Il serpente

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Shiva!
TOPIC_ICON1  view post Posted on 14/6/2005, 17:06




In un tempo lontano, quando molti erano i viandanti che calcavano il cammino, un serpente velenoso aveva posto il suo domicilio lungo la via di uno dei tanti sentieri.Un vecchio saggio percorreva un giorno quel sentiero e dei giovani fanciulli, preoccupati di questo, gli corsero incontro per avvertirlo. Il vecchio saggio ringraziò i fanciulli dicendo loro che non aveva paura del serpente in quanto conosceva potenti preghiere che lo proteggevano da qualsiasi attacco o pericolo e continuò così a camminare.

All’improvviso durante il suo procedere un grosso cobra gli si parò davanti rizzandosigli contro ma, più il saggio si avvicinava al serpente più quest’ultimo si sentiva penetrare da una dolcezza infinita. Il vecchio saggio vedendo il serpente pronunciò una magica formula e il serpente all’istante crollò ai suoi piedi. A questo punto il vecchio chiese al serpente "Amico mio hai intenzione di mordermi?" Il serpente inebriato da tanta dolcezza non riusciva a rispondere, proseguì il saggio: vedi dunque, perché fai del male ad altre creature? Ti svelerò una sacra formula che tu ripeterai sempre, così imparerai ad amare ogni cosa e Dio e, nello stesso tempo perderai ogni desiderio di fare il male. Così fece, ed il serpente annuì col capo in segno di assenso poi rientrò nella sua tana per vivere da quel tempo in poi di innocenza e di purezza, senza provare mai più desiderio di ferire od uccidere alcun essere vivente.

Trascorso breve tempo, i giovani fanciulli, notarono il repentino mutamento del serpente e, credendo che egli avesse perduto il suo potente veleno si misero a tormentarlo, gettandogli pietre e trascinandolo per la coda per ogni dove. Il serpente anche se gravemente ferito non reagì a nessuno di questi soprusi e alla fine riuscì a nascondersi nella propria tana.

Molte lune passarono e, quando Dio volle, il vecchio saggio ripassò da quel sentiero e chiamò e, cercò il serpente ma senza nessun risultato.

I Fanciulli, gli si fecero incontro e gli dissero che il serpente era morto ma, il saggio non riusciva a crederci, egli, conosceva bene i sentieri della vita e le leggi divine, sapeva che una volta giunti alla conoscenza della potenza del nome di Dio non si poteva in alcun caso morire se non prima aver risolto il problema della vita, realizzare Dio.

Continuò quindi a cercare il cobra.

Finalmente dopo tanto cercare lo trovò pressoché ridotto ad uno scheletro: "come stai chiese il vecchio saggio", molto bene signore, rispose il serpente, grazie alla grazia di Dio tutto va bene. Ma perché sei ridotto in questo stato? Continuò il saggio. Conformemente alle tue istruzioni, cerco di non far più male ad alcuna creatura, attualmente mi nutro di foglie, ragion per cui sono un po’ dimagrito. Non può essere solamente il cambiar cibo ad averti ridotto così! Pensaci un attimo, replicò il vecchio saggio. Ah, si! Ora ricordo, dei fanciulli sono stati un giorno un po’ duri verso di me, mi hanno preso per la coda e mi hanno fatto volteggiare in aria scaraventandomi contro sassi e rocce, poveretti, non ne hanno colpa, non potevano sapere che mai io li avrei morsi.

Il vecchio saggio sorridendo dolcemente guardò il serpente dicendo: "povero amico mio, io ti raccomandai di non mordere alcuno, ma mai ti proibii di fischiare per allontanare coloro che ti perseguitavano e tenerli così a bada".
 
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