emendamento 1707 e per estensione che cosa si intende per VITA

casi di pedofilia da Mattia Butto e per estensione la vita e le sue interpretazioni

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  1. schmit
     
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    un emendamento non annulla una legge! c'è una legge che regola il reato di pedofilia, per abolirla o modificarla serve un'altra legge. questo emendamento è solo un'aggiuntina alla legge già esistente e il reato di lieve entità è considerato l'approccio che, per la legge che regola il reato di pedofilia viene ugulamente punito.
    prima c'era solo il reato di pedofilia, approccio o "commettere l'atto" erano considerati la stessa e identica cosa.
    ora verrà fatta una distinzione:
    l'approccio verrà punito in maniera più "leggera" (assistenza psichiatrica; domiciliari; divieto di frequentare parchi o sostare davanti alle scuole et similia) rispetto a chi compie l'atto (carcere).

    in risposta a tutto il can can che si è fatto per non aver capito nulla!

    è sbagliato?
    no. perchè anche tentato omicidio e omicidio hanno pene diverse.
    fossi in te, inizierei ad evitare di leggere le notiziuole sul web.
    trovi le leggi, eventuali emendamenti, d.lgs, sulla gazzetta ufficiale o sul sito del governo o del CDM. questi sono i siti dove puoi avere certezze. il resto sono cretinate!! (web, quotidiani e tg)

    dice marcus antico

    Attualmente la legge prevede l’obbligo di arresto in flagranza per gli atti di violenza sessuale sui minori, ad eccezione dei casi di minore entità.

    La Commissione Giustizia del Senato ha esteso l’obbligo di arresto in flagranza anche agli “atti sessuali” con minori.

    Tuttavia, per un errore materiale ha omesso di prevedere la non applicabilità dell’obbligo di arresto per gli atti sessuali con minori di lieve entità.

    L’esempio più immediato è quello di un ragazzo di 19 anni che bacia la sua fidanzata di 17 sulla panchina del cortile sotto casa.

    Ora, se l’emendamento proposto da Pdl e Lega per porre rimedio a questo errore dovesse essere respinto come vuole la sinistra e i suoi giornali di riferimento, la norma sarebbe a rischio incostituzionalità.

    Per due ragioni tecniche: in primo luogo, per la disparità rispetto ai casi di violenza sessuale, in secondo luogo perché la pena del minimo nei casi di minore entità è ampiamente al di sotto la soglia della sospensione condizionale della pena e dell’affidamento in prova.

    In parole povere, se l’emendamento venisse respinto, verrebbe a determinarsi un paradosso: poiché la legge vigente prevede la non applicabilità dell’obbligo di arresto in flagranza per i casi meno gravi di violenza sessuale con minori, se la legge non prevedesse altrettanto per gli atti sessuali con minori, si arriverebbe a punizioni più gravi per l’atto sessuale che non per quello della violenza sessuale.

    Se dunque una persona fosse colta in atteggiamenti affettuosi con un minore consenziente, potrebbe essere per lui conveniente affermare che stava cercando di violentarlo.

    Insomma, quello alzato dalla stampa di sinistra e dall’opposizione è un vero e proprio polverone.

    Il presidente della commissione Giustizia del Senato Filippo Berselli ha parlato di una “canagliesca campagna di disinformazione”.
     
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  2. schmit
     
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    Dopo lunghe ricerche, ho trovato il link alla discussione avvenuta in Senato sull’argomento – http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/fram...eg=16&id=483752 – da cui emerge una realtà molto diversa.

    Anzitutto, emerge che non si parla affatto di “violenza sessuale di minore entità” bensì di “atti sessuali di minore gravità”, che non è la stessa cosa come vediamo subito:
    ciò che determina la “minore gravità”, infatti, è il fatto che tali atti siano compiuti tra quasi coetanei entrambi consenzienti!
    Infine, risulta che il concetto di “minore gravità” non viene introdotto ex novo ma è già presente nel Codice Penale - http://www.usciamodalsilenzio.org/rassegna...dice-penale.pdf - e si trattava solo di applicarvi la non obbligatorietà (che non vuol dire esclusione assoluta) di arresto.

    Analizziamo nel dettaglio questi punti, attingendo alla relazione del Senato:

    « Il presidente BERSELLI, nell’avvertire che si passerà all’illustrazione dei subemendamenti all’emendamento 1.707, sollecita l’attenzione dei colleghi su questa disposizione, osservando come in questo caso si trovi di fronte al problema di un grave travisamento da parte dell’opinione pubblica e degli organi di informazione circa gli scopi di questo emendamento, che è stato da più parti presentato come una sorta di disposizione favorevole ai pedofili, proposta sulla base di fantomatiche pressioni da parte di ambienti vaticani, e sarebbe pertanto opportuno lavorare in vista di una formulazione che non lasciasse dubbi sulle reali intenzioni dell’emendamento.
    Il relatore CENTARO (PdL) ricorda che l’emendamento è stato presentato sostanzialmente per ragioni di armonia del sistema: infatti, come è noto, l’articolo 380 del codice di procedura penale non prevede il reato di atti sessuali con minorenni, di cui all’articolo 609-quater, fra quelli per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza, mentre lo prevede per la violenza sessuale, di cui all’articolo 609-bis, escludendo però la predetta obbligatorietà per i casi di minore gravità: era quindi logico che, una volta inserito il reato di cui al 609-quater fra quelli per i quali è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza, che venisse prevista un’analoga causa di esclusione. »

    Traduzione: in origine il c.p.p. prevedeva l’arresto in caso di atti tra maggiorenni, mentre non lo prevedeva per quelli tra minorenni. A questa mancanza è stato posto rimedio, ma in modo asimmetrico: per i maggiorenni, infatti, la legge prevedeva già la non obbligatorietà dell’arresto per i casi “di minore gravità” (quelli non violenti) mentre per i minorenni, no. La cosa viene spiegata da un senatore del Partito Democratico, non certamente filogovernativo, che pur criticando la forma riconosce la bontà delle intenzioni:

    « Dopo un intervento del senatore CASSON (PD), il quale ritiene che il problema che ha determinato la presentazione dell’emendamento, e cioè la necessità di evitare l’arresto obbligatorio in caso di rapporti fra adolescenti… »

    Seguono le valutazioni nel merito – su cui sorvolo, tanto ho linkato la relazione completa – da cui però emerge non una barricata a difesa dei fanciulli minacciati dagli orchi berlusconiani avidi di vittime per i loro amici preti, bensì una banale critica sulla formulazione del testo con richiesta di accantonarlo provvisoriamente per giungere ad una versione che, pur mantenendo la distinzione tra atti di pedofilia vera e propria e intimità tra minorenni, eviti fraintendamenti che possano aprire pericolose scappatoie.

    « Dopo interventi della senatrice DELLA MONICA (PD) e del senatore CASSON (PD), i quali ritengono che il problema possa essere meglio affrontato intervenendo sul codice penale, la senatrice FINOCCHIARO (PD) osserva come, per quanto riguarda l’articolo 609-bis, la questione della minore gravità si riferisce essenzialmente alla condotta del reato, e di fatto si ricollega alla caduta della distinzione fra due diversi tipi di reato a seconda che si fosse consumata o meno la congiunzione carnale, distinzione che ricorreva prima della riforma del 1996, con i reati rispettivamente puniti dagli abrogati articoli 519 e 521 del codice penale.
    Nel caso però dell’articolo 609-quater questo problema si sovrappone a quello dell’età dei soggetti coinvolti e della necessità di non criminalizzare i rapporti fra adolescenti, problema che all’epoca venne risolto in maniera probabilmente insoddisfacente e poco elastica; del resto non è solo in questa circostanza che ella si è posta il problema di come modificare il terzo comma dell’articolo 609-quater, una questione certamente di non facile soluzione. »
    La replica evidenzia che anche la scelta di intervenire sul Codice Penale ha i suoi rischi, ma soprattutto fa un esempio concreto di cosa sia un atto “di minore gravità”:

    « Il relatore CENTARO (PdL) osserva come gli interventi sul codice penale, magari opportuni, rischiano di lasciare irrisolte alcune questioni che il suo emendamento si proponeva di riservare alla prudente valutazione del giudice. Ad esempio, laddove si decidesse di allargare la sfera di non punibilità per i minorenni, resterebbe il rischio di dover disporre l’arresto obbligatorio per un ragazzo di 18 anni sorpreso ad accompagnarsi con una tredicenne.
    Il senatore LONGO (PdL) rileva come nell’affrontare questa materia si debba tener conto del fatto che, a seguito della soppressione della distinzione tra violenza carnale e atti di libidine violenta, negli ultimi 14 anni la giurisprudenza ha elaborato una nozione estremamente lata di atti sessuali, il che induce a valutare con attenzione le conseguenze che avrebbe la mancata valutazione, ai fini dell’obbligatorietà dell’arresto in flagranza dell’esistenza di ipotesi di minore gravità. »

    In particolare, l’intervento di Longo evidenzia la differenza tra “violenza carnale” e “atti sessuali”; riferendoci ai maggiorenni (per i quali la legge è già completa) va ricordato, infatti, che tra gli “atti sessuali” sono compresi la mano morta, la carezza, i fischi d’apprezzamento e in certi casi addirittura gli sguardi indiscreti. Tutti “atti” che sono indubbiamente di “minore gravità” rispetto ad uno stupro; e non sarebbe sensato prevedere l’arresto obbligatorio per aver fischiato al passaggio di una bella ragazza…

    A questo punto, evidenziata la complessità della materia e la non precisa formulazione che potrebbe dar adito a fraintendimenti, viene proposto di ridiscuterne in seguito. La proposta è ragionevole e viene prontamente accolta.
    La questione, in Senato, finisce così; inizia la campagna di criminalizzazione a mezzo internet…

    Il che riporta al concetto dell’uso incontrollato di internet come pericolo per la democrazia, altra materia delicatissima che prima o poi dovrà essere affrontata seriamente. Perché se è così facile creare mostri da additare al pubblico disprezzo, è altrettanto facile manipolare l’opinione pubblica (e quindi gli elettori) attraverso la diffusione di “notizie false e tendenziose” come questa…

    Una cosa possiamo farla noi utenti fin da subito, però: evitare di diffondere appelli clamorosi senza aver verificato adeguatamente le fonti e cercare di smontare quelli diffusi da altri. Ad esempio linkando questa nota…

    PS) Tutto il testo del famigerato emendamento 1.707 (riportato tra gli allegati nel primo link) si riduce a questa frase: “Al comma 22, dopo le parole: «dall’articolo 609-quater» inserire le seguenti: «, escluso il caso previsto dal quarto comma».” riferita all’articolo del Codice Penale riportato nel secondo link.

    PPS) Dato che al di sotto dei 13 anni il reato sussiste comunque, se fosse passato l’emendamento 1.707-1 a firma Finocchiaro, Casson, Della Monica, Legnini, Carofiglio, Chiurazzi, D’Ambrosio, Galperti, Latorre, Maritati, Aadamo, Ceccanti, De Sena, Di Giovan Paolo, Incostante, Serra, Chiaromonte, Chiti, Baio, Ghedini, Livi Bacci, Nerozzi, Passoni, Scanu, Lumia, Armato – “All’emendamento 1.707, sostituire le parole: «escluso» con le parole: «incluso».” – due bambini di dodici anni sorpresi a sbaciucchiarsi nei bagni della scuola sarebbero dovuti essere entrambi obbligatoriamente arrestati in flagranza di reato e chiusi in carcere in attesa di giudizio. Dobbiamo segnarci anche questi nomi?…
     
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  3. schmit
     
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    emendamentob1707
    alla luce dei fatti un commento:

    Dio ci ha detto:Dai a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.
    Cosa significa questo? Che le cose riguardanti le intenzioni sono di Dio, le cose commesse materialmente sono degli addetti a far rispettare le leggi umane.

    La giustizia degli uomini non è come quella di Dio, Dio perdona i nostri peccati, gli uomini no,ed in fondo è giusto così, perche' per tenere una societa' insieme e nella giustizia, occorrono delle leggi umane e chi sbaglia deve pagare, ma spesso, anzi troppo spesso, queste leggi sono fatte male dagli uomini e allora bisogna correggerle.
    C'è chi poi con le leggi umane ci commercia:politica,avvocati, giudici e compagnia cantando.
    Quando si commercia con qualcosa gli uomini non timorati di Dio non ci pensano due volte per costruire menzogne che altri crederanno e portare acqua al loro mulino.I mass-media commerciano anch'essi in immortali principi, e' il caso di questa legge sulla pedofilia, non c'è dubbio che la pedofilia va condannata ma dopo aver accertato il fatto commesso, non con le intenzioni ma con i fatti.Allora per sapere la verita' bisogna renderci conto andando alla fonte.E' il caso di questo emendamento1707.
    Nelle colpe commesse la legge prevede le attenuanti e su questa legge che riguarda la pedofilia i legislatori si erano dimenticati di scrivere le attenuanti come in tutte le altre trasgressioni alla legge,allora bisognava aggiungerle, questo emendamento è cio' che ha fatto. Ci possono essere attenuanti a seconda della trasgressione commessa.
    Faccio un esempio per chiarire meglio il concetto. Intanto la trasgressione va accertata e prima che venga accertata con un processo non si puo' mettere in galera le persone. La trasgressione commessa con il consenso di entrambi attenua una colpa o addirittua la esclude, altra cosa è l'abuso di una persona non cosenziente, questa è violenza. E' chiaro che se si tratta di bambini non ci puo' essere mai consenso, ma se si tratta di due fidanzati uno di vent'anni e uno di 16 è chiaro che ci possa essere il consenso di entrambi che, accertato, non puo' essere considerato tra i casi di pedofilia.
    Una cosa pero' è importante dire e riguarda il pensiero con cui vengono fatte le cose, ma questo e' compito di Dio,non degli uomini, essi si devono attenere ai fatti commessi, quindi se l'avvicinamento di un minore è dettato nell'adulto da l'intenzione ma non è commesso praticamente, il fatto non puo' essere giudicato come un caso di pedofilia.
    Ecco, l'emendamento chiarifica questo, ma il bocconcino per la sinistra a caccia di queste cose per spagere menzogne a l'indirizzo di questo governo, ormai non scalzabile dalle sinistre, l'hanno trovato una buona scusa per tentare di mettere in atto le loro ultime carte contro questo governo.
    Allora amici non fidiamoci degli strombazzamenti, andiamo alla fonte e rendiamoci conto di persona delle cose.
     
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  4. kissene
     
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    CITAZIONE (schmit @ 13/6/2010, 03:18)
    Dopo lunghe ricerche, ho trovato il link alla discussione avvenuta in Senato sull’argomento – www.senato.it/japp/bgt/showdoc/fram...eg=16&id=483752 – da cui emerge una realtà molto diversa.

    Anzitutto, emerge che non si parla affatto di “violenza sessuale di minore entità” bensì di “atti sessuali di minore gravità”, che non è la stessa cosa come vediamo subito:
    ciò che determina la “minore gravità”, infatti, è il fatto che tali atti siano compiuti tra quasi coetanei entrambi consenzienti!
    Infine, risulta che il concetto di “minore gravità” non viene introdotto ex novo ma è già presente nel Codice Penale - www.usciamodalsilenzio.org/rassegna...dice-penale.pdf - e si trattava solo di applicarvi la non obbligatorietà (che non vuol dire esclusione assoluta) di arresto.

    Analizziamo nel dettaglio questi punti, attingendo alla relazione del Senato:

    « Il presidente BERSELLI, nell’avvertire che si passerà all’illustrazione dei subemendamenti all’emendamento 1.707, sollecita l’attenzione dei colleghi su questa disposizione, osservando come in questo caso si trovi di fronte al problema di un grave travisamento da parte dell’opinione pubblica e degli organi di informazione circa gli scopi di questo emendamento, che è stato da più parti presentato come una sorta di disposizione favorevole ai pedofili, proposta sulla base di fantomatiche pressioni da parte di ambienti vaticani, e sarebbe pertanto opportuno lavorare in vista di una formulazione che non lasciasse dubbi sulle reali intenzioni dell’emendamento.
    Il relatore CENTARO (PdL) ricorda che l’emendamento è stato presentato sostanzialmente per ragioni di armonia del sistema: infatti, come è noto, l’articolo 380 del codice di procedura penale non prevede il reato di atti sessuali con minorenni, di cui all’articolo 609-quater, fra quelli per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza, mentre lo prevede per la violenza sessuale, di cui all’articolo 609-bis, escludendo però la predetta obbligatorietà per i casi di minore gravità: era quindi logico che, una volta inserito il reato di cui al 609-quater fra quelli per i quali è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza, che venisse prevista un’analoga causa di esclusione. »

    Traduzione: in origine il c.p.p. prevedeva l’arresto in caso di atti tra maggiorenni, mentre non lo prevedeva per quelli tra minorenni. A questa mancanza è stato posto rimedio, ma in modo asimmetrico: per i maggiorenni, infatti, la legge prevedeva già la non obbligatorietà dell’arresto per i casi “di minore gravità” (quelli non violenti) mentre per i minorenni, no. La cosa viene spiegata da un senatore del Partito Democratico, non certamente filogovernativo, che pur criticando la forma riconosce la bontà delle intenzioni:

    « Dopo un intervento del senatore CASSON (PD), il quale ritiene che il problema che ha determinato la presentazione dell’emendamento, e cioè la necessità di evitare l’arresto obbligatorio in caso di rapporti fra adolescenti… »

    Seguono le valutazioni nel merito – su cui sorvolo, tanto ho linkato la relazione completa – da cui però emerge non una barricata a difesa dei fanciulli minacciati dagli orchi berlusconiani avidi di vittime per i loro amici preti, bensì una banale critica sulla formulazione del testo con richiesta di accantonarlo provvisoriamente per giungere ad una versione che, pur mantenendo la distinzione tra atti di pedofilia vera e propria e intimità tra minorenni, eviti fraintendamenti che possano aprire pericolose scappatoie.

    « Dopo interventi della senatrice DELLA MONICA (PD) e del senatore CASSON (PD), i quali ritengono che il problema possa essere meglio affrontato intervenendo sul codice penale, la senatrice FINOCCHIARO (PD) osserva come, per quanto riguarda l’articolo 609-bis, la questione della minore gravità si riferisce essenzialmente alla condotta del reato, e di fatto si ricollega alla caduta della distinzione fra due diversi tipi di reato a seconda che si fosse consumata o meno la congiunzione carnale, distinzione che ricorreva prima della riforma del 1996, con i reati rispettivamente puniti dagli abrogati articoli 519 e 521 del codice penale.
    Nel caso però dell’articolo 609-quater questo problema si sovrappone a quello dell’età dei soggetti coinvolti e della necessità di non criminalizzare i rapporti fra adolescenti, problema che all’epoca venne risolto in maniera probabilmente insoddisfacente e poco elastica; del resto non è solo in questa circostanza che ella si è posta il problema di come modificare il terzo comma dell’articolo 609-quater, una questione certamente di non facile soluzione. »
    La replica evidenzia che anche la scelta di intervenire sul Codice Penale ha i suoi rischi, ma soprattutto fa un esempio concreto di cosa sia un atto “di minore gravità”:

    « Il relatore CENTARO (PdL) osserva come gli interventi sul codice penale, magari opportuni, rischiano di lasciare irrisolte alcune questioni che il suo emendamento si proponeva di riservare alla prudente valutazione del giudice. Ad esempio, laddove si decidesse di allargare la sfera di non punibilità per i minorenni, resterebbe il rischio di dover disporre l’arresto obbligatorio per un ragazzo di 18 anni sorpreso ad accompagnarsi con una tredicenne.
    Il senatore LONGO (PdL) rileva come nell’affrontare questa materia si debba tener conto del fatto che, a seguito della soppressione della distinzione tra violenza carnale e atti di libidine violenta, negli ultimi 14 anni la giurisprudenza ha elaborato una nozione estremamente lata di atti sessuali, il che induce a valutare con attenzione le conseguenze che avrebbe la mancata valutazione, ai fini dell’obbligatorietà dell’arresto in flagranza dell’esistenza di ipotesi di minore gravità. »

    In particolare, l’intervento di Longo evidenzia la differenza tra “violenza carnale” e “atti sessuali”; riferendoci ai maggiorenni (per i quali la legge è già completa) va ricordato, infatti, che tra gli “atti sessuali” sono compresi la mano morta, la carezza, i fischi d’apprezzamento e in certi casi addirittura gli sguardi indiscreti. Tutti “atti” che sono indubbiamente di “minore gravità” rispetto ad uno stupro; e non sarebbe sensato prevedere l’arresto obbligatorio per aver fischiato al passaggio di una bella ragazza…

    A questo punto, evidenziata la complessità della materia e la non precisa formulazione che potrebbe dar adito a fraintendimenti, viene proposto di ridiscuterne in seguito. La proposta è ragionevole e viene prontamente accolta.
    La questione, in Senato, finisce così; inizia la campagna di criminalizzazione a mezzo internet…

    Il che riporta al concetto dell’uso incontrollato di internet come pericolo per la democrazia, altra materia delicatissima che prima o poi dovrà essere affrontata seriamente. Perché se è così facile creare mostri da additare al pubblico disprezzo, è altrettanto facile manipolare l’opinione pubblica (e quindi gli elettori) attraverso la diffusione di “notizie false e tendenziose” come questa…

    Una cosa possiamo farla noi utenti fin da subito, però: evitare di diffondere appelli clamorosi senza aver verificato adeguatamente le fonti e cercare di smontare quelli diffusi da altri. Ad esempio linkando questa nota…

    PS) Tutto il testo del famigerato emendamento 1.707 (riportato tra gli allegati nel primo link) si riduce a questa frase: “Al comma 22, dopo le parole: «dall’articolo 609-quater» inserire le seguenti: «, escluso il caso previsto dal quarto comma».” riferita all’articolo del Codice Penale riportato nel secondo link.

    PPS) Dato che al di sotto dei 13 anni il reato sussiste comunque, se fosse passato l’emendamento 1.707-1 a firma Finocchiaro, Casson, Della Monica, Legnini, Carofiglio, Chiurazzi, D’Ambrosio, Galperti, Latorre, Maritati, Aadamo, Ceccanti, De Sena, Di Giovan Paolo, Incostante, Serra, Chiaromonte, Chiti, Baio, Ghedini, Livi Bacci, Nerozzi, Passoni, Scanu, Lumia, Armato – “All’emendamento 1.707, sostituire le parole: «escluso» con le parole: «incluso».” – due bambini di dodici anni sorpresi a sbaciucchiarsi nei bagni della scuola sarebbero dovuti essere entrambi obbligatoriamente arrestati in flagranza di reato e chiusi in carcere in attesa di giudizio. Dobbiamo segnarci anche questi nomi?…


    Copiato da www.butta.org/?p=3559
     
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  5. schmit
     
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    Kissene, un'altra volta mettiti gli occhiali e leggi bene il titolo
     
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  6. Spica
     
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    CITAZIONE (kissene @ 13/6/2010, 14:32)

    :iodel: :iodel: :arfarf: hai finalmente trovato una briciola per placarti la fame e la sventoli come fosse un intero pane?

    :sant: attenta, è di plastica dura!
    (e ti sei già scheggiato il becco per troppa fame)










    *****************************************************************


    CITAZIONE (schmit @ 13/6/2010, 16:49)
    Kissene, un'altra volta mettiti gli occhiali e leggi bene il titolo

    :sant: non solo, anche i link che cerca e attribuisce.








    (cosa che, talvolta, non farebbe male neppure a te. infatti quel testo NON è di Mattia Butta ma di Paolo Buscaglino)

     
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  7. schmit
     
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    mettiti gli occhiali anche tu spica, e leggi bene il titolo...
     
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  8. Spica
     
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    CITAZIONE (schmit @ 15/6/2010, 08:55)
    mettiti gli occhiali anche tu spica, e leggi bene il titolo...

    :iodel: :iodel: :firufiru: :arfarf:

    care le mie vecchiette, entrambe: io non so se voi due - entrambe - abbiate bisogno degli occhiali (da presbite o da distratto?)
    in effetti, verrebbe da pensarlo.

    .- solo un distratto..
    - voluto, in cerca di lite o peggio, in grave apnea di quelle possibilità di gratuita diffamazione di cui usa pascersi, per sua (unica?) voluttà -
    ..potrebbe accusare schmit di aver volutamente "fatto passar per suo" quel testo di cui al secondo post. in un altro loco virtuale forse ma.. qui?!

    .- qui gli scritti di schmit abbondano, la differenza di stile salta all'occhio.
    .- non bastasse, il terzo post è un commento al secondo (quello nell'occhio del refolo), di pugno della sunnominata.

    e fin qua.. qualcuno, se interessato, legge il riportato, legge il commento, se gli va ci pensa, e forse dice la sua.

    qualcuno molto interessato, mancando il link, pone in google le prime parole o la prima frase e cerca l'origine che schmit ha omesso. è anche probabile che, nel caso, commenti lì piuttosto che qui.
    [ormai virtualmente conoscendo alquanto schmit, ho l'impressione (fondata?) di una voluta omissione per evidenti (annosi?) motivi che apparentemente esulano dall'argomento (occorre specificarli? non mi pare.)]

    e proprio qui sta la distrazione (voluta o non voluta sia) di cui posso far carico a entrambe le vecchiette insieme alla loro seguente manifesta villania.
    (della prima nei confronti di schmit e ora di schmit nei miei. da schmit attendo sentite scuse per il suo stesso presbite (o miope che sia) errore, l'altra ha solo rinsaldato la sua stessa miseria)

    e dato che ritengo sia vana speranza comprendano da sé - entrambe - il perché
    (che immagino invece già chiaro per qualsiasi lettore appena meno distratto)
    ora lo evidenzio:

    naturalmente ho effettuato il percorso detto sopra, (toh, interessante disamina, vediamo se dice qualcosa in più) ponendo in google la prima riga (Dopo lunghe ricerche, ho trovato il link alla discussione avvenuta in Senato sull’argomento) e il sito "Mattia Butta.org" risulta il primo nella pèaginata di google.

    e qui sta la prima villania di schmit nei miei confronti: perché il suo titolo riporta "Butto"
    quindi, mia cara schmit, prima di suggerire gli occhiali, infilali.
    (sempre che non esista anche un "Mattia Butto" che diffonde la stessa cosa ma allora hai davvero mancato a non linkarlo)


    e poi arriva l'errore di entrambe le dolci (e distrattissime) vecchiette, ciascuna ben salda alla propria convinzione e alla propria parte:

    perché, dopo un post introduttivo e una linea ("_______________") a separarlo dal resto - di parecchie righe precedente al brano riportato qui da schmit - detto sito riporta:

    CITAZIONE
    Ora la nota di Paolo Buscaglino:

    :firufiru: :sant: indi siccome poscia: andate pure entrambe a marcar visita prima di far le mercanti di luce cercando di imporre i vostri difettosi occhialetti.








     
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  9. schmit
     
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    allora:Mattia ButtA non Butto come ho scritto, ma era chiaro che si trattava di ButtA. Come dici tu, basta scrivere alcune frasi per trovare il blog di ButtA.
    Gli occhiali che vi consigliavo erano riguardanti il titolo che dice:dA Butto,il "da" non vuol dire "di" vuol dire preso DA il blog di Butta. Quindi non si riferisce a chi ha scritto il pezzo ma al blog che contiene piu' di un pezzo.
    E' piu' semplice di quanto si pensi ed è sfuggito a tutte e due.Ringrazio spica che mi ha fatto accorgere che avevo scritto Butto e non ButtA, ma non sono abituata a cavillare e credo che lo abbiano capito tutti che trattasi di una disattenzione sulla tastiera.E' scappata una O invece di una A.
    Ma come mai entrambe vi siete soffermate ai "particolari" e non all'articolo?
    Che ne pensate del can can che i "sinistri" hanno fatto su questo emendamento 1707?
    Il commento ultimo è il mio.

    tralascio la mia o tua
    CITAZIONE
    manifesta villania.

    Sbagliare una O invece di una A non vuol dire riferirsi a qualcun altro perche' era chiaro trattarsi di "quel" blog.
    Farmelo notare è stato un cavillare, non una "manifesta" villania e chiederti di mettere anche tu gli occhiali era riferito al dA che, forse, era sfuggito ad entrambe. :P
     
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  10. Spica
     
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    CITAZIONE (schmit @ 15/6/2010, 16:30)
    allora:Mattia ButtA non Butto come ho scritto, ma era chiaro che si trattava di ButtA. Come dici tu, basta scrivere alcune frasi per trovare il blog di ButtA.
    Gli occhiali che vi consigliavo erano riguardanti il titolo che dice:dA Butto,il "da" non vuol dire "di" vuol dire preso DA il blog di Butta. Quindi non si riferisce a chi ha scritto il pezzo ma al blog che contiene piu' di un pezzo.
    E' piu' semplice di quanto si pensi ed è sfuggito a tutte e due.Ringrazio spica che mi ha fatto accorgere che avevo scritto Butto e non ButtA, ma non sono abituata a cavillare e credo che lo abbiano capito tutti che trattasi di una disattenzione sulla tastiera.E' scappata una O invece di una A.
    Ma come mai entrambe vi siete soffermate ai "particolari" e non all'articolo?
    Che ne pensate del can can che i "sinistri" hanno fatto su questo emendamento 1707?
    Il commento ultimo è il mio.

    tralascio la mia o tua
    CITAZIONE
    manifesta villania.

    Sbagliare una O invece di una A non vuol dire riferirsi a qualcun altro perche' era chiaro trattarsi di "quel" blog.
    Farmelo notare è stato un cavillare, non una "manifesta" villania e chiederti di mettere anche tu gli occhiali era riferito al dA che, forse, era sfuggito ad entrambe. :P

    :iodel: :firufiru: :arfarf: santa pazienza saltami addosso!

    dunque, forse ci sono cose afferenti al sistema che non sai o non hai mai notato:
    il mio primo intervento (risposta a kissene) figura alle 17.11 perché, essendoglisi appeso il successivo (risposta alla tua risposta a kissene) ne ha assunto l'orario, come sempre succede quando uno si appende all'altro.
    in realtà era più o meno contemporaneo al tuo, tant'è vero che quando ho quotato la scritta gigante il tuo non c'era.
    [probabilmente era in corso di scrittura o lo stavi inviando e, non avendo il dono dell'ubiquità, non potevo saperlo (ci fosse stato non avrei neppure scritto)]

    in ogni caso, ho stigmatizzato la notoria cialtroneria di passo con una battuta (becco roso sulla plastica) proprio perché avevo notato il titolo.
    (o a che altro hai creduto alludessi, dicendo che stava "beccando plastica"?! a te?!)

    il titolo con il suo errore di battuta (o di lettura e voluto o meno fosse) che NON ho rilevato fino alla TUA villania odierna nei MIEI confronti.
    villania, in sottordine, anche nei confronti della persona a cui hai, per distrazione tutta tua, storpiato il cognome nonché degli eventuali lettori che, fidandosi del tuo titolo e volendo saperne di più, avessero cercato direttamente "Mattia Butto", trovandosi "Mattia Butti", "Mattia Button", "Mattia Buttò" e giù giù fino al "fu Mattia Pascal" ma non "Butta".
    (a meno di non star a spulciarsi 82.600 voci)

    da qui il mio appunto (talvolta non farebbe male neppure a te un po' di attenzione) oltre a quello alla cialtroneria di passo, alla quale sì puoi consigliare gli occhiali e qualche lezione di grammatica.
    a me no, so distinguere il significato delle preposizioni. e lo sai.
    quindi mi risulti villanamente nonché volutamente offensiva.

    e su tre piani:
    .- storpiando il nome nel titolo
    .- omettendo il link diretto. costringendo quindi l'eventuale lettore a una ricerca inutile attraverso il nome sbagliato e quindi a ripeterla con una frase.
    .- oggi nei miei confronti: prima suggerendomi le lenti che TI mancano e poi spiegandomi la differenza fra "di" e "da", resa ininfluente proprio da te con la storpiatura.

    con queste premesse, che significato vuoi che dia, ora, alla tua richiesta di discutere l'oggetto?
     
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  11. schmit
     
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    CITAZIONE
    (o a che altro hai creduto alludessi, dicendo che stava "beccando plastica"?! a te?!)

    ma neanche per sogno!

    per il resto bastava digitare su google questa prima frase del pezzo:"Dopo lunghe ricerche, ho trovato il link alla discussione avvenuta in Senato sull’argomento-"
    ed ecco cosa avresti trovato:
    La bufala dell'emendamento salva-pedofili - 08:21Dopo lunghe ricerche, ho trovato il link alla discussione avvenuta in Senato sull'argomento – www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc= ...
    www.butta.org/?p=3559 - Copia cache

    www.butta.org/?'=3559
    ******************

    ecco perche' ho insistito sul titolo:"da butta", perche' dal titolo si capiva che era preso da un blog e che il pezzo non era mio ne' io avrei voluto appropriarmene. L'autore era li' sul blog e quindi visibile a tutti
     
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  12. schmit
     
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    per tutti coloro che entrano anche per un attimo nella tua vita.
    Non contano le spiegazioni,contano le intenzioni
     
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  13. Spica
     
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    CITAZIONE (schmit @ 15/6/2010, 18:31)
    CITAZIONE
    (o a che altro hai creduto alludessi, dicendo che stava "beccando plastica"?! a te?!)

    ma neanche per sogno!

    per il resto bastava digitare su google questa prima frase del pezzo:"Dopo lunghe ricerche, ho trovato il link alla discussione avvenuta in Senato sull’argomento-"
    ed ecco cosa avresti trovato:
    La bufala dell'emendamento salva-pedofili - 08:21Dopo lunghe ricerche, ho trovato il link alla discussione avvenuta in Senato sull'argomento – www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc= ...
    www.butta.org/?p=3559 - Copia cache

    www.butta.org/?'=3559
    ******************

    ecco perche' ho insistito sul titolo:"da butta", perche' dal titolo si capiva che era preso da un blog e che il pezzo non era mio ne' io avrei voluto appropriarmene. L'autore era li' sul blog e quindi visibile a tutti

    :firufiru: :arfarf: :arfarf:

    schmit, è sempre la solita solfa.
    vuoi aver ragione? raccontati che hai ragione (anche se hai parzialmente torto) fino a credertelo vero.

    non il torto di "esserti appropriata", quello no.
    quella è solo la povera e misera illazione di chi di questo si pasce per arrotolarsi la noia.

    il tuo è il torto della distrazione che non si sa o non si vuole riconoscere.

    e con me è qui che continui ad essere offensiva:

    CITAZIONE
    ed ecco cosa avresti trovato:

    perché qualcosa mi conosci e sai che se ho fatto la mia battuta è perché, prima, ho verificato. e proprio attraverso quella frase dato che "Butto" non mi dava nulla.
    nonché sai ho anche letto tutto il lunghissimo post che ho trovato, scoprendo così anche il nome dell'autore dello stralcio che hai riportato, perché gli era attribuito in calce.

    quindi non "avrei trovato". ho trovato. e ho detto di conseguenza.
    certo, avresti potuto (a me e a rutti coloro che avessero qualche interesse) risparmiare qualche minuto, scrivendo correttamente il nome nel titolo e magari ponendo direttamente il link.

    naturalmente - va da sé - per favorirne più non avresti donato alla kissene - et similia - una nuova possibilità di piccola maligna gioia a riempirsi le ore.


    ps: vecchia volpe, davvero credi che io non ti conosca neppure un pizzico?
    e dopo tre anni che ti presto orecchio?
    :firufiru: :sant: guarda, sarebbe da toglierti il saluto! :P :P

     
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  14. schmit
     
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    User deleted


    CITAZIONE
    il tuo è il torto della distrazione che non si sa o non si vuole riconoscere.

    mi sembra che l'abbia riconosciuta quando ho detto che mi sono accorta di aver scritto butto invece di butta.
    Ma solo questa è stata la mia distrazione, tutto il resto l'ho fatto di proposito.
    Hai ascoltato il video?
    Li' ci sono piu' spiegazioni di quante te ne possa dare io!

    ps
    la ragione è degli stolti...

    ps
    hai sbagliato tu a cercare butto,quando non te lo dava, senza cercare tutti i butto della rete avresti dovuto cercare su google immettendo la prima frase dell'articolo come avra' fatto la kissene,solo che lei non aveva fatto caso al "DA" e ha pensato,maliziosamente, che mi volessi appropriare dell'articolo. Ecco perche' vi ho detto di mettervi gli occhiali!naturalmente voleva essere scherzoso non offensivo!.

    come hai visto la kissene l'ha trovato ed ha anche riportato il link omesso volutamente da me in quando nel titolo c'era quel DA...e se non si trovava Butto, si poteva optare per mettere la prima frase dell'articolo.
    Quindi la mia UNICA DISTRAZIONE é STATA quella di AVER SCRITTO BUTTO INVECE DI BUTTA, e di questo ho fatto ammenda appena me ne hai fatto accorgere.
    Grazie per questo.
     
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  15. francesco56_8
     
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    User deleted


    scusate è? ma cosa c'entra tutto questo con l'emendamento?
     
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46 replies since 13/6/2010, 01:30   567 views
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