L'Arte di sopravvivere

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  1. Schou
     
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    Adesso voi mi direte che c'entra con l'arte?
    Eh...si amici, l'arte migliore che uno conosca è sempre stata quella della sopravvivenza.
    Se non conosci quest'arte sulla terra sai ben poco.
    Guardate che non parlo solo del cibo, ma anche e soprattutto della forza di spirito per riuscire a rimanere in vita.
    Muore anche il mare, diceva una nota poesia,io dico muore anche lo spirito senza il quale vivere su questa terra è impresa da scalatori di alta montagna.
    Ma sapete quali sono le lotte che ogni buon "artista" deve saper sostenere?
    Capi irascibili,colleghi prepotenti,ambiente competitivo?
    In ufficio vi sentite come in una jungla?
    Per sopravvivere imparate da chi se ne intende:gli scimpanze'.
    Loro se la cavano da sempre nell'ambiente piu'gerarchico,
    piu' ostile e selettivo che ci sia : la natura selvaggia.
    Per quanto bizzarro,il consiglio arriva da un serissimo
    studio dell'universita'di Chicago.
    Osservando il comportamento di alcune scimmie,
    gli scienziati si sono concentrati sul modo in cui gli animali
    collaborano tra loro e sul modo in cui reagiscono,
    per esempio,alle disparita' di trattamento.
    Hanno cosi' ricavato 5 regole d'oro da tenere presenti
    anche tra corridoi e scrivanie:
    1: non prendersi meriti degli altri,per non demotivarli;
    2: ingraziarsi i colleghi e i superiori,in modo da assicurarsi preziosi alleati in caso di conflitti;
    3: cercare la pace dopo un litigio'per ridurre lo stress ed evitare nuovi scontri;
    4: tenere(ed esibire)comportamenti collaborativi.

    L'ultimo consiglio,infine è per i capi:
    bisogna saper dosare la propria autorita' e motivare i dipendenti.

    Altro che legge del piu' forte.

    Tenete presente queste piccole regolette che consiglio a tutti anche ai forumisti di questi "nobili" forums e soprattutto lo consiglio agli "sparvieri" della rete.

    Edited by schmit - 3/2/2015, 20:19
     
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  2. rsorrt
     
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    CITAZIONE (Schou @ 26/6/2008, 11:55)
    Adesso voi mi direte che c'entra con l'arte?
    Eh...si amici, l'arte migliore che uno conosca è sempre stata quella della sopravvivenza.
    Se non conosci quest'arte sulla terra stai ben poco.
    Guardate che non parlo solo del cibo, ma anche e soprattutto della forza di spirito per riuscire a rimanere in vita.
    Muore anche il mare, diceva una nota poesia,io dico muore anche lo spirito senza il quale vivere su questa terra è impresa da scalatori di alta montagna.
    Ma sapete quali sono le lotte che ogni buon "artista" deve saper sostenetre?
    Capi irascibili,colleghi prepotenti,ambiente competitivo?
    In ufficio vi sentite come in una jungla?
    Per sopravvivere imparate da chi se ne intende:gli scimpanze'.
    Loro se la cavano da sempre nell'ambiente piu'gerarchico,
    piu' ostile e selettivo che ci sia : la natura selvaggia.
    Per quanto bizzarro,il consiglio arriva da un serissimo
    studio dell'universita'di Chicago.
    Osservando il comportamento di alcune scimmie,
    gli scienziati si sono concentrati sul modo in cui gli animali
    collaborano tra loro e sul modo in cui reagiscono,
    per esempio,alle disparita' di trattamento.
    Hanno cosi' ricavato 5 regole d'oro da tenere presenti
    anche tra corridoi e scrivanie:
    1: non prendersi meriti degli altri,per non demotivarli;
    2: ingraziarsi i colleghi e i superiori,in modo da assicurarsi preziosi alleati in caso di conflitti;
    3: cercare la pace dopo un litigio'per ridurre lo stress ed evitare nuovi scontri;
    4: tenere(ed esibire)comportamenti collaborativi.

    L'ultimo consiglio,infine è per i capi:
    bisogna saper dosare la propria autorita' e motivare i dipendenti.

    Altro che legge del piu' forte.

    Tenete presente queste piccole regolette che consiglio a tutti anche ai forumisti di questi "nobili" forums e soprattutto lo consiglio agli "sparvieri" della rete.

    E' interessante rendersi conto che

    questi studi scoprono l'acqua calda e rivelano sempre che l'intelligenza umana è molto al di sotto dell'istinto animale per quanto riguarda l'armonia con la natura.

    Gli scimpanze per istinto sanno cosa è loro utile e lo fanno, rispettano le regole..

    gli uomini per intelligenza sanno quello è loro dannoso e... lo fanno, si creano le loro regole e soccombono impietosamente...

    L'intelligenza umana si è rivelata incapace nei confronti della saggezza del vivere

    l'istinto invece no è perfettamente adatto.


    Qualcuno potrebbe dire: "ti auguri una società di bestie feroci" ?
    Io potrei dire "al contrario... mi auguro che finisca...!!!"

    :woot:

     
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  3. schmit
     
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    CITAZIONE
    Muore anche il mare, diceva una nota poesia,io dico muore anche lo spirito senza il quale vivere su questa terra è impresa da scalatori di alta montagna.

    per una volta non sono d'accordpo con te :)
    è vero che vivere comporta una buona dose di "scalate" se per scalate si intendono le difficolta' che ognuno deve affrontare, ma esiste un metodo molto piu' semplice. Io ti dico il mio: Le difficolta' bisogna lasciarle al loro corso, piu' ti affanni a evitartele e piu' te ne vengono. Io le affronto attendendo che passi la bufera, certa che dopo la pioggia c'è il sereno. E' una legge dell'universo.
    Del resto se non ci fossero le bufere non si rigenererebbe la natura. Ti è capitato mai di avere paura di affogare al mare? piu' ti dibatti e piu' sotto vai, allora il segreto è stenderti a pelo dell'acqua quel che si chiama:"fare il morto" aspettare che l'ansia si plachi e proseguire.
     
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  4. rsorrt
     
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    CITAZIONE (schmit @ 26/6/2008, 19:23)
    CITAZIONE
    Muore anche il mare, diceva una nota poesia,io dico muore anche lo spirito senza il quale vivere su questa terra è impresa da scalatori di alta montagna.

    per una volta non sono d'accordpo con te :)
    è vero che vivere comporta una buona dose di "scalate" se per scalate si intendono le difficolta' che ognuno deve affrontare, ma esiste un metodo molto piu' semplice. Io ti dico il mio: Le difficolta' bisogna lasciarle al loro corso, piu' ti affanni a evitartele e piu' te ne vengono. Io le affronto attendendo che passi la bufera, certa che dopo la pioggia c'è il sereno. E' una legge dell'universo.
    Del resto se non ci fossero le bufere non si rigenererebbe la natura. Ti è capitato mai di avere paura di affogare al mare? piu' ti dibatti e piu' sotto vai, allora il segreto è stenderti a pelo dell'acqua quel che si chiama:"fare il morto" aspettare che l'ansia si plachi e proseguire.

    "...È meglio non fare nulla e prendersela comoda.
    Quando mi viene fame mangio il mio riso;
    quando mi viene sonno chiudo gli occhi.
    Gli sciocchi ridono di me,
    ma il saggio comprende.."


    ma.. le parole che più amo e che rispecchiano molto quello che in fondo a me sento spesso sono queste:

    "Nel mio verde eremo
    Seduto o in piedi
    La mia sola preghiera:
    Prima di me,
    Far passare tutti gli esseri..."

    In entrambi casi... vivere non è una corsa ad ostacoli per chi non si oppone alla corrente ma cede e asseconda il corso delle acque..

     
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  5. schmit
     
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    che dirti se non:sono d'accordo?
     
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  6. doroty2
     
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    non ho capito,sei daccordo o non sei daccordo? fai come la sibilla:andrai tornerai, non, morirai in guerra...
     
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  7. filli
     
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    dopo il non ci sono due punti :P
     
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  8. doroty2
     
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    allora:
    dopo il non, (virgola) ci sono due punti (:) :P
     
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  9. filli
     
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    o no!!! basta la scuola...sono in ferie! :P
     
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  10. gionatan
     
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    Queste regole sono illuminanti ma non consentono la sopravvivenza in un ambiente veramente ostile. -_-
     
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  11. gionatan
     
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    Come se la passano gli altri lavoratori in questi tempi di crisi, non tutto sembra essere uguale!

    Eccone quì alcune domande ricorrenti.

    Cosa fai se nel tuo posto di lavoro i tuoi diritti sono messi in discussione tutti i giorni?
    Come fai a tenere comportamenti collaborativi con quei colleghi che assumono comportamneti studiati apposta per eliminarti fisicamente dall'ufficio? O capi che vogliono tenerti sulla soglia della porta tutti i giorni perchè così è più sicuro per loro?
    Cosa fai se l'obbiettivo non è avere un premio di rendimento o l'aumento di stipendio o la carriera, perchè nel tuo posto di lavoro queste cose non esistono e vedere riconosciuto un merito è quella pacca sulla spalla che ti avvisa di aver vinto il biglietto per essere il prossimo che salta?
    Come fai ad ingrazziarti i colleghi quando c'è la regola della sopravvivenza, dove se tu salti sopravvive l'altro? Dove l'azienda può andare avanti proprio perchè ogni tanto qualcuno salta, come un combustibile che ogni tot km viene consumato?
    Cosa fai tutte quelle volte in cui rischi la salute e a volte la vita?
    Cosa fai quando non hai alcuna possibilità di cambiare questo lavoro perchè il tuo orologio biologico è scaduto e finiresti prima disoccupato, poi la tua famiglia sotto i ponti, poi i tuoi figli emarginati? Sensa un soldo.

    Guardate che questa è la realtà in molti posti di lavoro, non pensate che questa sia una visione pessimista e gentilmente non negate l'evidenza.
    Io ho trovato solo alcune risposte a questi dilemmi ma non ve le dò subito, perchè sono MOLTO CURIOSO di sapere che ne pensate, di questo tipo di probblemi messi tutti insieme come spesso succede oggi.
     
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  12. gionatan
     
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    Organizzatori, rispondete.
     
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  13. frichicchio
     
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    CITAZIONE
    Cosa fai se nel tuo posto di lavoro i tuoi diritti sono messi in discussione tutti i giorni?
    Come fai a tenere comportamenti collaborativi con quei colleghi che assumono comportamneti studiati apposta per eliminarti fisicamente dall'ufficio? O capi che vogliono tenerti sulla soglia della porta tutti i giorni perchè così è più sicuro per loro?
    Cosa fai se l'obbiettivo non è avere un premio di rendimento o l'aumento di stipendio o la carriera, perchè nel tuo posto di lavoro queste cose non esistono e vedere riconosciuto un merito è quella pacca sulla spalla che ti avvisa di aver vinto il biglietto per essere il prossimo che salta?
    Come fai ad ingrazziarti i colleghi quando c'è la regola della sopravvivenza, dove se tu salti sopravvive l'altro? Dove l'azienda può andare avanti proprio perchè ogni tanto qualcuno salta, come un combustibile che ogni tot km viene consumato?
    Cosa fai tutte quelle volte in cui rischi la salute e a volte la vita?
    Cosa fai quando non hai alcuna possibilità di cambiare questo lavoro perchè il tuo orologio biologico è scaduto e finiresti prima disoccupato, poi la tua famiglia sotto i ponti, poi i tuoi figli emarginati? Sensa un soldo.

    domande interessanti, ti rispondero' una per una:
    1purtroppo c'è poco da fare perche' dipende dal posto che occupi, se è nella pubblica amministrazione sei meno controllato, ma in una azienda privata quello che al datore di lavoro interessa è la produzione,quindi tutto cio' che puo' rallentarla è messo in discussione, oggi piu' che mai.
    2 non credo che un datore di lavoro voglia mettere alla porta la pedina vincente...è vero che c'è crisi, ma un buon lavoratore, che produce, non si cambia mai.
    Certo, ora per le piccole aziende ci sono piu' difficolta' in quanto le banche non danno prestiti se non alle aziende che garantiscono i fatturati. Dovresti essere piu' preciso e dirci in quale tipo di Azienda lavori.
    Il mobbing del quale mi pare parli tu è sempre esistito, ma da questo ci si puo' difendere legalmente. Molte cause sono state vinte.
    Il problema salute, mi pare il piu' grave e io consiglierei di denunciare alla procura gli ambienti di lavoro non sicuri, come denuncerei le aziende che hanno i lavoratori in nero.
    Rischi di perdere il lavoro?
    Puo' darsi, ma almeno si garantisce l'andamento del lavoro.
     
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  14. gionatan
     
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    Gentile organizzatore Frichicchio,
    spero che tu non sia l'unico interessato alla situazione lavorativa, vista con un pizzico di cruda realtà.
    Comunque non è tutto oro ciò che luccica e neppure tutto nero cio che non si riesce a capire. Ogni promessa è un debito.
    Credo che molte delle difficoltà che si incontrano oggi giorno nei luoghi di lavoro non sono più riconducibili alle mere frustrazioni che si vivono nel tentativo di fare scalate, di incontrare persone prepotenti che ti passano avanti percependo stipendi più alti del tuo, di non ricevere il premio di rendimento atteso, di non vedere riconosciuti i propri meriti e più semplicemente non riuscire a realizzare la propria persona nell'ambito lavorativo. Queste sono realtà passate, ormai appartenenti ad una sfera legata quasi alla fantasia, riserva di una nicchia di aventi diritti acquisiti ormai avviata sulla strada della completa estinzione. Magari fossero questi i probblemi. Oggi i lavoratori sono chiamati a sacrifici estremi e in futuro pare anche maggiori. Si osservi che molte grandi aziende, sono in fase di ristrutturazione, ed il change management sta facedno strage non solo di impiegati degli uffici, ma anche e soprattutto di ruoli. Si perdono i ruoli, le mansioni, l'esperienza, si impoverisce il sistema lavoro standardizzando le funzioni ed i processi e si perde quella diversificazione che spesso costituiva la base della vera innovazione organizzativa. Chi ha diritti contrattuali forti stenta ad avanzare e viene rosicchiato dall'inflazione, chi non ha diritti contrattuali cerca di fare il mercenario in un mare in cui lui è un pesce piccolo in mezzo a poteri contrattuali aziendali spropositatamente impari, chi percepisce la pensione la vedrà crescere non molto e comunque rosicchiata dall'inflazione, chi non ha lavoro è costretto ad accettare di tutto purchè all'inizio possa essere qualificante per il suo curriculum vite e poi se non salta il muro, accettare tutto e basta. Gli studenti devono sperare di poter ancora studiare senza dover prendere un mutuo per mantenersi quegli studi che dovrebbero portarli a poter pagare quel mutuo che hanno contratto. Prima ho letto, muro. Cosà è il muro?Boh. Stratificazione sociale forse, no, non può essere, non esiste una forte stratificazione sociale in Italia. Ma domani invece? La produzione è fatta di mercati maturi ormai, la ricrescita post bellica è avvenuta, le generazioni e le eredità si sono succedute, e non sembriamo più quel popolo che usciva con difficoltà dalla seconda guerrà mondiale. Ci sono pressupposti sufficienti per pensare all'eventualità di futura stratificazione. Ricapitolando quindi, si stà pensando al lavoratore come ad un automa, si perde la testa, le braccia e tutta la sfera personale affettiva necessaria all'essere umano. Non di solo pane vive l'uomo. Ma qui neanche il pane si vede tanto e quando la pancia fa male male mi dite dove si trova lo spazio per altro. La scala dei bisogni parla chiaro, prima i bisogni fisiologici. Prima bisogna sopravvivere. E allora? che si può fare? Sviluppo. Si occorre fare sviluppo. Ma lo sviluppo non si fa dall'oggi al domani, ed essendo oggi in questo punto di partenza si deve mettere in conto un periodo di relativa frizione prima di giungere ad un ritrovato benessere.
    Qui entra in gioco la vera arte di sopravvivere. Basta lagne, o si sopravvive oppure no, stop.
    L'arte prima di tutto occorre impararla, e quindi ampliare i propri sensi, aprite gli occhi della mente e studiate. Si proprio così, studiate. Quante cose si possono risolvere con un bagalio culturale forte, tante forse anche quelle che proprio servono a voi per sopravvivere nella vostra realtà quotidiana.
    L'arte è sudore, fatica, esercizio, sale della vita che fa apprezzare le cose semplici e non deridere il superfluo, che come non mai comparirà davanti ai nostri occhi, increduli. Risparmaite quindi, e trasformate lo spreco in riserva per i giorni dell'inverno della vita, pensate alla famiglia che è il migliore investimento. L'arte è condivisione e rispeto della fatica altrui, che come voi soffre, sì soffre. Non abbiate paura di soffrire e di fare fatica. Scoprirete di essere più forti di quanto pensiate, non è mica facile morire di fatica. Si può morire di stoltaggine, di eccesso, di ozio, ma di fatica è davvero difficile perchè il corpo umano è bestiale, migliora con la fatica dell'allenamento e tira fuori dei muscoli che neppure sapevate di avere, occhio però che non siamo macchine e quindi non ingolfatevi di monnezza senza mai concedervi un giorno di riposo, paghereste caro il vostro credervi superiori. No siamo superman ma eleganti animali pensanti. Condividete con chi avete a fianco il rispetto per la vita. Siate professionali, la professionalità serve, a tutti i livelli. Serve a voi, a chi sta sopra, a chi sta sotto, e vi rende necessari, basta accontentarsi di una soluzione pressapoco giusta, cerchiamo di cambiare mentalità. Il valore aggiunto non si crea con la magia, ma scaturisce dal lavoro e dalla fatica. Il valore sottostante ed intrinseco non dipende dal valore numerale. Un uovo nutre 30 calorie, non 0,15 Euro. Siate come api laboriose, siate come formiche risparmiose.
    Quante cose sapete fare contemporaneamente? Minimo due, meglio 10.
    Uomo avvisato è mezzo salvato. Noi viviano in tempi in cui la pigrizia di chi si sente al sicuro è così lenta che la povertà non farà fatica a raggiungerlo.
    Ed i colleghi antipatici? Si, si, sciocchini.
    Amate il vostro nemico perchè LUI è il vostro più grande stimolo a rimanere in vita. Ciao!
     
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  15. schmit
     
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    si si...tutto giusto...ma senza lilleri non si lallera... :P
     
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17 replies since 26/6/2008, 10:55   1270 views
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