L' 8 Dicembre moriva John Lennon

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Shiva!
view post Posted on 8/12/2005, 21:38




L'8 dicembre 1980 moriva John Lennon

Venticinque anni fa venne uccisa una delle leggende della musica moderna. Il racconto del medicò che tentò di salvargli la vita dimostra che, anche con le tecniche di oggi, sarebbe stato impossibile evitare la sua morte

New York, 7 dicembre 2005 - Venticinque anni fa morì una delle leggende della musica.

John Lennon se ne andò ucciso violentemente, lui che, nelle sue canzoni, aveva sempre predicato e auspicato la pace. Un quarto di secolo dopo il medico che tentò, invano, di salvarlo, racconta quel tragico giorno: l'8 dicembre 1980.

'Lei sta mentendo, non ci credo, non può essere morto'. Ad urlarlo, in uno dei corridoi del Roosevelt Hospital di New York, è Yoko Ono, e l'uomo che le ha appena annunciato la morte di John Lennon, assassinato da uno squilibrato, Mark Chapman, è il medico di turno dell'Emergency Room (E.R.), il pronto soccorso dell'ospedale, Stephan Lynn.

Accanto a Yoko Ono, che poco prima stava sbattendo la testa, disperata, contro il pavimento in cemento dell'ospedale, c'è David Geffen, a quei tempi uno dei maggiori produttori musicali americani, che sta tentando di calmare la donna.
Lynn, che non molto dopo averlo detto alla Ono, pochi minuti prima della mezzanotte dell'8 dicembre del 1980, fu il primo ad annunciare alla stampa che, a causa di un pazzo, la storia della musica moderna sarebbe ormai irremediabilmente cambiata, con la scomparsa di uno dei piu' grandi geni del dopoguerra.

IMPOSSIBILE SALVARLO, IERI COME OGGI - Il medico, che lavora sempre allo stesso ospedale e non vive lontano dal Dakota Building -quello davanti al quale Lennon morì, tornando a casa, nell'Upper West Side, a un passo da Central Park- rimane assolutamente convinto che non si poteva far niente per salvare l'ex Beatle. Neppure oggi, con le tecniche più moderne, sarebbe stato possibile. Consapevole del fatto che avrebbero potuto trasformarsi in icone decisamente morbose, il medico ordinò la distruzione immediata delle lenzuola piene di sangue della sala operatoria che accolse Lennon e di tutto ciò che avrebbe potuto costituire un ricordo.
Venne formalmente proibito agli infermieri di vendere le proprie uniformi, potenzialmente macchiate dal sangue del cantautore.

STRAWBERRY FIELDS FOREVER - Come ormai succede ogni anno l'8 dicembre, centinaia di fans di Lennon si riuniranno domani a Central Park, nello spazio battezzato 'Strawberry Fields', in omaggio a una delle più famose canzoni dei Beatles, con la riproduzione di un mosaico pompeiano offerto da un artigiano napoletano. Al centro del mosaico dedicato alla pace c'è la parola 'Imagine' dal titolo di una delle canzoni più popolari del genio di Liverpool. Yoko Ono, che vive sempre nello stesso palazzo, passerà la giornata 'meditando, in tutta calma', come ha indicato la suaportavoce, e non parteciperà a nessun evento pubblico.

La vedova del cantante, 72 anni, ha ricevuto numerose richieste di intervista, ma le ha rifiutate tutte, e lo stesso ha fatto il figlio dellacoppia, Sean Lennon. La Ono ha invece festeggiato la ricorrenza del 9 ottobre, compleanno sia di John sia di Sean Lennon.

ACCUSE A PAUL IN INTERVISTA A ROLLING STONE - In coincidenza con il 25.mo anniversario della sua morte, emergono nuovi dettagli su una lunga intervista del cantautore, opera di Jann Wenner, il fondatore e allora direttore di 'Rolling Stone', nel 1970. Come spiega la Abc, nell'intervista, realizzata pochi mesi dopo la separazione dei Beatles, Lennon spiega che le cose si guastaronoin occasione delle riprese del film 'Let it Be', a causa dell'arroganza di Paul McCartney. 'Mi sono sentito molto triste - raccontava Lennon - perchè questo film era stato organizzato da Paul, per Paul. E' stata una delle ragioni della fine dei Beatles... Non posso parlare per George (Harrison), ma so che eravamo stufi di fare le comparse per Paul. Le telecamere si muovevano in funzione di Paul, in modo da non far vedere nessun altro. E' cosi che ho percepito le cose. Per non parlare del montaggio, con montatori che tagliavano scene come se Paul fosse un dio e noi al suo servizio. Mi sono sentito malissimo'.

fonte

Vorrei ricordare questo giorno lasciandovi una delle sue memorabili canzoni che sicuramente conoscerete.

Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today...

Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world...

You may say I'm a dreamer
But I'm not the only one
I hope someday you'll join us
And the world will live as one
 
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Vero X
TOPIC_ICON12  view post Posted on 9/12/2005, 20:48




Le parole non servono e cmq non basterebbero, meglio stare in silenzio
 
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1 replies since 8/12/2005, 21:38   144 views
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