l'ipocrisia

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  1. schmit
     
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    Il termine ipocrisia deriva dalla parola greca hypòkrisis(dal verbo hypokrìnesthai, che significa rispondere, recitare una parte).

    Parlando seriamente, gli ipocriti sono come le trasmissioni domenicali pomeridiane ("domenica in" e "buona domenica" per essere precisi) in Tv: non piacciono a nessuno ma non c'è pericolo che spariscano. Purtroppo.
    Il problema è che sono molto più numerosi di quel che crediamo e non corrispondono all'identikit di serial-killer, stupratori o ladri di cavalli, bensì di persone normalissime, come il nostro vicino di casa, gli amici, i colleghi e i parenti.
    Ovviamente è necessario saperli riconoscere e questo è possibile solo quando noi siamo abbastanza perspicaci e intuitivi , o quando l'ipocrita di turno non è quel che si definisce un genio del male, cioè in pratica quando si tratta di un pessimo attore incapace di reggere una doppia facciata (quando i veri fenomeni nel campo sono anche in grado di utilizzarne 3 o 4).
    In IRC si possono conoscere diversi esemplari di ipocrita, anche grazie al fatto che dietro allo schermo di un computer essi credono di poter dare di sè un'immagine qualsiasi, non veritiera, ben sapendo che difficilmente in chat si conoscono le persone così a fondo da poterle giudicare o capire alla perfezione.
    Questo però non vale per tutte le circostanze, anzi: è comprovato che il delitto perfetto non esiste, e quindi prima o dopo l'assassino si tradisce, lascia un'indizio (o le impronte digitali sull'arma del delitto, a seconda dell'astuzia individuale). Allo stesso modo se qualcuno mente deliberatamante in chat, prima o poi si tradisce, afferma il contrario esatto di quel che aveva dichiarato precedentemente; è solo una questione di tempo perchè gli scheletri fuoriescano dal suo armadio.
    Io penso comunque che alla base di un comportamento simile non vi sia una cattiveria o una perfidia esagerata, quanto invece una forma di insicurezza, che spinge a celare se stessi dietro ad una o più maschere. Paura di non essere accettati per quel che si è, che in fondo è qualcosa di comune a moltissimi di noi e che spinge un'elevatissima percentuale di ragazzi a seguire le mode, nel look, nell'acconciatura, nell'abbigliamento poichè è meglio apparire che essere. Che è un concetto che può non essere condiviso, ma che realisticamente non si può non riconoscere come reale: sarà anche triste per certi versi, ma è così.
    Per questo magari anche noi spesso siamo ipocriti, mentiamo a noi stessi prima che agli altri, ma non ce ne accorgiamo, o meglio non vogliamo accorgercene perchè è sempre difficile auto-analizzarsi obiettivamente e riconoscere di sbagliare.
    E' stupido fermarsi alle apparenze in chat, poichè così facendo si può anche credere d'avere decine d'amici e amiche, neanche si fosse Piersilvio Berlusconi (un nome a caso per evocare l'immortale detto secondo il quale "i soldi generano amici mentre i debiti te ne tolgono progressivamente"); ragionando in profondità si comprende con facilità che molti di essi sono solo persone che io definisco "finte sincere", non false (anche se spesso le prime son peggio delle seconde) con le quali puoi scambiare due parole ma nulla di più. Quello che dicono spesso è frutto della circostanza, è forzato, fa solo parte di un gioco e quindi andrebbe sensibilmente scremato, diviso per 2 e messo sotto radice.
    Altrimenti gli ipocriti non sono solo quelli che dicono e non mantengono, che straparlano, che disegnano scenari che nella vita reale non esistono: lo sono anche quelli che credono loro, che ingannano loro stessi e che pensano sempre in positivo.
    Non è necessario per forza essere negativisti (anzi , è dannoso a volte), basta solo essere realisti. Un famoso personaggio politico è passato alla storia, oltre che per i trascorsi governativi, per una frase fantastica contenuta in un suo libro con la quale concludo: "a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si indovina".

    letizia schmit

    Edited by Letizia Schmit - 15/5/2019, 20:45
     
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  2. schmit
     
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    L'ipocrisia è l'omaggio che la verità rende all'errore (George Bernard Shaw)

    Edited by schmit - 1/7/2005, 11:15
     
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  3. schmit
     
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    Carla Corradi psicologa

    Ci sono parole, comportamenti che nessuna legge punisce e che possono uccidere psichicamente una persona o almeno ferirla in modo grave e spesso irreversibile.
    La provocazione continua, l'offesa, la disistima, la derisione, la svalutazione, la coercizione, il ricatto, la minaccia, il silenzio, la privazione della libertà, la menzogna e il tradimento della fiducia riposta, l'isolamento sono alcune forme in cui si manifesta la violenza psicologica.

    Come si può definire la violenza psichica? È quella strategia che mira a uccidere, distruggere, annientare, portare al suicidio una persona, senza spargimento di sangue. La caratteristica fondamentale di questi comportamenti è la crudeltà esercitata dall'aggressore, il quale ben sa che lesioni fisiche o violenze sessuali potrebbero essere punibili come reato.

    Le strategie che mette in atto chi decide di annientare un essere umano sono molto subdole e mirano prima di tutto ad anestetizzare la vittima designata in modo che non possa reagire. Spesso, specie nell'ambito familiare, con la vittima si è prima instaurato un legame affettivo, per cui è già difficile individuare il limite sottile che separa un rapporto funzionante ancora da quello decisamente patologico. L'aggressore manda spesso messaggi contrastanti, nel senso che dice una cosa e ne pensa un'altra (doppio legame), mettendo in questo modo l'oggetto delle sue manovre in uno stato di confusione e nell'incapacità a capire cosa sta succedendo. Né essa ha possibilità di chiarire, perché l'interruzione della comunicazione bilaterale è un'altra delle manovre che l'aggressore instaura. Subentra così il senso di colpa di chi inizia a subire e con esso un tentativo di perfezionismo per cercare di spostare o annullare il bersaglio. Se tenta una reazione, dopo un periodo lungo di esasperazione, allora viene accusata di essere cattiva o malata.

    Sono psicologa psicoterapeuta del più di vent'anni e molte volte mi sono trovata verificare quanto peso abbiano dovuto nei miei clienti i comportamenti sopra elencati
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    Io aggiungo che, il delitto perfetto non esiste,e che prima o poi l'assassino si incastrera' da solo.
    LA VITA paga sempre a tempo e luogo.Chi fa del male avra' la giusta ricompensa.La VITA paga sempre con la stessa moneta.

    Edited by schmit - 1/7/2005, 12:20
     
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  4. rsorrt
     
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    Tutti recitano una, nessuna, centomila parti.
    La sincerità assoluta non esiste, tutti hanno una radice di ipocrisia.


    Nessuno sa di star recitando quando crede di non recitare
    ma recita talmente che crede sia sincerità la sincerità che davvero sente.
    (non ho manipolato da stupendo le parole di Pessoa ??? )

    Siamo tutti ipocriti
    solo che
    non lo sappiamo.

    Aggiungo una constatazione:
    non è vero che il delitto perfetto non esiste..
    esiste
    ed è la vita stessa.

    letizia schmit

    in alcuni casi è vero rsorrt,ma per chi vuole farsi uccidere!!!
    Non è la vita che ti uccide ma sei te stesso...

    Edited by schmit - 20/10/2015, 17:48
     
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  5. schmit
     
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    La vita non ti tradisce se non sei tu a tradirla.Gli uomini si'.
    Io,quando parlavo di ipocrisia mi riferivo a quella gratuita che fa male,a quella messa in atto per "gioco", a quelle persone che mentono sapendo di mentire,a quelle persone che fanno breccia sulla buona fede altrui che si prendono gioco degli altri in maniera subdola,spavalda,fiera di se' in quanto si sentono furbi,piu' intelligenti degli altri,invece sono soplo manipolatori cinici. Ci sono persone che arrivano a fingersi malate per fare presa sulle persone sensibili, per carpire con la pieta' il loro cuore. Mi riferivo a quella ipocrisia che si attarda a spiegare persino i particolari di una malattia inesistente,facendo soffrire chi a lei vuole bene, e mettendosi sotto i piedi il sentimento di chi la malattia l'ha subita veramente.Questa, non si puo' chiamare in nessun altro modo che cinismo e perfidia ed io di queste persone ho grande pieta' mista a sentimenti di repulsione.
    Tu dici:siamo tutti ipocriti? bhe' io in tutta coscienza ti dicop no,non siamo tutti ipocriti. Ci sono persone meravigliose al mondo cosi' come ci sono persone descritte sopra.Il guaio è quando ci si imbatte in loro!!!

    Edited by schmit - 1/7/2005, 18:26
     
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  6. Marieamor
     
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    Hai ragione
     
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5 replies since 1/7/2005, 09:59   219 views
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