per uscire da Los Angeles ci vogliono tre ore. Sì, lo so che dalle parti di Northridge e Tarzana c’è un sacco di gente che parte avvantaggiata per Grapevine, ma che diamine, per quelli di noi che stanno in trincea, i losangelini veri, posti come quelli sono solo nomi catarifrangenti su grandi cartelli versi che paiono sospesi nell’aria lungo la Freeway 101. Sì, sì, conosco benissimo i bravi cittadini di Encino e Toluka Lake che blaterano sempre di quant’è comodo e accogliente l’aeroportino di Burbank, ma parliamoci chiaro: quella è gente che non va da nessuna parte comunque…”

© 2005 Meridiano Zero editore


vediamo un pò se riesco nel miracolo di leggere due libri in anno
(io che li leggevo a volte in una settimana...sigh!)

LETTO IL PRIMO DEGLI UNDICI RACCONTI.
Carino, parla di cose che mi piacciono, il country, gram parson...
impietosamente autobiografico quando parla del protagonista
(suo alter ego) come di un tossico di merda.
Niente di trascendentale, ma carino

mmm mi sa che lo cerco, mi hai incuriosito.

per cosa ti ho incuriosito?
se è per il country e gram parsons, parliamone!

il country mi affascina, anche se lo conosco pochissimo purtroppo. Non so cosa sia: le atmosfere, la polvere nei film e nei "saloon", Cash e le canzoni che continuo a pensare siano lontanamente legate al folk irlandese...la protesta e la vita nella sua crudezza ...come al solito mi vivo le cose per evocazioni e risonanze ...

il vero country,o almeno quello che io chiamo così,
è stato per i bianchi quello che per i primi neri è stato
il blues.
Parlava di povertà, lavoro, nessun futuro, amore,sesso,
murder songs.
Poi vabbeh c'è tutta la robaccia da charts, ma quello si può
dire che è un problema di ogni genere musicale( in USA il country
di successo a livello di vendite se la gioca con l'hip hop
tantè che si dice che ormai i dischi li comprano solo negri e buzzurri).

ci sono degli autori (oltre a cash, che è oltre i generi) che meritano di essere amati:
io te li butto lì, in ordine cronologico,poi vedi tu:

Hank Williams
Waylon Jennings
Buck Owens
Willie Nelson
Merle Haggard
David Allan Coe

Billy Joe Shaver
Townes Van Zandt
Guy Clark
Gram Parsons
John Prine

Hank III
Wayne Hancock
Dale Watson
JB Beverley
Zane Campbell

Ti posso dire che io ho amato alla follia l'ultimo di hank III,
come si evince da questo
e di recento mi lascio cullare dall'angelo caduto gram parsons.

Edited by monty - 23/9/2006, 14:47

volevo scriverlo! hai letto nei miei pensieri!

Mi sa che sia venuto il momento di colmare un po' di lacune!
grazie delle indicazioni.
ti va di suggerirmi anche degli album? così vado proprio a colpo sicuro

partire con una raccolta di hank williams è essenziale, ce ne
sono a bizzeffe anche in super economica.

Poi willie nelson: qui puoi scegliere se orientarti su un'antologia
(ad esempio The essential), o un classico del repertorio country
come red headed stranger o l'ottimo, recente, Teatro.

poi passerei a gram parsons, con GP/Return of the grevious angel
(due LP su un CD)

e chiuderei con hank III, L'ultimo straight to hell

e se ti vuoi divertire con il country e il suo mondo,
ti suggerisco un libro di kinky friedman,
musicaista country dissacratorio, attore e scrittore:
A New York si muore cantando, feltrinelli

segnato tutto. appena riesco ad andare in città, spendo e prendo! eheheh!
qui al paesello non c'è speranza che me li procurino! dovrò pazientare.