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Consigli pratici per la manutenzione del vostro PC, -Manutenzione HW & Periferiche-

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trinity-84
view post Posted on 30/5/2009, 16:21







Con i computer, come con qualsiasi altro dispositivo complesso, la prevenzione è il miglior modo di evitare guai. Seguendo questi primi consigli, probabilmente non avrete mai ragione di mettervi le mani nei capelli. Nella maggior parte dei casi, poi, si tratta di applicare un po' di senso comune, piuttosto che grandi competenze tecniche.



Prima parte: 10 misure preventive per salvare il vostro PC


Backup


Si può fare di tutto, nel tentativo di mantenere in ordine il proprio computer, sia per quanto riguarda l'hardware sia il software. Ed è bene prendere tutte le misure possibili. La misura preventiva migliore è farsi una copia di sicurezza dei propri dati , almeno di quelli essenziali. Analizzate le vostre abitudini lavorative, e considerate la quantità di dati che create ogni giorno. Le dimensioni dei dati dovrebbero essere sufficienti per scegliere un supporto adatto per l'archiviazione: chiave USB, hard disk esterno, o DVD-R, per esempio. Il backup, naturalmente, è utile anche per tenere al sicuro anche le foto delle vacanze, o altri dati personali.

Antivirus e firewall


I virus sono diffusi come non mai, ed è da pazzi collegare un PC ad internet senza installare un antivirus adatto. E questo riguarda praticamente ogni computer: se avete un PC collegato ad internet, tanto a casa quanto in ufficio, è un computer a rischio . Anche quando si scarica un file da una posizione remota il pericolo è sempre dietro l'angolo. L'installazione di un programma antivirus, quindi, è il minimo, e dovrebbe essere completato da un firewall.

Una volta installato l'antivirus, bisogna anche ricordarsi di mantenerlo aggiornato : la maggior parte dei programmi antivirus sono progettati per essere aggiornati regolarmente, possibilmente tutti i giorni. I programmi più famosi, come Norton o McAfee, richiedono il pagamento di un abbonamento annuale, per ottenere gli aggiornamenti, oppure l'installazione di una nuova versione, che porta con sé un anno d'abbonamento.

Bisogna proteggere il computer anche dallo spyware e da altri software che tentano di sottrarre informazioni dal computer, o di tracciare le pagine visitate. Microsoft ha introdotto "Windows Defender" nel 2006, ma ci sono anche programmi di terze parti che svolgono questi compiti, come i famosissimi Ad-Aware ( www.lavasoft.de ) e Spybot ( www.safer-networking.org ). Questi programmi sono disponibili in versione gratuita e funzionante, ma ce n'è anche una a pagamento, più completa e versatile.

Tanto Windows XP quanto Vista sono dotati di un firewall nativo. È sempre possibile, però, usare un software di terze parti: ce ne sono di gratuiti e a pagamento. Ogni firewall stabilisce delle regole che riguardano siti e utenti, e quali tipi di file hanno il permesso di "entrare" nel computer. Si possono anche impostare per impedire al computer di inviare dati pericolosi ad altri computer, di solito per effetto di un'infezione.



Evitare i programmi in versione provvisoria


Molti produttori di software, compresa Microsoft, propongono applicazioni in versione provvisoria. Di solito queste versioni sono presentate come "opportunità" di provare una RC o una beta. Chi decide di provare un software non definitivo diventa un collaudatore a costo zero , per la compagnia. A meno che non abbiate delle ottime ragioni per provarle, tenetevi alla larga dalle versioni provvisorie del vostro software.

Chi scrive prova regolarmente le versione beta dei sistemi operativi, per farne articoli e libri. Però su un computer dedicato, non su quello che contiene i dati critici, personali e lavorativi. La ragione è semplice: con un sistema operativo in beta è probabile che si debba reinstallare tutto da zero, con il rischio di perdere i dati sul computer.

Parlando di software, ricordiamo che non basta installare una versione definitiva. È importante anche tenerla sempre aggiornata . Le software house pubblicano regolarmente gli aggiornamenti per i loro prodotti; di solito si tratta di piccole correzioni, per problemi emersi dopo la pubblicazione del programma, e qualche volta introducono nuove funzionalità, spesso riservate agli utenti registrati, che anticipano la prossima versione. Controllate le vostre applicazioni, e assicuratevi che siano aggiornate.

Corollario: cautela con gli aggiornamenti


A meno che non ci sia un problema con l'applicazione, oppure sia necessario aggiungere una funzione o contenuto, meglio evitare di essere i primi ad installare un aggiornamento . A volte l'idea migliore è aspettare, qualche settimana o anche mesi, prima d'installare un aggiornamento; così gli altri utenti hanno il tempo di "fare da cavia" per la nuova versione. Di solito si rivela una scelta superflua, ma prevenire è meglio che curare.

Fare le pulizie a dovere


Sarebbe tutto più facile, se per aggiungere o togliere un'applicazione fosse sufficiente copiarla e cancellarla dal disco rigido. Ai tempi del DOS, in effetti, era più o meno così, ma oggi, con l'ambiente Windows, è tutto un po' più complicato.

Le applicazioni Windows, di solito, hanno componenti sparsi per tutto il sistema, e modificano molte parti del sistema stesso, come per esempio il Registro. Installare e rimuovere applicazioni senza la dovuta attenzione, quindi, può danneggiare il sistema , in maniera più o meno grave. Seguite sempre le istruzioni d'installazione, compreso l'avviso "chiudere le altre applicazioni durante l'installazione". Se decidete di rimuovere un programma, usate la funzione apposita del Pannello di Controllo, oppure affidatevi alla funzione dedicata dell'applicazione. Esistono anche programmi di pulizia di terze parti, altrettanto validi.

Prendersi cura degli hard drive


Anche il più capiente dei dischi diventa pieno di file frammentati, clusters inutilizzati, errori e collegamenti mancanti. La prudenza ci dice di usare regolarmente ScanDisk (integrato in Windows), oppure un'applicazione di terze parti, come per esempio Norton SystemWorks di Symantec, oppure Diskeeper di Executive Software. Questi programmi, naturalmente, non fanno magie, anche perché i problemi sul disco rigido sono la diretta conseguenza del sistema che usa Windows per gestire i files. È una buona abitudine deframmentare il disco , che sia a casa o in ufficio, ogni volta che la frammentazione supera il 10%.

Mantenere il sistema pulito e asciutto


Se devi usare il computer, non bere sopra la tastiera :drink_nl.gif: ...e nemmeno angiare sulla tastiera non è una grande idea! Se il bicchiere si rovescia, che si tratti di qualche goccia o un'intera lattina, è meglio che accada in cucina, sulla spiaggia, nella zona relax dell'ufficio, dove non rappresenterebbe un problema. Se, invece, dei liquidi cadono sul computer o sul monitor, le conseguenze potrebbero essere catastrofiche. L'unico modo di prevenire i danni dovuti a bevande e cibi è tenerli lontani dal computer.



Tenere il PC al fresco



Il calore è uno dei nemici principali di computer e monitor. Fate sempre in modo che le feritoie di raffreddamento siano libere da ostacoli. Un case ben progettato è parte integrante del sistema di raffreddamento, che quindi è compromesso se, per esempio, il case è installato male, o se appoggiate un vaso di fiori proprio davanti alle feritoie per l'aria. Non usate mai un PC se la ventola non funziona a dovere.

Se usate monitor CRT, ancora piuttosto comuni negli uffici, tenete presente che il calore va verso l'alto. Non poggiate mai nulla, come carta o altro, sullo chassis . Certo, esistono mobili da ufficio che rinchiudono il monitor tra scaffali di plastica, così ci si può poggiare il telefono o il fax. Sono una scelta decisamente poco intelligente, che di certo accorciano la vita del monitor, e potrebbero anche causare un incendio.

Attenzione all'alimentazione


L'elettricità somiglia, in un certo senso, all'acqua, soprattutto quando mostra variazioni simili alle onde marine. Usare una "ciabatta" protetta è un gesto minimo, ma indispensabile, per proteggere il PC. Uno sbalzo di corrente può spegnere e danneggiare il computer , quindi è meglio evitare di collegarlo direttamente alla presa a muro. Ci dovrebbe sempre essere una protezione, tra la rete elettrica e il computer. Ancora meglio, se possibile, usare un UPS , che isola il PC dalla rete elettrica, e permette anche di spegnerlo in sicurezza, in caso di blackout.

Pulizia


Cenere di sigarette, animali, peli e polvere sono tutti nemici del PC. Nei casi più gravi, possono provocare il blocco di un hard disk, impedire la lettura di un CD-ROM, oppure bloccare le ventole di raffreddamento. Cercate di mantenere sempre pulito l'ambiente di lavoro e, nei casi più gravi, considerate l'idea di filtrare l'aria.




Seconda parte


(correre ai ripari)



Conoscere il servizio di assistenza al cliente
Al momento di acquistare il PC, tenete conto anche del servizio di assistenza, tanto della qualità quanto della disponibilità. Se si tratta di un'applicazione, mettetevi in contatto con il servizio clienti, e fate qualche domanda sulla configurazione e sui requisiti di sistema: se non vi soddisfa questo primo contatto, prima di acquistare il prodotto, probabilmente non sarete soddisfatti del servizio nemmeno dopo l'acquisto.
Ecco alcuni consigli, per ottenere il massimo dal servizio si assistenza:

Prendete nota dei messaggi di errore . Tenete un blocco per gli appunti vicino al computer, e scrivete ogni messaggio di errore che appare.
Quando compare un errore, prendete nota di cosa stavate facendo quando si è presentato . Quali programmi erano aperti? Quali tasti ho premuto, o quanti click ho fatto con il mouse? Da quanto tempo era accesso il computer?
Tenete una copia di tutti i manuali d'istruzione , anche delle applicazioni. Potete tenerli in una busta su uno scaffale dell'ufficio, per esempio, organizzandole per tipo di dispositivo. Se avete più di una macchina, etichettate i manuali, per sapere a quale PC corrispondono.
Preparatevi alla chiamata al servizio tecnico . Prendete nota delle specifiche tecniche del sistema, compreso il sistema operativo e la versione, il processore e l'hardware interno. Prima di chiamare, assicuratevi che la macchina sia accesa, e chiamate da un telefono vicino, così sarà possibile usare il sistema, assistiti dal tecnico. Prendete nota di quello che fate, e delle azioni che il tecnico vi chiede di fare.
Se possibile, cercate di scegliere un orario in cui il servizio clienti non sia molto oberato di lavoro . Generalmente il lunedì mattina è il momento peggiore per chiamare, insieme all'ultima parte del pomeriggio, quando le persone cominciano a sentire la stanchezza. Le mattine infrasettimanali, quindi, sono il momento ideale.
Prendete nota del tecnico che vi assiste , e cercate di ottenere un numero diretto o un indirizzo email, per contatti futuri. Prendete nota del numero che è assegnato alla vostra richiesta (quasi sempre lo comunicano senza doverlo richiedere), perché sarà indispensabile per tornare sull'argomento in futuro. Se richiamate, infatti, ogni tecnico può accedere ai dati storici, grazie a quel codice.
Siate educati, ma determinati. Non è il caso di perdere la calma, ma, se credete che non vi stiano fornendo un buon servizio, potete chiedere di parlare con un altro tecnico o con un supervisore, che magari potrebbe risolvere il vostro problema.

I segreti dell'hardware
L'hardware non è tutto uguale. Una vite mancante, o messa male, può rendere impossibile l'aggiunta di una scheda, così un sistema da 1500 euro diventa uno spremiagrumi. Poi, come dicevamo, ci sono gli sbalzi di corrente, e tanti altri mille rischi possibili. Vediamone alcuni, tra i più comuni.

Reimpostare la password di sistema
Molti BIOS permettono d'impostare una password di sistema, da immettere ancora prima di avviare il sistema operativo. È una buona misura di protezione, ma se ci si dimentica la password, può essere un grosso problema. Ma non è detto che si tratti sempre di un errore umano: il BIOS può danneggiarsi, per esempio a causa di un problema con la memoria CMOS. Ci sono poche opzioni, di fronte ad un BIOS bloccato, perché la password non è archiviata in nessun file, ma in una sezione dedicata della memoria CMOS.
Il primo passo da fare, in questi casi, è leggere il manuale del BIOS , o contattare il produttore della scheda madre, per scoprire se, magari, c'è una password generale che può sbloccare quella personale. Chiedete anche se sulla scheda madre c'è un pulsante di reset, oppure un ponticello che si può collegare che riportare il BIOS alle impostazioni di fabbrica . L'ultimo passo possibile consiste nell'individuare la batteria della memoria CMOS e scollegarla per un momento, resettando tutti i contenuti del BIOS.
Una volta ripulito il BIOS bisogna reinserire tutte le impostazioni, comprese quelle che permettono al sistema di riconoscere il disco fisso e le periferiche. Per questa ragione, quando si compra un sistema è bene dare uno sguardo al BIOS, e prendere nota dei valori più importanti , ivi compreso il tipo di HDD e le relative specifiche, impostazioni per la memoria, e ogni altro aspetto che non s'imposterebbe in maniera automatica, nel caso che i dati vadano persi.

Il processo è diverso, a seconda della scheda madre. Le attuali schede madre Intel hanno un paio di ponticelli nella parte posteriore, vicino alle connessioni esterne. Uno dei jumper si chiama CLRPSWD, e serve ad azzerare la password. Anche altri produttori offrono funzioni simili: di solito basta sfogliare il manuale per trovare quello che serve. I passaggi da seguire sono grossomodo quelli che seguono:
Staccare la corrente dal computer, e aprire il case. Assicuratevi di scaricare l'elettricità statica dal corpo , prima di toccare la scheda madre.
Trovate il ponticello che resetta la password. Di fabbrica è collegato, al suo posto tra due connettori, a chiudere un circuito.
Rimuovete il ponticello per disabilitare la password, con molta cautela.
Chiudete e ricollegate l'alimentazione, dopo aver ristabilito eventuali collegamenti che avevate interrotto per arrivare a questo punto.
Accendete e caricate Windows. Una volta che il sistema operativo è in funzione, arrestate il sistema.
Togliete l'alimentazione, e aprite ancora il computer. Assicuratevi di scaricare l'elettricità statica dal corpo, prima di toccare la scheda madre.
Rimettete a posto il ponticello della password, per abilitare nuovamente la funzione.
Richiudete il computer e collegatelo alla rete elettrica.
Accendete il computer e caricate Windows. A questo punto è possibile impostare una nuova password BIOS, oppure ignorare questo passaggio.
Riportare le impostazioni CMOS ai valori di fabbrica
Se avete apportato de cambiamenti al BIOS e la macchina ha perso stabilità, il modo migliore di risolvere il problema e riportare tutto alle impostazioni di fabbrica. Ci sono tre modi per farlo:
Direttamente dalla schermata delle impostazioni CMOS . Qui c'è un comando che permette di ristabilire le impostazioni di fabbrica. Se non lo trovate, consultate il manuale d'istruzioni.

Con alcune schede madre è possibile rimuovere la batteria tampone, di fatto resettando la memoria. In molti altri casi è possibile localizzare un jumper (ponticello) che si può rimuover per riportare le impostazioni ai valori originali. Per usarlo, generalmente, basta seguire questi passi:
Staccare la corrente dal computer, e aprite il case. Assicuratevi di scaricare l'elettricità statica dal corpo, prima di toccare la scheda madre .
Individuate il circuito per il reset CMOS (di fabbrica questo jumper è disabilitato, quindi il circuito che controlla è aperto).
Rimuovete il ponticello dai connettori che controllano la password, e usatelo per collegare i due connettori relativi al CMOS reset. Mantenete il collegamento per dieci secondi .
Rimettete a posto il jumper, tra i connettori della password.
Chiudete il case e collegate l'alimentazione, dopo aver ristabilito eventuali altri collegamenti interrotti per giungere a questo punto.
Accendete il computer e caricate Windows. Una volta che il sistema operativo è avviato, spegnete il sistema nel modo comune.
Se dovete fare delle modifiche al BIOS, avviate il sistema, e poi entrate nella schermata del setuo CMOS.

Controllare i cavi
Non è il caso di sentirsi in imbarazzo. Prima o poi capita a tutti, anche a chi si occupa di manutenzione, di non riuscire a capire dove sia il problema, prima di rendersi conto che si tratta solo di una spina staccata, o di un fusibile bruciato, o del salvavita.

Se il vostro computer non da segni di vita, cominciate i controlli a partire dai cavi . La spina è ben inserita, la presa funziona? Provate ad attaccarci una lampada, o qualsiasi altra cosa, per vedere se c'è corrente. Sembra inutile, ma non si sa mai. Se c'è una protezione, oppure un UPS, controllate che sia tutto in ordine.
Il passo successivo è mettere mano al groviglio di cavi che c'è dietro al computer. Capita spesso che un cavo si stacchi perché, magari, lo si tocca con l'aspirapolvere, oppure ci gioca il gatto, o magari gli si dà uno strattone.
Controllate tutte le connessioni, e assicuratevi che siano solide . Avvitate i connettori dotati di viti, assicurandovi che ogni spina stia ferma al suo posto, anche se magari non perfettamente allineata.
Se il cavo del monitor è mal collegato, per esempio, può esser la causa di errori di visualizzazione, caratteri illeggibili, colori falsati e simili. Se si tratta del cavo della stampante, invece, potreste ottenere testi illeggibili, con lettere in ordine sparso.

Alimentazione
Il computer ha bisogno di una fonte di energia elettrica, stabile e affidabile, a 220 V e 60 Hz. I computer moderni se la cavano piuttosto bene con le oscillazioni tipiche delle reti elettriche, che portano a cali e picchi della durata di qualche millisecondo. Gli alimentatori non sono pensati, però, per resistere a fenomeni duraturi. I picchi di tensione eccessivi possono passare attraverso l'alimentatore, arrivando ai componenti interni sotto forma di corrente continua. Similmente, i lunghi cali di tensione stressano chip e monitor.

La sottotensione provoca sintomi ben conosciuti. Un hard disk che riceve meno di 12 volt, per esempio, potrebbe non rispondere alle prime tre richieste di avvio, ma comportarsi normalmente alla quarta. In un caso del genere, l'utente generalmente pensa che sia tutto a posto, ma non è detto che non sia così. Il basso voltaggio può anche causare l'intermittenza di alcune funzioni, con fenomeni piuttosto curiosi. Se sostituite spesso i vostri componenti, vi suggeriamo di procurarvi un voltometro, o un tester completo, e controllare le prese a muro. Se leggete dei valori diversi da quelli attesi, è il caso di contattare la compagnia elettrica, o almeno un elettricista.

Che cosa causa le oscillazioni nell'alimentazione? Le ragioni possono essere le più ordinarie, come per esempio qualcosa che si brucia in un giorno particolarmente caldo, oppure il servizio elettrico è semplicemente di cattiva qualità. Oppure potrebbe dipendere dagli elettrodomestici: quando il condizionatore, o anche il motore del congelatore, si avviano, si potrebbe verificare un calo di potenza nell'intero impianto, seguito da un picco quando si ristabilisce il valore di riferimento. Ancora, come molti sanno, i temporali sono il momento ideale per sperimentare problemi di stabilità.
Anche un brevissimo calo di corrente può provocare un calo di tensione, sufficiente per cancellare la memoria dei chip. Quando si verifica questa situazione, il computer si blocca. Anche se non vedete scintille, un calo di tensione di pochi secondi può mandare in panne i computer meno recenti .
Un picco di tensione, invece, può danneggiare i dati, perché potrebbe provocare movimenti incontrollati della testina di scrittura del disco rigido. Se si tratta di un settore di avvio, o della FAT, il problema potrebbe rivelarsi piuttosto serio. Tra l'altro un problema del genere è invisibile, fino al momento in cui si tenta di accedere ai dati danneggiati. In uno scenario del genere, ecco che l'utilità dei programmi di manutenzione dei dischi si fa palese. Usate un'applicazione, per esempio Norton Utilities, regolarmente, così che i problemi vengano risolti prima di diventare enormi . Questi programmi possono riparare anche il settore d'avvio e la FAT, oltre ai files di dati.
Ogni sistema, che si tratti di casa o ufficio, dovrebbe, come minimo, essere protetto da una ciabatta con fusibile , che impedisce ai picchi di fare danno. Si tratta di oggetti piuttosto economici, che possono essere visti come un "agnello sacrificale elettrico". Se si presenta un picco eccessivo, il fusibile si fonde e l'alimentazione s'interrompe. Uno stabilizzatore, più costoso, è in grado di eliminare anche i cali di tensione momentanei, e integra anche la protezione contro i picchi.

La soluzione più completa, in ogni caso, è un UPS (Uninterruptible power supply), o gruppo di continuità, un sistema elettronico in grado di fornire tensione costante, eliminando picchi e cali, ma anche di fornire energia durante un blackout, fornendo almeno il tempo di salvare i dati e spegnere correttamente il sistema. Normalmente contengono uno stabilizzatore e una batteria, insieme ad un regolatore. Ne esistono di due tipi: quelli più semplici, che passano velocemente alla batteria in caso di emergenza, e i "veri" UPS, che usano costantemente la batteria per alimentare il sistema, mentre la rete elettrica serve per mantenere la carica della batteria stessa . I prezzi di questi dispositivi partono dagli 80 euro circa.

Un UPS fornisce, in caso di totale blackout, circa 15 minuti di autonomia, più che sufficienti per spegnere i sistemi adeguatamente. Per essere sicuri di non perdere dati, è bene configurare le proprie applicazioni, come l'elaboratore di testi, per salvare automaticamente il lavoro di tanto in tanto, per esempio ogni 10 minuti. In questo modo non si perde molto del lavoro fatto, in caso d'incidente.
A valle dell'UPS c'è l'alimentatore del computer, che si occupa di convertire la corrente alternate in DC, riducendo anche il voltaggio. In generale gli alimentatori sono dispositivi semplici, e molto duraturi. È praticamente impossibile che l'alimentatore si danneggi, per usura, prima del resto del computer. "Praticamente impossibile" però, significa che potrebbe succedere, in particolare se l'alimentatore non è adeguatamente protetto, o se il sistema di raffreddamento non funziona a dovere. Ecco come capire se l'alimentatore non è in buone condizioni.=

Sistema completamente "morto", ventole inattive.
Ripetuti avvii falliti
Riavvii o arresti del sistema imprevisti
Ripetuti controlli di parità o altri errori di memoria.
Sempre con il tester, potete controllare il funzionamento dell'alimentatore, misurando la tensione in uscita . Cambiare questo elemento è semplice, e anche economico, con i modelli più economici, che costano meno di 40 euro. Bisogna solo assicurarsi di scegliere un modello simile, per dimensioni e design, a quello da sostituire. Quanto alla potenza, invece, è meglio scegliere un modello più "muscoloso".

Hard disk o controller?
Prima di dare per morto il disco rigido, è bene ripassare mentalmente le ultime azioni fatte sul computer. Se avete armeggiato all'interno del computer, e meglio rimettere mano dentro il case (ricordatevi di staccare l'alimentazione prima) e assicurarsi di non aver scollegato nessun cavo per errore, dal disco, dal controller o dal bus.

Un programma di diagnostica è in grado di svelare se il problema è nel controller, e può anche dare informazioni sui problemi del drive stesso. Queste applicazioni, però, non possono dire nulla se l'HDD o il controller sono danneggiati irreparabilmente.
Controllate il BIOS, per assicurarvi che non ci siano errori, e che il disco rigido sia identificato correttamente.

Il passo successivo è mettere alla prova il disco , inserendone al suo posto uno funzionante, oppure montando il disco sospetto in un sistema in ordine. A questo punto, saprete con certezza se il disco è danneggiato oppure no.
I problemi legati al'hard disk possono derivare anche da danni riguardanti i settori di avvio, i file di sistema, oppure le parti meccaniche.

Sistemare la stampante
Parlando di stampanti e problemi relativi, la parte migliore è che si possono separare facilmente hardware e software. Molte stampanti sono dotate di funzioni di autodiagnosi, in grado di rivelare gran parte dei possibili problemi; in alternativa, si può provare a collegare la stampante ad un altro computer , e vedere come si comporta. Come detto sopra, controllate sempre che i cavi siano ben collegati. Se la stampante ancora non funziona, dopo questi veloci controlli, allora bisogna controllare il software.

Le cause del malfunzionamento di una stampante possono andare da un cavo danneggiato o mal collegato ad un problema con la porta di comunicazione (improbabile). Nel caso d'inceppamento, il problema può essere più o meno grave: può trattarsi di un solo foglio, oppure di un'enorme massa di carta bloccata in una parte delicata del dispositivo. Anche le cartucce, a volte, possono essere l'origine del problema. Ecco l'ordine con cui fare i controlli:

Cavi e alimentazione

Commutatori di porte, se presenti

Stampante

Configurazione di sistema

Cavi e alimentazione
Controllate se il cavo dati è ben collegato, ad entrambe le estremità; un cavo collegato malamente può portare al non funzionamento dell'unità, o a risultati inattesi nella stampa . Assicuratevi che la stampante sia alimentata. Controllate anche che la presa funzioni, collegandovi una lampada o una radio. Provate a sostituire il cavo. È sempre bene tenere qualche parte di ricambio in un cassetto, come cavi, connettori e, perché no, una tastiera e un mouse.

Commutatore
Se usate un commutatore di porte, per condividere la stampante tra due computer, provate a rimuoverlo , collegando la stampante direttamente al PC. Se la stampante funziona, il problema è nel commutatore, oppure nei cavi che lo collegano ai computer.

Molti commutatori non danno pieno supporto ai cavi bidirezionali: possono sempre trasmettere i dati dal PC alla stampante, ma spesso non sono in grado di portare le informazioni dalla stampante al PC , come quelle che riguardano la carta e l'inchiostro rimanenti. Se avete un dispositivo parallelo in cascata, come uno scanner, tra la stampante e il PC, assicuratevi che sia acceso e che i cavi siano ben collegati. Se la stampante continua a dare problemi, rimuovete il dispositivo parallelo e collegatela direttamente al PC. Se la stampante funziona, il problema è nel dispositivo parallelo, oppure in uno dei cavi di collegamento. Ovviamente quanto detto riguarda solo le stampanti che usano una porta parallela, non una USB. I dispositivi USB, infatti, hanno una porta dedicata, oppure possono essere posizionati in cascata senza bisogno di commutatori. Il numero di porte USB, inoltre, rende superfluo l'uso di un commutatore.

Stampante
Per prima cosa eseguite il test autodiagnostico della stampante . Se l'esito è positivo, provate a collegarla ad un altro computer, magari portandola a casa di un amico o di un familiare. È anche possibile rivolgersi al negozio dove è stata acquistata, per fare la prova; se la stampante arriva da un punto vendita di una grande catena, però, sarà difficile che siano disponibili a fare questa prova.

Configurazione di sistema
Prima di mettere mano al cacciavite, vale la pena di controllare anche il PC, per vedere se, magari per errore, è stata disabilitata la porta parallela, seriale o USB usata dalla stampante. Un nuovo sistema operativo, o anche una nuova applicazione, potrebbero essere responsabili di una situazione simile. Usate la "Gestione Periferiche" di Windows per controllare se non ci sono conflitti ; in caso affermativo, questi vanno risolti. Per testare le porte, si può usare un software di diagnostica; quelli più sofisticati usano un cavo speciale per simulare la presenza di un dispositivo collegato.

Schermi CRT
Come negli altri casi, la prima cosa da fare, anche con il monitor, è controllare i cavi , tanto quello video quanto quello dell'alimentazione. Controllate poi luminosità e contrasto, in particolare se sono controllati da una rotellina, posta generalmente nella parte inferiore del monitor. In questo caso basta una passata di straccio per rendere il monitor completamente oscuro e illeggibile.

Windows dovrebbe essere in grado di identificare e gestire i monitor Plug&Play facilmente, con i driver integrati in Windows o tramite quelli forniti con il monitor. Se, però, Windows non riconosce il monitor, o se il driver si danneggia, il sistema potrebbe tentare di usare una combinazione di risoluzione e frequenza inadatte al monitor. In un caso del genere, riavviate il sistema in "Modalità Sicura", caricando quindi un driver VGA standard, scegliete l'icona con il monitor dal Pannello di Controllo, e fate i dovuti aggiustamenti.
Alcuni vecchi monitor sono dotati di un fusibile esterno, che vale la pena di controllare. Scollegate il dispositivo dalla rete elettrica, e controllate che il fusibile sia integro, e ben posizionato.

Se il monitor CRT è danneggiato, non tentate di fare riparazioni interne . Questi dispositivi possono accumulare al loro interno pericolose cariche elettrostatiche, anche se sono scollegati dalla rete elettrica, e solo un tecnico specializzato può intervenire per le riparazioni. In aggiunta ricordiamo che non avrebbe molto senso riparare un modello economico, ma è, spesso, più vantaggioso acquistare un nuovo prodotto, spendendo meno che con la riparazione. Se, però, usate molti computers e schermi, forse vale la pena di prendere confidenza con un riparatore, perché se è vero che è meglio buttare un vecchio 14", le cose potrebbero essere diverse per un nuovo modello da 19". Purtroppo, però, è sempre più difficile trovare riparatori in grado di effettuare interventi su questi dispositivi.

Liquidi
I liquidi sono un grande pericolo, per un computer, quindi è meglio tenerli ben separati. :brucelee.gif: Gli incidenti, però, possono capitare. Una bibita o un caffè potrebbero rappresentare la fine di un computer, come di tanti altri dispositivi elettrici ed elettronici: già l'acqua da sola e pericolosa, ma la maggior parte delle bevande è anche corrosiva . Certe volte, per fortuna, le cose si possono sistemare.

Una tastiera si può sempre sostituire con una spesa contenuta, e non è detto che non si possa salvare. Vale la pena di tentare una pulizia , a cavi scollegati, prima di buttare tutto nel cestino. Se si tratta solo d'acqua, si può tentare di farla asciugare, e il tutto potrebbe riprendere a funzionare. Se avete pazienza, potete provare a togliere tutti tasti, facendo attenzione a non danneggiare le parti di plastica e le molle di ritorno. Dopodiché si può procedere alla pulizia, con un panno asciutto. Qualcuno arriva anche a lavare la tastiera sotto l'acqua corrente, per poi passare ad un asciugacapelli. Francamente, ci sembra più vantaggioso comprare una tastiera nuova, soprattutto se si tratta di un modello base.

Se, invece, il liquido cade sul computer vero e proprio, bisogna spegnere immediatamente , e poi aspettare che si asciughi tutto completamente. Per maggior sicurezza, è una buona idea scollegare il disco rigido, così sarà protetto, anche se il computer si brucia. Il disco fisso potrà essere installato in un altro computer, recuperando i dati. In questi casi i componenti più a rischio sono l'alimentatore e la scheda madre. A seconda del valore del sistema, può valere la pena di sostituire solo quelli.
Per un monitor CRT, invece, un liquido è quasi sempre fatale. Nella maggior parte dei casi non vale nemmeno la pena di tentare una riparazione. Se si tratta di un prodotto particolarmente costoso, comunque, meglio farsi fare un preventivo.



Errori di sistema
Le "schermate blu della morte" sono meno comuni di un tempo, ma tutti le conoscono, purtroppo. Le ultime versioni di Windows, XP e Vista, sono certamente più stabili, e riescono a limitare i crash alla singola applicazione, piuttosto che all'interno sistema. Abbiamo un errore "page" quando un'applicazione cerca di attivare un indirizzo virtuale, puntando ad una pagina che non è presente nella memoria fisica: il gestore di memoria tenta di caricare la pagina dal disco rigido, o da un altro supporto d'archiviazione; se, però, non c'è abbastanza memoria disponibile per caricare la pagina, oppure la pagina non si trova, si produce un errore. Ci sono diverse soluzioni possibili a questo tipo d'errore:

Aggiungere RAM al sistema

Ridurre il numero di programmi aperti contemporaneamente

Regolare le impostazioni del programma in questione, in modo che usi meno memoria

Comparto video lento
Le applicazioni Windows usano molte risorse, in particolare nel comparto video. I driver video possono produrre tempi d'attesa snervanti, in particolare con alcune applicazioni, come quelle di creazione e modifica d'immagini. Prima di decidere di cambiare hardware, assicuratevi di non avere troppi programmi grafici aperti contemporaneamente . Avete davvero bisogno di 4 finestre browser, un programma di fotoritocco e un cursore animato? Molte volte il modo migliore per velocizzare il sistema è ridurre le richieste, in termini di risorse.

Se vi occupate di grafica è meglio procurarsi la migliore scheda grafica che vi possiate permettere. La memoria è importante anche per la scheda grafica, insieme alla potenza della GPU: considerate 256 MB come il minimo indispensabile, e 512 MB come il valore ottimale, per la memoria video. La memoria aggiuntiva permette di lavorare a risoluzioni più alte e con più colori . Se avete una macchina recente, la scelta migliore è l'interfaccia PCIe 16x. Per i computer più vecchi, invece, dovrebbe essere disponibile almeno lo slot AGP. Entrambi questi protocolli aiutano a velocizzare moltissimo il lavoro della scheda grafica.

Suggersco di evitare schede grafiche ultrascontate, di marche sconosciute . Questi prodotti, spesso, sono presenti in quei computer ultraeconomici, presenti nei supermercati. La differenza di prezzo rispetto alle marche più blasonate, però, non è poi così alta, mentre il divario in prestazioni può essere abissale . Dopo l'installazione della nuova scheda grafica, assicuratevi d'installare il driver più aggiornato, controllando sul sito del produttore, oppure contattando il servizio clienti. Non è detto, infatti, che il driver nella confezione sia l'ultimo uscito.

Aumentare la memoria RAM
Con i prezzi attuali della memoria, non c'è ragione per soffocare Windows con poca RAM; contro un risparmio di pochi euro, infatti, si devono affrontare lentezza e crash di sistema. Per i sistemi attuali è meglio considerare 1 GB di RAM come il minimo sindacale, meglio se 2 GB . Quello della RAM, probabilmente, è il miglior aggiornamento che si possa fare. Consultate il manuale d'istruzione della scheda madre, o contattate il servizio clienti, per sapere che tipo di RAM comprare (RIMM, DIMM, SIMM o SO-DIMM).
In alcuni casi bisogna aggiornare la RAM in blocchi e quantità predefinite. Lo si può vedere come un uso inefficiente della memoria, perché obbliga a buttare via banchi perfettamente funzionanti, ma non compatibili con quelli nuovi. La vecchia RAM, per fortuna, può trovare nuova vita, grazie a specialisti e volontari che si dedicano al recupero di vecchie macchine. Vale la pena di controllare se c'è un qualcuno in zona interessato a questi prodotti.

Passare a dischi rigidi più capienti
Se pensate di aggiornare il disco rigido, o di aggiungerne uno, considerate un modello da, almeno, 80 GB, che rappresenta, oggi, la dimensione minima, e costa meno di 40 euro. La maggior parte del prezzo, inoltre, la fanno il case e la scatola, quindi passare a capacità superiori non rappresenta un investimento particolarmente oneroso.

Per gestire lo spazio al meglio, poi, non bisogna dimenticare il software, come DoubleSpace o DriveSpace di Microsoft, o prodotti di terze parti. Queste applicazioni sono in grado di raddoppiare la capacità di un supporto, ricorrendo a codici che rappresentano i blocchi d'informazioni ridondanti, e agendo con un driver tra l'uscita del controller e la memoria, che riporta i dati alle dimensioni originali. I dati sono scritti e compressi su un supporto virtuale, che occupa una partizione fisica del disco rigido, e non sono direttamente leggibili senza l'uso di programmi di compressione.

Le versioni attuali di questi programmi, a differenza delle prime, sono piuttosto stabili ed affidabili. Con un processore potente e veloce, il tempo necessario a comprimere i dati è trascurabile, ma è anche vero che, con l'aumentare delle dimensioni dei dischi, usare questi programmi sembra davvero poco utile.

----!ENJOY!----



Edited by trinity-84 - 30/5/2009, 23:13
 
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Cosmos
view post Posted on 30/5/2009, 16:29




Complimenti e grazie, ottima guida...
 
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Tyler J.Durden
view post Posted on 31/5/2009, 01:00




Avrei 'uppato' qualche immagine esplicativa ma in finale hai fatto un ottimo lavoro Jessica... inserita nel 3d -> Hardware.
 
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The Scorpions
view post Posted on 31/5/2009, 01:29




Ottimo lavoro.
 
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3 replies since 30/5/2009, 16:21   706 views
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