la terra sarebbe al centro dell'universo

da Mysterium

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  1. schmit
     
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    "La Terra si trova in una 'bolla' cosmica al centro del sistema solare, circondata da un universo molto piu' denso". E' l'ipotesi dello studioso George Ellis,uno dei piu' insigni cosmologi contemporanei, sostenuta sul mensile Focus.

    La teoria permetterebbe di spiegare quanto succede nel cosmo senza dover ricorrere, perche' il modello funzioni, a entita' di cui non si e' mai provata l'esistenza, come la materia oscura e l'energia oscura.

    Il principio "ribalterebbe la teoria copernicana che aveva tolto la Terra dal centro dell'universo". Ellis mette in discussione la teoria che l'universo abbia ovunque la stessa densita': "Se diamo uno sguardo all'universo attraverso i piu' potenti telescopi, le prove dell'omogeneita' - spiega al mensile - sono assai difficili da trovare. Al momento nessuno puo' smentire il fatto che potremmo trovarci all'interno di un 'gigantesco vuoto', ossia di una grande bolla sferica circondata da un universo con caratteristiche diverse.

    La nostra bolla non sarebbe priva di materia in assoluto, perche' le stelle e le galassie piu' vicine a noi sono composte da materia, ma la densita' dell'universo che sta al di la' di essa sarebbe molto superiore". Secondo Ellis, "se si potesse dimostrare l'ipotesi si potrebbero spiegare molte cose con piu' semplicita.

    Questo nuovo scenario cosmico - dice a Focus - non avrebbe bisogno dell'energia oscura per spiegare la sua espansione'. Se cosi' fosse pero', ci sarebbe un'altra conseguenza. Per spiegare l'isotropia della radiazione di fondo come la osserviamo, sarebbe necessario che la Terra si trovasse proprio al centro di questo grande vuoto:se il principio copernicano risultasse errato sarebbe un vero terremoto per la cosmologia.

    Non saremmo piu' sicuri della nascita, dell'evoluzione e del destino dell'universo. Bisognerebbe ripartire da zero".

    ( fonte AGI - http://www.agi.it )

     
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  2. frichicchio
     
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    Certo che se fosse vero le Sacre Scritture non avrebbero sbagliato.
    Il mondo del subatomico rivolta tutte le leggi fisiche conosciute sino ad ora, è un mondo affascinante.
    quello che piu' mi affascina è che il mondo cambia a seconda dell'occhio che lo osserva...

    Edited by schmit - 6/11/2015, 12:25
     
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  3. D'Atene
     
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    “ UN PIANETA SOTTO VUOTO”
    10/02/2009
    Cari Studenti d’Italia, siamo forse di fronte ad una delle scoperte più incredibili degli ultimi anni, che rivoluzionerebbe tutta la cosmologia e tutte le nostre credenze: abitiamo in una bolla cosmica, molto diversa dal resto dell’universo che ci circonda e soprattutto meno densa.
    Lo sostiene una nuova teoria che permette di spiegare quanto succede nel cosmo senza dover ricorrere ad entità misteriose di cui non si è mai provata l’esistenza, come la “materia oscura” e “l’energia oscura”; questa nuova teoria ribalterebbe però quella copernicana che aveva tolto la terra dal centro dell’Universo.
    Finora, infatti, si è sempre pensato che l’universo fosse un “infinito omogeneo” cioè avesse ovunque più o meno la stessa densità; che si stesse espandendo da quando è avvenuto il Big Bang e che in questo universo la Terra occupasse un luogo simile a ogni altro del cosmo.
    Il 99% degli astronomi è d’accordo sull’ipotesi che l’universo sia nato da una grande esplosione; si è tutti d’accordo nel sostenere che le grandi “strutture” che permeano lo spazio siano cresciute attorno a piccole disomogeneità dell’universo primordiale; si è concordi nel credere che lo spazio che possiamo osservare sia limitato da un orizzonte visuale e si è infine anche sull’idea che l‘universo si sia espandendo. Ma nonostante il fatto che tutto sia suffragato da prove, questo modello è avvolto da molti misteri: due esempi di tali enigmi sono la “materia oscura” e “l’energia oscura” che insieme formano il 96% dell’universo ad oggi conosciuto.
    Qualcuno, però, ora mette in discussione questo quadro: si potrebbe infatti evitare l’ipotesi dell’energia oscura se si ponesse la Terra in un luogo particolare rispetto al resto dell’universo; Possibile? In effetti il moderno principio copernicano afferma che la Terra non è in una posizione centrale o particolare dell’universo e si basa su 2 assunti, uno dei quali è da dimostrare: il primo vuole che l’universo sia omogeneo, ossia che possieda le stesse caratteristiche in tutti i luoghi. Il secondo prevede che l’universo sia isotropo, ossia che possieda le stesse proprietà in tutte le direzioni in cui si osserva: immaginiamo che l’universo sia una stanza con dimensioni infinite, con un tavolo sul quale siamo in piedi. Guardando in ogni direzione si osserverebbe la stanza con le stesse piastrelle e lo stesso soffitto e quindi identiche caratteristiche.
    Gorge Ellis, docente di matematica applicata all’Università di Cape Town e uno dei più importanti cosmologi contemporanei, ha voluto verificare il principio copernicano. “Se diamo uno sguardo attraverso i più potenti telescopi, il principio dell’isotropia si salva facilmente, ma le prove dell’omogeneità sono assai più difficili da trovare” spiga Ellis. Per avere la prova ti tale principio bisognerebbe conoscere come la materia sia distribuita nello spazio; il che sarebbe possibile se le galassie fossero tutte uguali. In questo modo potremmo conoscere la loro distanza dalla loro luminosità.
    Quindi a momento, dice Ellis, “nessuno può smentire l’ipotesi che potremmo trovarci all’interno di un gigantesco vuoto, ossia di una grande bolla,non priva di materia, circondata da un universo con caratteristiche diverse”. (Una bolla simile è già stata scoperta in un altro luogo dell’universo)
    Se accettassimo di vivere all’interno di questa bolla si spiegherebbero molte cose con più facilità e il nuovo scenario non avrebbe bisogno dell’energia oscura per spiegare la sua espansione e l’isotropia sarebbe dimostrata ponendo la Terra proprio al centro della bolla stessa.
    “Sta a noi comprendere se è più verosimile l’esistenza di un’energia oscura o il fatto che ci troviamo nel cuore di una grande bolla” afferma Ellis.
    Chi vivrà vedrà cari Studenti d’Italia e se ciò venisse dimostrato non saremmo più sicuri di nulla; bisognerebbe ripartire da zero!

    da www.radioitalia.it

     
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  4. schmit
     
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    questo articolo mi fa venire a mente il paradigma di Bohm
     
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  5. D'Atene
     
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    Quello che dice:"il mondo è una illusione?"
     
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  6. Il Federalista
     
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    Sì, credo sia proprio lui ma piu' precisamente che il mondo è una immagine olografica...
    invece con questo studio che vorrebbe la terra al centro di un universo in una bolla, molti fanno confusione. Ad esempio Copernico disse con la sua teoria - il Sole al centro del sistema di orbite dei pianeti componenti il sistema solare - riprende quella greca di Aristarco da Samo dell'eliocentrismo, la teoria opposta al geocentrismo, che voleva invece la Terra al centro del sistema. Merito suo non è dunque l'idea, già espressa dai greci, ma la sua rigorosa dimostrazione tramite procedimenti di carattere matematico e non aveva torto, infatti i pianeti girano attorno al sole in ellisse. Questo il nostro sistema solare.
    Lo studio della "bolla" riguarda un universo che non riguarda solo il sistema solare ma anche le stelle e le galassie e se è vero che la Terra ne è il centro veramente c'è da rivoluzionare tutti gli studi astronomici fatti fin'ora.

    Edited by schmit - 26/10/2015, 18:01
     
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  7. schmit
     
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    infatti, secondo questi studi non esisterebbe materia oscura:

    http://www.scienzagiovane.unibo.it/darkmatter.html
     
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  8. doroty2
     
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    allora Eintein è superato?
     
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  9. Evascle
     
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    Piano a superare il buon Eistein... la relatività ha avuto le sue conferme.... il resto è un... diciamo un guazzabuglio di confusione.

    E' da mo' che io contesto, anche in questo Forum la materia oscura dicendo che a livello di altre reltà galattiche si potrebbe verificare un situazione diversa del famoso R ^ 2....

    Personalmente vedo molto ben piazzate le teorie di Hawkong..... se ho tempo Ve ne parlero'
     
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  10. schmit
     
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    vorrai dire Stephen Hawking...
     
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  11. schmit
     
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    peccato che interessi poco questa probabile scoperta...
     
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  12. schmit
     
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    Non è una scoperta la Bibbia lo dice!!!
     
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    letizia schmit

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    LA BIBBIA, LA SCIENZA E GALILEO
    Paolo Tognina
    Paolo Tognina

    Galileo Galilei, nato nel 1564 e morto nel 1642, non è stato solo uno scienziato condannato dalla chiesa per avere difeso l’idea che al centro dell’universo si trova il sole, e non la terra. Galileo era anche un credente, il quale ha cercato di ripensare il rapporto tra la scienza e la fede.
    Come tutti sanno, Galileo è stato condannato dall’Inquisizione a rinunciare alle sue tesi sull’eliocentrismo, cioè la teoria secondo cui il sole si troverebbe al centro dell’universo. La teoria difesa da Galileo contraddiceva le convinzioni difese dalla teologia di quell’epoca. I teologi erano infatti convinti che al centro dell’universo ci fosse la terra. Quella teoria, detta geocentrica, era difesa anche a partire dalla Bibbia. Tra i testi biblici citati dai teologi, c’era ad esempio quello tratto dal capitolo 10 del libro di Giosuè, dove si dice che Giosuè comanda al sole e alla luna di fermarsi nel cielo… “e il sole si fermò e la luna rimase immobile”. Accettare la tesi di Galileo significava mettere in dubbio le teorie sulla centralità della terra, ma soprattutto mettere in dubbio l’autorità riconosciuta alla Bibbia in campo scientifico. Se Galileo aveva ragione, l’ordine di Giosuè al sole e alla luna risultava impossibile. E dunque la verità biblica era messa in discussione. Galileo era cosciente di questo fatto, e perciò ha cercato di ripensare il rapporto tra la scienza e la fede.
    Il testo forse più importante di Galileo su questo argomento è una lettera scritta alla granduchessa Cristina di Toscana. In quella lettera, lo scienziato dice che l’importanza della Bibbia non consiste nelle sue affermazioni in campo scientifico, bensì nella descrizione del modo in cui l’essere umano trova la sua salvezza. Dato questo presupposto, Galileo giunge alla conclusione che le questioni scientifiche non devono essere affrontate a partire dalla Bibbia e che i risultati a cui giunge la scienza non devono essere negati in nome di presunte prove scientifiche tratte dalla Bibbia. Galileo suggerisce che le conclusioni a cui si giunge attraverso lo studio scientifico dovrebbero essere usate per capire il vero significato dei testi biblici. In altre parole, fare del sapere scientifico il criterio d’analisi della Bibbia là dove il testo biblico sembra essere in contraddizione con le scoperte scientifiche.
    È evidente che simili affermazioni, che a noi sembrano perfettamente logiche e comprensibili, dovevano far inorridire i teologi dell’epoca. E infatti Galileo è stato perseguitato a causa di queste sue idee ed è stato costretto a ritrattarle, nel 1633. Quella condanna ha avuto conseguenze gravi, perché ha impedito a lungo lo sviluppo del pensiero critico e ha messo una pesante cappa di paura su tutta l’Europa.
    Oggi la maggior parte dei teologi, anche cattolici, ha riconosciuto l’errore commesso dai giudici che hanno emesso quella condanna e riconosce la correttezza delle idee sostenute da Galileo. A oltre trecentocinquant’anni dalla morte di Galileo, le idee di quello studioso sul rapporto tra Bibbia e scienza, e tra scienza e fede, non hanno perso nulla della loro attualità. Contro tutti i i fondamentalismi, Galileo continua a ricordarci che scienza e fede possono convivere e dialogare in modo fruttuoso, a patto che alla Bibbia sia riconosciuto il suo giusto ruolo. Come diceva un illuminato cardinale, contemporaneo di Galileo: “La Bibbia ci insegna la via per andare in cielo, non come il cielo sia fatto”.

    (questo testo è stato diffuso nell’ambito della rubrica “Pensiero evangelico”, in onda ogni domenica, alle 8.45 ca., su RSI Rete1)

    CERT TICINO
     
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12 replies since 26/2/2009, 19:20   349 views
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