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Filmato Fabio Cannavaro doping!, Bombe bombe bombe!

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Magicoo85
view post Posted on 28/4/2005, 22:32




Calcio, un azzurro si inietta in tv

"E' la prova che noi facciamo schifo"

In serata verrà trasmesso sulla Rai un filmato choc sul calcio, risalente al 1999. Nel video si vede un giocatore che si inietta un farmaco attraverso una flebo in una stanza d'albergo. "E' questa la prova che noi facciamo schifo - dice il calciatore - La cassetta è mia e non andrà mai in giro". Si tratterebbe di un ex difensore del Parma, pilastro della Nazionale e attualmente in forza ad una "grande" del nord.

Sarebbe un difensore azzurro conosciuto in tutto il mondo, oggi in forza ad una squadra di vertice del campionato italiano, il calciatore che sarà protagonista del video choc annunciato e che lo ritrae mentre si inietterebbe del Neoton, un composto energetico, alla vigilia di un importante match europeo che la sua squadra di allora, il Parma, giocò a Mosca.
La gara in questione sarebbe Parma-Olympique Marsiglia, finale di Coppa Uefa, disputata il 12 maggio 1999 e vinta 3-0 dai ducali allora allenati da Alberto Malesani. Per la cronaca, quel Parma aveva anche vinto sette giorni prima la Coppa Italia.

Nello stesso video, che dura meno di 7', si sentono i giocatori (quasi tutti ancora in attività) parlare di queste pratiche e poco dopo un componente dello staff medico che li richiama a prepararsi per sottoporsi alla stessa procedura. Tutto questo sarebbe avvenuto in una delle stanze d'albergo dove la squadra alloggiava in vista della finale europea.
Malgrado la sostanza in questione non fosse tra quelle vietate, il video dimostrerebbe comunque come anche nel mondo del calcio esisterebbero certe pratiche comunque al limite del consentito (somministrazione di farmaci non vietati).


Se lo trovo lo posto!!! chi lo trova lo postasse!!!!!!!!user posted image

Edited by Magicoo85 - 28/4/2005, 23:41
 
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Magicoo85
view post Posted on 28/4/2005, 22:48




Ecco cosa e il neoton!!!!!!!!!

COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA -
Neoton 500
Ogni flacone contiene: creatina fosfato sale sodico mg 500.
Neoton g 1 flebo
1 flacone contiene: creatina fosfato sale sodico g 1.
Neoton g 5 flebo
1 flacone contiene: creatina fosfato sale sodico g

05.1 PROPRIETA' FARMACODINAMICHE
La creatina fosfato svolge un ruolo fondamentale nel meccanismo energetico della contrazione muscolare.
Nel miocardio e nel muscolo scheletrico, la creatina fosfato funge da riserva di energia chimica; essa è utilizzata per risintetizzare l'ATP, la cui idrolisi fornisce l'energia di pronto impiego nel processo contrattile dell'actomiosina.
A livello miocardico una componente chiave nello sviluppo e nella progressione del danno cellulare è rappresentata dall'inadeguato rifornimento energetico, che si verifica come conseguenza del rallentamento del metabolismo ossidativo: la carenza di adeguati livelli di creatina fosfato assume aspetti di particolare rilievo clinico, compromettendo forza contrattile e capacità di ripresa funzionale del cuore. Nel danno miocardico esiste infatti una stretta correlazione fra contenuto cellulare di composti fosforilati ad alto livello energetico sopravvivenza cellulare e capacità di recupero della funzione contrattile.
La conservazione dei composti fosforilati ad alto livello energetico è pertanto obiettivo primario di ogni procedimento volto a limitare il danno miocardico e costituisce la base della protezione metabolica del cuore.
Le ricerche sperimentali in cardioplegia animale ed umana hanno evidenziato il ruolo della creatina fosfato e le sue possibilità protettive sul miocardio.
I tests farmacologici dimostrano che:
il pretrattamento con creatina fosfato per via i.m. esplica effetti protettivi dose-dipendenti nel confronto di varie miocardiopatie indotte da: isoprenalina nel ratto e nel piccione, tiroxina nel ratto, emetina nella cavia, p-nitrofenolo nel ratto, sforzo nel ratto;la creatina fosfato presenta un effetto inotropo positivo sul cuore isolato di rana, di ratto e di cavia e sulle auricole di cavia, evidente in condizioni ipodinamiche da deficit di glucosio, Ca++ o da iperdosaggio di K+ ;la creatina fosfato antagonizza l'effetto inotropo negativo indotto dall'anossia sugli atri isolati di cavia;l'aggiunta di creatina fosfato alle soluzioni cardioplegiche migliora la protezione miocardica in vari modelli sperimentali, sia su organo isolato che in vivo:su cuore di ratto in by-pass cardiopolmonare ed arresto ischemico, la perfusione con soluzioni cardioplegiche addizionate di creatina fosfato, in condizioni sia di normo che ipotermia, svolge azione protettiva nei confronti del danno ischemico; tale effetto è additivo a quello di potassio, magnesio e procaina e risulta ottimale a concentrazione 10 mmol/l di creatina fosfato;sul cuore isolato lavorante di ratto, in condizioni di ischemia regionale (legatura per 15' della discendente anteriore dell'arteria coronarica sinistra) l'infusione pre-ischemica di creatina fosfato (10 mmol/l) svolge azione protettiva nei confronti delle aritmie da riperfusione;nel cane, sia in vivo sia su cuore isolato normale ed ipertrofico, dopo arresto cardiaco con soluzioni iperpotassiche, la perfusione con soluzioni cardioplegiche arricchite di creatina fosfato svolge azione protettiva, documentata da ridotta degradazione di ATP e creatina fosfato, preservazione delle strutture mitocondriali e del sarcolemma studiate al microscopio elettronico, migliore recupero funzionale e riduzione delle aritmie da riperfusione al termine del clampaggio;una migliore protezione miocardica da addizione di creatina fosfato nelle soluzioni cardioplegiche è segnalata in vivo su cuore di maiale in by-pass cardiopolmonare;
e) la creatina fosfato svolge azione protettiva nell'infarto sperimentale e nelle aritmie da occlusione coronarica:
nel cane, durante infarto cardio-sperimentale da legatura dell'arteria circonflessa, la creatina fosfato (200 mg/kg in bolo, seguita da infusione endovenosa 5 mg/kg/min) stabilizza i parametri emodinamici (esercitando effetti antiaritmici ed antifibrillatori) prevenendo il declino della funzione cardiaca durante ischemia, limitando così l'estensione della zona infartuata;nel ratto, sottoposto a legatura coronarica acuta, la creatina fosfato riduce l'incidenza e la durata della fibrillazione ventricolare;l'infusione endovenosa di creatina fosfato riduce la zona infartuata nel coniglio e nel gatto, dopo legatura coronarica;
f) l'azione cardioprotettiva della creatina fosfato è legata a stabilizzazione del sarcolemma, preservazione del pool cellulare di nucleotidi adeninici per inibizione di enzimi del catabolismo nucleotidico, inibizione della degradazione dei fosfolipidi nel miocardio ischemico, possibile migliorata microcircolazione nella zona ischemica da inibizione dell'aggregazione piastrinica ADP-indotta.
Nel miocardio e nel muscolo scheletrico, la creatina fosfato funge da riserva di energia chimica; essa è utilizzata per risintetizzare l'ATP, la cui idrolisi fornisce l'energia di pronto impiego nel processo contrattile dell'actomiosina.

A livello miocardico una componente chiave nello sviluppo e nella progressione del danno cellulare è rappresentata dall'inadeguato rifornimento energetico, che si verifica come conseguenza del rallentamento del metabolismo ossidativo: la carenza di adeguati livelli di creatina fosfato assume aspetti di particolare rilievo clinico, compromettendo forza contrattile e capacità di ripresa funzionale del cuore. Nel danno miocardico esiste infatti una stretta correlazione fra contenuto cellulare di composti fosforilati ad alto livello energetico sopravvivenza cellulare e capacità di recupero della funzione contrattile.

La conservazione dei composti fosforilati ad alto livello energetico è pertanto obiettivo primario di ogni procedimento volto a limitare il danno miocardico e costituisce la base della protezione metabolica del cuore.

Le ricerche sperimentali in cardioplegia animale ed umana hanno evidenziato il ruolo della creatina fosfato e le sue possibilità protettive sul miocardio.

I tests farmacologici dimostrano che:

il pretrattamento con creatina fosfato per via i.m. esplica effetti protettivi dose-dipendenti nel confronto di varie miocardiopatie indotte da: isoprenalina nel ratto e nel piccione, tiroxina nel ratto, emetina nella cavia, p-nitrofenolo nel ratto, sforzo nel ratto;la creatina fosfato presenta un effetto inotropo positivo sul cuore isolato di rana, di ratto e di cavia e sulle auricole di cavia, evidente in condizioni ipodinamiche da deficit di glucosio, Ca++ o da iperdosaggio di K+ ;la creatina fosfato antagonizza l'effetto inotropo negativo indotto dall'anossia sugli atri isolati di cavia;l'aggiunta di creatina fosfato alle soluzioni cardioplegiche migliora la protezione miocardica in vari modelli sperimentali, sia su organo isolato che in vivo:su cuore di ratto in by-pass cardiopolmonare ed arresto ischemico, la perfusione con soluzioni cardioplegiche addizionate di creatina fosfato, in condizioni sia di normo che ipotermia, svolge azione protettiva nei confronti del danno ischemico; tale effetto è additivo a quello di potassio, magnesio e procaina e risulta ottimale a concentrazione 10 mmol/l di creatina fosfato;sul cuore isolato lavorante di ratto, in condizioni di ischemia regionale (legatura per 15' della discendente anteriore dell'arteria coronarica sinistra) l'infusione pre-ischemica di creatina fosfato (10 mmol/l) svolge azione protettiva nei confronti delle aritmie da riperfusione;nel cane, sia in vivo sia su cuore isolato normale ed ipertrofico, dopo arresto cardiaco con soluzioni iperpotassiche, la perfusione con soluzioni cardioplegiche arricchite di creatina fosfato svolge azione protettiva, documentata da ridotta degradazione di ATP e creatina fosfato, preservazione delle strutture mitocondriali e del sarcolemma studiate al microscopio elettronico, migliore recupero funzionale e riduzione delle aritmie da riperfusione al termine del clampaggio;una migliore protezione miocardica da addizione di creatina fosfato nelle soluzioni cardioplegiche è segnalata in vivo su cuore di maiale in by-pass cardiopolmonare;

e) la creatina fosfato svolge azione protettiva nell'infarto sperimentale e nelle aritmie da occlusione coronarica:

nel cane, durante infarto cardio-sperimentale da legatura dell'arteria circonflessa, la creatina fosfato (200 mg/kg in bolo, seguita da infusione endovenosa 5 mg/kg/min) stabilizza i parametri emodinamici (esercitando effetti antiaritmici ed antifibrillatori) prevenendo il declino della funzione cardiaca durante ischemia, limitando così l'estensione della zona infartuata;nel ratto, sottoposto a legatura coronarica acuta, la creatina fosfato riduce l'incidenza e la durata della fibrillazione ventricolare;l'infusione endovenosa di creatina fosfato riduce la zona infartuata nel coniglio e nel gatto, dopo legatura coronarica;

f) l'azione cardioprotettiva della creatina fosfato è legata a stabilizzazione del sarcolemma, preservazione del pool cellulare di nucleotidi adeninici per inibizione di enzimi del catabolismo nucleotidico, inibizione della degradazione dei fosfolipidi nel miocardio ischemico, possibile migliorata microcircolazione nella zona ischemica da inibizione dell'aggregazione piastrinica ADP-indotta.


PREMETTENDO CHE IL NEOTON NON E' UN FARMACO DOPANTE VOLEVO CHIEDERE.

SE QUESTI FARMACI DALL'ARIA INNOQUA VENGONO ABUSATI NELL'USO CHE SUCCEDE???
 
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