Boss fu assassinato dai suoi perche' omosessuale

***

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. schmit
     
    .

    User deleted


    «Aveva rapporti con uomini»
    I capimafia lo fecero uccidere
    TORINO
    Il procuratore di Palermo, Antonio Ingroia, da molti indicato come l’erede di Paolo Borsellino, rivela che il boss, Johnny detto Boy d’Amato, a cui si ispirarono gli sceneggiatori della celebre serie televisiva dei Soprano per creare il personaggio di Vito Spatafore, fu assassinato perchè si scopri che era omosessuale. «Fu assassinato perchè gay. Ucciso da un suo compare in quanto aveva rapporti sessuali con altri uomini» rivela Ingroia in un’intervista rilasciata a Klaus Davi per la sua rubrica su You Tube.

    «Si tratta di Johnny detto Boy d’Amato, membro della famiglia dei De Cavalcante che controllava il New Jersey , nonchè molto vicino al super boss usa John Gotti- spiega. Ad assassinarlo fu il killer Anthony Capo membro della stessa famiglia di D’Amato che scopri attraverso la fidanzata di D’Amato come il boss frequentasse locali per scambisti e li amoreggiasse con uomini». Fu così che Capo, su ordine del boss Stefano Vitabile (nei Soprano è il personaggio Phil Leopardo interpretato da Frank Vincent), decise di ucciderlo a sangue freddo nel 1992 con 4 colpi di pistola sparati in auto.

    «Capo confessò lui stesso di aver freddato Johnny Boy«, come ricorda Ingroia, «in quanto per i boss sarebbe stato impossibile sedersi attorno a un tavolo con le altre famiglie per trattare affari con il solo sospetto che uno di loro fosse omosessuale». La storia totalmente sconosciuta in Italia non ha lasciato indifferente il pubblico americano. Tanto è che gli sceneggiatori dei Soprano partirono dalla storia di D’Amato per modellare su di lui il personaggio di Vito Spatafore, protagonista della serie, e appunto descritto come gay.

     
    .
0 replies since 20/7/2008, 16:22   102 views
  Share  
.