Dedico una poesia a...

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  1. SatorotaS
     
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    Dato che qui ci si dedica un pò di tutto, anche gli elettrodomestici stando alle ultime, ho deciso di creare uno spazio per dedicare poesie (che mi pare, coreggetemi se erro, non ci sia).
    In verità il fatto è che risfogliando un vecchio libro ho ritrovato una poesia molto bella che da tempo volevo far leggere a Gianluca, cosa che più volte gli ho accennato.
    La poesia in questione si chiama Gabbiani ed è di Cardarelli:

    Non so dove i gabbiani abbiano il nido,

    ove trovino pace.

    Io son come loro

    in perpetuo volo.

    La vita la sfioro

    com'essi l'acqua ad acciuffare il cibo.

    E come forse anch'essi amo la quiete,

    la gran quiete marina,

    ma il mio destino è vivere

    balenando in burrasca.
     
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  2. Gabbiano81
     
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    ^^
    sator caro tutti dovrebbero avere un cumpagno come te!
     
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  3. 'NatalineCole'
     
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    vorrei avere il becco.... rrrr
    ... wink.gif
     
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  4. de Guermantes
     
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    Alla fine di questa frase, comincerà la pioggia.
    All'orlo della pioggia, un vela.

    Lenta la vela perderà di vista le isole;
    in una foschia se ne andrà la fede nei porti
    di un'intera razza.

    La guerra dei dieci anni è finita.
    La chioma di Elena, una nuvola grigia.
    Troia, un bianco accumulo di cenere
    vicino al gocciolar del mare.

    Il gocciolio si tende come le corde di un'arpa.
    Un uomo con occhi annuvolati raccoglie la pioggia
    e pizzica il primo verso dell'Odissea.



    a tutti coloro che inseguono i propri sogni


    Derek Walcott, "Mappa dal nuovo mondo"
     
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  5. particelladisodio
     
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    Odi et amo.Quare id faciam, fortasse requiris.Nescio sed fieri sentio et excrucior.
    Catullo
    alla stella polare dei miei pensieri!
     
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  6. SatorotaS
     
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    Dedico questa poesia ad alcuni dei culturatissimi e letteratissimi intelletti che spesso s'incontrano nelle facoltà di lettere e filosofia
    S'intitola PAROLONI:

    lunghi e letteratissimi trenini...
    che deragliano tra le strofe di canzoni e
    fuoriescono,troppo ingombranti,dalle bocche di saturi coglioni.
     
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  7. de Guermantes
     
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    "Alexander Throckmorton"

    Quando ero giovane avevo ali forti e instancabili,
    ma non conoscevo le montagne.
    Quando fui vecchio, conobbi le montagne,
    ma le ali stanche non tennero dietro alla visione.
    Il genio è saggezza e gioventù.

    Edgar Lee Masters

    al forum in particolare
     
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  8. SatorotaS
     
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    questa mi è piaciuta.Bravo il duca,cercherò qualcos'altro di quest'autore.
    Grazie a nome del forum
     
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  9. de Guermantes
     
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    Allora ascolta questi versi:

    Il ferro della spada ha ormai compiuto
    l'opera doverosa di vendetta;
    ormai la lancia ed i crudeli dardi
    hanno versato il sangue del perverso

    A dispetto di un dio e dei suoi mari
    tornato è Ulisse al regno e alla regina,
    a dispetto di un dio e dei cinerei
    turbini, e dello strepito di Ares.

    Nell'amore del letto condiviso
    adesso dorme l'inclita regina
    sul petto del suo re, ma dov'è l'uomo

    che nelle notti e nei giornidell'esilio
    errava per il mondo come un cane
    dicendo che il suo nome era nessuno?


    Borges, "Odissea, libro ventitreesimo", da L'altro, lo stesso.
     
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  10. de Guermantes
     
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    la canzone (veramente si tratta di un'estampida) della nostra giovinezza...

    Kalenda maia
    Ni fueills de faia
    Ni chans d'auzell ni flors de glaia
    Non es qe·m plaia,
    Pros dona gaia,
    Tro q'un isnell messagier aia
    Del vostre bell cors, qi·m retraia
    Plazer novell q'amors m'atraia
    E jaia,
    E·m traia
    Vas vos, donna veraia,
    E chaia
    De plaia
    ·l gelos, anz qe·m n'estraia.

    Ma bell'amia,
    Per Dieu non sia
    Qe ja·l gelos de mon dan ria,
    Qe car vendria
    Sa gelozia,
    Si aitals dos amantz partia!
    Q'ieu ja joios mais non seria,
    Ni jois ses vos pro no·m tenria!
    Tal via
    Faria
    Q'oms ja mais no·m veiria!
    Cell dia
    Morria,
    Donna pros, q'ie·us perdria.

    Con er perduda
    Ni m'er renduda
    Donna, s'enanz non l'ai aguda
    Qe drutz ni druda
    Non es per cuda!
    Mas qant amantz en drut si muda,
    L'onors es granz qe·l n'es creguda,
    E.l bels semblanz fai far tal bruda!
    Qe nuda
    Tenguda
    No·us ai, ni d'als vencuda!
    Volguda,
    Cresuda
    Vos ai, ses autr'ajuda.

    Tart m'esjauzira,
    Pos ja·m partira,
    Bells Cavalhiers, de vos ab ira,
    Q'ailhors no·s vira
    Mos cors, ni·m tira
    Mos deziriers, q'als non dezira!
    Q'a lauzengiers sai q'abellira,
    Donna, q'estiers non lur garira:
    Tals vira,
    Sentira
    Mos danz, qi·lls vos grazira,
    Qe·us mira,
    Cossira
    Cuidanz, don cors sospira.

    Tant gent comensa,
    Part totas gensa,
    Na Beatritz, e pren creissensa
    Vostra valensa!
    Per ma credensa,
    De pretz garnitz vostra tenensa
    E de bels ditz, senes failhensa!
    De faitz grazitz tenetz semensa!
    Siensa,
    Sufrensa
    Avetz e coneissensa!
    Valensa
    Ses tensa
    Vistetz ab benvolensa.

    Donna grazida,
    Qecs lauz'e crida
    Vostra valor q'es abellida,
    E qi·us oblida,
    Pauc li val vida,
    Per q'ie·us azor, donn'eissernida!
    Qar per gencor vos ai chauzida
    E per meilhor, de prez complida,
    Blandida,
    Servida
    Genses q'Erecs Enida.
    Bastida,
    Finida,
    N'Engles, ai l'estampida.

    per i raffinati lettori di occitano

    e anche per il buon Gennaro Diabolus, cavalier digitale.
     
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  11. de Guermantes
     
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    caro Gabriele, come non sono riuscito a dirti stamane, nella poesia (o meglio, il sonetto di Borges) ogni verso evoca interi canti e questa estrema sinteticità lo rende grande e insuperabile. Il tutto coronato dallo splendore estraniante della terzina finale.

    però la fame di poesia iniziò perchè qualcuno mi lesse:

    Un soffio apre brecce melodrammatiche negli assiti, scompiglia i sostegni dei tetti corrosi, disperde i limiti dei focolari, eclissa le vetrate.
    Lungo la vigna, appoggiandomi col piede a una gronda, sono sceso in questa carrozza la cui epoca e abbastanza chiaramente indicata dai cristalli convessi, dai pannelli rigonfi e dai sofà contorti. Carro funebre del mio sonno, isolato, casa di pastore della mia sciocchezza, il veicolo gira sull'erbetta dello stradone cancellato: e in un guasto del cristallo a destra, là in alto, volteggiavano le smorte. figure lunari, foglie, seni.

    - Un verde e un turchino intensissimi invadono l'immagine.

    Staccar dei cavalli nei pressi d'una macchia di ghiaia.

    - Qui si fischierà per l'uragano, e le Sodome e le Solime, e le bestie feroci e le armate.

    (Postiglione e bestie di sogno torneranno sotto i boschi più soffocanti, per immergermi fino agli occhi nella sorgente di seta?).

    E mandarci, frustati attraverso le acque ciangottanti e le bevande versate, a rotolare sull'abbaio dei mastini...

    - Un soffio disperde i limiti del focolare.



    ai tre ribelli del forum (l'irlandese, lo spagnolo e lo spadaccino ferito)

    pessima trascrizione per i versi di Rimbaud: Notturno Volgare.
     
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  12. SatorotaS
     
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    non ti nascondo che il senso di questa poesia mi risulti abbastanza opaco,forse a causa della mia ignoranza sull'autore ed il suo "background" come diciamo noi Irlandesi.
    Ad ogni modo grazie per la dedica.
    Io invece voglio dedicare a tutti coloro che si amano questa poesia di Stefano Benni

    Le piccole cose:


    Le piccole cose
    che amo di te
    quel tuo sorriso
    un po' lontano
    il gesto lento della mano
    con cui mi accarezzi i capelli
    e dici: vorrei
    averli anch'io così belli
    e io dico: caro
    sei un po' matto
    e a letto svegliarsi
    col tuo respiro vicino
    e sul comodino
    il giornale della sera
    la tua caffettiera
    che canta, in cucina
    l'odore di pipa
    che fumi la mattina
    il tuo profumo
    un po' balsé
    il tuo buffo gilet
    le piccole cose
    che amo di te
    Quel tuo sorriso
    strano
    il gesto continuo della mano
    con cui mi tocchi i capelli
    e ripeti: vorrei
    averli anch'io così belli
    e io dico: caro
    me l'hai già detto
    e a letto sveglia
    sentendo il tuo respiro
    un po' affannato
    e sul comodino
    il bicarbonato
    la tua caffettiera
    che sibila in cucina
    l'odore di pipa
    anche la mattina
    il tuo profumo
    un po' demodé
    le piccole cose
    che amo di te
    Quel tuo sorriso beota
    la mania idiota
    di tirarmi i capelli
    e dici: vorrei
    averli anch'io così belli
    e ti dico: cretino,
    comprati un parrucchino!
    e a letto stare sveglia
    e sentirti russare
    e sul comodino
    un tuo calzino
    e la tua caffettiera
    che é esplosa
    finalmente, in cucina!
    la pipa che impesta
    fin dalla mattina
    il tuo profumo
    di scimpanzé
    quell'orrendo gilet
    le piccole cose
    che amo di te
     
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  13. SatorotaS
     
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    dedico questa poesia a tutti coloro che dalla vita pretendono di più,troppo. (motivo ricorrente nella mia vita,quando pretendo troppo o quando pretendo solo qualche Instantes di felicità)



    Instantes - Istanti


     Si pudiera vivir nuevamente mi vida.
     En la próxima trataría de cometer más
    errores.
     No intentaría ser tan perfecto, me relajaría
    más.
     Sería más tonto de lo que he sido,
     de hecho tomaría muy pocas cosas con seriedad.
     Sería menos higiénico.
                                                
    Se potessi vivere di nuovo la mia vita.
    Nella prossima cercherei di commettere più errori.
    Non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
    Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
    di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
    Sarei meno igenico.


     Correría más riesgos,
     haría más viajes,
     contemplaría más atardeceres,
     subiría más montañas,
     nadaría más ríos.
                                                
    Correrei più rischi,
    farei più viaggi,
    contemplerei più tramonti,
    salirei più montagne,
    nuoterei in più fiumi.


     Iría a más lugares adonde nunca he ido,
     comería más helados y menos habas,
     tendría más problemas reales y menos imaginarios.
        
                                            
    Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
    mangerei più gelati e meno fave,
    avrei più problemi reali, e meno problemi immaginari.


    Yo fuí una de esas personas que vivió sensata
     y prolíficamente cada minuto de su vida;
     claro que tuve momentos de alegría.
       
                                             
    Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
    della loro vita sensati e con profitto;
    certo che mi sono preso qualche momento di allegria.


    Pero si pudiera volver atrás trataría
     de tener solamente buenos momentos.
     Por si no lo saben, de eso está hecha la vida,
     sólo de momentos; no te pierdas el ahora.
                                                


    Ma se potessi tornare indietro, cercherei
    di avere soltanto momenti buoni.
    Chè, se non lo sapete, di questo è fatta la vita,
    di momenti: non perdere l'adesso.




     Yo era uno de esos que nunca
     iban a ninguna parte sin un termómetro,
     una bolsa de agua caliente,
     un paraguas y un paracaídas;
     si pudiera volver a vivir, viajaría más liviano.
             

                                       
    Io ero uno di quelli che mai
    andavano da nessuna parte senza un termometro,
    una borsa dell'acqua calda,
    un ombrello e un paracadute;
    se potessi tornare a vivere, vivrei più leggero.


     Si pudiera volver a vivir
     comenzaría a andar descalzo a principios
     de la primavera
     y seguiría descalzo hasta concluir el otoño.
               

                                     
    Se potessi tornare a vivere
    comincerei ad andare scalzo all'inizio
    della primavera
    e resterei scalzo fino alla fine dell'autunno.



     Daría más vueltas en calesita,
     contemplaría más amaneceres,
     y jugaría con más niños,
     si tuviera otra vez la vida por delante.
                                 

                   
    Farei più giri in calesse,
    guarderei più albe,
    e giocherei con più bambini,
    se mi trovassi di nuovo la vita davanti.


     Pero ya ven, tengo 85 años y sé que me estoy
    muriendo.
                                          
          
    Ma vedete, ho 85 anni e so che sto morendo.
     
     
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  14. Aspasia
     
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    Gabriele grazie. Mai come adesso poteva esser + azzeccata.
     
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  15. olcesamante
     
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    L'ho trovata:

    Dacché intrecciammo i capelli e fummo sposi
    il nostro amore non fu spezzato da dubbi.
    Restiamo dunque allegri per questa notte
    tra feste e giochi finchè il buon tempo dura.
    Ad un tratto, mi torna in mente la via da percorrere:
    balzo dal letto, mi affaccio sul davanzale.
    Le stelle e i pianeti sono tutti sbiaditi nel cielo,
    lunga, lunga è la strada, non posso restare.
    Vado a servire sul campo di battaglia
    senza sapere quando tornerò.
    Ti tengo la mano: con un solo profondo sospiro.
    Più tardi, il pianto, quando saremo divisi.
    Goditi, intanto, i fiori di primavera,
    ma non scordare il nostro tempo d’amore.
    Sappi che, se son vivo, ritornerà:
    se muoio saremo ancor nel pensiero uniti.

    So Wu

    Edited by olcesamante - 21/4/2006, 08:21
     
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