Strano fenomeno

un ufo?

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  1. schmit
     
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    Stamani,non potendo dormire mi sono alzata,erano circa le 3 e 15 del mattino,quando affacciatami alla finestra della mia camera da letto,dalla quale, essendo a Baida collinetta di Palermo, si vede tutta la citta',guardando Monte Pellegrino che mi sta di fronte a Nord Ovest di questo, in alto,ho visto una luce intensa, ferma. Sono rimasta ad osservarla per un po'.Ad un certo punto il bagliore è stato piu' intenso e s'è mosso silenziosamente, scomparendo dietro il muro della villa adiacente la mia.Sono scesa per vedere se dalla parte di dietro della villa potevo seguirne il percorso, ma era sparita.
    Un ufo?.
    Ho scritto ad ufologia raccontando l'accaduto,con preghiera di farmi sapere se altri hanno assistito allo stesso fenomeno.
    Non è la prima volta che assisto ad un fenomeno del genere,l'ultima volta mi era capitato nell'agosto del 2003.

    Edited by schmit - 12/5/2005, 10:54
     
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  2. trombotta
     
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    Uno strano fenomeno è anche che se clicco nell'ultimo messaggio tuo,mi porta a forumfree.Perche'? mi sai spiegare la ragione?
     
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  3. schmit
     
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    Fulmine globulare

    Fulmine globulare Raro fenomeno atmosferico di natura elettrica che consiste nella formazione nell’aria di sfere luminose in rapido movimento, specie durante i temporali. Di colore bianco, giallo, rosso o blu, i fulmini globulari (in inglese ball lightning, BL) hanno diametro variabile tra i 2 cm e i 10 m e una durata compresa tra 1 secondo e alcuni minuti; possono comparire in ambienti aperti o chiusi, ma compiono sempre movimenti rapidi e imprevedibili: spostamenti a zig-zag, variazioni di quota e stazionamenti.

    Per molto tempo gli scienziati ebbero seri dubbi sull’effettiva esistenza del fenomeno; uno degli eventi che contribuì a fugare le incertezze fu la formazione, nel 1982, di un fulmine globulare proprio all’interno del Cavendish Laboratory della Cambridge University, il prestigioso laboratorio di fisica fondato nel 1874, che ospitò le ricerche di grandi scienziati tra cui James Clerk Maxwell, Joseph John Thomson, Ernest Rutherford e James Chadwick. Oggi il fenomeno è universalmente riconosciuto dalla comunità scientifica e oggetto di studi per comprenderne le origini e la dinamica.

    Sono state avanzate diverse teorie per spiegare la fisica dei BL, ma nessuna viene considerata soddisfacente e quindi definitiva. Uno dei problemi aperti consiste nel determinare se la sorgente di energia a cui essi attingono sia interna o esterna. Alcuni scienziati ritengono che si tratti comunque di addensamenti di plasma simili ai dischi luminosi che si formano a seguito della detonazione degli esplosivi.


     
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  4. schmit
     
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    Il mistero dei fulmini a palla




    Innocui davvero?
    I fulmini globulari, misteriose palle che sprigionano luce e calore, potrebbero essere usate anche come strumenti di guerra. Negli Stati Uniti, infatti, il Naval Research Laboratory di Washington (DC) ha intuito che nella possibilità di riprodurre in laboratorio un fulmine globulare si può nascondere una preziosa arma di difesa. Gli aerei da guerra potrebbero essere equipaggiati con fulmini artificiali, da usare come ordigni civetta, capaci di depistare missili sensibili al calore.



    La scienza brancola nel buio
    Al di là di eventuali velleità militari, la parola sui fulmini globulari è ancora alla scienza: gli antichi preconcetti su queste bizzarre sfere di luce colorata (vedi In più), la cui origine era non identificata e addirittura extraterrestre, sono stati ormai spazzati via nei laboratori di fisica che nel mondo si occupano di questo strano fenomeno. È in uno di questi laboratori che si è perfezionata la ricerca del Nobel russo Piotr Kapitza, autore nel 1955 di una delle più accreditate ipotesi sull'origine elettromagnetica dei fulmini a palla.
    Recentemente poi il lavoro dell'Università di Canterbury in Nuova Zelanda, capeggiato dai ricercatori John Abrahamson e James Dinniss, avrebbe rivelato che il fulmine globulare non sarebbe altro che una palla di carbonio e silicio.



    A caccia di fulmini
    La scienza sembra andare nella direzione di una spiegazione rigorosa del fenomeno, basandosi soprattutto sulle testimonianze dei pochi che vi hanno assistito, ma anche nella convinzione che la chiave dell'enigma dei fulmini globulari sia proprio nella riproducibilità del fenomeno.
    I fulmini a palla artificiali saranno più temibili di quelli che svolazzano in cielo?

    Le tesi del Nobel
    Qual è origine di queste sfere colorate (bianche, rosse, gialle o blu) capaci persino di entrare in casa attraverso muri e finestre o addirittura nelle fusoliere degli aerei? Nel 1955, il Nobel per la fisica (1978), il russo Pyotr Leonidovic Kapitza, ipotizzò che la sorgente energetica dei fulmini globulari fosse esterna, da ricercare nel sistema di onde elettromagnetiche stazionarie fra nubi e suolo, originate da temporali.
    I fulmini tra nube e nube e, ancora di più, quelli fra nube e suolo genererebbero onde elettromagnetiche (onde radio in particolare) capaci di interagire con i gas atmosferici. Le onde radio così generate sarebbero riflesse dal suolo e interferirebbero fra di loro, eccitando e ionizzando una piccola porzione di atmosfera capace di dar vita al fulmine globulare.
    Il tallone d'Achille di questa teoria è che il plasma tende a espandersi e difficilmente rimane confinato in un'area circoscritta, anche solo per un secondo. Quale alternativa allora?

    Il team della Nuova Zelanda
    Secondo i ricercatori dell'Università di Canterbury (Nuova Zelanda) il fulmine globulare si originerebbe invece da una particolare reazione chimica tra un "normale" fulmine a scarica e il terreno.
    Dall'impatto si originerebbero filamenti di microparticelle di silicio e carbonato di silicio, lunghi circa 100 nanometri che, bruciando a contatto con l'ossigeno, emetterebbero l'energia necessaria a formare un fulmine globulare.Questa ipotesi giustificherebbe il fatto che il fulmine globulare possa essere visibile anche a distanza di qualche minuto dalla caduta del fulmine: molte testimonianze riferiscono infatti di fulmini globulari non direttamente associati a fulmini normali. Addirittura più del 10 per cento dei casi di avvistamento esaminati, sono avvenuti a cielo sereno.
    Nonostante gli sforzi della scienza, i fulmini globulari rimangono per molti versi incomprensibili.

    A caccia di fulmini globulari
    Anche voi potete essere utili alla scienza: armatevi di macchina fotografica e andate a caccia di fulmini globulari. Se sarete fortunati Focus.it pubblicherà le vostre foto. Armatevi però di santa pazienza; i migliori ricercatori che vi si dedicano quasi a tempo pieno non sono ancora riusciti a immortalare questo raro fenomeno atmosferico.
    Il sito di Focus.it potrebbe diventare il primo caso di ricerca scientifica condotta grazie all'aiuto di tutti.
    Fondamentale è stato già il "lavoro" dei lettori di Focus, invitati nel numero 94 della rivista (agosto 2000) a inviare le proprie testimonianze di avvistamenti al dott. Albino Carbognani del Dipartimento di Fisica dell'Università di Parma. Circa 20000 risultano essere le persone che hanno visto un fulmine globulare. Confrontando i dati italiani con quelli dell'archivio russo (il più vasto e completo di testimonianze di fulmini globulari tenuto da A. Ju. Strizhev), risulta che in Italia il 38 per cento dei fulmini globulari avviene in condizioni di cielo sereno (in Russia è il 10 per cento).
    Il mese in cui il fenomeno è più frequente è agosto, con alta concentrazione nelle ore serali, all'interno delle abitazioni. I fulmini a palla sono per lo più sferici e di colore bianco-giallo; la loro durata media? Solo qualche secondo.
    Buona caccia.

    - Marta Brambilla Pisoni
    - Anita Rubini

    Fonte Focus

     
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  5. schmit
     
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    CITAZIONE
    Uno strano fenomeno è anche che se clicco nell'ultimo messaggio tuo,mi porta a  forumfree ,mi sai spiegare il mistero?

    Adesso dovrebbe essere tutto a posto.


    Edited by schmit - 13/5/2005, 23:06
     
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  6. schmit
     
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    Cosi' mi è stata data spiegazione del fenomeno al quale ho assistito.
    Potrebbe essere stato un fulmine globulare.

    Edited by schmit - 13/5/2005, 23:10
     
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  7. trombotta
     
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    Pensate a una palla luminosa che compare all'improvviso a mezz'aria e si muove erraticamente. Poco dopo esplode con fragore o, a seconda dei casi, svanisce silenziosamente senza lasciar traccia alcuna, a volte solo uno strano odore. Può attraversare corpi solidi senza conseguenze, oppure provocare danni a cose e persone.

    La scienza lo chiama fulmine globulare (in inglese Ball Lightning, o più brevemente BL) a causa della forma prevalentemente sferica e del supposto collegamento con i normali fulmini, o perlomeno coi temporali, ma sono numerose anche le osservazioni a cielo sereno.
    Malgrado la gente li abbia osservati da sempre - associandoli a volte a manifestazioni sovrannaturali - e da oltre 160 anni l'argomento sia oggetto di disputa scientifica, con oltre 2.000 articoli pubblicati, oggi come allora restano "uno dei maggiori problemi insoluti della fisica" come ebbe a rimarcare il noto astronomo e fisico francese François Arago, tra i primi ad occuparsene.

    Esistono almeno una ventina di modelli teorici accreditati per la spiegazione dei fulmini globulari, suddivisi tra quelli che ipotizzano la sorgente di energia interna o esterna al globo: dalle bolle di gas ionizzato ai plasmoidi, dai campi energetici alla sfere "vaporose" di silicio. Ma non c'è interpretazione che riesca a render conto di tutte le caratteristiche descritte e degli effetti prodotti. Inoltre quasi nessuno è riuscito a ricreare in laboratorio qualcosa di simile a un fulmine globulare. Tant'è che per decenni alcuni studiosi hanno negato la stessa esistenza del fenomeno, preferendo l'interpretazione fisiologica di immagini persistenti sulla retina a seguito di esposizione a luce intensa o lampi improvvisi.
    Non deve nemmeno sorprendere la quasi assenza di immagini di veri fulmini globulari, interpretabile con la natura imprevedibile e transitoria degli stessi. Di fatto la settantina di foto note sono ampiamente spiegabili in altri termini e in alcuni casi è stata dimostrata anche la frode.
    Ma negli ultimi anni, un sempre maggior numero di scienziati ha colto la sfida proposta da questo mistero della natura, mostrando particolare interesse per il suo studio.

    Di primaria importanza per la formulazione di qualunque modello teorico è la raccolta e la valutazione di tutte le testimonianze di osservazione. La difficoltà principale è che tali avvistamenti sono, per assenza di riferimenti e informazione, raramente riferiti a ricercatori scientifici.

    Il Centro Italiano Studi Ufologici, riconoscendo l'importanza dei fulmini globulari nell'ambito di uno studio scientifico dei fenomeni UFO, nella primavera del 1999 ha avviato, all'interno della Commissione Fenomeni Luminosi in Atmosfera, il primo progetto di catalogazione delle osservazioni italiane di probabili fulmini globulari (in sigla BLITA).

    Il catalogo così assemblato è il risultato dell'unione di una preesistente raccolta di osservazioni e letteratura sui BL da parte di alcuni soci del CISU e dei frutti di una collaborazione con alcuni fisici italiani che sono stati stimolati a partecipare a questa indagine.

    Il progetto stesso ed alcune risultanze preliminari sono stati oggetto di una relazione a firma di Renato Fedele, dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e dello scrivente che è stata presentata al Sesto Simposio Internazionale sui Fulmini Globulari (ISBL99) tenutosi nell'agosto 1999 all'università di Anversa, in Belgio (dove l'Italia veniva rappresentata per la prima
    Alla fine del simposio, il russo Vladimir Bychkov, noto per le numerose analisi statistiche sulle osservazioni di BL, si è dichiarato molto contento della realizzazione del database italiano, rendendosi disponibile ad uno scambio di opinioni sul modo di organizzare i dati. E così è stato, nel maggio 2000, in occasione del seminario sui fulmini globulari condotto dal fisico dell'Accademia Russa delle Scienze presso l'università di Napoli. L'incontro - nel corso del quale abbiamo consegnato a Bychkov la versione preliminare del database BLITA e ci è stata fornita una versione aggiornata del suo database di osservazioni russe - ha contribuito ad instaurare una stretta collaborazione tra le nostre due strutture che si svilupperà a breve termine.

    Una prima verifica degli oltre 12.000 casi italiani di fenomeni aerei insoliti catalogati dal CISU ha condotto all'estrazione di un campione - secondo lo standard fenomenologico evidenziato dalla letteratura internazionale - di 50 possibili fulmini globulari riferiti agli ultimi cinquant'anni. Una seconda importante fonte di casistica, emersa solo di recente grazie ad un'alacre ricerca bibliografica svolta da alcuni soci del CISU, è la notevole raccolta di osservazioni curata dallo studioso Ignazio Galli nei primi anni del '900 in una serie di monografie e articoli pubblicati dalla Pontificia Accademia dei Nuovi Lincei.
    Tutti i casi raccolti e catalogati nell'Archivio Italiano dei Fulmini Globulari sono stati organizzati in un database informatico composto dai seguenti campi: coordinate spazio-temporali (data, orario, latitudine, longitudine, altitudine), dati descrittivi (colore, dimensione, forma, comportamento, ecc.) e ambientali (meteorologici, topografici).
    I campi che compongono la struttura del database sono simili a quelli utilizzati per il database delle osservazioni di BL in Russia. La scelta permetterà un miglior confronto dei valori contenuti nelle due banche dati. Di fatto, progetti analoghi sono già stati avviati in Austria e Ungheria, e numerosi altri cataloghi sono stati prodotti per singole nazioni - quali Russia e Giappone - con caratteristiche climatiche/geografiche/ambientali anche molto differenti tra loro.
    Il catalogo preliminare delle osservazioni italiane di probabili BL allo stato attuale contiene 180 episodi concentrati in estate, con un picco a settembre. Rarissime sono invece le segnalazioni a gennaio e febbraio. La distribuzione oraria mostra un massimo intorno a mezzogiorno e un'alta concentrazione anche nelle successive ore pomeridiane e serali. Il 79% dei fulmini globulari presenta un diametro compreso tra 10 e 50 centimetri e la forma sferica è decisamente prevalente. Il rosso è il colore predominante, seguito dal bianco e dall'arancione. La scomparsa del fenomeno è descritta con un'esplosione nel 43% dei casi, mentre le condizioni atmosferiche coincidenti con l'osservazione dei BL sono simili a quelle dei dati raccolti per l'ex-URSS (alta percentuale di casi concomitanti con temporali). Oltre il 75% delle osservazioni avviene in ambiente urbano; danni, per lo più lievi, a cose o persone sono stati riscontrati nel 35% dei casi. Al contrario di altre nazioni, però, sembra che i fulmini globulari in Italia siano maggiormente osservati all'esterno piuttosto che all'interno di edifici.

    Attualmente il nostro progetto è alla conclusione della fase preliminare di raccolta e catalogazione delle osservazioni. Completata questa fase, si darà avvio a un lavoro statistico che si svilupperà in tre fasi principali.
    La prima consiste in una verifica della consistenza interna del database. La seconda si prefigge di effettuare un confronto tra i casi del BLITA ealtri casi raccolti da fonti differenti (ad esempio il database cosiddetto SKB, dal nome dei suoi autori: Stakhanov, Keul e Bychkov-Amirov). Un simile confronto potrà estendersi poi anche ad altri cataloghi già esistenti e relativi a fenomeni aerei diversi, quali, ad esempio, meteore e bolidi.
    Inoltre, verrà condotto su un insieme di rapporti selezionati uno studio sulla localizzazione geografica delle osservazioni, in modo da relazionare gli avvistamenti di BL con particolari caratteristiche ambientali, ad esempio geologiche e geomagnetiche, oppure con altri fenomeni (vedi cadute di fulmini).
    La terza fase sarà l'estrazione, effettuata sull'insieme delle osservazioni italiane di BL, di quei casi che potranno costituire l'effettivo database per analisi più approfondite: quei rapporti che mostrano la maggiore somiglianza con le definizioni e i modelli esistenti di BL, e allo stesso tempo che contengono il maggior numero di informazioni descrittive, sia quantitative che qualitative, da sviluppare.

    Al momento non è possibile avanzare conclusioni di alcun tipo. Ulteriori osservazioni si aggiungeranno alle 180 sinora catalogate, in quanto sono in corso accurate ricerche bibliografiche per il reperimento di altri possibili BL. Inoltre, è stato predisposto un questionario per la raccolta di osservazioni inedite già inoltrato a tutti i gruppi di astrofili e prossimamente agli osservatori meteorologici. Alcuni appelli sono stati pubblicati su riviste a grande diffusione con buoni riscontri. Chiunque ritiene di aver osservato un fulmine globulare può inoltrare la sua testimonianza a [email protected].
    Ci si attende anche un confronto con altri studiosi che si occupano, ad esempio, di fisica atmosferica e dei plasmi, o che hanno già condotto lavori teorici e/o sperimentali sulla fisica dei fulmini globulari. Il nostro database potrà essere messo a loro disposizione.
    Si tenterà, in ultimo, di trovare alcune spiegazioni per una serie di episodi catalogati come avvistamenti di UFO che mostrano alcune analogie con i BL.

    Di fatto, esistono numerose affinità fenomenologiche tra BL e alcuni casi UFO, ma, al contempo, molte sono le differenze, e un collegamento diretto, anche se ipotizzato da alcuni sin dagli albori dell'ufologia, non è ancora stato provato.
    Già in un rapporto redatto nel 1949 per il Project Grudge dell'aeronautica statunitense un capitolo é dedicato all'argomento. Il super-scettico Philip Klass usa i BL per spiegare molti casi ufologici nel suo primo libro UFO Identified del 1968. E una disamina su UFO, elettricità atmosferica e plasma a firma del fisico Martin Altschuler appare anche nel famigerato Rapporto Condon (1969).
    Esistono inoltre alcuni ricercatori che un tempo si sono occupati anche di UFO ed ora sono attivi esclusivamente nella ricerca sui BL. Due esempi sono l'austriaco Alexander Keul che ha organizzato un convegno internazionale sui BL nel 1993, e l'inglese Mark Stenhoff che ha iniziato nel 1977 a raccogliere testimonianze di BL presso la BUFORA, la maggiore organizzazione ufologica di quel paese, e che nel 1999 ha pubblicato la nuova pietra miliare sul fenomeno, Ball Lightning - An Unsolved Problem in Atmospheric Physics (Kluwer Academic / Plenum Publishers).
    Valga per tutti, in conclusione, l'autorevole parere del fisico Paul Davies pubblicato sul mensile Second Look nel 1979, ma valido tuttora: "Riconoscere che i rapporti UFO contengono molte descrizioni di fulmini globulari non spiega nessuno dei due fenomeni, poiché il fulmine globulare è esso stesso un mistero".


    Paolo Toselli
    Responsabile Progetto BLITA
     
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  8. trombotta
     
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    brancoliamo ancora nel buio!!! :Letizia,ritieniti fortunata di aver visto qualcosa di inspiegabile nemmeno dagli scenziati.
    Ci sono piu' cose in cielo e in terra di quelle nella tua filosofia...diceva il buon Shekspeare,lo faceva dire ad Amleto che parlava con Orazio.

    Edited by trombotta - 14/5/2005, 01:30
     
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  9. schmit
     
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    Vi posto la risposta di http://www.spazioufo.com/contattisti.asp
    Cara Letizia
    Grazie per avrci contattato. Ho aspettato un po per risponderti perchè volevo verificare una cosa: la mattina del 12 , a Castellamare del Golfo, in provincia di Trapani, quindi ancora in Sicilia, un cacciatore ha rinvenuto delle strane impronte e mi ha spedito le immagini in cui si nota annastanza chiaramente che qualcosa di anomalo deve essere avvenuto nella zona. Non sempre in Ufologia 1+1 da come risultato 2, ma ci potrebbe essere una correlazione tra i 2 fenomeni riscontrati da te e dagli altri 2 testimoni. Purtroppo non ho collaboratori in Sicilia, il piu vicino a voi è di Potenza in Basilicata, e risulto impossibilitato a compiere un sopraluogo!
    Sto stilando un breve articolo, e ti chiedo di poter inserire la tua testimonianza su SpazioUfo.
    Fammi sapere se sei d' accordo.
    Ti auguro una lieta giornata

    Massimiliano
     
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  10. filli
     
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    Questa dei fulmini globulari l'avevo sentita anch'io qualche tempo fa,ma credevo che gli scienziati sapessero da cosa erano provocati,invece a quanto pare anche loro brancolano nel buio?
     
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  11. kkk-3
     
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    A me capito' una cosa del genere nel luglio 2002 ero in riva al mare e improvvisamente mi apparve un globo che aveva colore arancione ,era fermo,mi stropicciai pure gli occhi credendo di avere allucinazioni ma quello era li' fermo.Ad un tratto fece una luce intensa e velocemente si diresse verso ovest poi scomparve.
    Mi impressionai molto,e come al solito nessuno mi credette ma io sono convinta di averlo visto.
     
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  12. schmit
     
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    voi àvete mài àvuto esperienze del genere?

    domàni serà eclissi totàle di lunà...
     
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  13. schmit
     
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    l'eclissi totàle si verificà quàndo là terrà si interpone trà là lunà e il sole e quindi l'oscurà, è rossà per i ràggi del sole che sono in àttorno.
     
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  14. frichicchio
     
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    bellissimo!
     
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13 replies since 12/5/2005, 04:21   322 views
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