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belletto.
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In occasione della celeberrima festività di "S. Rossi 46", a voi questo spazio dove esprimere le vostre frasi d'amore più profonde e sincere....
APRITE I VOSTRI CUORIIIII !!
Da buon padrone di casa, inzio io dicendo....
Amore è....... non dover mai dire...... " tesor.... ma ke cosa ti sei fatto sul naso ???"
Edited by belletto - 14/2/2006, 01:26. -
.CITAZIONE (belletto @ 14/2/2006, 01:25)
Amore è....... non dover mai dire...... " tesor.... ma ke cosa ti sei fatto sul naso ???"
...ma Amore è anche..... pensare ...." tesor... se sapessi che fig4 coi denti quella moldava di ieri sera.....". -
Cova dr. C.A..
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Riporto qualche frase che ho trovato qui e là:
Quando un uomo ti ruba la donna non c'è miglior vendetta che lasciargliela
Sono contrario ai rapporti prima del matrimonio perché fanno arrivare tardi alla cerimonia
Qual è la differenza tra un ragazzo e un marito? 30 chili. -
cesca_f.
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Mastro Belletto sei sempre un SIGNORE!!!
E' molto bello il forum stamattina!!!
noi donne apprezziamo questi gesti!!. -
aciredef.
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beh vabè... bello... sei un mito.... (concordo con il benzo... per il tempo!!!! Ne hai da perdere eh?!?!?!) baci e buon san valentino a tutti!!!! F. . -
P.P. MASSICCIA FRA.
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Un giorno mi disse ti amo...
Mi sentii morire
Guardai il calendario
Cazzo... era il 1° APRILE!
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Che cos'è l'amor
chiedilo al vento
che sferza il suo lamento sulla ghiaia
del viale del tramonto
all' amaca gelata
che ha perso il suo gazebo
guaire alla stagione andata all'ombra
del lampione san soucì
che cos'è l'amor
chiedilo alla porta
alla guardarobiera nera
e al suo romanzo rosa
che sfoglia senza posa
al saluto riverente
del peruviano dondolante
che china il capo al lustro
della settima Polàr
Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
volteggio tutto crocco
sotto i lumi
dell'arco di San Rocco
ma s'appoggi pure volentieri
fino all'alba livida di bruma
che ci asciuga e ci consuma
che cos'è l'amor
è un sasso nella scarpa
che punge il passo lento di bolero
con l'amazzone straniera
stringere per finta
un'estranea cavaliera
è il rito di ogni sera
perso al caldo del pois di san soucì
Che cos'è l'amor
è la Ramona che entra in campo
e come una vaiassa a colpo grosso
te la muove e te la squassa
ha i tacchi alti e il culo basso
la panza nuda e si dimena
scuote la testa da invasata
col consesso
dell'amica sua fidata
Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
vampiro nella vigna
sottrattor nella cucina
son monarca e son boemio
se questa è la miseria
mi ci tuffo
con dignità da rey
Che cos'è l'amor
è un indirizzo sul comò
di unposto d'oltremare
che è lontano
solo prima d'arrivare
partita sei partita
e mi trovo ricacciato
mio malgrado
nel girone antico
qui dannato
tra gli inferi dei bar
Che cos'è l'amor
è quello che rimane
da spartirsi e litigarsi nel setaccio
della penultima ora
qualche Estèr da Ravarino
mi permetto di salvare
al suo destino
dalla roulotte ghiacciata
degli immigrati accesi
della banda san soucì
Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
vampiro nella vigna
sottrattor nella cucina
Son monarca son boemio
se questa è la miseria
mi ci tuffo
con dignità da rey
Ahi, permette signorina
sono il re della cantina
volteggio tutto crocco
sotto i lumi dell'arco di San Rocco
Son monarca son boemio
se questa è la miseria
mi ci tuffo
con dignità da rey!
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Giova, hai controllato dal carrozziere se ha finito con il tuo cervello, no perchè quello di cortesia ti sta facendo brutti scherzi..... . -
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cervello? e chi lo ha mai avuto? . -
Tacchino007.
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Tesoro mio stupendo
il mio cuore sganassa come una serranda al vento.
Tesoro ti adoro
tu sei la mia mucca ed io il tuo toro.
Tesoro ti amo
ti do due strenghe...con un ramo.
Tesoro sei il mio mito
cercati da spennare un'altro pito.
Tesoro sei la mia passione,
quando guardi le vetrine mi sale la pressione.
Tesoro della mia vita... sei il mio pepe
anche quella volta che saltando nel tuo giardino ho lasciato le palle sulla siepe.
Tesoro non vedo l'ora di tornare a casa
per poter toccare i tuoi seni grossi come due Mikasa.
Tesoro buon San Valentino
dal tuo Tacchino
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Una coppietta sta festeggiando il San Valentino in un ristorante molto
famoso, ad un certo punto la donna guarda verso il bancone del bar e con
un'espressione molto schifata dice al suo ragazzo: " lo vedi quell'uomo
laggiù...? è il mio ex marito, beve da quando abbiamo divorziato 3 anni
fa...";
alchè l'uomo scioccato risponde "Davvero!!!??? Incredibile... non avevo
mai sentito di qualcuno che avesse festeggiato così a lungo........"
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BENZO.
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MILANO, 14 febbraio 2006 - Sono passati due anni, ma potrebbero essere venti o cinquanta: la ferita non si rimargina. La morte di Pantani non è una morte qualunque: ha la crudeltà di una vita troncata all'età di Cristo e si porta dietro clamori e rimorsi, grandezze e miserie, eroismi e l'inestinguibile senso del peccato. Un cocktail di verità che si scontrano con un solo elemento comune: l'affetto. La parabola di Marco è, nel rispetto delle proporzioni, un evento da processi storici, dove i fatti si estrarranno finalmente dalle emozioni violente che ancora ci fibrillano addosso e la lucidità dell'analisi prevarrà su sentimenti, rabbie e dolori. Ma tutto ciò appartiene a un futuro chissà quanto lontano. Per adesso il ricordo di Pantani, al di là del dramma, resta disegnato nelle sue montagne che rappresentarono per un'epoca di ciclismo e di sport una sorta di inebriante palcoscenico mobile, dovunque si trovassero e qualunque nome avessero. Erano montagne segnate dalla pedalata di Marco che le carezzava, le irrideva, le rispettava, le sconsacrava, le riempiva di folla, le legava al suo nome, magari insieme a quello di Coppi. Da lì, da quelle imprese che scorrono dal Mortirolo '94 sino al Giro e al Tour del '98, parte qualsiasi rievocazione. E poi la storia sprofonda, insieme con il suo protagonista. Dall'empireo della gloria in cui si collocava un eroe nazionale, al giorno della funesta scoperta del sangue inquinato sino al desolante crepuscolo, all'inferno della perdizione, alla morte solitaria di un uomo che non si riconosceva più non dico sui pedali, ma neanche guardandosi allo specchio. E', come vedete, una storia esaltante e mostruosa, piena di valori e di squallori. Si potrà discutere all'infinito sul famigerato mattino del 5 giugno del '99, che resterà per sempre una delle più orribili giornate della mia vita, ma non si può rinnegare la verità di un'analisi, l'unica che Marco aveva accettato. Pantani era padrone assoluto del Giro. Perché quell'eccesso? Chi lo ha indotto al peccaminoso errore, dopo due controlli superati in zona di confine? Forse Marco, già pieno di vittorie, voleva regalare al Mortirolo, la montagna del suo battesimo di campione, un'impresa da ricordare per decenni. Errore ingenuo, reato di superbia, pesanti connivenze ambientali? A noi e al Giro d'Italia è caduto il mondo addosso. E subito dopo un'altra inquietante domanda: qual era il vero Pantani? Non è vero, come ipocritamente si dice, che "solo lui ha pagato". La galleria dei corridori smascherati ai controlli è lunga. Più o meno, tutti si sono rialzati, magari a fatica, dopo aver scontato il prezzo della colpa. Marco non ce l'ha fatta: era caduto da un grattacielo. Il mondo del ciclismo deve chiedersi se la morte di Pantani non sia anche un reato collettivo. Da grandezze e miserie, esaltazioni e lacrime, emergono alla fine i suoi occhi scuri e pungenti, la sua sensibilità, la sua voglia di lasciare tracce importanti anche al di fuori dei recinti del ciclismo. La sera prima del misfatto, Marco mi disse: «Mi piacerebbe investire la mia popolarità per aiutare i bambini». Tra l'epica delle montagne e la solitudine fatale di un residence, il Pantani di quella sera resta il più vero, il più presente nella ferita che non si rimargina.
Candido Cannavò
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ALBY#11.
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gGRANDE MARCO.il mio mito.un vero campione che è stato lasciato solo solo perchè era "passato di moda".la gente è veramente ignorante alle volte!!!! . -
micionzola.
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CITAZIONE (torcia @ 14/2/2006, 11:34)Giova, hai controllato dal carrozziere se ha finito con il tuo cervello, no perchè quello di cortesia ti sta facendo brutti scherzi.....
poerino!!!!!!!!
così gentile..dlce..cortese..ce ne vorrebbero di ometti come lui(mica quelli da infccare nell'armadio)
cmq bidellino..posso satampare la poesiola e farla leggere alla ramonzola che hai cortesemente citato questo ovviamente conferma i miei pensieri funesti su voi due(scherzo per metà)la stampo e gliela faccio leggere così lei si iperderà tra le tue parole(p.s.io mi ci son persaperchè son ignorante con l'accento sulla F)
amor che nullo ha amato amar perdona(boh lera scrit a c'si?). -
Piccolo Principe.
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Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona.
...E insomma!!!!!!!!!
Dante è sempre Dante!!!!!!!!!!!!!.