| Sono spiritualmente la forza e la natura. Si occupano per lo più di piante e di fiori. Ma possono anche aiutare gli uomini a trovare tesori nascosti, a scoprire miniere di pietre preziose, a coltivare con amore e successo il proprio giardino. Risiedono tra le rocce, in caverne o nella profondità del terreno. Le Fate del terreno, lavorano per mantenere la struttura fisica del terreno. (Di questa categoria fanno parte per lo più i folletti della terra di cui parleremo la prossima volta). Le Driadi sono descritte come fanciulle di gran bellezza, con occhi ridenti e luminosi e la pelle candida. Indossano abiti verdi o marroni intessuti con un magico filo il cui colore è assai simile a quello delle foglie o del tronco e, poiché dimorano sui rami degli alberi e sono di carattere assai riservato, finiscono con l'essere praticamente invisibili ad occhio umano. Si dice che la loro vita sia legata a quella dell'albero, solitamente un noce o una quercia, su cui dimorano e di cui sono custodi. Se per qualsiasi motivo l'albero muore o viene tagliato, sono costrette a seguirne la sorte. Hanno il potere di dare miraggi.
Anch'esse, infatti, come molte specie di Fate e come alcune divinità femminili dell'antica tradizione occidentale, conoscevano l'arte del fuso e dell’arcolaio ed il risultato del loro lavoro era sempre un prodotto di meravigliosa fattezza. Se qualche fanciulla umana dotata di grazia e bellezza si fosse mostrata particolarmente sensibile all’armonia del bosco e all'amore degli animali, le Driade l’avrebbero spiata segretamente e, all'interno del loro mondo, l'avrebbero protetta dai cattivi incontri. Quando i boschi diventavano silenziosi, allora sembra che le Driade discendessero dalle loro dimore arboree per riunirsi in radure illuminate dai raggi della luna, e lietamente, celate a sguardi profani e curiosi, si dice che danzassero ed i loro piedi nudi sfiorassero appena i prati di erba e di muschi. Le loro danze erano a volte dolci ed a volte sfrenate e duravano fino alle prime luci dell'alba quando, temendo di essere viste, si affrettavano a raggiungere i loro rifugi. Le Driade conoscevano anche una segreta magia, che permetteva loro di trasformare le foglie degli alberi in oro puro; ecco perché, durante la stagione autunnale, le chiome di alcuni alberi risplendono ancora adesso, nelle ore del tramonto, d'un colore oro zecchino.
|