Fede nella mente

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  1. rsorrt
     
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    La Via Suprema non e' difficile
    se solo rifiuti di preferire
    Senza attrazione o repulsione,
    comprenderai chiaramente.

    Basta lo spessore di un capello,
    e ne sei lontano come il cielo dalla terra
    Se desideri che si riveli,
    non essere pro o contro.

    Il dissidio tra pro e contro
    e' la malattia della mente.
    Senza riconoscere il misterioso principio
    praticare la quiete è inutile.

    La Via e' perfetta, un ampio spazio,
    senza difetto, senza eccesso
    Poiche' afferri o rifiuti,
    non la puoi realizzare.

    Non inseguire l'esistenza condizionata,
    non attaccarti al vuoto
    Nell'unita' e nell'uguaglianza
    la confusione svanisce da se'.

    Se cerchi la quiete fermando l'attivita',
    quella quiete sara' perfino piu' attiva.
    Finche' ristagni nella dualita',
    come puoi realizzare l 'unita'?

    Se non riesci a penetrare l 'unita',
    entrambi gli opposti perdono la loro funzione.
    Rifiuta l 'esistenza e cadrai nell'esistenza.
    Insegui il vuoto e lo rinnegherai.

    Parlare e ragionare troppo
    impedisce di armonizzarsi con la Via
    Smetti di parlare, di ragionare,
    e nulla sara' incomprensibile.

    Torna alla radice e realizza il principio
    Insegui la chiarezza e la perderai.
    Un solo istante volgendo interiormente la luce
    e' maggiore della mera vacuita'.

    La precedente vacuita' viene trasformata,
    non era che il prodotto delle illusioni.
    Non e' necessario cercare il vero,
    basta eliminare le opinioni.

    Non dimorare in pensieri dualistici,
    evita di seguirli.
    Finche' esistono giusto e sbagliato,
    la mente e' frammentata e persa.

    Il due viene dall'uno,
    ma non trattenere nemmeno l'uno.
    Se la mente unica non si agita,
    i diecimila fenomeni sono senza difetti.

    Senza difetti, senza fenomeni;
    nessuna agitazione, nessuna mente
    ll soggetto si estingue e con l'oggetto.
    l'oggetto scompare col soggetto.

    L 'oggetto e' tale a causa del soggetto,
    il soggetto e' tale a causa dell'oggetto
    Sappi che in origine
    i due sono l'unica vacuita'.

    Nell'unica vacuita' i due sono lo stessa cosa
    che contiene tutti i fenomeni
    Senza discriminazione tra bello e brutto
    come possono esservi pregiudizi?

    La grande Via e' ampia,
    ne' facile ne' difficile
    Con piccole idee sorgono timori;
    piu' hai fretta, piu' ritardi.

    Se ti attacchi a questo perderai la misura
    La mente imbocchera' una via sbagliata
    lascia la presa e sii spontaneo,
    senza andare e senza stare.

    ln armonia con la tua natura, unito alla Via,
    vaga tranquillo, senza impedimenti.
    Avvinto dai pensieri, ti allontani dal reale
    Cadere nel torpore e' altrettanto negativo.

    Non e' bene affaticare lo spirito.
    Perche' oscillare tra avversione e attaccamento?
    Se desideri penetrare l'unico veicolo.
    non rifiutare il regno dei sensi.

    Senza avversita' per il regno dei sensi,
    sarai uno con la vera illuminazione.
    Il saggio non ha intenzioni,
    il folle si pone da se' in schiavitu'.

    Un fenomeno non differisce da un altro
    la mente illusa si aggrappa a cio' che desidera.
    Usare la mente per coltivare la mente:
    non e' questo un grande errore?

    La mente illusa genera quiete o confusione.
    L'illuminato non ha simpatie o antipatie.
    La dualita' di tutte le cose
    sorge da false discriminazioni.

    Un sogno, un 'illusione, una folgore nel cielo:
    come puo' valere la peno di afferrarli?
    Guadagno e perdita, giusto e sbagliato:
    abbandonali tutti all'istante!

    Se gli occhi non si chiudono per il sonno,
    tutti i sogni svaniscono da soli
    Se la mente non discrimina,
    tutti i fenomeni appartengono all'unica quiddita'.

    Il mistero dell'unica quiddita' e' profondo,
    immoto, le cose condizionate dimenticate.
    Contempla l'identita' di tutti i fenomeni,
    e tornerai all'essenza delle cose.

    Nella dimensione incondizionata
    non puo' esserci misura ne' confronto.
    il movimento smette, smettendo si muove
    smesso il movimento, nulla e' smesso.
    Quando non c'e' piu' dualismo,
    come puo' esserci l'uno?

    Nell'assoluto, nell'infinito
    non esistono regole ne' misure.
    Sviluppa una mente equanime,
    e tutte le azioni si acquieteranno.

    Gli angosciosi dubbi sono chiariti
    La giusta fede e' resa integra.
    Nulla si trascina dietro,
    nulla si ricorda.

    Luminosa, vuota, spontanea,
    la mente non si sforza.
    E' luogo inaccessibile al pensiero,
    impenetrabile alla ragione e al sentimento.

    Nel Regno Universale della vera quiddita
    non esistono l 'altro ne' il se'.
    E' essenziale accordarsi con essa,
    rievocando il non-duale.

    Nel non-duale tutte le cose sono unita',
    nulla resta escluso
    Tutti i saggi delle dieci direzioni
    comprendono questo principio.

    Esso non e' veloce ne' lento:
    un pensiero per dieci mila anni.
    Dimorando ovunque e in nessun luogo,
    si rivelano le dieci direzioni.

    Il minore e' uguale al maggiore
    nella realta' dove non c'e illusione.
    Il maggiore e' uguale al minore,
    non si vedono limiti.

    L'esistenza non differisce dalla non esistenza,
    la non esistenza non differisce dall 'esistenza
    Se non sei a questo punto,
    non devi fermarti.

    Uno e' tutto,
    tutto e' uno.
    Se puo' essere cosi',
    perche preoccuparsi dell'incompletezza?

    Fede e Mente non sono due.
    La non dualita' e' Fede nella Mente.
    Il sentiero delle parole e' finito:
    Non c'e passato, ne' futuro, ne' presente.

    [Seng Ts'an - terzo patriarca della scuola ch'an, VI sec. d.C.]
     
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  2. schmit
     
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    bellissima...
    CITAZIONE
    Se la mente unica non si agita,
    i diecimila fenomeni sono senza difetti.

    pensiero profondamente generatore di sicuro Amore
     
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  3. frichicchio
     
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    si' molto bella...ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare!
     
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  4. rino 53
     
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    Accidenti vedendo il titolo per poco mi viene un colpo,pensavo riguardasse Emilio Fede nella mente.
     
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  5. n-uvoletta
     
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    caspita!!! se riuscissimo ad essere cosi' il mondo andrebbe sicuramente meglio biggrin.gif
    Tu rsorrt ci riesci?
     
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  6. schmit
     
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    aggiornamento
     
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  7. schmit
     
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    aggiornamento
     
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  8. schmit
     
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    Prendo spunto dalla legge in Olanda sull'eutanasia. La vita decisa dai medici, nemmeno piu' dai parenti dell'ammalato,ma è il medico che decide se quest'uomo è ancora un uomo che ha in se' le capacita' di produrre per la societa', senno', diventa un peso e si deve sopprimere!!!
    Ma capite a che punti siamo? e poi si ha il coraggio di parlare di nazzismo!
    Ed ora un certo groenghin,non so' se si scrive cosi', starebbe sperimentando sui bambini.Quelli che nascono con delle disfunzioni genetiche e non saranno in grado di essere autosufficienti... perche' saranno un peso per la societa'. Siamo tornati indietro di millenni...vi ricordate gli Spartani? i bambini nati deformi li buttavano da una rupe.
    Voglio qui fare un discorso non religioso,c'è chi non lo è,ma semplicemente laico. Il valore della vita come flusso e riflusso di un ecosistema.
    Ogni essere vivente nasce e muore nei tempi che la vita decide,senza intervento umano.Se la vita accelera i suoi tempi è perche' subentra l'intervento di mani assassine, quelle dell'uomo,il cui unico intervento dovrebbe essere il prolungamento della vita, non della morte.Ogni essere palpitante sulla terra non c'è a caso,ma ha una sua funzione con un ciclo naturale inserito in un ecosistema.
    Veniamo all'uomo.
    Purtroppo queste leggi ti dicono quanto poco rispetto c'è per la vita in se'.
    Un uomo che si ammala o nasce ammalato,il compito dell'uomo è quello di curarlo,se poi, pur curandolo con i mezzi che abbiamo a disposizione, muore,la colpa non è piu' nostra, ma una societa' progredita deve studiare per migliorare la qualita' della vita.Per questo c'è la ricerca scientifica che deve essere fatta non a discapito di altri esseri viventi deve essere fatta per prolungare la vita, non accelerare la morte.
    La vita è il vero e unico grande valore di esistenza.
    Oggi, con questa legge olandese, l'uomo ha perso valore in quanto uomo, ma al suo posto ha preso un altro tipo di valore...il rendimento.
    Un uomo vale se rende,senno' diventa un peso per la societa' quindi lo si sopprime.
    L'uomo lo si mette alla stregua di una macchina, di un oggetto,se vecchio lo si sostituisce se si rompe non vale la pena aggiustarlo perche' i costi della riparazione sono superiori.
    Ecco a cosa porta l'uomo quando la morale e l'etica non fanno piu' parte di esso.
    Quando l'uomo arriva a questi punti, non ci sono piu' limiti, non si ferma piu', perche' ogni cosa "che disturba" puo' essere soppressa.
    Stiamo andando verso un concetto di liberta' errata e portata all'eccesso e proprio per l'eccesso diventa una cosa opposta.
    Liberta' è riconoscere il diritto alla Vita di tutti, nessun uomo ne è il padrone, in quanto anch'esso un flusso e riflusso di questo immenso contenitore.

    Letizia Schmit
     
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  9. scleva
     
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    E' come la filisofia Borg

    Le civiltà utili vengono conquistate e assimilate
    per servire la collettività

    quelle inutili vengono distrutte

    Forse hanno visto il serial prima di fare la Legge...... biggrin.gif

    Mah! .. dove finiremo.....

    Edited by scleva - 27/3/2006, 16:17
     
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  10. rsorrt
     
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    Vorrei spezzare una lancia a sfavore della nostra civiltà... e in particolar modo
    della buona collettività.

    La collettività è una manica di egoisti che non vive affatto per la collettività ne se ne sente parte, in pratica, e, qui uso un concetto altamente educativo: se ne sbatte di tutto e di tutti.
    La riprova è presto detta: in mezzo alla gente nessuno si sente sicuro ne tranquillo.

    Gli Animali sono la civiltà perfetta, l'assoluto apice della Natura...
    noi siamo una deviazione, un esperimento fallito che purtroppo la Natura non riesce a scrollarsi di dosso... e si che ci prova in tutti i modi ma proprio non ce la fa.
    Comunque la Natura non ha ripetuto l'errore due volte... se esiste un Dio credo abbia fatto la medesima cosa e di certo gli sarà dispiaciuto di sprecare un Universo intero, ma di fronte a esseri che invece di godersi le cose le prendono e le sgretolano avrà detto "naaahhhh".

    L'intelligenza non da i frutti che promette
    rende la vita complicata, affannosa, piena di questioni inutili e assurde, di fronte a un fiore non vede più il fiore ma qualcosa da spiegare oppure qualcosa da imitare in plastica per evitare di averne cura.

    L'intelligenza migliora la vita ? Si un pochino... ma quanto la peggiora..

    Meglio la semplicità, meglio la bellezza... perlomeno non hanno questo impellente bisogno di parlare.

    Qualcosa però salverei.... si..
    qualcosa di buono c'è.

    "Chi non ha voglia di far niente e non sa fare più niente e tutto ciò che vuole è distendersi sui prati", ecco...
    loro li salverei tutti ma proprio tutti
    sono i poeti, i bambini, ed i vecchi...


    Edited by rsorrt - 27/3/2006, 20:58
     
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  11. bjbo
     
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    CITAZIONE (rsorrt @ 27/3/2006, 20:43)
    "Chi non ha voglia di far niente e non sa fare più niente e tutto ciò che vuole è distendersi sui prati", ecco...
    loro li salverei tutti ma proprio tutti
    sono i poeti, i bambini, ed i vecchi...

    Come non essere daccordo.
    ciao
    bjbo
     
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  12. schmit
     
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    anch'io daccordissimo wink.gif
     
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  13. schmit
     
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    Un bellissimo articolo di Claudio Magris

    dal corriere della sera

    Il tempo perduto dei politicidi Claudio Magris:

    Quante ore alla settimana, al mese, all’anno può dedicare un politico alla politica vera e propria, allo studio dei contorti problemi del Paese e dei modi in cui risolverli, o anche alla tessitura di trame magari discutibili ma pur sempre concrete, destinate a incidere sulla realtà? Pochissime, a quanto pare, e sempre meno. Il tempo, nonostante la sua elasticità e relatività psichica rivendicate soprattutto dalla letteratura ma attestate pure dalla scienza, ha alcune inesorabili misure e limiti uguali per tutti, 24 ore al giorno da dividere nelle varie occupazioni dopo aver detratto quelle per dormire, mangiare, lavarsi, leggere almeno i titoli dei giornali, senza contare quelle dedicate — almeno ogni tanto, nella gloria e debolezza della carne — a fare all’amore o litigare con chi vive accanto, andare dal medico, parlare con i figli.
    Intanto si contrae il Pil, autostrade e alte velocità vengono programmate e contestate per motivi che sembrano egualmente fondati ed esigono attento esame per essere condivisi o respinti, si preparano oscure scalate finanziarie atte ad alterare equilibri di potere, cittadini perdono il lavoro e famiglie sono in difficoltà, premono decisioni relative a pace e guerra, vita o morte, migliaia di clandestini miserabili vengono scaricati sulle coste, si sgretolano alleanze di governo e opposizione. Il confronto, anche cinico e brutale, con le cose richiede energia e tempo, il quale tende invece a venire assorbito in altre faccende.
    La democrazia — il sistema peggiore dopo tutti gli altri, diceva Churchill, e dunque un bene inestimabile — ha reso indubbiamente più dispersivo il lavoro dei politici, specie di quelli al governo, strappando alla loro reale attività quotidiana tante ore da dedicare alla rappresentazione, al rituale, alle cerimonie, alla retorica. Su otto ore di lavoro politico, Richelieu ne dedicava direttamente una grandissima parte alle cose da fare e ai modi in cui farle—anche agli intrighi, moralmente discutibilimapur sempre incisivi sulla realtà.
    La democrazia si basa sulla libertà e dunque sul diritto di parola e di opinione di ciascuno e sulla discussione. In ciò consiste non solo la sua nobiltà morale, ma anche la sua forza, perché da un confronto concreto scaturiscono idee, conoscenze, energie; durante la seconda guerra mondiale, quando su Londra cadevano le bombe naziste, Churchill, che non era certo un ideologo fumoso inesperto di Realpolitik, passava molte ore al Parlamento e nelle discussioni parlamentari. Se la grandezza della democrazia è quella di fondarsi sulla parola e sulla sua libertà, il rischio di abusarne e di scivolare nella vacuità parolaia è forte e mette in pericolo l’efficienza e dunque, alla fine, l’esistenza stessa della democrazia. Quanto più rilevante è il suo ruolo, tanto più il politico, in un sistema democratico, è costretto a rappresentare e a sottrarre ore e ore al lavoro per dedicarle alla rappresentazione; a inaugurare scuole, ricevere imprenditori, sindacalisti, orfani di guerra, obiettori di coscienza, associazioni di volontariato, pacifisti, reduci, in incontri che, ancorché sinceramente sentiti, non affrontano e non risolvono nulla.
    L’enfasi mediatica e la spettacolarizzazione televisiva hanno esasperato all’ennesima potenza questa tendenza alla dispersione e alla irrealtà insita nella democrazia, costringendo sempre più i politici —specialmente quelli più importanti, da cui più dipende la sorte del Paese e che dunque più dovrebbero agire concretamente — a parlare e parlare, assorbendo sempre più il loro tempo (la loro vitalità, la loro energia, il loro essere) in una logorrea che sommerge tutto come un fiume in piena, in un’alluvione di parole. Basti pensare al tempo febbrilmente sprecato e alle energie sterilmente dilapidate, soprattutto ma non solo durante le campagne elettorali, nelle trasmissioni televisive di confronto e scontro di opinioni, che in questi anni si sono moltiplicate e costituiscono spesso un gradevole intrattenimento per gli spettatori, come un serial poliziesco o una saga familiare senza fine, ma uno spreco per chi vi partecipa.
    A «Porta a porta», «Ballarò » o nelle altre analoghe rappresentazioni non si risolvono e nemmeno impostano problemi, non si persuade nessun avversario e dunque non si vince né si perde, ma tutt’al più—e già questo è un bel risultato agognato ansiosamente— non si fa una brutta figura, comunque non peggiore di quella degli altri, e si torna a casa, a notte tarda, lieti di non essersi impaperati e di non aver perso la faccia. Come in un cinema bisogna alzarsi se tutti gli altri si alzano in piedi, senza per questo veder meglio il film, ci si accolla, anche senza la prospettiva di un qualsiasi risultato, le ore della trasmissione, precedute dalla affannosa documentazione meramente superficiale sul tema oggetto del dibattito, ci si sobbarca la faticosa avanzata nel traffico per raggiungere la sede televisiva, che anni fa induceva l’onorevole Fini, arrivato in ritardo a uno di questi salotti causa la congestione delle strade romane, a invocare spiritosamente le doti di Mandrake. Tutto questo, solo per parlare. Anche sui giornali si parla soprattutto di parole, del commento di un politico a ciò che ha detto un suo collega in merito all’uscita di un altro collega. Pure rilasciare interviste, rispondere al telefono o a telecamere richiede, nonostante tutte le facilitazioni tecniche, tempo, tempo sottratto a capire le cose, tempo che scorre e ingoia, insieme con i problemi non risolti e neanche affrontati, il profluvio di parole, l’energia per produrle, la vita.
    Forse è anche questa frenesia del tempo che distrugge se stesso a creare, col suo vago senso di morte, il clima sempre più teso e isterico della politica, che sembra perdere il buono e ruvido contatto con le cose e assomigliare alla eccitata astrazione che prende ognuno di noi quando, sopraffatti da una rabbiosa stanchezza, parliamo e parliamo, con la bocca sempre più arida e sempre più bisognosa di un bicchier d’acqua, senza riuscire a concludere il discorso. L’era della politica-spettacolo ha peggiorato la salivazione già di per sé difficile della democrazia; non è certo una buona ragione per chiudere la bocca a quest’ultima, giacché la democrazia, anche logorroica e telemaniaca, è la sostanza della nostra libertà.
    20 aprile 2006

     
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  14. trombotta
     
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    bel pezzo, sono daccordo
     
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  15. schmit
     
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    CITAZIONE
    Basta lo spessore di un capello,
    e ne sei lontano come il cielo dalla terra
    Se desideri che si riveli,
    non essere pro o contro.

    Il dissidio tra pro e contro
    e' la malattia della mente.
    Senza riconoscere il misterioso principio
    praticare la quiete è inutile.

    vero...ma difficile a realizzarsi
    l'uomo ama schierarsi...

    Edited by schmit - 24/4/2006, 09:45
     
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23 replies since 14/2/2006, 20:31   373 views
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