Diego Abatantuono

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marina53
view post Posted on 4/4/2009, 12:17




Nasce nel quartiere popolare del Gianbellino (periferia sud-ovest) da Matteo, calzolaio di origine pugliese e Rosa, milanese, addetta al guardaroba al Derby (prima circolo jazz, poi teatrino di cabaret) di proprietà dei suoi zii.
Fin da piccolo ha l'opportunità di frequentare questo locale e ben presto lo zio gli trova un lavoro come addetto alle luci e direttore di scena: così, da assiduo spettatore, Diego diviene un membro del club a tutti gli effetti ed entra subito in contatto con cabarettisti come Boldi, Teocoli, Funari e Jannacci. Ben presto, però, litiga con lo zio e molla il locale, continuando il suo lavoro con i Gatti di Vicolo Miracoli con cui approda al cinema (Arrivano i gatti, 1980).

Il successo non tarda ad arrivare: dopo La tappezzeria, spettacolo con Boldi, Mauro Di Francesco, Faletti e Porcaro, ripreso in tv nel programma Saltimbanchi si muore, Arbore lo inserisce nel cast de Il Pap'occhio. Trasferitosi a Roma, organizza lo spettacolo Cane di Puglia e viene notato da diversi produttori e registi trash italiani (tra cui Carlo Vanzina).
Con Fico d'India (1980) e soprattutto I fichissimi (1981), suo primo film da protagonista, s'impone come personaggio di larga presa popolare: quel trapiantato pugliese, torvo e dirompente, dalla parlata imbastardita, duro ma in fondo pulito diventa un fenomeno di costume. Questa maschera, però, dura poco.

Si dedica al teatro: apprezzata soprattutto l'interpretazione nel Don Giovanni di Moliére (regia di Franco Morini, 1984). Torna al cinema, in veste completamente diversa, nell'86, diretto da Pupi Avati in Regalo di Natale disegnando con efficace drammaticità il personaggio dell'esercente cinematografico credulone che già pieno di debiti perde al gioco ogni avere, beffato dagli amici di un tempo. È una sorta di felice secondo esordio che consente all'attore di misurarsi d'ora in avanti con soggetti più impegnativi e autori più esigenti. Fonda con Salvatores la Colorado records e proprio con quest'ultimo esprime il meglio di sé stesso: in Marrakech express, Turné, Mediterraneo (nel 1992 vince l'Oscar come miglior film straniero), Puerto Escondido, Nirvana.

Camera da letto, Il testimone dello sposo e Il metronotte altre sue recenti interpretazioni. Attivo anche in televisione: oltre che in qualità di conduttore (Italia Mia), figura nel cast dello sceneggiato Il segreto del Sahara di Alberto Negrin (1987) e nei panni del commissario Corso nella serie Notte di luna di Alberto Sironi.
 
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