Aldo Fabrizi

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dolcino
view post Posted on 30/3/2008, 16:46




Biografia di Aldo Fabrizi
(1905 - 1990)

Aldo Fabrizi nasce a Roma, l'11 novembre 195.Di modeste origini (la madre gestisce un magazzino di frutta e verdura in un popolare quartiere romano), debutta in un teatrino di periferia nel 1931, lavorando poi anche alla radio. Esordisce nel cinema in piena guerra, nel 1942, con “Avanti c'è posto...” di Mario Bonnard, ove riprende il personaggio del tranviere che già gli aveva fruttato enorme popolarità nella rivista. Ruoli e figure in precedenza interpretati alla radio od in teatro ripropone ugualmente, accanto ad Anna Magnani, in “Campo de' Fiori” (1943), ancora di Bonnard ed in “L'ultima carrozzella” (1943) di Mario Mattoli. Il successo internazionale però lo raggiunge - magistralmente diretto da Roberto Rossellini - nei panni di don Pietro, il coraggioso sacerdote che protegge i partigiani in “Roma città aperta” (1945), pellicola che rivela appieno le sue doti drammatiche. Ancora nell'ambito del neorealismo trova parti interessanti in diversi film, da “Vivere in pace” (194`6) di Luigi Zampa a “Prima comunione” (1950) di Blasetti: nel frattempo, come regista, dopo un'opera prima non banale come “Emigrantes” (1949), fa centro con “La famiglia Passaguai” (1951), primo capitolo di una fortunatissima trilogia che lo vede pure protagonista. E' sempre del 1951 “Guardie e ladri” di Steno e Monicelli, in cui dà vita con Totò ad uno strepitoso duetto; l'anno seguente, è da segnalare la sua prova in “Altri tempi” di Blasetti. L'attività registica, frattanto, prosegue con alterni risultati: si va dal delicato “Una di quelle” (1953), con Totò e Peppino De Filippo, ai più corrivi “Hanno rubato un tram” (1954) ed “Il maestro” (1958). Successivamente, è in teatro che licenzia le sue cose migliori (l'indimenticabile mastro Titta, il boia nel “Rugantino” di Garinei&Giovannini, stagione 1962-63), mentre in cinema si limita a comparire in titoli comici commerciali: fanno eccezione le partecipazioni a “La Tosca” (1973) di Luigi Magni ed all'intenso “C'eravamo tanto amati” (1974) di Ettore Scola. All'insegna di una commistione di toni comici e commoventi, il percorso di Aldo Fabrizi è stato personalissimo ed ha fatto di lui uno tra gli attori più significativi del dopoguerra. Muore a Roma all'età di 85 anni, il 2 aprile 1990.

Attached Image: 662.jpg

662.jpg

 
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cucciolina72
view post Posted on 4/4/2008, 18:04




Ricordo bene questo attore... e poi lo vidi a teatro recitare Rugantino.... indimenticabile con Montesano nel ruolo di mastro titta....
 
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1 replies since 30/3/2008, 16:46   36 views
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