La d'addario dovrebbe essere processata per diffamazione

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  1. schmit
     
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    e anche chi pubblica queste diffamazioni,la giustizia non funziona piu' ...

    20/7/2009 (20:40)
    Sul Web gli audio della D'Addario
    Il Pd: "Berlusconi faccia chiarezza"

    + Le registrazioni sul sito dell'Epresso



    L'Espresso pubblica le registrazioni
    delle feste tenute a Palazzo Grazioli.
    Ghedini: "Sono frutto di invenzione"
    ROMA
    Ha ricevuto l’avvocato Niccolò Ghedini ad Arcore, alcune ore trascorse insieme per scegliere la linea, poi messa nero su bianco in un comunicato ufficiale. E così, nel pomeriggio, arriva la risposta alla scelta dell’Espresso di pubblicare le registrazioni audio delle conversazioni fra il Cavaliere e Patrizia D’Addario.

    Si tratta, detta alle agenzie il legale di Berlusconi, di materiale «frutto d’invenzione», la cui «pubblicazione integra» rappresenta un «illecito che dovrà essere perseguito». La notizia degli stralci di conversazione pubblicati dell’Espresso arriva mentre il presidente del Consiglio si trova a palazzo Mezzanotte a Milano per il Forum economico e finanziario per il Mediterraneo. Cinque nastri, spiega l’Espresso, che si riferiscono agli «incontri con il premier fatte dalla escort a Palazzo Grazioli, la prima festa a metà ottobre e poi la notte trascorsa assieme il 4 novembre 2008». Lo staff del premier ostenta «tranquillità e serenità» di fronte alle rivelazioni del settimanale. Il Cavaliere, assicurano, considera le registrazioni «irrilevanti» e la domanda resta quella delle ultime settimane: «Tutto qui?».

    Certo, Berlusconi non può aver apprezzato la pubblicazione. Non inaspettata, certo, ma altrettanto certamente non gradita, dice un suo uomo. Qualcuno ipotizza che la vicenda possa incidere sul destino del provvedimento sulle intercettazioni, ma chi ha avuto modo di parlargli spiega che di quel capitolo se ne riparlerà a settembre. La linea del settimanale viene comunque contestata da Ghedini: le registrazioni sono «sottoposte a regime del segreto di indagine e del divieto assoluto di pubblicazione», la loro «veridicità» era già stata «contestata», l’autorità giudiziaria competente dovrà verificare come i giornalisti siano entrati in possesso delle registrazioni e comunque si tratta di «materiale senza alcun pregio, del tutto inverosimile e frutto di invenzione». In ogni caso, ammonisce Ghedini, «la pubblicazione integra è di per sé un illecito che dovrà essere perseguito, e nei confronti di chiunque ritenesse di riprendere tale materiale saranno esperite tutte le azioni legali del caso».

    Il Pd affida a Paolo Gentiloni il commento della vicenda. Rileva l’ex ministro: «Le registrazioni dell’Espresso ristabiliscono il confine tra realtà dei fatti e pietose bugie tese a nasconderla». E i democratici chiedono al premier di «venire in Parlamento a riferire sulla vicenda». Ma dal Pdl si fa quadrato intorno al presidente del Consiglio. Sottolinea Ignazio La Russa, coordinatore del partito, che di null’altro si tratta se non del «disperato tentativo di ricacciare la politica italiana nel gossip più becero». Gli fa eco Daniele Capezzone, facendosi portavoce della linea dell’intero partito: «Il gruppo Espresso-Repubblica è come il proverbiale ultimo giapponese. Ma, nonostante tanti sforzi, la bolla del pettegolezzo e del fango contro Silvio Berlusconi e il Governo si è già sgonfiata. E allora resta solo il tentativo patetico di rianimare una campagna giornalistica già morta».


    da La Stampa
     
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0 replies since 21/7/2009, 08:15   27 views
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