Colui che commette il male si affligge adesso e dopo; si affligge in
entrambi i mondi. Geme e si tormenta, ricordando il male commesso
Per prima cosa stabilizzi se stesso nell'integrità, e soltanto dopo
ammaestri qualcun altro: in questo modo il saggio non verrà criticato.
Renda se stesso degno di insegnare ad altri: se avrà domato se stesso,
potrà domare gli altri. Ma il se stesso è ben difficile da domare!
Colui che fa il bene è contento adesso e dopo; è contento in entrambi i
mondi. In tanto è più contento in quanto ricorda il bene fatto.
Felice è la libertà dalle passioni in questo mondo, e il superamento
dei desideri dei sensi; ma l'abbandono della supponenza dell'"io sono"
è la felicità suprema.
Alzatevi dai giacigli, sedetevi in meditazione, a che vi serve stare
addormentati? Per coloro che soffrono, feriti dal dardo del dolore, che
sonno può esserci? Alzatevi, sedetevi, praticate con energia!
Altrimenti come potrete ottenere la pace? Non permettete che il re
della morte, sapendovi distratti, vi istupidisca nel suo potere.
Solo i saggi, sempre meditativi e incessantemente
perseveranti, sperimentano l'estinzione del
dolore, l'incomparabile libertà da ogni legame.
Beato chi non ha niente, che ha acquisito padronanza della realtà, che
è istruito. Guarda come soffrono coloro che hanno qualcosa: gente
legata col corpo ad altra gente.