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|  La morte non e' che un fragile diaframma oltre il quale gli uomini conservano la loro personalita' ? Comunicare con i cari deceduti e' possibile ? Molti autori in ogni tempo si sono cimentati nello svelare il misterioso enigma che avvolge la nostra vita...Secondo la Chiesa cattolica, i "contatti", le "comunicazioni" con il mondo dei morti non sono impossibili, anche se, in questo ambito, occorre adottare la massima prudenza per non cadere nella superstizione, nell'idolatria o nei tranelli del demonio. Il problema del dialogo tra aldila' e vita terrena, gia' proposto nelle pagine culturali del quotidiano Avvenire, non sorprende i teologi. "La Chiesa crede nella comunione dei santi; cio' significa che e' possibile una comunicazione tra coloro che vivono su questa terra e coloro che vivono in Paradiso o in Purgatorio", ha spiegato padre Gino Concetti, il teologo dell'Osservatore romano. "Puo' darsi che Dio permetta ai nostri cari di inviarci messaggi per guidarci in certi momenti della nostra vita". "Sotto l'aspetto della fede", ha aggiunto, "queste comunicazioni dimostrano che, con la morte, non si dissolve una persona, che l'anima sopravvive, che il dialogo non e' spento. L'importante e' non tentare di evocare tali fenomeni perchè non si conoscono le conseguenze". Molto frequenti sono nella realta' i racconti di persone "clinicamente decedute" che, sottoposte a pratiche di rianimazione, sono tornate a vivere... La posizione assunta dalla Chiesa decreta la legitimita' di ogni dubbio circa presunti contatti con l'aldila'. Indispensabili, nell'esaminare ogni caso, circospezione e competenza. Edited by »g1rL« - 25/8/2006, 15:28 |
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