Diamanti

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stellina_29
TOPIC_ICON1  view post Posted on 22/2/2008, 01:53




Il diamante è una delle più preziose, ambite ed ammirate gemme che si conoscano. Qesta splendida pietra è formata interamente da carbonio puro ed è originata da una roccia eruttiva (peridotite decomposta) comunemente chiamate kimberlite.
Oltre che dalla kimberlite, il diamante si estrae anche dalle rocce detritiche alluvionali e dalle rocce plutoniche ultrabasiche.




DIAMANTE


SCHEDA TECNICA
Il Diamante (C) ha durezza esterna 10
Peso specifico : 3,52
Da trasparente a opaco, ha lucentezza adamantina e polvere bianca, sfaldatura perfetta, frattura concoide. I cristalli, per lo più ottaedrici, appartengono al sistema cubico.
Australia e Sudafrica sono i maggiori produttori; altri luoghi di provenienza sono Brasile, Russia, Venezuela, India, Namibia, Angola, Borneo e Ghana.

Il diamante, la sostanza più dura presente in natura, è una pietra molto pregiata e apprezzata per la sua rarità. Costituito da carbonio allo stato puro, è prevalentemente incolore o di tinta pallida, ma può presentare anche colorazioni intense, la più ricercata delle quali è il rosso sangue. I diamanti di qualità inferiore, noti con il nome di "bort" e di "carbonado", sono sfruttati a scopo industriale per strumenti di perforazione e di taglio e come materiali abrasivi o di pulitura.

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cucciolina72
view post Posted on 22/2/2008, 03:40




LA QUALITA' ED IL VALORE DEI DIAMANTI

Un diamante si giudica attraverso quattro diverse caratteristiche che si combinano in molti modi determinando il valore della gemma. Sono dette le 4C.


PESO IN CARATI (Carat weight)


Come tutte le pietre preziose, il peso di un diamante è espresso in carati. La parola carato ha origine come unit� di peso naturale: i semi dell'albero del carrubo. I diamanti erano per tradizione pesati con questi semi, fino a quando il sistema fu unificato ed un carato fissato a 0,2 grammi (un quinto di grammo).
Un carato è diviso in 100 "punti". Perci� un diamante di 25 punti pesa un quarto di carato, ovvero 0,25 carati.

PUREZZA (Clarity)

Quasi tutti i diamanti contengono minute tracce di carbonio non cristallizzato, l'elemento dal quale sono stati originati. Molte non sono discernibili ad occhio nudo e hanno bisogno di essere ingrandite per diventare visibili. Sono chiamate inclusioni, e sono le impronte digitali naturali che fanno di ogni diamante un pezzo unico. In ogni caso, meno inclusioni ci sono, più rara è la gemma.
Di seguito viene riportata la terminologia unificata Confedorafi.

Purezza � perci� il termine usato per indicare fino a quale grado il diamante acquistato � privo di tali imperfezioni.Vi sono tre principali sistemi di graduazione internazionali per classificare i diamanti: GIA, CIBJO e HRD. Un diamante privo di inclusioni sia all'interno che all'esterno � classificato fl "puro" dal sistema GIA; l'altro sistema usa il termine "puro alla lente" o "internamente puro". Al di sotto di questo grado di classificazione i sistemi si equivalgono.

COLORE (Colour)


Qualche volta la gente � sorpresa nell'apprendere che i diamanti possono coprire l'intero spettro dei colori. La maggior parte delle gemme comunque appare appena tinta di giallo o marrone, ma ci sono anche i diamanti molto rari definiti incolori.
Altri ancora pi� rari sono in natura di colore ben definito e sono spesso denominati "fancies", fantasia. Tali diamanti si trovano solo occasionalmente e maggiormente in tinte come verde, rosso, blu o ambra.


TAGLIO (Cut)


Di tutte le quattro caratteristiche (4C), il taglio � quella pi� influenzata dall'uomo. Le altre sono dettate dalla natura. Il taglio del diamante influenza profondamente lo scintillio ed il fuoco, perci� � l'abilit� del tagliatore che rivela la bellezza della gemma.

Il taglio è ciò che permette al diamante di sprigionare la massima quantit� di luce.

1) In un diamante tagliato correttamente la luce viene riflessa dalle faccette del padiglione in modo che fuoriesca dalla parte superiore del diamante.

2) Se un diamante viene tagliato con un padiglione troppo profondo, una parte della luce si perde uscendo dalla parte opposta del padiglione stesso.

3) Se il padiglione è troppo piatto la luce esce prima che possa essere riflessa.





 
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