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schmit.
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voglio mettere questa poesia che mi piace molto:
Come ti amo?
Come ti amo? Lascia che ti annoveri i modi.
Ti amo fino agli estremi di profondità,
di altura e di estensione che l’anima mia
può raggiungere, quando al di là del corporeo
tocco i confini dell’Essere e della Grazia Ideale.
Ti amo entro la sfera delle necessità quotidiane,
alla luce del giorno e al lume di candela.
Ti amo liberamente, come gli uomini che lottano per la Giustizia;
Ti amo con la stessa purezza con cui essi
rifuggono dalla lode;
Ti amo con la passione delle trascorse sofferenze
e quella che fanciulla mettevo nella fede;
Ti amo con quell’amore che credevo aver smarrito
coi miei santi perduti, - ti amo col respiro,
i sorrisi, le lacrime dell’intera mia vita! - e,
se Dio vuole, ancor meglio t’amerò dopo la morte.
Elizabeth Barrett Browning
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schmit.
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La Vita
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La vita
questa creatura
mutabile
penetrata,sorseggiata,amalgamata
condivisa, generosamente offerta
e generosamente accolta
Quiete dell'anima
in tutte le pieghe
dell'innumerevole modo di essere
desideri appagati
sogni non piu' rincorsi
La vita
dono gratuito
traguardi raggiunti
offerte generose
condivise
non piu' catene
di una vita incompresa
liberta' d'essere
cio' che si vuole.
letizia schmit
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schmit.
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Vorrei
Vorrei essere
gocce di pianto
di gioia
sul tuo viso
affranto
letizia schmit
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schmit.
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Pianto di foglie in autunno
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Come il pianto mio
in questa stagione
finita
e resto con gli occhi
fissi
alla primavera perduta
chissa'...
Un giorno rivedro'
spensieratezza mattutina
ora è sera...
ed io giaccio
debole e forte
e la speranza intatta
letizia schmit
Edited by schmit - 18/8/2005, 12:11. -
schmit.
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Egli sollevò la testa e guardò
intensamente il popolo,
e su ognuno di essi si posò
una grande quiete.
L’amore è quanto
di meraviglioso
si vivifica dentro ciò che
semplicemente la vita esprime
e voi, attraverso la ragione
che si rende visibile col sentimento,
qualunque sia la ragione che vi spinge ad accudirlo.
La sua mano può afferrarvi con un fremito felice:
dunque è impaziente d’aprire la porta dov’è imprigionato.
Se l’amore vi chiama ...andate.
Seguitelo, affinchè possano
le sue braccia cingervi,
e voi nell’affidare
senza esitare l’anima.
Vi condurrà
per strade ardue e scoscese.
Oppure
sarà pronto a nascondere,
tra morbide piume,
un pugnale pronto a ferirvi.
E al saggio appello del cuore
gustatene il piacere della sua voce.
L’amore può dissolvere i vostri sogni
così come il vento del nord sconvolge il giardino.
Giacché l’amore incorona e crocifigge.
E come fa fiorire così è pronto a recidervi.
Oppure
può farvi salire alle vostre sommità
per accarezzare i rami più teneri
che fremono al sole.
O farvi scendere
alle vostre radici e scuoterle
fin dove si avvinghiano alla terra.
Può accogliervi
come spighe nel covone
e battervi fino a denudarvi.
Potrà frantumarvi
fino a liberarvi dalle spoglie
e per fare di voi bianca farina.
Vi impasterà fino a quando non sarete morbidi.
E vi affiderà alla sua sacra fiamma affinché
diventiate il pane che si mangia sulla sacra mensa di Dio.
Tutto questo può compiere per voi l’amore,
affinché sarete degni dei segreti del vostro cuore,
e in questo farvi frammento del cuore della Vita.
Ma se per paura cercherete nell’amore
unicamente la pace e il piacere allora
sarà meglio che copriate
la vostra nudità
e uscite dalla sua soglia.
Nel mondo senza stagioni
si può ridere,
ma non tutto il vostro riso,
e piangere,
ma non tutte le vostre lacrime.
L’amore nulla dà fuorché se stesso e non attinge che da se stesso.
L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto.
Solo l’amore basta all’amore.
E quando amate non dovreste dire:
«Ho Dio nel cuore»,
ma piuttosto, «Io sono nel cuore di Dio ».
Non cercate di guidare l’amore,
se vi ritiene degni, sarà lui a guidarvi.
Null’altro desiderio ha l’amore
se non di appagare se stesso.
Ma se amate e, inevitabilmente bruciate,
siano i vostri questi desideri:
Diventare acqua per sgorgare come
un melodioso ruscello e cantare il suo gorgheggiare alla notte.
Saper comprendere la pena che dona la troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d’amore.
E sanguinare arrendevoli e gioiosi.
Destarsi all’alba con il cuore pieno di ali e
rendere grazie per un altro giorno d’amore.
Riposare nell’ora del meriggio
e meditare sul rapimento che dà.
E pieni di gratitudine, rincasare la sera.
E addormentarsi
con una preghiera in cuore per l’amato
e un canto di lode sulle labbra.
Gibran K. Gibran
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schmit.
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Il bene trionfa...sempre.
Chi osserva e chi dona
lasciando parlare...
capisce e si informa,
comprende e ridonda
di bene sull'altro
volendo la pace
di deboli, afflitti,
di false realta'
nei cuori di pietra,
di piccoli intrighi
orditi per nulla,
di atavici odi
inconsci a se' stessi
che rendon la vita
inutile e vessa.
letizia schmit
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schmit.
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In questo tempo
piu' vicina al mio tempo
scaduto
mi ricordero'
di tutti gli attimi spesi sperperandoli,
di tutti gli attimi
non fruttati,non vissuti
...e sono tanti...
un terzo della mia vita.
Ho perso di crescerti accanto Padre mio,
ho perso di comprenderti
compagno ideale,
ho perso primavere ,estati, autunni e inverni
intenta a pensare al mio futuro,
e mi sono lasciata dietro l'oggi,
l'attimo fuggente sfuggitomi.
per orgoglio stupido
ho lasciato il meglio
e ricercarlo non serve.
Le cose che vanno non tornano uguali.
E pur sapendolo,
ancora mi vincono
gli orgogli e le false verita'.
Stupidi e sciocchi...
la vita
se ne fa un baffo
dei nostri puntigli...
della nostra etica.
La vita scorre lasciandoci indietro
a dibatterci fra il giusto e l'ingiusto
e ride beffarda di noi.
letizia schmit
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schmit.
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schmitOct 9 2004, 23:56
Ode al vino
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vino rosso rubino
nella mia mano in coppa
alle mie labbra
io poggio,
sorseggiando
e gustando
il nettare gentil
che tanto inebria
O vinello novello
or mi appresto
all'inebrio
del profumo,
al gusto sobrio
e al deglutir
gioioso
A te io brindo,
al mio bello sentir
ai dolci inganni
alla mia vita
e agli aiutati
affanni.
ls
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schmit.
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vi è capitato mai di non ricordare di aver scritto questa o quella poesia? a me è capitato rileggendo queste ultime... . -
schmit.
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le stagioni della vita
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il mio pianto
in questa stagione finita
e resto con gli occhi
fissi
alla primavera perduta
letizia schmit.