Il Principe incoronato dagli Italiani

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  1. schmit
     
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    Ho assistito facendo il tifo per lui tutte le puntate di Ballando con le stelle. Ho votato telefonando e facendo telefonare dai miei amici. Il Principe ce l'ha fatta. Bello, regale, dolce, modesto,ma gran signore ha entusiasmato tutti gli italiani che l'hanno votato. Lo hanno sentito il loro principe, messi da parte i pregiudizi si sono lasciati conquistare dal suo sorriso e dal suo portamento regale.
    Diceva Toto':"la classe non è acqua, signori si nasce ed io ci nacqui"
    Comunque, a parte gli scherzi,è vero che l'educazione traspare in tutta la persona.
    Io quando c'è stato l'esito, mi sono messa a battere le mani come una bambina che fa il tifo per il suo principe, mi sono commossa ed è stato un momento di gioia ecco una foto della favola bella...

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    La coppia di ballo Emanuele Filiberto di Savoia e Natalia Titova ha vinto nella serata conclusiva di «Ballando con le stelle», il «talent vip show» che ha decretato il vincitore tra le cinque coppie arrivate in finale: Andrea Montovoli e Ola Karieva (secondi), Alessio Di Clemente e Alessandra Mason, Emanuele Filiberto di Savoia e Natalia Titova, Emanuela Aureli e Roberto Imperatori, Stefano Bettarini e Samanta Togni.
     
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  2. schmit
     
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    Leggete l'articolo de: La Stampa

    http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...42133girata.asp
     
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  3. schmit
     
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  4. schmit
     
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    23/3/2009 (7:12) - INTERVISTA
    La rivincita dei Savoia
    l'Italia vota il principe

    Il principe Emanuele Filiberto di Savoia ritira il premio finale
    MULTIMEDIA
    FOTOGALLERY
    Il Principe sul trono della vittoria





    Emanuele Filiberto vince "Ballando con le stelle". «E' stato un plebiscito ma per ora niente politica»
    PIERANGELO SAPEGNO
    TORINO
    A voler esagerare, il plebiscito per Emanuele Filiberto di «Ballando con le stelle» potrebbe essere un po’ come il primo voto sulla monarchia 63 anni dopo il referendum popolare che sancì l’esilio dei Savoia e la vittoria della Repubblica. Anche se lui dice che non è vero, che niente affatto, che «io non lo considero come tale». Però, qualcosa è successo, in prime time, sull’Ammiraglia della Rai, il sabato sera, all’ora delle famiglie e del voto popolare. In fondo, Emanuele Filiberto è passato dalla diffidenza generale, dagli sfottò e dal Piripicchio delle prime puntate a questo plebiscito fuori da ogni previsione, a questo consenso persino esagerato, rubato ai divi della tivù, contro il macho ex calciatore, il macho attore e il giovane emergente, come qualcosa che vale un po’ di più di una semplice vittoria da ballerino.

    Il principe sta prendendo l’aereo per Parigi («corro da mia moglie e dalla mia famiglia»), anche qui attorniato dagli stessi elogi e dalle strette di mano, quasi che quel voto non finisse ancora, e dice che sì, lo sa bene che «agli inizi un settimanale aveva scritto che gli italiani con questa occasione potevano riformulare l’esito di quel referendum. Ma non è vero. Hanno votato la persona, non il mio cognome. Io sono fiero di chiamarmi Savoia e della mia storia, ma qui mi sono presentato come Emanuele Filiberto: ho vinto solo per questo. Diciamo che ho imparato a ballare bene. Sono morto di fatica per farlo».

    Ma allora che cosa è piaciuto di Emanuele Filiberto? E come è riuscito a prendere un voto così trasversale?
    «Non lo so, io non me l’aspettavo, sinceramente. Posso dire quello che mi ripete la gente qui, che mi saluta e mi fa ancora i complimenti. Dicono che sembro uno di loro, che non mi sono dato delle arie, che sono un giovane come gli altri, che sembro molto educato. Guardi, non vorrei sembrare retorico, ma queste parole mi emozionano. Una mamma mi ha detto che vorrebbe un figlio come me, e una signora anziana che le ricordo suo nipote. Nei complimenti che mi fanno, parlano di simpatia, umiltà, semplicità. Non citano mai qualità straordinarie. Forse, è proprio per questo che ho vinto, perché la gente ha capito che sono uno di loro».

    Però, all’inizio non è stato così. Con il senno di poi, magari quegli sfottò le hanno fatto bene alla fine?
    «C’è stato un momento, come ha detto giustamente anche Sposini, in cui c’erano dei pregiudizi verso di me. Io allora risposi che i pregiudizi chi li aveva se li poteva pure tenere. Però credo di essere riuscito a far cambiare idea alla gente. Ecco, posso dire che non ho dovuto sforzarmi. Mi sono semplicemente comportato come sono io. Non ho ingannato, non ho finto mai. Sono stato sempre me stesso».

    Basta questo per prendere pure il voto delle ragazze? Per battere i belli della tv, come Bettarini o Di Clemente? Oppure, in questi tempi di crisi, è tornato di moda un altro fascino, quello del sangue blu?
    «E’ che quando si fanno le cose si fanno bene, no? Io sono rimasto molto amico di Bettarini, di Alessio, di Andrea... La coppa la sento di dividerla davvero con tutti. Per me mi tengo solo quei numeri, quel voto, mi tengo quella percentuale che mi lascia senza respiro».

    E la sua partner?
    «Natalia è stata fantastica. Mi ha sopportato per tre mesi. Non era facile. Anche perché c’è stato un momento in cui volevo lasciare».

    Ah sì? E quando?
    «Dopo 6,7 settimane. Ero stremato dalla stanchezza fisica. Non ne potevo più. In quei momenti bisogna saper andare oltre. Ho scoperto la forza della mente. Quando il fisico non regge più, la testa ti può aiutare. Natalia è stata meravigliosa. Per me la vittoria è stata quella di ogni settimana, riuscire a passare ogni volta il turno».

    Mi scusi, Emanuele Filiberto, ma adesso dopo questo plebiscito c’è la politica?
    «Francamente non lo so. Credo di dover prendere un po’ di tempo. Ho avuto delle proposte interessanti per le Europee. Ho imparato tante cose e sento di doverne imparare ancora tante altre. Magari mi prenderò ancora 3, 4 o 5 anni prima di dare una risposta».

    Da chi le ha avute queste proposte?
    «Ne ho avuta una dall’Udc e poi un’altra... ma sinceramente mi sembra prematuro parlarne. Io sono un uomo di centrodestra, certo, mi sento un liberale. Però il mio sogno è che l’Italia diventi come l’America, con due grandi partiti che non si fanno la guerra, ma che pensano al bene della Patria. Non mi sembra ancora il momento, questo. Vorrei che ci fosse più spazio per i giovani, per temi come quelli dell’ambiente, ad esempio, che oggi sono abbastanza marginali».

    Per questo è meglio aspettare?
    «No, soprattutto perché io devo conoscere meglio l’Italia e gli italiani. Devo girare, incontrarli, confrontarmi. Essere davvero fino in fondo uno di loro. Ancora più di questo voto».

    da La Stampa

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    CITAZIONE
    Per questo è meglio aspettare?
    «No, soprattutto perché io devo conoscere meglio l’Italia e gli italiani. Devo girare, incontrarli, confrontarmi. Essere davvero fino in fondo uno di loro. Ancora più di questo voto».

    Bravo Emanuele, lascia stare il principe e battiti da Uomo, l'Italia, la tua Patria, potrebbe ancora aver bisogno di te cittadino.
    Potessimo tutti diventare principi nell'animo...
     
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  5. schmit
     
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    Girando per fora sono incappata in un sito di Amedeo D'Aosta cugino di Vittorio Emanuele padre di Emanuele Filiberto:

    www.realcasadisavoia.org.
    A parte il fatto che la Real Casa di Savoia non esiste piu',ma che Amedeo d'Aosta rivendichi la successione al trono è di un ridicolo fuori dall'ordinario.
    Tutti sappiamo che l'ultimo re diItalia anche se per pochissimo tempo è stato Umberto di Savoia esiliato insieme a suo figlio Emanuele per oltre 40 anni.
    Che la diretta successione sarebbe andata a Vittorio Emanuele e poi a Suo figlio Emanuele Filiberto.
    Quindi lui che c'entra?
    Non gli fanno onore le cose che scrive in questo sito rivendicando di essere il "capo" di casa Savoia e pubblicando le schifezze dei giornali a discredito di Emanuele Filiberto.
    E comunque riporto una cosa che taglia la testa al toro sulla naturale dinastia Savoia.

    CITAZIONE
    Tutti i manuali di diritto costituzionale dell'epoca monarchica affermano che il re non può designare il suo successore,
    in quanto la successione nella corona è automatica.
    Anche Umberto II si è attenuto a questo principio.

    Quindi se ancora ci fosse la monarchia a regnare sarebbe:"Vittorio Emanuele di Savoia figlio dell'ultimo re d'Italia Umberto e Maria Jose' del Belgio.
     
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  6. smilla_e_la_neve
     
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    Peccato che sia finita, era l'unica trasmissione che seguivo.
    Tutto come previsto, in base alle simpatie e consensi. Nel ballo erano tutti piu' o meno allo stesso livello.


    Riporto le tue parole, Letizia, perchè le sento mie.


    Il Principe ce l'ha fatta. Bello, regale, dolce, modesto,ma gran signore ha entusiasmato tutti gli italiani che l'hanno votato. Lo hanno sentito il loro principe, messi da parte i pregiudizi si sono lasciati conquistare dal suo sorriso e dal suo portamento regale.
    Diceva Toto':"la classe non è acqua, signori si nasce ed io ci nacqui"
    Comunque, a parte gli scherzi,è vero che l'educazione traspare in tutta la persona.
     
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5 replies since 22/3/2009, 12:46   176 views
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