Ilaria Turi, GF4

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marina53
view post Posted on 1/5/2009, 11:16




“Ci sono voluti anni perché imparassi a fidarmi degli uomini. Tredici anni in cui le poche mani che mi hanno toccata mi facevano venire brividi di sudore sulla schiena. In quei tredici anni non ho neanche più preso l'ascensore”. Un racconto drammatico quello di Ilaria Turi, partecipante alla quarta edizione del "Grande Fratello". Dietro i sorrisi e gli scherzi si nascondeva il trauma della violenza subita da uno sconosciuto in ascensore. “Ho 9 anni e vivo con mia madre – racconta Ilaria nel libro “Il mio Grande Fratello”, di cui “Tu” ha pubblicato un’anticipazione - Lei e mio padre si sono separati dopo anni di litigi, incomprensioni, urla e botte. Nonostante tutto, io cerco di conservare nel mio cuore un'isola di felicità. È un giorno d'estate, pieno di sole. Sono stata in spiaggia con la nonna e ho nuotato e sfidato le onde per ore. Entro nell'androne. Sento il fresco che mi salva dall'afa di agosto. Un ragazzo alto entra con me nel palazzo. Io non ho paura. Chiamo l'ascensore e quel ragazzo mi segue. “Io scendo al terzo, e lei?” gli domando. “Al sesto”risponde lui. Sto per premere il tasto ma lui mi anticipa e manda l'ascensore al sesto piano. C'è un grande silenzio, nessuno per le scale, nessuna voce”.

TERRIBILE INCONTRO “Respiro l'aria dentro l'ascensore ed è piena del suo odore. Pungente, aspro, di sporcizia e sudore. "Perché mi porta al sesto piano?" chiedo a me stessa. Non lo guardo, ma percepisco che mi sta osservando. Il suo odore mi fa arricciare il naso, mi costringe a chiudere gli occhi per immaginare che scompaia. L’ascensore si ferma. Davanti a me c'è un muro. Smetto di respirare e mi ritrovo faccia a faccia con la paura. Non con la parola, ma con il suo significato, tutto racchiuso in quella parete grigia. Neanche l'attimo di un respiro, e mi ritrovo spinta contro il muro. Vedo un piccolo bagliore. È un coltello,spinto a pochi millimetri dalla mia gola. Il ragazzo mi guarda e sorride, come se gli avessero appena consegnato un premio. “Dammi tutti i soldi che hai” mi dice. “Non ne ho” rispondo. La mia voce sembra un filo di vento. Non sono neanche sicura che mi abbia sentito. «Allora se non hai i soldi devi essere punita, bella bambina…”

LA VIOLENZA Per Ilaria il dramma è appena iniziato: “… “Facciamo un bel gioco, io e te” continua lui. Ma io non voglio giocare, voglio solo andare a casa. Con una mano mi tiene il coltello puntato alla gola e con l'altra comincia a sbottonarsi i pantaloni. “Guardalo” mi dice. “Ti piace guardarlo?”. Io non ho mai visto niente di simile in vita mia. Fisso le sua labbra senza capire, poi osservo il collo e le braccia. "Quanto tempo è passato, dieci minuti, un'ora? Perché nessuno mi viene a cercare?" penso”. Lo sconosciuto abusa di lei, la ragazza è stremata:“Provo un dolore sconosciuto, talmente forte da non riuscire a definirne i contorni. Non ha niente a che fare con le sbucciature alle ginocchia o le cadute dalla bici. "Ma perché nessuno si accorge di niente?". Quando ha finito riapro gli occhi, vedo qualche gocciolina di sangue che atterra sul pavimento. "È il mio, viene fuori da me, ma non fa male" mi ripeto ossessivamente, Lui mi guarda fisso negli occhi e mi minaccia: “Se lo dici a qualcuno ti ammazzo”. “Corro giù per le scale, suono alla porta e vado a rannicchiarmi in camera mia, ai piedi del letto, dove sogno di rimanere per sempre. Racconto a mia madre quello che mi è successo, balbettando parole, lavandole via con le lacrime. Lei mi prende per mano e mi porta dai carabinieri per fare la denuncia. Mi fanno un sacco di domande ma io non ho molto da dire. Dello sconosciuto ricordo solo le sue scarpe da ginnastica bianche”.

DIMENTICARE... “Il colpevole non viene trovato. In compenso, i miei genitori mi stanno vicini, al punto da farmi crescere con la sensazione, costante, di essere amata e appoggiata. Divento adolescente, arrivano le prime cotte. All'inizio non riesco neanche a immaginare che qualcuno possa solo sfiorarmi. Due anni fa, la mia amica Viki mi ha preso per mano e mi ha portato proprio dentro quello di casa mia. “Ti aiuto io” ha detto. Ho guardato per terra, nel punto in cui, tredici anni prima, il mio sangue si era raccolto in una piccola chiazza. “Un passo alla volta” mi sono detta, mentre guardavo i tasti dei piani illuminarsi, uno dopo l'altro. Quarto piano: superato. Quinto: superato. Sesto. E’ fatta! Ci sono riuscita. Oggi ho imparato anche che gli uomini non sono tutti come quel rifiuto di umanità che mi ha violentata. E credo nell'amore. Perché l'ho conosciuto e lo vivo ogni giorno accanto al mio dolcissimo compagno, Fabio”

leggo.it
 
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cucciolina72
view post Posted on 1/5/2009, 11:27




Ho conosciuto Ilaria Turi qualche anno fa fu mia ospite nell'hotel dove lavoravo..
era molto carina e dolce.. mi è sembrato che non si fosse montata la testa...
Sono felice che abbia vinto i suoi fantasmi...speriamo sempre che queste brutture capitino il meno possibile...
ma purtroppo ogni giorno è una guerra!
 
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1 replies since 1/5/2009, 11:16   32 views
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