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Writer milanese muore a Civita Castellana

Rizla (R.I.P.)

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  1. Il Della
     
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    Viterbo Oggi:
    Era partito da Cologno Monzese, alle porte di Milano dov'era nato 27 anni fa, con un gruppo di suoi amici writer, come lui, per una vacanza in treno verso il sud Italia. Ma è stata proprio la sua passione a portarlo a morire in fondo a un dirupo dopo un volo di 25 metri. È morto così, precipitando venerdì notte dopo aver scavalcato la recinzione della stazione di Civitacastellana, nel viterbese, Massimiliano Capurso, mentre con altri suoi amici stava cercando di sfuggire ai carabinieri che li avevano scoperti mentre erano all'opera sui treni fermi in stazione. Il corpo del giovane è stato trovato questo pomeriggio, dopo che per oltre due giorni i suoi amici avevano continuato a cercarlo senza avvisare nessuno della sua scomparsa. Tutto è successo alle prime ore del 4 agosto: intorno alle 3 di notte una pattuglia dei carabinieri nota un gruppo di writers intento a tracciare dei graffiti sulle pareti di alcuni vagoni in sosta nella stazione. I militari intervengono, riuscendo a bloccare tre giovani e a condurli in caserma per l'identificazione. Altri giovani però riescono a non farsi vedere e a dileguarsi. Tra questi c'è anche Massimiliano Capurso, visto per l'ultima volta dai suoi compagni proprio mentre scavalcava la recinzione della stazione, posta sul ciglio del dirupo. Per oltre un giorno e mezzo i suoi amici non segnalano la sua scomparsa, limitandosi a cercarlo nei pressi dello scalo ferroviario. Questa mattina, infine, non vedendolo tornare e dovendo riprendere il viaggio alla volta di Napoli, danno l'allarme alla Guardia Forestale. Una scelta, quest'ultima, probabilmente dettata dal timore che rivolgendosi ai carabinieri avrebbero potuto essere denunciati per danneggiamento come i loro tre amici bloccati nella stazione. E sono proprio gli agenti della Forestale a ritrovare il corpo del giovane in fondo alla scarpata. Ora sarà l'autopsia disposta dalla magistratura ad accertare se Capurso è morto sul colpo o se si sarebbe potuto salvare se fosse stato soccorso in tempo. Il medico legale ha accertato infatti che il decesso di Massimiliano Capurso risalirebbe alla notte tra il 4 e il 5 agosto e che sarebbe stato causato dal violento impatto con il terreno conseguente ad una caduta dall'alto. Gli stessi giovani hanno dichiarato alla Forestale di aver dato l'allarme solo questa mattina in quanto avrebbero dovuto riprendere il viaggio alla volta di Napoli, ma non riuscivano a rintracciare Capurso. Il corpo del ventisettenne si trova ora nell'obitorio di Civita Castellana.

    La Gazzetta della Martesana:
    Tragedia a Civita Castellana, in provincia di Viterbo: un 27enne colognese, Massimiliano Capurso, è morto mentre fuggiva a un inseguimento dei carabinieri. Il giovane era stato sorpreso dai militari del luogo mentre imbrattava con bombolette spray colorate i treni fermi al deposito della stazione. Alla vista dei Cc Capurso è fuggito, ma ha trovato la morte cadendo in un fosso profondo almeno trenta metri. Gli amici, anche loro graffitari, alcuni dei quali sono stati denunciati, non hanno avuto notizie di Massimiliano per due giorni. Credevano si stesse nascondendo perché braccato dai carabinieri. Ma prima di ripartire da Viterbo, hanno dato l’allarme. Sono scattate le ricerche che hanno portato al ritrovamento del corpo senza vita. Il 27enne, che sarà sottoposto ad autopsia nei prossimi giorni, per capire se sia morto sul colpo o dopo ore di agonia, indossava un giobbotto e un paio di bermuda. Oltre allo zainetto contenente diverse bombolette spray. Sembra, ma è ancora da accertare, che la compagnia si trovasse nel Viterbese per partecipare a una sorta di sfida tra graffitari. L’obiettivo era dipingere più treni possibile. Massimiliano era partito da Cologno all’inizio della scorsa settimana: aveva preso il treno alla stazione Centrale, dicendo ai genitori, con cui divide la casa di Cologno, che avrebbe trascorso un breve periodo di vacanza nel sud Italia. Ma a Viterbo ha trovato la morte. C’è un precedente che risale al 2002: allora un graffitaro di appena 14 anni rimase fulminato mentre dipingeva un treno della metropolitana milanese.







    Grazie ad Hano.It per l'identificazione della Tag del writer

    Edited by Il Della - 23/8/2005, 19:23
     
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  2. Il Della
     
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    Ora, lungi da me stare a fare polemica anche su un caso simile, ma leggete il secondo articolo... Cioè... come lo stesso episodio può essere travisato per apparire in un modo completamente diverso...

    "un gruppo di suoi amici writer come lui" diventa con sommo disprezzo "gli amici, anche loro graffitari"

    lui, che nel primo articolo veniva descritto "intento a tracciare dei graffiti sulle pareti di alcuni vagoni in sosta" diventa praticamente un pericoloso criminale, in quanto "imbrattava con bombolette spray colorate i treni fermi"

    Nel primo articolo si parla della "sua passione", nel secondo trattano i writer come una sorta di razza a parte con degli strani riti basati su atti vandalici "Sembra, ma è ancora da accertare, che la compagnia si trovasse nel Viterbese per partecipare a una sorta di sfida tra graffitari. L’obiettivo era dipingere più treni possibile"

    Cioè... non è per andare sempre a sottilizzare, ma non notate l'immagine che il secondo articolo dà dei writer? L'utente medio lo legge e si figura dei ragazzi (chiamati in tono dispregiativo "graffitari") in giubbotto e calzoncini (l'accento posto sullo stile di vestiti non è casuale, serve a rafforzare l'immagine dei disadattati) che girano armati di bombolette a sporcare più cose possibile come primitivo sfoggio di abilità (che nell'articolo sembra non abbiano niente a che fare con l'arte). E' ovvio che poi ci danno addosso...
     
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  3. c0dA
     
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    Dell, lo sai anke tu... la gente considera i writer imbrattatori..
     
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  4. LauraTalents
     
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    della l'avevo notato anche io leggendo al primo impatto... ma che tristezza!!!
     
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  5. Phinex_chainer
     
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    CITAZIONE (Il Della @ 23/8/2005, 19:15)
    Sembra, ma è ancora da accertare, che la compagnia si trovasse nel Viterbese per partecipare a una sorta di sfida tra graffitari. L’obiettivo era dipingere più treni possibile.

    yes...... io abito lì vicino e sono a conoscenza di kuesta sfida...partecipano anke dei writer ke konosko....
     
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  6. spray_line
     
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    rip.... kuando si pratika il writing si sa a kosa si va in kontro....

    Edited by spray_line - 11/9/2005, 12:41
     
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5 replies since 23/8/2005, 18:15   1015 views
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