Storia della Musica Industrial

in generale e della diramazione del Metal

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Jokreg
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Storia Della Musica Industrial

    Cos’è la musica industriale? La musica industriale è nata a cavallo della metà degli anni settanta, e il termine è stato coniato dal gruppo che ha esordito in questo stile, i Throbbling Gristle.

    Il genere ha proposto tantissime correnti e sottogeneri, ma in generale questa è una musica che esprime la malattia e il disagio dell’uomo nei confronti della "sconfitta" della società industriale: il settore secondario che, con secoli d’aberrazioni e sfruttamento dell’individuo, ha portato il mondo operaio ad isolarsi sempre più dal concetto di vita normale; si accettano come realtà lavori che azzerano la creatività da sempre insita nell’uomo e nel suo intelletto, si automatizza anche la vita dello stesso lavoratore, creando disagio e la tanto "amata" alienazione - oramai un vero e proprio marchio di fabbrica, portato da ogni stressato uomo della società occidentale.

    In generale si propone come un’elettronica minimale, ritmata, ricca di campionamenti di sonorità industriali (es. martelli pneumatici, presse idrauliche, ogni sorta di rumore di fabbrica), arricchita da voci perversamente distorte e malate, per ricreare in musica e denunciare le più grandi aberrazioni umane - le già citate sensazioni di alienazione, la solitudine, le perversioni più bieche, il lavaggio del cervello creato da televisione e religioni di massa oltre che da quello provocato delle sette varie; insomma tutto lo sporco e le cose che i governi negano e non dicono.

    Culturalmente l’industrial fu fortemente influenzata da scrittori scomodi come W.Burroughs, l’autore di "Pasto nudo" e "La scimmia sulla schiena", (con la sua tecnica del cut-up); da J.G.Ballard, autore di "La mostra delle atrocità" e di "Crash", e forse in tono minore anche da personaggi come il marchese De Sade e Aleister Crowley, anche se Crowley veniva citato più per far scalpore che per altro…

    Ufficialmente si cominciò in Inghilterra, nella periferia di Londra, con i già citati Throbbling Gristle, il 3 settembre 1975: l’anno di costituzione fu fissato esattamente trent’anni dopo la fine della seconda guerra mondiale per alludere all’inizio di un’altra guerra combattuta a livello ideologico e sociale, una guerra contro il sistema.

    E da qui furono partorite varie branche del genere, quello più propriamente elettronico e a tratti ambientale, e quello più punk ed in alcuni casi estremizzato fino a suoni metal.

    Si ebbe all’inizio una corrente tutta inglese, a partire dai già citati Throbbling Gristle, passando attraverso i primi Human League, (solo quelli di "Reproduction", attenzione!), per approdare alla fredda new wave robotica di Cabaret Voltaire e Clock Dva, e al nichilismo degli australiani naturalizzati inglesi SPK. Più tardi a metà anni 80’, i Coil arricchirono il sound rendendolo poeticamente apocalittico con album storici quali "Horse Rotorvator" e "Scatology".

    Questo stile comincia ad infettare anche il resto d’Europa, a partire dal Belgio che inizia a sfornare dozzine di gruppi tra i quali i famosissimi Front 242, autori di una marziale musica elettronica basata principalmente su un uso smodato di ritmiche ossessive con bassi sintetici e drum machines; altre band del nord Europa da citare sono Dive, Klinik, Insekt, Noise Unit, Vomito Negro, Mussolini Headkick…

    In particolare analizziamo D.A.F. ed Einstuerzende Neubauten: due band tedesche; i primi, scomparsi prestissimo dalle scene, autori di una musica elettronica fra kraut-rock e post-punk elettronico, famosissimi per il singolo (fintamente scandalo) "Der Mussolini"; i secondi tuttora attivi e famosi per i loro concerti distruttivi e apocalittici, a causa dell’uso di flessibili, trapani, lamiere e martelli pneumatici, il tutto alternato a momenti acustici di ballad dal gusto cantautorale tedesco.

    In questi anni nasce un altro sottogenere: l’E.B.M., electro body music, di cui abbiamo già citato i fondatori D.A.F. e Front 242, a cui possiamo aggiungere il duo dei pionieri new-yorkesi Suicide, (già attivi sin dal 1971), autori di un’elettronica ballabile e minimale molto vicina nell’attitudine a gruppi come Joy Division e Velvet Underground; il genere E.B.M. propone quindi una musica aggressiva a cavallo fra dance e rumorismi vari.

    In Germania altri due importanti gruppi si muovono in questa direzione, aggiungendo sonorità metal: i KMFDM, più orientati verso un'originale tecno-metal e i metallici Die Krupps, padri putativi dei Rammstein, tanto per far un nome…

    Altri importanti gruppi sono: gli svizzeri The Young Gods, che mescolano musica d’autore francese e musica punk-industriale, famosi per essere un trio formato da solo batteria, voce e campionatore, i nostrani Pankow (con sonorità in rigoroso stile europeo), famosi anche all’estero insieme ai veneti MeatHead, (con stile vicino a gruppi come Cop Shoot Cop e Ministry) e i Tasaday autori di una ricercata musica ambient tribale industriale.

    Anche in Nord America fioriscono gruppi di questo genere: in Canada abbiamo due gruppi storici sulle scene tutt’ora, i perversi Skinny Puppy e una loro costola staccatasi a metà anni 80, i Front Line Assembly. I primi sono autori di un industrial morboso ricco di campionamenti e urla "eroinomani", fra il punk e la new wave, una musica arricchita soprattutto a cavallo della fine degli 80’ da ritmiche allucinanti e in tempi dispari; i secondi sempre carichi di voci distorte e campionamenti, ma sicuramente più ballabili e marziali.

    Negli Stati Uniti abbiamo vari importanti fenomeni: il primo è il sarcastico Jim Thirlwell, alias Foetus, produttore e musicista industriale di prim’ordine, precursore già nei primi 80 di suoni tanto cari ai futuri Nine Inch Nails e Korn. I secondi sono i Ministry, creatori di un disco, "A land of rape and honey", nel 1987, che cambierà per sempre il modo di concepire la musica rock aggressiva di tutto il mondo, un precursore di tutto il calderone crossover e metal più sperimentale degli anni a venire. I Ministry nascono come gruppo new wave, per poi diventare prima con l’album "Twich" E.B.M., e poi tecno-harcore-metal con l’album già prima citato. Il look (capelli rasta lunghi e cappellaccio da cow-boy nero…in anticipo di ben 10 anni sui vari korn-deftones) e le liriche dei testi al vetriolo (apocalittiche e crudamente accusatorie verso il perbenismo della chiesa americana), del cantante-chitarrista Alain Jourgensen, hanno fatto di lui uno dei personaggi più importanti nel genere, anche se sempre troppo ingiustamente sottovalutato.

    Altri gruppi si sono uniti con nuove sonorità al metal industriale; a partire dal 1987 i Godflesh, autori di un metal acido e psichedelico ricco di momenti di pura alienazione sonora: una vera e propria industria in musica… Poi i new-yorkesi White Zombie e Prong e i californiani Nine Inch Nails, autori di un sound precursore dei vari movimenti crossover metal moderni.

    Altri gruppi di moderno industrial metal sono, tanto per citar qualche grosso nome, i Marilyn Manson e Rammstein, i Pitchshifter, i Dope, gli Skrew, e i Rob Zombie.

    Concludo dicendo che la musica industriale, più che un unico genere, è un movimento che si è insinuato nella società, e non solo musicale, in quella cinematografica con film come: Scanners, Heraserhead, Videodrome, Il Tagliaerbe, Matrix, Strange Days, Doom Generation, Tetsuo, Hardware, e anche in quella letteraria, basti pensare a tutto il movimento di letteratura Cyberpunk iniziato con Philip Dick e W. Gibson. Uno dei pochi "morbi" di cui questo mondo può ancora andare fiero…

    Per CRITICHE, COMMENTI, CHIARIMENTI e SUGGERIMENTI mandatemi un MP, Grazie ;)

    fonte : qui

    Edited by .Doom83. - 25/7/2010, 18:06
     
    Top
    .
0 replies since 30/8/2005, 15:02   3820 views
  Share  
.