La questura a Roma nega la piazza S Giovanni al gay pride

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  1. schmit
     
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    Qualcuno ironizza su questa coincidenza: stessi orari e stesso luogo tra Gay Pride e concerto del Vicariato. Anche perché non è la prima volta che si creano problemi per quella piazza. «Noi abbiamo ottenuto l’autorizzazione l’11 aprile. Come mai si sono dimenticati di comunicarcelo finora?». Che un’autorizzazione precedente esista lo conferma la Questura. «Abbiamo documenti del Vicariato precedenti alla richiesta del Gay Pride». «La libertà di singoli ha come limite la libertà degli altri», commenta Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia. «Quello che non va nei Gay Pride è la consuetudine a offendere i sentimenti e il modo di pensare degli altri, l’ostentazione di un certo tipo di sessualità promiscua e sfacciata che non c’entra nulla con le tendenze omosessuali oggi pienamente accettate nella società. Chiedo scusa per il paragone, ma non ho mai visto i puttanieri andare in giro a osannare quelli che vanno a prostitute».

     
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  2. Schou
     
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    Finalmente! Niente contro i gay, ma tutto contro l'intolleranza ed il rispetto del prossimo.
    Il carnevale è a febbraio no? :P
     
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  3. schmit
     
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    La provocazione
    La «vendetta» del Gay Pride:
    drag queen vestite come la Carfagna
    Dopo il mancato patrocinio, «carro monografico» sul passato sexy. Lei: sono sobria, loro non lo saranno mai

    A 24 ore dal Pride di Roma — partenza domani alle 16 in piazza della Repubblica — la comunità gay affila le armi dell'ironia. E punta l'obiettivo sul ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna che ha negato il patrocinio al corteo (patrocinio non concesso nemmeno dal sindaco Gianni Alemanno). La ministra chiede sobrietà? «Sarà accontentata, eccome», annunciano con un sorriso dal Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, organizzatore del Pride. Circolo che ieri ha ufficializzato la notizia di un carro monografico dedicato proprio alla Carfagna, non però in versione ministeriale, bensì in quella da sexy-calendario di qualche tempo fa (il riferimento è alle foto osé del ministro finite sulla stampa di mezzo mondo all'indomani del suo giuramento).


    Pronta e spiritosa la replica del ministro Carfagna, che ieri ha parato il colpo, per niente inatteso: «Iniziativa simpatica, ma scontata — ha detto —. Quello è il mio passato e mi farebbe piacere se tale mancanza di sobrietà non fosse il loro presente e, forse e purtroppo, il loro futuro. Se anche loro lasciassero alle spalle le esibizioni sarebbe molto più facile dialogare». «Alla parata Roma sarà invasa da 20 carri allegorici delle associazioni glbt (gay, lesbiche, bisessuali, transgender)», recitava il comunicato del Mieli di ieri. E fin qui tutto nella norma. Poi, la novità-Carfagna, giunta dopo le polemiche per la mancata concessione di piazza San Giovanni alla chiusura del corteo, decisa in extremis per la
    Mara Carfagna (Lapresse)
    concomitanza di un coro dentro la Basilica (ieri sul tema un attivista gay ha scritto al presidente della Repubblica giudicando il ritiro «un fatto grave, che mette a rischio la tenuta democratica del Paese»). «Ad aprire la parata — proseguiva la nota del Mieli — sarà il pullman a due piani fucsia del comitato Roma Pride, con a bordo la madrina Rita Rusic e altre personalità del mondo gay, tra cui Franco Grillini e Vladimir Luxuria. Seguirà il carro del Circolo Mieli-Muccassassina, che si intitolerà Sobrietà, autopatrocinato dal calendario di Mara Carfagna».

    L'«autopatrocinio » è, va da sé, un'iperbole sarcastica (e un pool composto dai più celebri travestiti della capitale, trapela, è al lavoro «per la migliore interpretazione della «Mara desnuda »). «Il Mieli ha fatto suo l'invito della Carfagna alla sobrietà — è stato spiegato — e ligio alle richieste del ministro ha deciso di seguirne le orme. Saranno presenti sul carro, in omaggio a ogni mese del famoso calendario, drag queens e gogo boys, elegantemente svestiti con gli stessi indumenti che la Carfagna indossava non molto tempo fa. Il carro rappresenterà una prigione dove gay, lesbiche e trans sono imprigionati e tenuti lontani dai diritti. Guardiane di questa prigione saranno le emule della Carfagna».

    Edoardo Sassi
    06 giugno 2008 da:Il Corriere della Sera

    CITAZIONE
    la comunità gay affila le armi dell'ironia.

    ironia? piu' che ironia io la chiamerei volgare provocazione...non fa ridere nessuno.





     
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  4. Mari-anna
     
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    Cara Lety, io non ce l'ho con nessuno, ognuno è libero della propria vita di fare cio' che vuole, ma non è libero di imporre agli altri spettacoli indecenti! Si puo' manifestare in modo da non offendere il comune senso del pudore. Bene hanno fatto a non aprire la piazza S. Giovanni a questa carnevalata.
     
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  5. Satja
     
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    Sarebbe ora che la finissero con questi cortei...ormai l'omosessualita' non fa piu' notizia!
     
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  6. n-uvoletta
     
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    sperano cosi' di ottenere i dico o qualsiasi altra cosa? bella serieta'!
     
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5 replies since 30/5/2008, 09:17   105 views
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