| penso che in ogni caso l'azione di difesa dovrebbe essere rapportata all'entità della minaccia, ma a scopo preventivo. la "prevenzione" é importante da sottolineare perché attualmente la legge sulla difesa personale non domestica ammette che tu puoi accoltellare un tizio armato di coltello solo se questo ti ha già accoltellato!!! e così via... pugno dopo aver incassato un pugno, proiettile dopo aver incassato un proiettile; vista l'assurdità della cosa, avrei ritenuto opportuno una riforma anche riguardo questo aspetto. La legge in ambito domestico é esagerata nell'altro senso, ovvero é possibile prevenire qualsiasi tipo di minaccia con qualsiasi tipo di mezzo, o almeno il rischio é questo... ovvero, prima ancora di sapere se l'intruso é intenzionato violentarti la moglie o solo a rubare l'argenteria, tu lo puoi riempire di piombo. Va tenuto presente ovviamente che questa possibilità [del piombo, intendo] é prerogativa di chi ha già sostenuto gli esami per il porto d'armi, e quindi una ristretta e "controllata" casta. Tuttavia, la giustizia domestica rischia di essere fin troppo "giustificata", punendo con la morte a sangue freddo un possibile "semplice" ladro di elettrodomestici. Per quanto mi riguarda, dunque, ritengo che anche per questa legge l'equilibrio [volto alla prevenzione, ovviamente] debba essere mantenuto, eventualmente considerando l'aggravante psicologica di un'intrusione domestica in piena notte: in pratica, se il signor Rossi si trova in casa un ladro e questo non se ne va sotto la minaccia della pistola, e più che uno stereo ha in mano il coltello, non biasimerei affatto l'uso dell'arma da fuoco per difendersi. Tantomeno se il ladro entra in camera da letto piuttosto che attenersi diciamo al salotto... Diverso discorso é se il signor Rossi fredda il ladro appena questo varca la soglia di casa sua, o peggio ancora quando é evidente che l'unica intenzione del ladro é quella di rubare lo stereo. In pratica, ritengo importante che ogni caso venga trattato con la giusta attenzione e singolarità, con indagini e rilievi: in fondo, é pur sempre morto un uomo. Ovvio poi che la cosa non si debba ripercuotere in maniera atroce sul cittadino che si é limitato a difendersi, ma non é nemmeno giusto che una morte inutile resti impunita: se io sparo ad una persona che mi entra in casa mi assumo le responsabilità di questo gesto, non mi aspetto che la legge mi tuteli in tutto e per tutto.
Per quanto riguarda un'eventuale militarizzazione casalinga, con l'acquisto in massa di armi per la difesa, sono chiaramente contro, per il semplice motivo che anche il semplice ladro d'argenteria si troverebbe costretto a muoversi armato [spero che nessuno pensi ingenuamente che le armi domestiche siano un deterrente....] e presumibilmente molto più freddo ed esperto di un "onesto cittadino" disturbato nel cuore della notte.
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