| NELLA NOTTE DI LOSAIL VINCE STONER, VALENTINO 2°
Casey Stoner ricomincia come aveva finito. Lo scorso ottobre l'australiano della Ducati aveva vinto a Valencia, ultima gara MotoGp del 2008. A Losail si è ripetuto, guidando dal primo all'ultimo i 22 giri del gp del Qatar, rinviato di un giorno causa il nubifragio di domenica sera. Un bolide rosso che solo Valentino Rossi ha tentato di non lasciarsi scappare e fino a metà corsa c'era anche riuscito, tenendo il distacco sotto i due secondi. Poi, con il degradarsi delle gomme, anche il campione del mondo ha dovuto arrendersi e saggiamente decidere che era meglio un secondo posto (a quasi 8« dal vincitore) piuttosto che rischiare di andare per terra. Terzo, ma primo degli 'umanì e staccato di oltre 16» lo spagnolo Jorge Lorenzo, compagno di Rossi nel team Fiat Yamaha. Pronti, via e Stoner parte dalla pole come un proiettile. Niente attendismi, fin dalle prime curve, per il ducatista che già dopo un giro ha fatto il vuoto. La gara, in pratica, si decide alla seconda tornata, quando Stoner fissa il cronometro sull'1'55«8, ritagliandosi il vantaggio che amministrerà fino al termine. Dietro Loris Capirossi con la Suzuki e Lorenzo ritardano l'azione di Rossi, che infatti fatica a tenere il ritmo del primo. Marco Melandri macchia subito la sua gara con un dritto. Non cade ma rientra attardato (sul traguardo la sua Kawasaki sarà 12/a). Rossi scalpita, deve azzardare qualcosa per sbarazzarsi di Lorenzo. Capirossi si elimina da solo durante il quinto giro: l'anteriore perde aderenza e la Suzuki parte in una lunga scivolata, senza conseguenze per il pilota. Ora Rossi ha pista libera e parte all'inseguimento. Rosicchia qualcosa, ma intorno al 14/o giro comincia a perdere terreno. Prima pochi decimi alla volta, poi più rapidamente. Problemi di pneumatici, spiegherà alla fine. La monogomma Bridgestone della Ducati di Stoner, invece, lavora sempre bene. La gara è ravvivata da un contatto tra Pedrosa e De Angelis, con il sammarinese che allarga vistosamente traiettoria in curva, durante un sorpasso. Lo spagnolo, già in difficoltà per i problemi al ginocchio sinistro, resta in piedi a stento. Davanti, intanto, non c'è più storia. Stoner continua a macinare chilometri. Rossi lo vede allontanarsi e può solo decidere che per oggi quella Ducati rossa è imprendibile. Sotto la bandiera a scacchi l'australiano passa su una ruota. Quarto, dietro Lorenzo, un bravo Andrea Dovizioso, con la Honda. Se ne riparla a Motegi (Giappone) tra due settimane. Ma Stoner e Rossi hanno già fatto intendere che, salvo cataclismi, gli altri si dovranno accontentare di lottare per il terzo gradino del podio.
VALENTINO: "SE AVESSIMO CORSO IERI..." Valentino Rossi fa buon viso a cattiva sorte (leggi gomme che lo mollano poco dopo metà corsa) e si mette in tasca i primi 20 punti del mondiale 2009. Gli arriva davanti Casy Stoner, anche grazie a quel secondo giro percorso in 1'55«844, che resterà il più veloce della gara. »Sarebbe stato meglio se avessimo corso ieri sera - spiega il campione del mondo della MotoGp su Italia 1 - Oggi l'asfalto era più aggressivo ed ho avuto qualche problema con le gomme« che lo ha frenato proprio mentre era in piena rincorsa. All'avvio »ho perso troppo tempo con Loris (Capirossi, ndr) e Lorenzo. Così Stoner mi ha dato tanto distacco. Però mi sentivo bene, sono arrivato anche a meno due secondi. Poi le gomme mi hanno dato sempre più problemi e tra cadere ed arrivare secondo ho preferito il podio. Stoner qui è sempre andato fortissimo - ammette Valentino - è una pista dove riesce a dare il massimo. Noi siamo veloci, ho fatto 6-7 giri davvero forte, ma possiamo fare meglio. Nel 2008 a Motegi sono andato molto bene, spero di ripetermi«.
STONER: "OK, MA ASPETTIAMO, NON SONO AL MEGLIO" Stoner, naturalmente, è contento. Chi ben comincia... »È sicuramente un buon inizio - commenta l'australiano - ma anche lo scorso anno successe la stessa cosa, e poi... Quindi meglio non essere troppo fiduciosi. Dobbiamo continuare a fare del nostro meglio. La gara di oggi è stata molto impegnativa dal punto di vista fisico ed io non sono al 100%. Mi devo allenare. Ho anche fatto due piccoli errori«. Nel finale si è notato un calo di ritmo e Stoner lo spiega così: »Dato il grosso vantaggio, volevo risparmiare carburante. Ma visto che dietro gli altri recuperavano ho ripreso ad abbassare i tempi«. E non ce n'è stato più per nessuno.
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