02 - LUFT VANSHIPDisith attacca con tutte le sue forze, infrangendo il codice della cavalleria. Dalla Claimh Solais assistono impotenti al bombardamento della flotta di Anatoray, che viene bersagliata dall'alto dal nemico che si era nascosto sopra lo strato delle nuvole.
Sperando nell'intervento della Gilda per questa palese violazione delle leggi che regolano il rigido codice cavalleresco, le forze di Anatoray restano immobili, volgendo gli sguardi alla nave di controllo della Gilda.
Ma da loro non arriva nessun segnale; beffardamente gli uomini della Gilda si limitano a constatare che presto la battaglia di Minagith andrà persa per le forze di Anatoray, per la prima volta.
Il primo ufficiale sulla Solais, intanto, fa portare via con la forza Claus e Lavie dal ponte di comando. Claus perde il tubo d'incarico per il comandante Mad Thane, che rotola sul ponte di comando, come un oggetto inutile, in mezzo al frastuono della battaglia.
Claus vede così infrante le sue speranze di portare a termine il suo incarico, mentre viene trascinato via con Lavie.
Lasciati sul ponte di decollo, vicini alla loro vanship, Claus e Lavie si accingono a lasciare la Solais. Lavie non vede l'ora, visto che la guerra la terrorizza, mentre invece Claus stringe i pugni e manifesta il suo sconforto nel non essere riuscito a portare a termine l'incarico. Bisognava consegnare personalmente il messaggio nelle mani del destinatario, senza intermediari.
A quel punto i due si accorgono di avere ancora il tubo di incarico con la lettera di Holly, la figlia di Mad Thane. Rendendosi conto del fatto che il loro incarico a questo punto non può affatto dichiararsi concluso, i due decidono di inserirsi sul sistema di comunicazione a filodiffusione della Solais e di leggere la lettera a Thane, consegnandola di propria bocca al destinatario.
La voce della figlioletta di Thane si sparge quindi per tutta la nave attraverso quella di Claus prima e Lavie poi. Tutti sentono le parole della bambina, che vuole sapere quando la guerra finirà... che le dice che i il frutto dei loro lavori nei campi sta maturando, e che lei ha tanta voglia di rivederlo.
In quel momento anche Moran ascolta la lettera, assieme ai suoi soldati, mentre la parola pace vagheggia nell'aria... e tutti ne restano sconvolti.
Da quanto tempo non la sentivano più quella parola?
Il comandante in seconda ordina che vengano arrestati subito quei due corrieri della corporazione delle vanship così impudenti, e un gruppo di soldati vengono mandati a prenderli sul ponte di decollo.
Claus sbarra la porta e lascia a Lavie il compito di finire di leggere la lettera.
Alla fine i soldati irrompono e puntano le armi sui ragazzi, che sono costretti a smettere di leggere.
Proprio quando per loro tutto sembra essere finito, quando ancora i cannoni di Disith tuonano e rumoreggiano nell'aria, il fucile di Moran mette in scacco la squadra di arresto, e il giovane e deciso fuciliere intima a Lavie di finire di leggere la lettera mentre lui tiene sotto tiro i soldati che avrebbero dovuto arrestarli.
La ragazza continua e una parola della lettera istiga il comandante in seconda a tirare in ballo il Codice della Cavalleria.
In quel momento qualcosa scatta in Lavie, e come sempre la ragazza tira fuori il suo temperamento irruente ma giusto, e con le lacrime agli occhi grida al mondo intero di cosa ne sappiano loro soldati di come si vive a terra, di come si tira a sopravvivere raccimulando i soldi ogni mese per comprare il cibo.
Con un ultimo sfogo urla che il Codice della Cavalleria per lei può andare in malora.
Il silenzio cade nella Solais, nonostante i cannoni di Disith continuino a mietere vittime nella flotta di Thane.
Le parole di Lavie però non hanno solo creato scandalo: Mad Thane, che fino ad allora era rimasto come inerte, convinto che il suo destino fosse quello di andare incontro alla morte pur di difendere Minagith, sente scattare qualcosa. Le immagini di sua figlia e dei suoi campi tornano in mente prepotenti.
"Può andare in malora..." dice sorridendo fra sè e sè, ripensando alle parole fiere di Lavie.
Egli scatta in piedi, raccoglie il tubo d'incarico rimasto a terra sul ponte di comando e dichiara che ha ricevuto l'incarico. Claus e Lavie possono partire adesso che hanno compiuto il loro dovere.
A quel punto Mad Thane si rivolge ai suoi uomini e a tutta la flotta e ordina la ritirata generale.
Minagith è ormai persa, non c'è motivo di immolarsi per far valere delle regole che ormai non rappresentano più il cuore e le speranze degli uomini in quella battaglia ormai inutile.
Le vite dei suoi uomini valgono molto di più delle regole di un codice.
Lavie e Claus lasciano la nave, ma con il cuore pesante. Dall'alto della loro posizione si accorgono che la flotta di Disisht presto raggiungerà quella in ritirata di Anatoray, che perde troppo tempo nell'invertire la rotta.
Allora Claus decide di fornire tutto l'aiuto possbile, rilasciando il fumogeno su una nave per ostacolarne la vista.
In quel mentre una voce gli intima di togliersi di mezzo: Tatiana Visla, la pilota della vanship rossa che abbiamo visto all'inizio del primo episodio, irrompe nella battaglia. Intima al pilota di seguirla, mentre penetra attraverso una nave di Disith e sgancia un ordigno da bombardamento pesante sul ponte.
Uscendo dall'altra parte della nave si allontanano mentre questa esplode, divelta al centro si piega in due affondando.
Gli sguardi di tutti si volgono verso il punto dalla quale quella misteriosa vanship rossa è giunta: è la Silvana, che con i suoi potenti cannoni domina la scena. Le navi di Disith, vengono investite da una pioggia di colpi mortali, che portano il caos e lo scompiglio generale nelle file del nemico in maniera ancor più decisiva, permettendo infine alla flotta di Mad Thane di sopravvivere alla ritirata.
Quando la minaccia di Disith sulla flotta di Anatoray sembra essersi esaurita, così come è apparsa, la Silvana che uccide tutti ritorna in mezzo alle eteree nuvole, scomparendo da Minagith come un nero fantasma.
Claus e Lavie, vista la conclusione della battaglia in positivo per Anatoray, lasciano la scena, contenti di essere sopravvissuti e di aver portato a termine il loro incarico, nonostante tutto.
Sono ignari del fatto che presto il destino li porterà nuovamente al cospetto della Silvana.
A Norkia i due sfiniti si accasciano a terra.
Non sono arrivati in tempo per la gara di qualificazione della Coppa Norkia... e così dovranno partire per ultimi l'indomani.
Edited by Ade1623 - 8/11/2005, 11:35
