| Mmh... non puoi odiare Berseeeerk!
Ma hai mai letto una sola pagina del manga? E' forse la migliore opera mai uscita in Giappone negli ultimi cinquant'anni, soprattutto a livello visivo, che ha un impatto davvero possente.
La storia, inoltre, è talmente lunga e intricata che se Miura non prendesse del fosforo se la dimenticherebbe pezzo per pezzo.
Per quanto riguarda Grifis ed Alex, in punti in comune ci sono eccome. Il parallelismo non mi pare azzardato. Hanno entrambi una visione del mondo molto schietta e precisa, senza sfumature. Inoltre, l'ambizione dove la metti? Quella di Grifis è palese e negativa, mentre quella di Alex è pura follia: è un'ambizione senza la gloria, quella di voler uccidere la persona che sta in cima al mondo. E' sempre un sogno impossibile, che entrambi inseguono con una determinazione totalmente inarrestabile. Sono sicuro che hai sentito spesso il termine "burning ambition"... e che sai che ha molte letture.
Grifis è un personaggio negativo, mentre Alex no. Questa è l'unica differenza tra i due alla fine... e la si riscontra facilmente nel modo in cui vengono doppiati. Grifis è infido, sottile, e la sua distanza dal mondo è creata per distaccarsene con disprezzo, perchè egli ha il senso della superiorità assoluta in sé. Quella che crea Alex, invece, è solo un collegamento mancante, una parte di sé che ha perso e che non vuole più trovare. Non sente il bisogno di sentirsi unito al mondo, perchè non se ne sente più parte.
Poi siamo d'accordo per il resto, nel senso che Grifis è un pazzo maniaco, ma anche Alex, nei momenti di rabbia violenta, non riesce più a contenere le sue emozioni dietro la maschera. Sono simili anche in questo, se vogliamo.
Per quanto riguarda la visione "titanica"... beh, Alex è così, secondo me. La sua sfera più intima è qualcosa che difficilmente trapela. L'amore è certamente non corrisposto con Sophia, ma non significhi che lui non ci tenga a lei, e lo ha dimostrato più volte. Diciamo che in mente ha ben altro, e che il suo cuore ormai è perduto. Quando si scivola nel lato oscuro, è difficile rendersi conto di quello che sta accadendo attorno a te, la visione delle cose cambia e le priorità sono diverse.
Alex può essere gentile, dolce e comprensivo, e lo dimostra anche nei confronti di Claus e di altri membri del suo equipaggio... l'"Alex dei bei tempi andati" non è affatto morto, ma coperto da scorie di grigio e nero, che lo hanno fatto scomparire sotto un'apparenza inflessibile e refrattaria a tutto. Alex non ha affatto bisogno di mostrare affetto perchè non ne vuole più ricevere, perchè non si considera più un uomo vivo.
E' come il "sogno senza fine" di Spike... ricordi?
Ti sembra una visione troppo titanica di Alex, la mia?
Ok, ora scappo sul serio!
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