Italo |
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| Le prime parole da presidente. Che dire, sicuramente è una cosa inaspettata soprattutto in questo momento. Credo di aver contribuito allo sviluppo di Ponferrata per questi due anni, credo in fondo che se siamo arrivati qui sia anche in parte merito mio (nonchè, ovviamente, di tutta la coalizione che -a partire dal più volte presidente Cattivik- è sempre stata partecipe e ha lavorato con costanza), ma d'altra parte credo che negli ultimi mesi -diciamo per metà del mio mandato vicepresidenziale- sono stato poco presente per l'accumularsi di numerosi problemi. Che dire, sono stato il primo a spingere verso il consiglio del Quinto Mondo, verso la Costituzione, verso l'Indipendenza e verso un nuovo ordinamento, ma allo stesso tempo ho perso proprio le fasi conclusive di questi importanti momenti limitandomi a sporadici commenti. A questo punto sono quasi costretto ad accettare il mio primo mandato da presidente, vista la situazione che accomuna un po' tutti, con l'impegno di essere più partecipe a partire dalla fine di questo mese. Questo nuovo gabinetto di governo, che andrà costituendosi nei prossimi giorni, avrà sicuramente lo scopo di lavorare sulla struttura interna della nazione, avendo il precedente lavorato al suo inquadramento nello scenario micronazionale. Rinnovando così gli impegni presi 6 mesi fa e restando soprattutto fedeli alle linee di principio e di azione emerse nell'ambito dei congressi. Ma soprattutto rispettando qual'è la costituzione, l'essenza e lo spirito di questa nazione che, senza ombra di dubbio, è oramai la prima d'Italia. In queste legislature siamo sicuramente arrivati ad una maturità e ad una conoscenza tali da fornirci basi solide sulle quali costuire il futuro, senza nessuna arroganza posso -e possiamo- dimostrare una cultura micronazionale notevole, che ci permette di continuare su una strada solida che già conosce quali sono le difficoltà e quali sono i sentieri da non seguire.
Italo, presidente della Repubblica di Ponferrata
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