Beh, non so perchè, ma oggi, riprendendo questo topic ho avuto un'epifania.
La mia teoria, quella che pensavo fosse l'unica che andasse bene, è errata in alcuni punti. L'ispirazione mi è venuta con l'affermazione di Steamboy riguardante la voce in tedesco di Wikipedia. Là si direbbe che Prestale è formata da due isole galleggianti separate fra loro. L'immagine di Prestale vista dall'esterno dell'ultima puntata sembrerebbe confermarlo: li vedere anche voi quei due sferoidi posti dentro la clessidra e separati dalla strozzatura?
Raggrumando dentro la mia mente quel poco che so di gravità e magnetismo, penso che la situazione sia la seguente.
Analizzando quest'immagine:
vediamo la freccia che ho disegnato che indica una specie di frattura che divide in due le estremità della clessidra alla strozzatura. Questa stilizzazione luminosa è ricavata a sua volta da quest'altra immagine:
dove la frattura orizzantale è netta e ben visibile.
Questa frattura rappresenterebbe, secondo me, il punto in cui le due estremità della clessidra sono separati, il fulcrum di rotazione che permetterebbe loro di ruotare indipendentemente, attorno al perno del Grand Stream. Perchè questo? Per generare gravità e ciclo giorno/notte a Disith e Anatoray - per comprendere quest'affermazione bisogna continuare a leggere e utilizzare la solita immagine seguente come punto di riferimento - a tutt'oggi l'unica che abbiamo di Prestale natùre.
Dunque la mia teoria è questa: Disith e Anatoray sono due planetoidi posti alle rispettive estremità della clessidra, con una superficie abitabile e una propria gravità, assicurata dalla rotazione dell'estremità della clessidra all'interno del quale si trova sul proprio asse verticale - rotazione che viene indotta magneticamente. Questo spiega l'appiattimento dell'estremità della clessidra al loro centro: una forma ellissoidale è tipica di quel tipo di rotazione, anche la Terra ne è in possesso. L'atmosfera è racchiusa tra lo spazio presente tra i planetoidi e le pareti interne della prima gabbia che forma la serie di tre strutture della clessidra, che racchiude i due globi abitabili al proprio interno. Le stelle e il sole sono visibili tramite proiezione degli stessi con quel sistema che dicevo sopra, sicuramente attraverso specchi o altra tecnologia a me aliena, che riflettono le immagini esterne del sistema solare e le riproducono, attraverso un ciclo giorno-notte stabilizzato dalla rotazione dei planetoidi. Questi ultimi, dovrebbero essere sospesi e ben separati dalle pareti interne della clessidra tramite un sistema di levitazione magnetica, che respinge i globi dalle pareti, e che potrebbe essere ben rappresentato dai cerchi di energia verde attorno alle estremità della clessidra nell'immagine di riferimento di cui sopra.
A questo punto sappiamo che il Grand Stream è generato non dalla Gilda ma bensì dall'Exile come sistema di sicurezza, un guscio protettivo che, unito ai sistemi di difesa autonomi (i tentacoli robotizzati e il coriaceo involucro/scudo) è molto efficace. Al centro del Grand Stream, assieme all'Exile, c'è il centro di controllo della Gilda, che ormai ha perso il suo aggettivo "controllo" per un più prosaico "dittatura".
Gli errori di Delphine o la sua smania di potere, portano allo squilibrio ambientale in Disith, alterando la natura di colonia spaziale dell'Exile e trasformandola in un sistema Mondo Fortezza, dove ci si uccide in una furiosa lotta per la sopravvivenza a causa della mancanza di spazi vitali e di risorse naturali. Il perchè di questa trasformazione risiede nella natura della chiave genetica utile ad aprire l'Exile inserita in alcuni membri della Gilda, e nel loro allontamento dall'Exile, spiegata in questa ottima e rinnovata voce di Wikipedia, qui:
Wikipedia, Prester.
La frase "
Last Exile in a Bottle", presente sul libro all'inizio di ogni episodio, mi lascia intuire che gli autori, oltre al filosofico piglio nel creare due mondi separati ma uniti, dal concetto del tempo presente in tutto l'anime sottoforma di varie allegorie, abbiano voluto scegliere la clessidra perchè in realtà unità composta da due elementi diverse, ovvero due bottiglie unite dalla parte del collo. Intuizione suffragata dalla frattura indicata dalla mia solita freccia rossa che sembrerebbe separare la clessidra al centro: non vedete anche voi due bottilie unite dalla parte del bordo sul collo?
E' comunque un'immagine molto tipica, che rimembra le navi in bottiglia e ripropone dunque una figura legata all'elemento navale.
Infine, volevo aggiungere che il concetto di Cilindro di O'Neill è mantenuto nella struttura basilare della clessidra, visto che alla fine si tratta sempre di un ambiente terrestre racchiuso nelle pareti interne di una struttura artificiale sigillata.
Analizzando la seconda immagine da sopra, inoltre, ho cercato di capire alcune cose riguardo la simbologia che vi sta attorno. Usando un filtro a colori inversi, ho notato che l'estremità dell'albero è circondata da picchi bianchi, forse Disith, una rappresentazione del terreno. Anche dall'altra parte vi è terreno, della vegetazione. Se ignoriamo l'impostazione verticale del disegno, e il restringersi del cono che forma il tronco dell'albero, possiamo notare che sia l'estremità che la base dell'albero potrebbero essere delle radici, e viceversa. Ciò simboleggerebbe la presenza di terra in entrambe le estremità della clessidra - è solo una mia osservazione della quale volevo rendervi partecipi, non è qualcosa di rivelatore. Un altra mia nota riguarda il nome "
Prester", quello cioè originale giapponese di Prestale. Secondo me deriva da "John Prester", il leggendario re dell'Asia che nel Medioevo veniva ritenuto un conquistatore Cristiano che aveva rifondato l'impero alessandrino sotto l'egida della Chiesa - una leggenda molto diffusa e che fu creduta vera fino al XVII secolo. Non so che correlazione possa esserci tra Last Exile e John Prester, ma la testa mi dice che il nome viene da lì - potrebbe essere un collegamento riguardo al regno dell'est, ovvero un luogo lontano e favoloso, come la colonia spaziale... non ne ho idea. Riferitevi a questo:
Wikipedia, John Prester.
Le altre considerazioni prededentemente formulate restano, e qualche volta vengono ora arricchite: l'alterazione del moto delle stelle notato da Alister è causato dall'avaria al sistema di controllo, che altererebbe la rotazione delle due estremità della clessidra; il Grand Stream è raggiungibile attraverso una specie di varco dimensionale artificiale, che è secondo me il confine del bordo degli scudi dell'Exile (scudi concepiti alla Star Trek, per rendere l'idea); Prestale si troverebbe in una regione dello spazio molto vicina alla Terra; l'Exile è un veliero solare - vi sono molte prove certe al riguardo; l'Exile è concepito per collegare la Terra a Prestale come fosse una metropolitana spaziale, progettato per molti viaggi; Prestale potrebbe essere una colonia sperimentale, dove la Gilda, ovvero la civiltà che è dominante su una fantascientificia Terra del futuro, ha ricreato un ambiente più primitivo, agli albori dell'Era Industriale, forse per un esperimento - è un concetto molte volte affrontato dagli scienziati odierni, e che fu alla base di reality show americani come "La Fattoria", e che potrebbe essere l'unica spiegazione a molte cose; oltre a ciò, Prestale potrebbe ancora essere un mondo di fuga, di salvezza per una civiltà in crisi per qualche motivo, dove gli abitanti hanno rinunciato alla tecnologia per una vita più semplice, un leit motiv classico della fantascienza post-apocalittica, che trasformerebbe l'Exile in un'arca generazionale, e darebbe all'intera vicenda uno stampo molto più filosofico-religioso (io preferisco la teoria dell'esperimento, sembra più sensata anche se più sterile dal punto di vista speculativo).
Vi sono altre considerazioni in merito, ma è meglio che questo lungo scritto maturi, soprattutto grazie alle opinioni che spero di raccogliere fra voi che avrete la pazienza di leggerlo per intero.
Edited by †Ade† - 17/5/2008, 16:11