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| La parola fobia, in psicologia e psichiatria, indica una paura razionalmente inaccettabile.
Esempi sono: l'agorafobia (Paura degli spazi aperti), l'aracnofobia (Paura dei ragni), la claustrofobia (Paura dei luoghi chiusi), etc. In generale le cause delle fobie sono imputabili a elementi rimossi (vedi psicoanalisi) che manifestano il loro effetto portando l'individuo ad evitare una certa situazione che attraverso un fenomeno di spostamento può essere ricondotta ad un evento traumatico avvenuto sia durante l'infanzia che l'età adulta.
Un altro tipo di fobia è la fobia scolare. La forma più grave, in genere, si manifesta quando il bambino è ancora piuttosto piccolo e si configura con il rifiuto di andare a scuola, fino all'incapacità di abbandonare/staccarsi dai propri genitori anche per brevi periodi. Questa fobia è da ricondurre ad alcune tipologie di relazioni problematiche all'interno dalla famiglia. Raramente si può ricondurre a veri problemi scolastici.
Edited by baby_93 - 6/7/2007, 20:00
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