Roma, Spalletti dice addio Mazzarri primo obiettivo

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marina53
view post Posted on 1/5/2009, 11:25




Quanti nomi sono stati accostati alla panchina della Roma nelle ultime settimane? Molti, moltissimi, specie considerando il fatto che Luciano Spalletti è finito nel calderone del caos tecnico che potrebbe coinvolgere Milan e Juventus la prossima estate. Ecco che, nell'ultimo periodo, si è parlato in ottica giallorossa di diversi tecnici. Ieri, addirittura, sono spuntati nomi tipo Claudio Ranieri e Felipao Scolari, oltre a quello dei giovani Max Allegri e Marco Giampaolo. L'ultimo tecnico che, però, potrebbe davvero rappresentare una soluzione per la società capitolina in ottica 2009/10 si chiama Walter Mazzarri. Il toscano, che qualche giorno fa ha addirittura ricevuto il "via libera" del suo direttore generale Beppe Marotta, sarebbe il primo obiettivo della società capitolina stando a quanto riferito oggi dalla redazione sportiva di Mediaset. Un Mazzarri che nelle scorse settimane era stato più volte associato alla panchina della Lazio. Chissà se tra qualche settimana vivremo un vero derby anche per l'allenatore della Sampdoria. L`ipotesi che vede Walter Mazzarri possibile nuovo allenatore della Roma si inserisce in un momento di "confusione" in casa giallorossa, data dagli scarsi risultati sportivi e dall`incertezza sul futuro della proprietà, il tecnico della Sampdoria per ora non si è voluto "sbottonare" su quello che sarà il suo futuro dal prossimo campionato: "Le voci che mi vorrebbero alla Roma mi giungono del tutto nuove, in questo momento sono estremamente concentrato sulla Sampdoria, ci aspetta un finale di campionato molto delicato a cominciare dal Derby con il Genoa e la Coppa Italia contro la Lazio, è prematuro qualsiasi discorso in questo frangente della stagione, a fine anno tireremo le somme e vedremo quale sarà la soluzione migliore..." .

LA RABBIA DI SPALLETTI Il Corriere dello Sport racconta che le urla si sentissero per tutta Trigoria, pure nei pressi. Contro tutti, nessuno escluso. Le urla sono quelle di Luciano Spalletti, che con un eufemismo si potrebbe definire imbufalito per le ultime vicende giallorosse. Non tanto quelle societarie, dalle quali, come tutti, è stato accuratamente tenuto lontano, quanto quelle di rapporti. In particolare con la proprietà, come se ormai avesse la certezza che dall’altra parte del tavolo non ci sia più la Roma che è stata al suo fianco, anche nei momenti più difficili, fino a poche settimane fa. Siamo arrivati allo strappo finale, quello che a fine stagione potrebbe separare le strade del tecnico e della Roma, pure a fronte di un contratto in corso con scadenza trenta giugno 2011.

Due gli episodi che, sommati, hanno materializzato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: il comunicato notturno, sabato scorso, dopo il nuovo patatrac in campionato a Firenze, emesso dalla dottoressa Rosella Sensi; la mancata convocazione, mercoledì mattina, a Villa Pacelli per l’incontro con la società a cui hanno partecipato i dirigenti Conti e Pradè e i giocatori Totti e De Rossi. Il tecnico che nella sua avventura romana in questi quattro anni si è trovato spesso e qualche volta pure poco volentieri a indossare i panni di ruoli che non gli competevano, ritiene che questi due episodi siano stati la firma su un cambiamento drastico nei rapporti con la società.

Per il tecnico, alla luce di queste ultime vicende, pensare a una quinta (e sesta) stagione sulla panchina della Roma, in questo momento è impresa ai confini della realtà. Pur non avendo, di fatto, in mano nessuna offerta da parte di qualche altro club, compresi Juventus e Milan che, pure, a Spalletti, hanno pensato, frenata la prima, sembra un paradosso, dall’ingaggio (il tecnico toscano prende quasi il doppio di Ranieri) e la seconda dalle parole del grande capo, Silvio Berlusconi, che per il futuro del Milan vuole un emergente (a meno che non consideri tale pure Spalletti che, certo, non gradirebbe).

ROMA-FLICK, LA TRATTATIVA PROSEGUE Vero, viviamo tempi incerti, navighiamo mari tempestosi, infestati di pirati e di squali, oltretutto «travestiti da sirene». Perfino i nostri sentimenti sono a rischio, «perché tra le pieghe di questi s’insinua spesso la coda del Diavolo». Così ha scritto Giuseppe Pippo Marra, cavaliere del lavoro, membro del Cda della Roma, intimo di Rosella Sensi e proprietario dell’agenzia di stampa Adn-Kronos, che per la Sensi cura la comunicazione di Italpetroli. Un’altra lettera aperta, dopo quella anti-Soros, che un anno fa era definito «gufo, corvo, fantasma». Stavolta la cordata Flick-Fioranelli assume i contorni del diavolo dalla lunga coda. Del resto, chi non ha paura del diavolo? I romanisti, invece, sono temerari. Perché ieri non hanno colto l’appello di Marra, anzi si sono rivolti alle radio per esprimere un certo disappunto e la speranza che presto ci sia un cambio di proprietà. Le trattative, infatti, proseguono. La lettera di Marra è passata quasi inosservata tra i rappresentanti della cordata svizzero-tedesca, anzi è parsa una legittimazione: se esistono squali e diavolo — il ragionamento —, allora esiste anche la trattativa, che invece è stata negata dagli ultimi comunicati. Chi si avvicina di più alla verità? Il legale Gianroberto De Giovanni, vicino a Maria Cristina Sensi, sorella di Rosella, sta conducendo la trattativa per conto della Roma e si dice (informalmente) fiducioso che l’accordo con i Flick e Fioranelli possa chiudersi in tempi brevi. Rosella Sensi, invece, ha mandato avanti Marra e ai giocatori, mercoledì, pare abbia detto solo che «non ci sono state richieste ufficiali»...

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cucciolina72
view post Posted on 1/5/2009, 11:30




Ogni anno una società rompe con l'allenatore.. ma signori miei.. non è che si può sempre vincere...
 
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1 replies since 1/5/2009, 11:25   36 views
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