"Il Signore Degli Anelli", Quanti romanzi fantasy assomigliano al romanzo di Tolkien?

Ho deciso di sviluppare questa discussione perchè l'altro giorno ho finito di rileggermi la quadrilogia Shannara e nella mia mente mi si è formata un''idea: quanti romanzi assomigliano così tanto alla trilogia de "Il Signore Degli Anelli".
Adesso non voglio creare un caso di polemica ma io, leggendo quasi esclusivamente libri di carattere fantasy, noto come molti romanzi assomiglino così tanto a quella che io definisco "la pietra di volta" della letteratura fantasy.
Con questo non voglio dire che Tolkien abbia inventato tutto dal nulla, lui stesso ammette, per il suo capolavoro, di aver attinto dalla letteratura inglese epico-cavalleresca, ma lui si può dire che sia stato il primo a trasformarla e incanalarla in un romanzo moderno e tuttora ai giorni nostri attualissimo.
Molti elementi tirati fuori da Tolkien sono usati tantissimo da scrittori di fantasy.
Escludiamo le principali tipologie delle razze; elfi, nani, gnomi, umani, orchi, troll fanno parte della fantasia popolare dell'intero pianeta.
Escludiamo anche il modo di scrivere di Tolkien che io trovo unico e quasi inimitabile (peccato scrivesse qualche altro scrittore come lui!)
Per il resto noto come scrittori attingano a pieni mani da questo romanzo.
Premetto non voglio togliere niente a questi scrittori (tra i tanti ci sono alcuni che sono tra i miei preferiti) e a loro lavoro sudato e meritevole di elogi.
Parto forse con un esempio tra i più semplici:
Terry Brooks
Nella quadrilogia di Shannara ho notato come parecchi elementi assomiglino tantissimo a ciò che è presente nel romanzo di Tolkien eccone una breve lista.
il territorio: Valle d'Ombra posto pacifico e abitato da contadini, allevatori e altri tipi di lavoratori artigiani che dopo una giornata estenuante di lavoro, alla sera si trovano alla locanda del posto <=> ricorda tanto la Contea e in particolare Hobbiville, La citta di Leah piccola "metropoli" vicino alle terre del sud <=> ricorda tanto il villaggio di Brea, citta di Tyrsis, ultima vera roccaforte del popolo degli uomini <=> ricorda molta la citta fortezza di Minas Tirith, Arborlon capitale del territorio elfico <=> sembra Gran Burrone, Regno del Teschio dove l'oscuro nemico risiede <=> Mordor, Paranor la fortezza dei druisi sede di grandi conoscenze <=> torre di Orthanc, e questi sono solo i principali luoghi.
i personaggi: Shea, Wil e Brin Omsford con l'aiutante Flick eroi improbabili incaricati della salvezza della terra <=> Frodo e Sam, Balinor figlio del re di Tyrsis fronteggia il nemico in un epica battaglia dopo un periodo di lunga latitanza <=> Aragorn, Hendel, Elb Foraker nano dalla grande tempra e abilissimo guerriero <=> Gimli, Edain Elessedil prinipe elfico che si unisce alla compagnia perchè crede in una piccola possibilità di speranza <=> Legolas, Allanon druido dalla lunga vita, possessore della magia e di segreti oscuri, viaggia per le terre dove il suo aiuto è più richiesto <=> Gandalf , il Re del Fiume Argento personaggio quasi etereo che aiuta i protagonisti nel momento del bisogno e che dispensa consigli e doni <=> Galadriel, Stige creatura infida e di brutto aspetto corrotta da una magia malefica che guida gli eroi <=> Gollum, Messaggeri del teschio e Mortombre esseri dotati di magia malvagia seguaci di un male più grande <=> Nazgûl e questi sono tra i personaggi principali.
oggetto magico che è la chiave della salvezza: La spada di Shannara <=> l'Unico Anello.
i nomi dei personaggi, soprattutto quelli del popolo elfico, sono nomi che starebbero benissimo senza stonare nel mondo di Tolkien.
e poi ci sono altri piccoli elementi e situazioni che prorprio non è possibile elencarli tutti: la ompagnia che si divide, eroi dati per morti che ricompaiono nel momento del bisogno, battaglie epiche combattute contro creature corrotte dal male, sacrifici degli eroi, armi e affinità di queste con i protagonisti loro possessori, stati di calma apparente interrotto dalla comparizione di un personaggio quasi onniscente, grande abilità edilizia intrinseca della razza dei nani, albero antico e magico simbolo di prosperità Eterea <=> Albero bianco di Minas Tirith,.......
Altri e altri elementi sono presenti e in comune con "Il Signore Degli Anelli" (ribadisco senza nulla togliere a questi scrittori) e questo è solo un romanzo quanti altri ce ne sono con elementi in comune.
Tutto ciò a che conclusioni ci può trarre, io dico che ognuno deve tirar le proprie senza che io esprima la mia e quindi lascio spazio a qualcun altro che dunque viene da me fortemente invitato ad aggiungere, correggere oppure anche per smentire questa ideuzza che forse si è un po' dilungata ma che ho voluto esprimere più che altro per curiosità nel sapere il parere di altri esperti e non.
Perciò vi dico sotto a chi tocca!

Edited by marfefe1 - 2/5/2006, 00:05

Io concordo pienamente con te, per lo meno per quanto riguarda Brooks.
Certo dire che le sue opere assomigliano al signore degli anelli fa un grosso torto a Tolkien visto che neanche lontanamente raggiunge (a mio parere) la classe di quest'ultimo.
Sono forse un pò troppo critico ma a me la trilogia di Shannara non è piaciuta un granchè (chissà quanti mi daranno addosso ora!!!).
Trovo più stimolante ciò che il mercato dei libri fantasy ci offre ora e cioè diversità dalle classiche trame, un esempio su tutti è Anselm Audley con la sua trilogia (Inquisizione, Eresia, Ribellione) o Steven Erikson con Malazan Book of the Fallen.
Tornando al passato perchè non parlare del maestro Robert E. Howard che ci ha deliziato con le storie del barbaro Conan? (non la solita compagnia, che deve salvare il mondo dal solito menagramo che vuole impossessarsi del prezioso oggetto di turno)

avevo paura che nessuno rispondesse a questo sondaggio per l'eccessiva lunghezza e/o per l'eventuale noiosità dello stesso.
Non sono d'accordo con te sul fare un torto a Tolkien dicendo che molte opere fantasy assomiglino al suo romanzo anzi tuttaltro, dicendo questo non facciamo altro che ribadire che "Il Signore Degli Anelli" è un capolavoro letto da tantissima gente e fonte di ispirazione per futuri scrittori di letteratura fantasy.

Sono io che mi sono espresso in un italiano indegno...in realtà quella mia frase voleva sottolineare che l'opera di brooks non è all'altezza della sua fama (sempre a mio parere naturalmente).
Penso che si sia sfruttato malamente in passato un mercato che ha sempre "tirato" tanto come quello fantasy sfornando libri che non avevano nè capo nè coda.
Troppe copiature e poca voglia di provare varianti sul tema (infatti per primo mi innamoro degli autori che parlano di storie nuove o perlomento con un pizzico di innovazioni).
Tornando a Tolkien, beh penso sia normale che sia fonte di ispirazione e sarà sempre così. Ogni capolavoro che ci colpisce ci rimane dentro e involontariamente (o volontariamente) si riflette in ciò che facciamo. Ma non dimentichiamoci però che il buon John Ronald aveva un nobile scopo nel scrivere la sua opera ed era quello di riflettere un momento storico ben preciso e gli effetti della guerra, mentre in tanti altri libri di altri autori non ho colto nessun messaggio, nessun insegnamento (e in alcuni mancavano solo i puffi per fare il botto).

Edited by Luca Targaryen - 4/5/2006, 00:48

cosa ti è piaciuto veramente di Brooks sempre che esista qualcosa?

La figura di Tay Trefenwyd e il suo sacrificio fatto di sofferenza nel preludio della trilogia mi è molto piaciuto (mi ricorda un racconto su un negromante letto non molto tempo fa, se lo trovo lo posto), l'ho trovato innovativo. La spada di Shannara sembrava qualcosa di già letto. Il secondo della saga invece non era male e comunque era più travolgente anche dal punto di vista emotivo secondo me (vedi il finale). La canzone invece...beh alla pari con il primo in quanto a gradimento.
Gli eredi di Shannara, il viaggio della Jerle e il druido supremo non li ho letti per pregiudizio ma se qualcuno mi dirà che vale la pena comprarli....

anche io ho trovato più interessante il prequel (passatemi il termine cinematografico) della trilogia di Shannara: "Il primo re di Shannara".
E come ho già detto "La spada di Shannara" assomiglia troppo a "Il Signore Degli Anelli", mentre gli altri due li ho trovati gradevoli ma non entusiasmanti(voto 7-) forse un po' più il terzo del secondo.
Mentre la saga di Landover è stata una delusione su tutti i fronti sconsigliata ai puristi del fantasy.
Le altre saghe di Terry Brooks ancora non le ho lette anche se ho in programma di farlo.

Mi piacerebbe leggere la saga di Eric di Maldibonè ma fatico a trovare i libri....magari ordino il volume unico su ibs o bol....ora sto aspettando Sabriel di G. Nix, l'ho preso solo leggendo varie opinioni su forum e spero sia carino. Comunque sono troppi i libri che vorrei e sempre troppo poco il tempo per leggere cmq ora che ho finito (provvisoriamente per l'italia almeno) le edizioni uscite di A song of ice and fire mi sto dedicando a Erikson e al suo Malazan book of the fallen (confusionario ma originale il primo....il terzo dicono sia un capolavoro...speriamo bene).
P.s. mi permetto un ultima critica ma questa volta su Licia Troisi. Avevo sentito parlare molto bene di lei ma mi sono dovuto assolutamente fermare al primo libro. Avevo appena letto il portale delle tenebre di Martin e il divario si è fatto sentire troppo. Il linguaggio della giovane scrittrice italiana è ancora un pò acerbo per chi ha assaporato i grandi del fantasy (sia classico che con ambientazioni storiche). Cmq un plauso in ogni caso e spero che trovi curatori e editori in grado di farla sbocciare.