Fra Noi

Rock e dintorni

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view post Posted on 19/5/2006, 19:29

Fra Noi

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In questa parte del forum potete parlare dei vostri gruppi musicali preferiti, fare la recensione di qualche concerto o disco di nuova uscita.
 
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HOMBRA
view post Posted on 15/6/2006, 17:19




the fragile - dei Nine inch Nails. (album doppio)
Ciao mi chiamo benny e ho 26 anni. abito in provincia di milano presto riceverete una mia lettera dettagliata sulla mia vita ed sulla mia fede riscoperta...comunque vorrei recensire UN discO DOPPIO dei Nine inch nails. Non sono un esperto però sono due dischi che mi hanno emozionato non poco...innanzitutto trent reznor è uno dei produttori rock più influenti degli ultimi anni nonchè musicista talentuoso apprezzato da molti...un personaggio come dicevo affascinante che ha creato questa sua band in bilico tra rock ed industrial/elettronica...al contrario del disco d'esordio the downard spiral questO dOPPIO DISCO è più ottimista ecco perchè li amo molto. Reznor, dopo aver prodotto marylin Manson e soprattutto dopo aver trascorso momenti disastrosi a causa di droga e depressione è riuscito a ritornare a galla con la sua musica...si è staccato (almeno a quanto sembra) dall'atteggiamento blasfemo sesso droga e rock e roll per raccontarci le sue fragilità ma anche la sua grande voglia di vivere e di sperare. Due lavori certamente cupi ma che emanano una luce di speranza che è essenziale per andare contro corrente ed essere se stessi. Molto spesso si accusa che l'industrial rock ovvero rock pesante mischiato alle forme più moderne dell'elettronica sia solo un ibrido sintetico...ebbene secondo il mio modesto parere qui sento personalmente tutta l'umanità di un artista che cerca di uscire dal vortice dell'autodistruzione...e ci riesce attraverso la musica scoprendo la voglia di vivere. Molti musicisti hanno dato il loro contributo a the fragile un album doppio con una notevole presenza di pezzi strumentali. Adrian Belew dei King crimson, Page Hamilton, Bill Rieflin dei Ministry, David Bowie perfino doctor dree...putroppo questo disco non ha avuto l'attenzione che meritava. Il pezzo che mi ha colpito di più è la violenta starfuckers inc.. E' una canzone che parla della rottura con Marylin Manson ma soprattutto rappresenta una rottura con un passato depresso, violento e nichilista. Il vecchio trent reznro che spaccava i backstage sembra non esistere più...con questo disco si apre (mi auguro) la carriera di musicista maturo e spero più sereno. Comunque questo disco mi è piaciuto molto anche perchè è stata la colonna sonora di una fase della mia vita molto critica...scusatemi se non ho dato informazioni non troppo precise e invito altri amici ad dare informazioni più dettagliate su questo disco. Tuttavia ascoltatelo che vi costa?
BENNY
 
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view post Posted on 15/6/2006, 19:28

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Un applauso per il coraggio di aver scritto in questo forum desertico. Sicuramente cercherò di ascoltarlo. Se c'è qualche testo del disco particolarmente bello cerca di evidenziarlo.
Ciao Benny!
 
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HOMBRA
view post Posted on 16/6/2006, 10:24




Ci siamo dentro insieme (we're in this together) da the fragile dei nine inch nails

Sono diventato impossibile
Restando aggrappato a quando
Tutto pareva più importante
Noi due
Stanchi e sbattuti completamente
Guardando il destino mentre scorre lungo il sentiero che abbiamo scelto

Ci siamo dentro insieme ora
Nessuno di loro ci può fermare
In qualche modo ci riusciremo
Tu ed io
Se il mondo dovesse dividersi in due
Fino alla mia fine
Fino alla tua fine

Svegli per il rumore
Mentre scorticano la pelle
Sollevano e strappano
Provando ad infilarci le proprie dita
Devono uccidere ciò che abbiamo trovato
Devono odiare ciò che temono
Devono farlo andar via
Devono farlo scomparire

Più lontano cado, più ti sono vicino
Per quanto io possa perdermi ti troverò
Per quanto sia profondo il taglio sono in te
Per sempre sarò una parte di te

Tu ed io
Ci siamo dentro insieme ora
Nessuno di loro ci può fermare
In qualche modo ci riusciremo
Tu ed io
Se il mondo dovesse dividersi in due
Fino alla mia fine
Fino alla tua fine

Tutto quello che eravamo è andato, dobbiamo resistere

Quando tutta la nostra speranza è finita dobbiamo resistere
Tutto quello che eravamo è andato, possiamo resistere

Tu ed io
Ci siamo dentro insieme ora
Nessuno di loro ci può fermare
In qualche modo ci riusciremo
Tu ed io
Anche dopo tutto
Sei la regina ed io il re
Null'altro vuol dire qualcosa

forse è la storia di un amore tormentato che rinasce nonostante le difficoltà...non necessariamente tra un uomo e una donna...ma tra un uomo e la sua vita rovinata e tormentata. voi che dite?

Edited by HOMBRA - 16/6/2006, 13:26
 
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HOMBRA
view post Posted on 16/6/2006, 12:25




Il peccatore dentro di me (THE SINNER IN ME) DA PLAYING THE ANGEL ULTIMO ALBUM DEI DEPECHE MODE

Se solo potessi nascondere
Il peccatore dentro di me
E negarlo
Quanto sarebbe dolce la vita
Se potessi essere libero
Dal peccatore dentro di me

Non sarò mai un santo
Non è un’immagine che la tua memoria si figura
Non sono noto per la mia pazienza
Né per la mia capacità di frenarmi
Ma tu sei sempre qua vicino
Posso sempre trovarti
Per tirarmi su quando sono a terra

Se solo potessi nascondere
Il peccatore dentro di me
E negarlo
Quanto sarebbe dolce la vita
Se potessi essere libero
Dal peccatore dentro di me

Mi sto ancora riprendendo
Sto ancora superando tutta la sofferenza
Sono più conosciuto per la mia rabbia
Che per qualsiasi altra cosa
Ma hai sempre cercato
Di essere accanto a me
E afferrarmi quando inizio a scivolare

Se solo potessi nascondere
Il peccatore dentro di me
E negarlo
Quanto sarebbe dolce la vita
Se potessi essere libero
Dal peccatore dentro di me

Spesso siano troppo stanchi di sbagliare, di peccare....non c'è la facciamo più e facciamo fatica a concepire il perdono per gli altri e in special modo per noi stessi. Però c'è sempre Qualcuno che ci perdona ci aiuta a rialzarsi....una luce nel bel mezzo del buio
 
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HOMBRA
view post Posted on 21/6/2006, 22:07




DEPECHE MODE – PLAYING THE ANGEL


L’altra volta ho recensito un disco non rock, quello dei Thievery corporation…elettronica sapientemente amalgamata con ritmi e suoni indiani, sudamericani, reggae e dub…alcuni la definiscono chill out –downtempo ma non chiedetemi cosa voglia dire…quindi chi sa si faccia avanti. Ecco dopo aver fatto questa piccola introduzione vorrei recensire l’ultimo dei depeche mode…voi mi direte? Ma non è rock! Ok…è vero. Effettivamente i Depeche mode non sono una rock band almeno nella definizione tradizionale del termine…ma nella loro ventennale carriera hanno sfornato singoli davvero imbattibili che hanno conquistato il mondo…e non solo: molti musicisti dei generi più dispararati dal new metal (per esempio i californiani Deftones) al big beat (per esempio i chemical brothers che se non erro hanno remixato qualche loro canzone) li citano come riferimenti nelle loro influenze…per non parlare dell’attitudine del cantante, il bravo David Gahan…scatenatissimo sul palco e putroppo sempre in bilico tra la vita e la morte…una vita come si dice spericolata (meglio decisamente una vita più tranquilla…Ora fortunatamente per il Nostro le cose sono cambiate in positivo) una rock band mancata, quindi potrei dirvi che al posto delle chitarre usa i sintetizzatori e quant’altro produca musica elettronica…Dai tempi degli esordi di strada questi tre di Basildon (UK) ne hanno fatta parecchio: hanno introdotto le chitarre nelle loro ipnotiche e coinvolgenti trame sintetiche nonché altri strumenti analogici…hanno contaminato il loro sound new romantic (figlio della new wave e del dark) con il blues, il rock, il gospel e con le nuove forme di elettronica…sintetizzare la carriera di questo gruppo storico da parte del sottoscritto sarebbe impresa ardua nonché potrei essere poco preciso dato che non sono un esperto comunque…questo nuovo album è immediato, ha delle canzoni incredibili che ti prendono subito! The pain i’m used to (con il suo potente riff di chitarra), John the rivelator , Suffer well, Precious (…la canzone che mi è piaciuta di più è decisamente nothing is imposibile…con il suo ritmo aggressivo ma allo stesso tempo…dolce. E chi l’ha detto che arrivati ai quaranta non si fa più della buona musica? Io…forse no.

BENNY
 
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HOMBRA
view post Posted on 29/6/2006, 10:36




MARLENE KUNTZ - un gruppo rock ITALIANO...

Putroppo non possiedo tutta la discografia dei Marlene Kuntz..mi mancano alcuni album come ho ucciso paranoia - senza peso - bianco sporco nonchè il live ufficiale (che non vedo l'ora di ascoltare...)...quindi il mio commento a questa band si limiterà (è già limitato alle poche conoscenze, mi scuserete e aspetto fiduciosamente vostri miglior interventi) ai dischi che ho ascoltato e che quindi possiedo...questo gruppo nostrano (di Fossano in provincia di cuneo) può veramente competere (come altre band) con certi mostri sacri di oltreoceano...le loro influenze non sono i soliti riferimenti classici (per non dire canonici) del rock tipo led zeppelin & C....Sonic Youth (in primis) Gun club, Butthole surfers, Einsturde Neubaten (spero di averlo scritto correttamente) e Nick cave (e fra roberto sarà contento...) di cui Cristano Godano il cantante chitarrista della band nonchè paroliere ne è un appassionato ammiratore...soprattutto dei Sonic youth sono stati influenzati infatti il loro rock è distorto, potente, noise ma anche dolce, malinconico con momenti di grande introspezione...il nome della band può rivelare le due anime contrapposte: una dolce e soffice (marlene) e l'altra dura e potente (kuntz)...Il primo album "catartica" era un disco potente ma melodico, brutale ma dolce (in alcuni pezzi la band alterna momenti duri ad atmosfere delicate)...caratterizzato da un suono granitico ma allo stesso tempo dinamico...i testi sono ermetici e pieni di un certo disagio esistenziale...non mancano le canzoni d'amore che non sono scontate o banali c "NUotando nellaria un brano che parla di un rimpianto, di malinconia per un amore finito..."IL VILE" invece è diverso dal suo predecessore perchè è più pesante e claustrobico nel suono e soprattutto anche nei testi delle canzone, pur conservando la doppia personalità delicata-dura...che cosa vedi invece valorizza di più il lato tranquillo dei Marlene con splendide ballate come "serrande alzate" il duetto con skin in "la canzone che scrivo per te" in questo disco Godano migliora il suo stile vocale...non mancano anche momenti rock ed energici come canzone di oggi, chi mi credo di essere? e soprattutto la devastante "quasi 2001"...putroppo questo disco è stato molto smontato da certa critica perchè accusa la band di essersi troppo commercializzata...secondo il mio modestissimo parere da modesto ascoltatore non credo perchè basta ascoltare la raffinatezza dei brani di che cosa vedi per rendersi conto che i musicisti e gli artisti non possono ripetersi...hanno voglia di sperimentare e di mettersi in discussione, nonchè scrivere canzoni diverse per arricchire il repertorio...
Anche i testi sono diventati meno ermetici e meno "trasgressivi"...anche qui sono stati accusati...beh sinceramente penso che un artista in quanto persona cresca, sia in evoluzione...chiudere in una "gabbia" il musicista rock arrabbiato con il mondo perchè certi fan sono affezionati a un certo stereotipo penso sia un pensiero un po' bigotto...ci sarebbe molto da discutere sui vari testi ma aspetto un vostro contributo generoso e più completo del mio. Veramente toccante "La mia promessa" sempre contenuta in che cosa vedi..vi riporterò il testo.
per quanto riguarda i dischi mancanti vi farò sapere come la penso.


BENNY
 
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view post Posted on 29/6/2006, 22:08

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I Marlene li conosco poco: ho solo "Senza peso". Mi sembrano molto capaci. Sono da approfondire!
 
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HOMBRA
view post Posted on 19/7/2006, 21:19




Io ti consiglio il primo album dei marlene "catartica" con quel suono granitico, dinamico...dal forte impatto strumentale nonostante sia melodico...diciamo che si differenzia molto da senza peso...ho avuto modo di ascoltare questo album...stroncato da certa critica...veramente bello i marlene hanno impreziosito molto i loro modo di scrivere i brani, valorizzando la melodia e il cantato di Godano....è molto migliorato il timbro vocale ma anche l'estensione più ricco di sfumature...la musica soprattutto le chitarre seguono le melodie vocali in modo eccelente...si sono molto raffinati i marlene con splendide ballate come notte, schiele lui e lei, grazie anche all'apporto di warren ellis al violino...indubbiamente anche il lato duro della loro musica in questo album si evolve...l'uscita di scena un pezzo nevrotico e davvero potente con quel ritornello pieno di melodia disperata...anche gli altri pezzi più aggressivi come sacrosanta verità, chi vorrà verrà, e soprattutto a fior di pelle (una delle mie preferite per i cambi di atmosfere) sono veramente belli...sicuramente più omogeneo rispetto a che cosa vedi...boh alcuni dicono che questo album è più diversificato ma a me sembra che nonostante le differenze i vari brani si uniscano perfettamente...che cosa vedi forse era più dispersivo.
comunque se dovessi definire la musica dei marlene potrei dire...la raffinata arte del rumore...ma forse questa definizione è già stata affibiata a qualche gruppo...magari ai tanto venerati sonic youh...allora potrei dirvi che forse il rumore e la dolcezza della musica trovano in questa band nostrana un buon equilibrio...ma forse non è nuovo quello che ho detto adesso. Insomma...un vero gruppo rock italiano questo è certo. Magari da esportazione...


BENNY

la mia promessa

in paradiso vorrai
avere ancora a che fare con me
premi e compensi non sai
quanto desideri farne parte
fra quelli di cui godrai
per la tua felicità
perchè non chiedo per me
la gioia eterna di risorgere
ma di essere cura perenne per te
regalandoti quel che non do in vita
e allora chiediglieLo tu
che ti conceda di avermi lassù
ed io mi arrendo oramai
se il tempo avanza a me non basta
da qui alla tua eternità
alla tua eternità
la mia promessa è vedrai
che la mi traformerò
e allora chiediglieLo tu
che ti conceda lassù
se credi a quel che ti dico da qui

(la mia promessa è: vedrai)

e allora chiediglieLo tu
che ti conceda di avermi lassù
con te


a me piace moltissimo questo brano da che cosa vedi dei Marlene...commovente la musica e l'interpretazione di Cristiano Godano.

 
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HOMBRA
view post Posted on 19/7/2006, 21:40




pochi giorni fa sono stato a vedere il concerto degli exilia...pensate che all'ultimo momento ho saputo che suonavano in quel di Barlassina al facciamo rock, una kermesse di band emergenti di Milano e dintorni...loro erano la special guest...circa 6 o 7anni fa ne avevo visto un altro concerto di questi miei concittadini...una band che suonava un grezzo hard rock molto dirompente...avevo letto in qualche rivista specializzata che la band aveva avuto successo in germania e aveva cambiato genere puntando sul metal/crossover del momento...il cosidetto nu metal...sicuramente molto bravi molto capaci...la cantante Masha è davvero travolgente...la voce potente e urlata non rinuncia a delle melodie di facile presa, molto catchy come si dice in gergo...anche gli altri strumentisti mi sembravano molto ben affiattati tra loro...direi una band che sa suonare...tuttavia non è sbagliato ammettere che il gruppo risente fortemente dell'influenza dei guano apes, band teutonica crossover che ha avuto successo grazie al singolo "open your eyes"...ok non sono proprio dei cloni però sicuramente in certi brani l'influenza della band di Sandra Nasic si fa sentire (ora i guano si sono sciolti...erano loro compagni di etichetta...) cmq sicuramente la band milanese si orienta anche nei territori del new metal..e anche al metal estremo un pochino anche se i loro brani nonostante siano belli robusti...sono anche abbastanza facili da ascoltare, accattivanti quanto basta per scalare le classifiche tedesche. Sicuramente un vanto per i rockettari limbiatesi...tuttavia il loro disco unleashed è un disco buono e melodico dalla facile presa adatto per le classifiche ripeto per adesso solo teutoniche. Un disco rock, duro ma molto pop. Francamente mi piace ascoltarlo ma alla lunga stufa.
tuttavia auguro a questi limbiatesi di avere successo...pensate che sono andati in tour con gente come rammstein e therapy...ah peròòòò!
limbiate rock city!!!

benny
 
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HOMBRA
view post Posted on 22/7/2006, 21:55




massimo volume "da qui"

il rock italiano non lo conosco tanto bene...anzi forse direi il rock generale...non sono un esperto...scusatemi sarò ripetitivo ma voglio anche essere molto sincero; quando si parla di rock italiano e soprattutto certe persone che ne parlano..si riferiscono ai soli nomi ben noti che strapopolano le classifiche...non vorrei essere troppo polemico perchè credo che le cose siano un po' cambiate nel senso che siano emersi nomi vecchi e nuovi del rock "sotterraneo" (se possiamo chiamarlo così)...Oltre alle vecchie conoscenze rockettare abbiamo I marlene kuntz, afterhours, subsonica, negramaro, verdena, fluxus...tante band che grazie alla loro tenacia e bravura hanno potuto ampliare il loro pubblico. Ora ascoltando il disco dei Massimo volume mi rendo conto di come il panorama rock italiano sia ricco di gruppi interessanti...mi spiace che si fa sempre riferimento ai gruppi esteri ma anche qui ci sono realtà musicali degne di essere scoperte. "da qui" un disco senza dubbio diverso rispetto ad altri dischi rock italiani che ho ascoltanto...non tanto per il genere musicale che offre la band di Clementi...quanto per la struttura dei brani...non sono canzoni tradizionali...potrei definirli piccoli romanzi sonori, infatti sono brani strumentali in cui clementi interviene, leggendo ciò che ha scritto...anche se non canta mimì accompagna abbastanza bene con la sua voce l'evolversi dei brani...un reading (se è giusto chiamarlo così) che diventa riflessivo e intimista nella atmosfere più delicate ed eteree ma più urlato quando la musica diventa più rumorsa e passa a momenti più dirompenti e nervosi. La musica si incastra perfettamente nelle parole e viceversa, creando atmosfere e momenti veramente interessanti e soprattutto ipnotiche.
Direi che per Clementi il passo dalla musica alla scrittura...è veramente breve. Trovo molto coinvolgente la musica, nervosa e dura ma allo stesso tempo riflessiva e malinconica...Indubbiamente risentono moltissimo di un certo Noise rock...ed è davvero interessante notare come I sonic Youth abbiano influenzato molto i nostri gruppi nostrani...in un intervista che ho letto Clementi menziona pure i fugazi..la band di McKaye, il fondatore dei Minor theat
il disco esprime chiaramente alcune esperienze di vita di Mimì, ma soprattutto i suoi stati d'animi, le sue emozioni raccontate con parole e musiche.
Un vero proprio esempio di come parole e musica possano esorcizzare i propri tormenti e le proprie emozioni.
Mimì ora ha un nuovo progetto musicale chiamato el muniria credo...credo che si tratti di elettronica. Manuel Agnelli degli afterhours in "quello che non c'è" uno dei dischi che più belli che ho ascoltato dedica al sanbenedettese bye bye Bombay, una canzone che si riferisce a un loro viaggio in India e nello stesso album il creatore del tora tora festival (il loolapalooza italiano) si cimenta anche lui in un reading.
Non so se augurarvi buona lettera...o buon ascolto...facciamo così: Buona Lettura sonora!


BENNY


 
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HOMBRA
view post Posted on 25/9/2006, 22:26




Finalmente i pearl jam a Milano! Aspettavo un concerto del genere…anche perché recentemente ho ascoltato molto i dischi della band di Seattle e mi sono anche comprato e ascoltato i dischi live dei loro concerti (di Berlino e di Tokio precisamente) …non ci sono dubbi: i pearl jam rendono tantissimo dal vivo…brani come even flow oppure go…tanto per farvi qualche esempio…sono decisamente più efficaci live rispetto agli originali registrati su album…grande band niente da dire…anche se…anche se forse il declino sta arrivando. Sicuramente sono ancora capaci di sfornare delle belle canzoni…ma francamente con tutto il rispetto non sono proprio il massimo dell’inovazione…con questo non voglio dire che da un po’ di tempo a questa parte fanno dischi identici a precedenti (il più originale e il più recente credo sia binaural)…tuttavia forse la vena creativa si è esaurita…certo rock bello potente pieno di riff, assoli, batteria potente (grandissimo Matt cameron)...ma ormai privo di novità, innovazione, sorprese…o se ci sono novità, innovazione e sorprese ce ne sono poche. A parte questo il concerto è stato grandioso…si è partiti subiti senza misure: Go, Courdoroy, last exit, save you, world wide suicide…veramente adrenalico non c’è che dire… poi il resto del concerto è stato un po’ troppo melensa, condita da nuove ballate non proprio belle a mio giudizio…mi scuserete se non ricordo i titoli né la scaletta integrale del concerto cmq a parte la splendida daughter quelle canzoni mi sembravano un po’ “l’ultimo canto del cigno” della band di Vedder… e non parlo solo delle ballate…anche le altre più grintose mi danno una sensazione di già sentito. tuttavia in daughter Vedder ha cantato un frammento di another brick in the wall…davvero favoloso…un bellissimo concerto, una band che ormai sicuramente affiancherà mostri sacri del rock come i led zeppelin per alcune loro canzoni che sono diventate immortali…eppure ho un brutto presentimento…si scioglieranno? Io penso che creativamente parlando siano arrivati alla frutta…ma ogni concerto che fanno è sempre un emozione unica.
Saluto il mio amico Mirko con cui sono andato al concerto.
ALLORRAAAA!

BENNY
 
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11 replies since 19/5/2006, 19:29   669 views
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