Archangel |
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| Di solito l'energia solare viene accumulata per brevi periodi, dell'ordine di giorni. Ma recentemente è saltato fuori da un mio cassetto un articolo su una casa solare costruita negli anni '70 dall'Euratom di Ispra, in cui il calore solare viene accumulato stagionalmente. La ragione è chiara: d'estate le giornate sono più lunghe, il tempo è più bello, il sole è più verticale, per cui 1 mq. di superficie orizzontale riceve in media molta più energia che d'inverno. L'accumulo veniva fatto in una vasca di qualche centinaio di mc. da cui si prendeva l'acqua calda, che veniva fatta passare in pannelli radianti a pavimento. Verso Marzo la temperatura dell'acqua scendeva sotto i 30° e si faceva partire una pompa di calore, che con poca energia forniva il riscaldamento per un altro mese. Nonostante si possa pensare che una vasca d'acqua calda disperda troppo rapidamente il calore per poterlo sfruttare sei mesi dopo, questo non è vero, se la vasca è abbastanza grande e bene isolata. Nell'impianto di Ispra il calore del sole veniva raccolto con pannelli classici, e la vasca era isolata completamente. Ma io ho simulato il funzionamento del sistema supponendo che la vasca stessa, con il fondo e le pareti verniciate di nero, funga anche da collettore solare (di costo zero). D'inverno verrebbe coperta e isolata, ma d'estate la superficie libera disperderebbe molto calore, per convezione e evaporazione. Come si potrebbe ridurre questa perdita di calore ? Es., uno strato di bolle trasparenti galleggianti, al posto di 100 mq. di vetro, potrebbe funzionare ? Qualcuno ne sa qualcosa ?
Edited by Archangel - 9/10/2003, 15:22
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