IL WOODY ALLEN ITALIANO «ERA UN MAESTRO DI VITA» È morto a Roma, dopo una lunga malattia, Oreste Lionello. L'attore aveva 81 anni. Secondo quanto si è appreso, la famiglia chiederà una camera ardente in Campidoglio.
UNA LUNGA CARRIERA
Oreste Lionello, morto a Roma a 81 anni, era nato a Rodi, in Grecia, il 18 aprile 1927. Già agli inizi degli anni '50, aveva intrapreso contemporaneamente la carriera di autore e interprete comico a teatro e quella di doppiatore al cinema, che gli daranno popolarità. In tv arriva nel '56 con una serie per ragazzi (Marziano Filippo). Ma la sua vocazione è il cabaret che si esprime, dall'inizio degli anni '70, con il gruppo del Bagaglino creato insieme ai suoi amici Castellacci, Pingitore, Cirri e Palumbo. A Roma il Bagaglino è stato palestra per comici come Pippo Franco, Enrico Montesano, Pino Caruso e Gianfranco D'Angelo. La compagnia del Bagagliano, dalla metà degli anni Settanta si era trasferita con notevole successo successo anche in tv, prima alla Rai e poi a Mediaset, con spettacoli come Dove sta zazà (1973), Mazzabubù (1975), Il ribaltone (1976), Al Paradise (1983), Biberon (1987), con cui Lionello & Co. diedero inizio a quella satira politica, per alcuni innocua, fatta di maschere, imitazioni e battute a volte qualunquiste, che ha rappresentato la cifra del gruppo e ha portato al Bagliano di Roma molti politici in carne ed ossa, da Giulio Andreotti, di cui Lionello è stato imitatore principe, ai 'nemicì Mastella e Di Pietro. Molte le soubrette lanciate da Lionello e dal suo gruppo, a cominciare da Pamela Prati e Valeria Marini. Come doppiatore, Lionello è noto soprattutto per l'eccezionale simbiosi col personaggio di Woody Allen, che ha doppiato per decenni dopo aver prestato la voce anche a Jerry Lewis, Peter Sellers, Charlie Chaplin (Il grande dittatore) e Marty Feldman e Michel Serrault nella trilogia del Vizietto.
DE LUCA: UN MAESTRO DI VITA «Era un maestro, non solo sul palco ma anche nella vita»: lo afferma Aldo De Luca, inviato del quotidiano Il Messaggero e amico di Oreste Lionello, con il quale aveva lavorato per sette anni al Bagaglino televisivo. «Sono stato con lui sul palco del Salone Margherita dal 1987 al 1994, e lì ho scoperto Oreste, una persona speciale, sul palco surreale e nella vita dotato di un'umanità e di una sensibilità formidabili. Lo consideravo un fratello maggiore». «Tutti lo chiamavano maestro - aggiunge il giornalista - nel suo caso un titolo meritatissimo. Credo che la banda del Bagaglino perda suo padre».
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