il tempo...

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Sè#9
view post Posted on 26/5/2005, 12:45




Da sempre l'uomo nella storia si è posto il problema di quella infinita successione di istanti che segna con il suo continuo evolversi la nostra stessa vita. Considerandone infatti l'intangibilità, si ha sempre avuto l'esigenza di confrontarla con parametri adeguati che potessero seguirne il decorso. Ed ecco allora l'astronomia ed i suoi processi, il moto degli astri, le stagioni, ed ogni altro evento che abbia influenza sulla vita umana.



Tuttavia, grazie al processo tecnologico, è stato possibile utilizzare anche grandezze di natura diversa, come per esempio gli orologi atomici, che permettono una maggiore precisione laddove si è scoperto che i metodi astronomici, se non adeguatamente regolati, porterebbero a delle corruzioni del tempo stesso. Basta pensare al rallentamento del moto della Terra, che, seppure impercettibile, su larga scala provoca errori di una certa rilevanza.

Per la sua misurazione allora si possono usare sistemi di tipo diverso, anche se allo stato attuale la nostra esistenza continua ad essere legata a quei fenomeni di natura astronomica di maggior rilievo, quali il moto di rotazione e di rivoluzione della Terra, il conseguente moto apparente del Sole e delle stelle, l'alternarsi del giorno e della notte ed il ciclo delle stagioni.

Il nostro punto di riferimento sarà basato allora sul moto apparente dell'astro maggiore, il Sole, o su quello di un determinato punto del cielo, il punto d'ariete. Da ciò otterremo dei sistemi di misurazione, ognuno con caratteristiche diverse, ma comunque utili ai fini del computo del tempo, sia esso inteso come una successione di istanti o come un intervallo temporale fra due eventi.
 
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Sè#9
view post Posted on 26/5/2005, 12:46




TEMPO SOLARE

Già dall'antichità, quando non esistevano ancora le necessarie conoscenze scientifiche, il primo strumento di cui si servì l'uomo è stato il Sole, o meglio il suo danzare fra l'orizzonte nel corso delle stagioni, che giornalmente lo proietta nel cielo lungo traiettorie differenti a seconda dei mesi. E' noto infatti come esso, sorgendo ad Est e tramontando ad Ovest, descriva in cielo degli archi di cerchio differenti che distano fra +23,5 e -23,5 gradi dall'equatore celeste. Conseguentemente questi intersecheranno in punti diversi il meridiano del luogo e quindi l'orizzonte terrestre. Allora per conoscere il tempo basta riportare tali punti su una determinata scala di valori.



E' così che nacquero i primi orologi solari detti anche Quadranti o Meridiane, i quali servendosi dello gnomone, un'asta verticale o un foro in una parete, ne proiettavano l'ombra su una curva di valori che dava instantaneamente l'ora solare. Era comunque un sistema molto limitato, se si pensa che funzionasse solo di giorno od in presenza di cielo terso.



Attualmente con il tempo solare si indica la durata del giorno, che equivale a due successivi passaggi del Sole al meridiano, il cerchio massimo della sfera celeste passante per i poli e per lo zenit, ovvero all'intervallo di tempo compreso fra due culminazioni superiori (od inferiori) del Sole.

Inoltre dipendendo dai moti della Terra, anche il tempo solare seguirà le loro fluttuazioni, divenendo così un valore variabile nel corso dell'anno. Questo perchè il nostro pianeta, orbitando attorno al Sole, segue una traiettoria ellittica che lo porta a distanze diverse. Conseguentemente la velocità varierà fra un minimo ed un massimo, quando esso sarà rispettivamente nel punto piu' lontano, l'afelio, o nel punto piu' vicino, il perielio.

Lo stesso movimento seguirà dunque l'astro maggiore nella sua traiettoria diurna, causando durante l'anno una diversa durata del giorno. Per ovviare a questo problema, si usa allora il valore medio fra la durata massima e quella minima, ossia il tempo solare medio, la cui unità di misura, il secondo equivale alla 86400a del giorno solare medio, che è pari a 24 ore.
 
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Sè#9
view post Posted on 26/5/2005, 12:46




TEMPO SIDERALE

Determinato a partire da quel punto dell'equatore celeste, detto punto d'Ariete, si riferisce all'intervallo temporale compreso fra due suoi successivi passaggi al meridiano.

Il multiplo della sua unità di misura, il giorno siderale, è inferiore di 4 minuti a quello solare, perchè l'astro maggiore, non essendo fermo rispetto alla volta celeste come il punto d'Ariete, si sposta quotidianamente di tale valore, ritardando di altrettanto il suo passaggio al meridiano che così, accumulandosi in un anno, ammonterà ad un giorno. Ne deriva che un anno siderale contiene 366,25 giorni, uno in piu' rispetto a quello solare.

Con questo valore è anche possibile risalire ai corpi celesti visibili da un determinato luogo, ad una determinata ora, ricavando da esso l'ascensione retta degli astri desiderati. Per fare questo in passato veniva utilizzato uno strumento ottico libero di ruotare solo su un asse orizzontale, in maniera tale da posizionarlo lungo il meridiano al valore della declinazione dell'astro da osservare. Non appena questo veniva centrato nell'obiettivo, si aveva il suo passaggio in meridiano e quindi il valore siderale desiderato.

Considerando inoltre, che il punto d'ariete per via del fenomeno della precessione degli equinozi varia la sua posizione, è utile riferirsi al suo valore medio, ossia al tempo siderale medio.

TEMPO CIVILE

Viene calcolato a partire dall'istante di culminazione inferiore del Sole, è perciò pari al valore solare medio aumentato di 12 ore, in modo da renderlo piu' consono agli usi della vita civile. L'inizio di ogni nuovo giorno, si verifica infatti nella parte centrale della notte.

Essendo però dipendente dall'istante del passaggio del Sole al meridiano, esso sarà uguale per ogni posto della Terra che abbia la medesima longitudine del luogo considerato, così che nella stessa nazione si avrebbero delle differenze di valori tanto piu' grandi, quanto essa sarebbe estesa in longitudine.

Per ovviare a tutto ciò sono stati creati i fusi orari, che dividono la superficie terrestre in 24 settori di 15 gradi ciascuno, e comprendono intere nazioni, alle quali è stata assegnata l'ora del meridiano centrale del fuso orario di appartenenza.

Essi si contano verso Est, a partire dal primo detto di Greenwich, località inglese su cui passa il meridiano zero, cui è stato attribuito il valore di Tempo universale (TU) o Tempo Medio di Greenwich (GMT). Al fuso orario successivo, che differisce in piu' di un'ora, è stata invece assegnata la denominazione di Tempo medio dell'Europa centrale (TMEC).
 
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Sè#9
view post Posted on 26/5/2005, 12:47




STORIA ED ORIGINI DEL CALENDARIO

Risolto il problema della misurazione delle ore, come successione di istanti, resta la questione della numerazione cronologica dei giorni a partire da determinate date. Così riferiti all'anno, come lo chiamavano i romani, da annus, il cerchio che periodicamente riporta sui suoi passi il motore del tempo, nascono i primi calendari impostati sul moto di un astro, quasi sempre uno degli astri maggiori, o tutti e due nel caso di calendari lunisolari.

Usato sin dalle prime civiltà mediterranee il calendario lunare, di immediata concezione, è riferito alle fasi lunari, le quali consentono di gestire facilmente le settimane ed i mesi con i loro cicli di 7 e quasi 29 giorni. Ben presto però, ci si rese conto delle limitazioni che esso comportava. Infatti, essendo il mese lunare piu' corto di quello solare, necessitava di frequenti correzioni per riallinearlo al moto della Terra e quindi al ciclo stagionale.

Il calendario solare dà invece con buona approssimazione il passare degli anni, visto che si basa sul moto della Terra attorno al Sole, ed è perciò sincronizzato alla durata delle stagioni, che sono una conseguenza diretta dello stesso moto orbitale del nostro pianeta. Anche in questo caso occorre però una correzione, non essendo tale periodo un numero intero, è stato infatti necessario ricorrere all'introduzione dell'anno bisestile, per garantire un certo sincronismo fra l'anno civile e quello tropico. Il calendario gregoriano, quello attualmente in uso da noi e nella maggior parte del mondo, è appunto di questo tipo.

Il calendario lunisolare si basa invece sul movimento combinato dei due astri e perciò, non essendo i relativi periodi multipli fra di loro, bisogna apportare degli aggiustamenti affinchè il ciclo lunare e quello solare, e quindi quello stagionale, siano fra loro sincronizzati. A questo si pose rimedio con la scoperta del "ciclo di Metone", una corrispondenza fra i cicli periodici dei due astri, ovvero del fatto che 19 anni solari corrispondono a 235 lunazioni. I greci ad esempio integravano ogni tanto un anno di 13 mesi per recuperare i giorni che mancavano.

E' innegabile dunque che lo scorrere del tempo, e quindi il calendario, siano in relazione con i maggiori cicli astronomici e perciò avremo l'anno pari al ciclo stagionale, e quindi al periodo di rivoluzione della Terra attorno al Sole, il mese basato sulle fasi lunari e le settimane che fondano la propria origine, oltrechè nel ciclo lunare e nella tradizione biblica della creazione, anche nei babilonesi, che identificavano ogni giorno con una divinità e quindi con uno dei sette astri maggiori (Sole, Luna ed i 5 pianeti visibili).

Da tutto ciò si ottiene una progressione dei giorni a partire da una data d'inizio, il Capodanno, che è stata anch'essa protagonista di modifiche e di successive revisioni. Gli egizi ad esempio contavano i giorni dell'anno a partire dal levare eliaco della stella Sirio, all'incirca in prossimità del solstizio d'estate, ed in concomitanza dell'arrivo delle inondazioni del Nilo. Per gli antichi romani invece l'inizio dell'anno decorreva a partire dalla primavera, sino a che non fù deciso di iniziare dal primo di gennaio, probabilmente perchè in prossimità di tale data il Sole, passando per il solstizio d'inverno, segnava l'inizio di un nuovo ciclo.

Ogni popolo ed ogni civiltà contano generalmente gli anni a partire da un determinato evento. Così nel calendario gregoriano si contano a partire dalla nascita di CRISTO, in quello giuliano a partire dalla fondazione di Roma ed in quello islamico dall'Egira. Esistono tuttavia dei popoli che numerano gli anni raggruppandoli in cicli come i cinesi o gli eschimesi.

Anche l'inizio del giorno è stato soggetto a variazioni. In passato esso iniziava mezz'ora dopo il tramonto, all'avemaria, o a mezzogiorno quando il Sole passa al meridiano. La sua suddivisione in 24 ore risale invece all'epoca dell'Italia dei comuni, quando si introdussero i campanili che con il loro scoccare segnavano il passare del tempo.
 
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Sè#9
view post Posted on 26/5/2005, 12:48




GREGORIANO

E' un diretto discendente di quello usato dai romani, dal quale discendono anche i nomi dei giorni della settimana e dei mesi che rispettivamente ricalcano, tranne qualche eccezione, i nomi delle loro divinità e della loro successione numerica. Lo stesso nome, calendario, deriva da calendarium, il registro delle tasse, che venivano riscosse ai primi di ogni mese, ossia alle calende.

Queste erano dei giorni che facevano parte della tradizionale suddivisione del mese in calende, none ed idi, a cui per colmare la differenza con il mese lunare ne venivano aggiunti degli altri. Tale sistema fù usato dagli antichi romani sotto la leggendaria monarchia di Numa Pompilio, sino alla riforma operata da Giulio Cesare, che introdusse il sistema in uso presso gli egiziani.

Questo era basato sull'anno di 12 mesi e 365 giorni, ai quali ogni 4 anni, per colmare la differenza fra il valore intero e fittizio di 365, e quello decimale e reale di 365,25 giorni, veniva aggiunto un giorno nel mese di Febbraio, precisamente il sesto prima delle calende di Marzo, che in tal modo veniva a cadere per due volte e perciò era chiamato bisesto, da cui anno bisestile.

Il calendario fu chiamato giuliano, in onore di Giulio Cesare, a cui venne dedicato anche il mese di Luglio da Julius, imitato poi da Augusto che battezzò con il proprio nome il mese successivo, Agosto, da Augustus. I nomi attuali del Sabato e della Domenica sono invece di epoca successiva e derivano da shabbat, il sabato ebraico, e da domini dies, il giorno del signore, di estrazione cristiana.

Nonostante varie riforme, esso rimase in vigore dal 46 A.C. sino al 1582 D.C., con la differenza, che se prima gli anni erano contati "ab urbe condita", dalla fondazione di Roma (avvenuta nel 753 A.C.), dal 532 D.C., con il cristianesimo trionfante sulla religione pagana dei romani, si decise di contare gli anni a partire dall'anno successivo alla nascita di CRISTO, l'1 D.C.

A lungo andare però la mancanza di un potere politico e l'anarchia che regnarono in tutta Europa durante il Medioevo, fecero sì che ognuno contasse i giorni secondo un proprio sistema. Se a questo aggiungiamo che 365,25 era un valore medio dell'anno solare, differente da quello reale di circa 10 minuti (365,24219), come risultato vi furono significative differenze delle date con il ciclo delle stagioni.

A tutto questo marasma pose rimedio nel 1582 papa Gregorio XIII, quando la differenza fra il tempo giuliano e quello solare ammontava ormai a 10 giorni, con una riforma che introduceva delle necessarie correzioni. Fù deciso infatti, di non considerare piu' bisestili gli anni centenari, le cui prime due cifre non fossero divisibili per 4, e di azzerare i giorni mancanti, con la cancellazione di 10 giorni dal 4 Ottobre 1582 al 15 Ottobre dello stesso anno. Battezzato gregoriano, in onore del promotore della riforma, è tuttora il calendario in vigore nella maggior parte del mondo.

GIULIANO

Bisogna comunque dire che il calendario giuliano non scomparve del tutto, è rimasto infatti, ed è tuttora in uso in astronomia, come numerazione progressiva dei giorni dal 4713 A.C. in poi, con l'inizio del nuovo giorno a partire da mezzogiorno del tempo universale, e senza la classica divisione in giorni, mesi, anni e secoli.

Esso fu introdotto dall'astronomo J.Scaliger nel 1583, che assunse la stessa data d'inizio così lontana nel tempo, in modo da comprendere ogni avvenimento storico od astronomico conosciuto, ed è molto utile anche per porre a confronto date di calendari diversi.
 
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Sè#9
view post Posted on 26/5/2005, 12:48




EBRAICO

Risale all'incirca al 300 D.C., è di tipo lunisolare ed è strutturato secondo la classica suddivisione dell'anno in mesi e settimane.

Essendo però il ciclo solare e quello lunare di diverso valore, esso è composto da anni alternativamente di 12 e 13 mesi, che a loro volta possono essere composti da 29 o 30 giorni, in modo tale da riallinearlo al ciclo stagionale. Ciò avviene riferendosi al ciclo di Metone, in modo tale che 19 anni corrispondano a 235 lunazioni. Gli anni sono contati a partire dal 3762 A.C., mentre l'inizio del giorno parte dal tramonto del Sole.

ISLAMICO

Esclusivamente lunare, si compone di dodici mesi che corrispondono ad ogni lunazione e sono perciò di 29 giorni a cui, essendo una lunazione pari a 29,5 giorni, vengono intercalati mesi di 30 giorni per un totale di 354 giorni all'anno.

La data d'inizio del mese parte da quella di visibilità della prima falce lunare subito dopo la Luna Nuova. Gli anni sono contati a partire dall'Egira, 622 D.C., anno che commemora il trasferimento di Maometto dalla Mecca a La Medina. L'inizio di ogni nuovo giorno decorre dal tramonto del Sole.

REPUBBLICANO

Approvato a Parigi dalla Convenzione Nazionale il 24 novembre del 1793, rimase in vigore fino al 31 dicembre 1805.

L'anno era composto da 12 mesi di 30 giorni ciascuno, che a loro volta erano suddivisi in tre periodi di 10 giorni. Il Capodanno era invece fissato al 23 settembre, data dell'equinozio d'autunno. Ad ogni anno venivano aggiunti 5 giorni in piu', 6 per l'anno bisestile, per mantenerlo sincronizzato con l'anno tropico.

I nomi dei mesi erano, a partire dal primo dell'anno, il 23 settembre: Vendemmiaio, Brumaio, Frimaio, Nevoso, Piovoso, Ventoso, Germile, Fiorile, Pratile, Messidoro, Termidoro e Fruttidoro.
 
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Bad Intentioned
view post Posted on 12/6/2005, 14:26




a me piace pensare, come ha scritto anche Crichton in un libro, che in realtà il tempo non esiste, non scorre, ma che siamo noi che passiamo,e il nostro cervello ci fa credere che è il tempo che passa.
il tempo di per se è invariabile, non passa, semplicemente è.
 
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6 replies since 26/5/2005, 12:45   99 views
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