Pensiero Animale

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view post Posted on 19/12/2009, 02:33     +1   -1
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Mammiferi e uccelli, oltre che l'istinto, usano la mente per risolvere problemi e trovare soluzioni.

Negli animali sono presenti una varietà di percezioni e vissuti soggettivi, anche se, in genere, sviluppati solo a livello emozionale.
Ma alcuni animali, a volte, usano anche mezzi di elaborazione cognitiva e logico-astratta.


Nuove ricerche di esperti (Alexandra Horowitz) sembrano dimostrare che i cani capiscono che gli umani possano avere pensieri, credenze, interessi, intenzioni diversi tra loro.
Sembra una cosa ovvia, ma dimostra che i cani non agiscono soltanto d'istinto, secondo le regole del branco, ma riescono ad adattarsi perfettamente ad altri sistemi.
in effetti, i cani hanno uno sviluppo intellettuale simile a quello di un bambino di 3 anni.


Non solo i primati, ma anche le cornacchie della Nuova Caledonia (Corvus moneduloides)
si servono di bastoncini, diritti o ad uncino, per pescare insetti nelle cortecce degli alberi, costruendo la forma dello strumento secondo uno schema, e adatta allo scopo, prima ancora di usarli, dimostrando tra l'altro di saper stabilire una correlazione tra il tipo di forma e il tipo di impiego.







Petra, un raro cigno nero del lago di Aasee (Germania) si è innamorata di un pedalò...
E' rimasta al freddo anzichè volare verso sud,
quando ha visto che il suo tipo non aveva intenzione di partire ...
Per fortuna, lo zoo locale ha offerto a entrambi un posto per l'inverno

petrau






Capacità telepatiche.
In un papiro scoperto a Saqqàra (Egitto) si legge:
«Quando tu pensi il gatto ti capisce anche se le tue labbra non si muovono e se la tua bocca non pronuncia alcuna parola. Esso legge in te con lo sguardo degli Dei».

I delfini sembrano scambiare informazioni telepaticamente, anche con delfini di un'altra località.
E' dimostrato che questi animali riescono perfino a curare persone sorde, cieche o autistiche, con la telepatia.

dolphindogpaulriley2



Anche cani e gatti hanno questa facoltà. Prevedono il ritorno a casa del padrone, avvisano di un pericolo, sentono le malattie (perfino i tumori), ritrovano la strada di casa pure a grandi distanze.
Possono addirittura assumere su di sè le malattie dei padroni: Casper, uno Yorkshire, si ammalò dello stesso tipo di tumore che aveva la sua amica umana, proprio nel momento in cui la bimba guarì, lasciando di sasso i medici.

Spesso i gatti scelgono, tra due ciotole di cibo, quella indicata mentalmente dal padrone.




E questa è Koko, una vera celebrità:











Edited by ƒran - 8/11/2011, 20:03
 
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view post Posted on 8/11/2011, 20:06     +1   -1
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ancora Koko: ...


 
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view post Posted on 8/11/2011, 20:35     +1   -1
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detailpasseridelgiappon


GRAMMATICA DEL CINGUETTIO



Più che un canto, quello dei passeri del Giappone (Lonchura striata domestica) è un vero e proprio linguaggio, una concatenazione di sillabe che segue schemi sintattici complessi.
A rivelarlo sono due biologi dell’Università di Kyoto (Giappone), in una ricerca pubblicata su Nature Neuroscience, che mostra anche come questi animali siano in grado di apprendere, eseguire e distinguere vocalizzazioni caratterizzate da strutture diverse.

Le melodie degli uccelli canori sono costituite da una successione di sillabe, unità sonore separate tra loro da una pausa di silenzio. I passeri del Giappone riconoscono le sequenze sillabiche alle quali sono abituati, e reagiscono a quelle non familiari cantando rumorosamente.
Per stabilirlo, gli scienziati giapponesi hanno fatto ascoltare ad alcuni individui vocalizzazioni di tipo diverso: canti naturali, familiari e non, canti modificati, nei quali era stato alterato l’ordine delle sillabe e infine canti costruiti artificialmente dagli stessi scienziati, costituiti da vari schemi di ripetizione delle unità sonore.
In ogni prova, agli uccelli è stata fatta ascoltare prima una melodia di base e, solo dopo l’assuefazione, la variante in cui era stato introdotto un cambiamento, verificando la risposta degli individui.

Durante questi esperimenti, i ricercatori si sono accorti che i passeri del Giappone riconoscevano modifiche anche minime nella sequenza di un canto, anche se non sempre riuscivano a individuare tutte le alterazioni.
In ogni caso, alcuni dei cambiamenti apportati suscitavano una risposta comportamentale in tutti gli individui, erano cioè universalmente riconosciuti.
Secondo i ricercatori, questo suggerisce l’esistenza di regole precise nella concatenazione delle unità sonore. “Tale risultato – spiegano gli scienziati – indica che l’ordine delle sillabe nel canto degli uccelli veicola alcune informazioni, e che i passeri hanno l’abilità di distinguere gli aspetti sintattici della sequenza sillabica”.

L’esito delle ricerche, inoltre, indica che questi uccelli sono in grado di apprendere anche regole grammaticali artificiali - quelle contenute nelle sequenze costruite dagli scienziati. Regole che vengono poi utilizzate per distinguere i nuovi canti.
“Come mostrano i nostri risultati – concludono i biologi – gli uccelli canori hanno l’abilità di riconoscere le regole grammaticali in linguaggi liberi dal contesto, un’abilità cognitiva che si pensava fosse esclusivamente umana”.

E, proprio come avviene per l’essere umano, da questo studio è emerso infine che anche in questi uccelli esiste una specifica area cerebrale deputata a elaborare le informazioni del linguaggio.


Fonte: Nature Neuroscience

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