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sigfrido.
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Quali sono gli Incipit dei libri che vi sono rimasti più impressi nella memoria?quali vi hanno comunicato e vi comunicano ogni volta che li
leggete un' emozione indicibile?
Io, per esempio, ho letto e riletto tante volte l'incipit di "Zanna Bianca" di JacK London (libro amatissimo della mia infanzia)
da essere capace di scriverlo qui quasi a memoria:
La buia foresta d'abeti incombeva minacciosa sul corso d'acqua gelato. Di recente il vento aveva spazzato via dagli alberi la bianca
copertura di brina, e ora sembravano inclinarsi uno verso l'altro, neri e sinistri, nella luce che svaniva.
Un profondo silenzio avvolgeva il paesaggio.
Era un paesaggio desolato, privo di vita, immobile, così solitario da non suscitare nemmeno tristezza.
C'era piuttosto in esso come una risata appena accennata, più spaventevole di qualsiasi tristezza, una risata senza gioia simile al sorriso della sfinge,
gelida come il ghiaccio e severa come l'infallibilità.
Era l'imperiosa e incomunicabile sapienza dell'eternità che rideva dell'inutilità della vita e dei suoi sforzi.
Era il Nord selvaggio ,il nord dal cuore di ghiaccio.
Scrivendolo qui ho sentito (e non sto scherzando) la solita sensazione di compressione al cuore, dolce e dolorosa assieme.
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blondie.
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Seduto sul cesso senz'asse nel retro della cella, ero intento a lucidare le orribili scarpe dalla punta bulbiforme che venivano fornite a chi stava per uscire. Mi attraversò la mente un canto di trionfo: "Domattina sarò un uomo libero". Ma nonostante l'esultanza, la gioia di uscire dopo otto calendari sfogliati in prigione era tutt'altro che sfrenata. La lucidatura delle orrende scarpe non era tanto tesa a migliorare il loro aspetto, quanto ad alleviare la mia tensione. Ero più nervoso nell'affrontare il rilascio sulla parola di quanto era stato al mio ingresso, così tanto tempo prima.
(Come una bestia feroce - Ed Bunker)
Lucio Lucertola festeggiò il suo settantesimo compleanno svegliandosi. Riteneva questo un fondamentale segreto della vita: addormentarsi e svegliarsi un numero di volte esattamente uguale. Se ci si sveglia anche solo una volta in meno non si recupera più, si sputa la pallina, consummatum est, diceva Lucio che era stato professore di latino e italiano, ed era inoltre Curioso in altre scienze, le naturali le filosofiche le zoologiche (in particolare i batteri), la botanica urbana, i cinesi, il concetto di inizio finale.
(Comici spaventati guerrieri - Stefano Benni)
Stamattina mi sono svegliato. Mi son svegliato già dentro al lavoro.
Il lavoro. Ti ha in pugno. È tutto intorno a te, come una gelatina permanente che ti circonda, ti assorbe. E quando ci sei dentro, guardi la vita attraverso una lente deformante. Massì, certe volte ti prendi i tuoi angoli di relativa libertà dove puoi ritirarti, quegli spazi leggeri e delicati dove le cose nuove e diverse, cose migliori, possono sembrarti possibili.
Dopo finisce. All'improvviso vedi che gli angoli non ci sono più. Diventavano sempre più piccoli, e lo sapevi. Sapevi che un giorno o l'altro avresti dovuto metterti a far qualcosa per rimediare. Quando è successo? Te ne sei reso conto dopo. Non importa alla fine se c'è voluto poco o molto: due anni, o tre, o cinque, o dieci. Gli angoli son diventati sempre più piccoli finché hanno cessato di esistere, e tutto quello che è restato è il residuo.
(Il lercio - Irvine Welsh)
Questi mi sono venuti in mente...
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Angel_Aol_Master.
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Credo senza quasi alcun dubbio:
"Qualcuno doveva aver calunniato il procuratore K., perchè una mattina lo vennero ad arrestare."
spero che non mi chiediate di scrivere il titolo del libro in questione... <_<. -
de Guermantes.
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Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un lungo festino...
scoprì la poesia e si rovinarono i miei giorni. -
Aspasia.
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L'incipit di sull'anima, hesse (aprii anche una discussione, se non erro, felicità)
l'incipit di a me stesso e dell'infinito.
L'incipit e una pagina intera dello zibaldone, ma nn posso riportare quale è... non cosringetemi a farlo in questo momento
L'incipit di una poesia scritta da mio padre a lucca e di un'altra poesia che nn conoscete.
l'incipit di una stanza tutta per sè, woolf.
attendo di leggere orlando.
Edited by Aspasia - 25/2/2006, 19:18. -
nome.
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"Vi è solo un problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. [...] Se mi domando da che cosa si possa giudicare che un problema sia più urgente di un altro, rispondo che lo si può fare dalle azioni che implica."
Il Mito si Sisifo di A. Camus
Edited by nome - 25/2/2006, 19:33. -
olcesamante.
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Mrs Dalloway said she would buy the flowers herself.
Banale ed essenziale come le ore del giorno.. -
TonyPutrino.
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"....dunque tu chi sei?"
"Una parte di quella forza che vuole costantemente il male e opera costantemente il bene".
"Nell'ora di un caldo tramonto primaverile apparvero presso gli stagni del Patriarsie due cittadini"...
e(in questo periodo)
"Se sono matto, per me va benissimo, pensò...".
Edited by TonyPutrino - 25/2/2006, 20:45. -
Diabolus in Musica.
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CITAZIONE (Angel_Aol_Master @ 25/2/2006, 18:32)Credo senza quasi alcun dubbio:
"Qualcuno doveva aver calunniato il procuratore K., perchè una mattina lo vennero ad arrestare."
spero che non mi chiediate di scrivere il titolo del libro in questione... <_<
concordo pienamente... k. è lo scrittore-protagonista per antonomasia...
ah! .... e
Edited by Diabolus in Musica - 25/2/2006, 21:25. -
sigfrido.
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CITAZIONEMrs Dalloway said she would buy the flowers herself.CITAZIONE"Nell'ora di un caldo tramonto primaverile apparvero presso gli stagni del Patriarsie due cittadini"...
Anche io adoro questi due incipit.(Non come quello di Zanna Bianca,però).
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Acamar.
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Uno che mi ha colpito è del grande Fedor. Allti che a meno a meno mi verranno in mente li inserirò.
"Era una notte meravigliosa, una di quelle notti che forse esistono soltanto quando si è giovani, mio caro lettore." Le Notti Bianche
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de Guermantes.
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"Chiamatemi Ismaele."
e si spalancarono le porte della letteratura ad un ragazzino liceale che doveva ancora comprendere se stesso.... -
Lohengrin80.
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stupende le notti bianche.... di DOsto... . -
Don Jamon.
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CITAZIONE (de Guermantes @ 26/2/2006, 20:51)e si spalancarono le porte della letteratura ad un ragazzino liceale[...]
Stesso effetto, ma per un incipit differente:
"Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia."
E' sempre lo stesso brivido...
Poi, cambiando genere, adoro e trovo geniale l'esordio dell'"Assiuolo" di Pascoli: "Dov'era la Luna?"
Ma amo tutta la poesia, per alcuni anni, forse, la mia preferita in assoluto.
Bella 'sta discussione!
Edited by Don Jamon - 27/2/2006, 14:09. -
Acamar.
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"Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia schifa infanzia e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne.
Primo, quella roba mi secca, e secondo ai miei genitori verrebbero un paio d'infarti per uno se dicessi qualcosa di troppo personale sul loro conto. Sono tremendamente suscettibili su queste cose, soprattutto mio padre.
Carini e tutto quanto - chi lo nega - ma anche tremendamente suscettibili. D'altronde non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare la mia dannata autobiografia e compagnia bella..."
Anche io trovo questa discussione molto bella...
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