Candele

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marina53
view post Posted on 17/2/2008, 16:32




Storia

La luce artificiale trae origini dal fuoco. Per i primi uomini il fuoco era un elemento indispensabile; serviva per cucinare, illuminare e riscaldarsi. In seguito l'uomo ideò la fiaccola che aveva il solo scopo di illuminare gli ambienti. L'uso delle candele come fonte di illuminazione risale all'epoca dei romani e, a questo scopo, vennero impiegate fino al XIX secolo. In seguito, la diffusione del petrolio e dell'acetilene e, da ultimo, l'avvento della luce elettrica ne decretarono il declino a tale funzione. Continuarono, comunque, a essere usate in tutte le celebrazioni religiose. Nel mondo contemporaneo le candele sono utilizzate prevalentemente in tre ambiti: nelle chiese, nei cimiteri e, infine, come complemento d'arredo. Con quest'ultima funzione le ritroviamo nelle case, nei ristoranti, in occasione dei pranzi nuziali, per le feste all'aperto e, più in generale, in tutte le circostanze un pò speciali nelle quali si voglia creare la giusta armonia.

 
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marina53
view post Posted on 9/3/2008, 17:41




I materiali e gli strumenti

Lo stoppino

Lo stoppino o lucignolo, che porta per capillarità la cera fusa alla fiamma, è un insieme di fili di cotone strettamente intrecciati. Nelle candele di grande diametro gli stoppini sono, di norma, forniti di una base metallica (i cosidetti stoppini "con piede") perchè, quando le candele sono accese da molte ore, si può formare una pozza di cera fusa in cui i normali stoppini hanno difficoltà a rimanere ritti. E' importante che lo stoppino sia proporzionato al diametro della candela altrimenti, se fosse più grosso del necessario, assorbirebbe troppa cera che, bruciando velocemente, produrrebbe eccessivo fumo mentre, se fosse più sottile, non riuscirebbe a sciogliere i bordi della candela e potrebbe anche spegnersi.

La paraffina

La paraffina è un miscuglio di idrocarburi, è di colore bianco, traslucida e insipida. E' prodotta nelle raffinerie e si ottiene dalla distillazione dei petroli greggi: è in sostanza un residuo degli oli lubrificanti. Eppure, opportunamente raffinate, alcune paraffine sono denominate alimentari secondo una classificazione UE. La paraffina ha molteplici impieghi: dall'industria alimentare a quella farmaceutica, da quella tessile a quella chimica. Si usa per impermeabilizzare i tessuti, per consevare legni ed esplosivi e viene spalmata su carte e cerini. In case è utile per pulire le piastre dei ferri da stiro, per tappare i buchi fatti dai tarli e, strofinata sui bordi, aiuta a far scorrere i cassetti. La paraffina non si mescola all'acqua ed è più leggera di questa. Fonde, a seconda dei tipi, fra i 45 e gli 80 °C. Le candele fabbricate unicamente con paraffina appaiono più trasparenti delle altre e sono più difficoltose da estrarre dagli stampi. Utilizzata come bagno di copertura, inoltre, dà alla candela un aspetto semilucido.

La stearina

La stearina è ricavata dal sego, che si ottiene facendo fondere e purificare il grasso degli animali macellati e quindi raffinato. Il sego è utilizzato anche per fare saponette e margarina. Esiste anche un sego vegetale, derivato dai grassi estratti da alcune piante. La stearina è di colore bianco opaco. Si possono fabbricare candele con la sola stearina ma, solitamente, essa viene mescolata nella percentuale del 10-20% alla paraffina, per opacizzarla e renderla più solida al fine di impedire che le candele colino.

La cera d'api

La cera d'api è la sostanza utilizzata dalle api per costruire i favi. Separata dal miele, viene commercializzata in pani o fogli e ha un colore giallo scuro, anche se quella di tipo industriale può essere depurata fino a divenire bianca. Fonde a temperature tra i 61 e i 65 °C. Il suo costo può essere da 5 a 10 volte superiore a quello della paraffina. Se utilizzata pura presenta qualche difficoltà in più nella fabbricazione delle candele.

I coloranti

Le cere possono essere colorate in vari modi: il più semplice è quello di acquistare nei negozi specializzati formine di cera colorata concentrata, che andranno poi diluite nella cera bianca fino a ottenere il colore desiderato. Si può altresì acquistare anilina in polvere di diversi colori prestando particolare attenzione a stemperarla bene nella cera.

Le essenze profumate

Per profumare le candele esistono in commercio essenze già mescolate a piccole quantità di cera, oppure è possibile utilizzare oli profumati da versare direttamente nella cera liquida.

I materiali di recupero

La cera avanzata da vecchie candele può essere utilizzata per farne di nuove. E' sufficiente scioglierla ed eliminare l'avanzo di stoppino che cuocendo potrebbe scurirsi e alterare il colore della cera. Lo stoppino può essere realizzato con alcuni fili di cotone da uncinetto preventivamente bagnati in una soluzione di acido borico al 2-3%. Devono poi essere doppiati fino a raggiungere il diametro desiderato e, da ultimo, immersi per pochi secondi in cera calda. Per colorare la cera sono utili anche gli avanzi dei cosmetici, per esempio rossetti e ombretti, tenendo conto che in questo modo si otterranno colori più delicati. Alcune sfumature si ottengono con un pò di colore a olio e sciogliendo uno o più pezzetti di pastelli a cera.

Gli stampi

Nei negozi specializzati si trovano stampi già pronti di materiali e forme diverse. Gli stampi in plastica sono di norma utilizzati per le candele da candeliere, i candelotti e le candele a forma sferica, mentre quelli in silicone vengono usati per candele dalle forme più complesse che, per essere estratte, necessitano di stampi elastici. E' possibile, però, ricorrere anche a oggetti di uso comune in casa e in cucina come, per esempio, cartocci del latte, biccheri, bottiglie di plastica, forme da budino e per biscotti, contenitori di alluminio per cibi, vasi di coccio.

Gli strumenti

Il corredo necessario al ceraiolo domestico è rappresentato da pochi e semplici strumenti, di norma presenti in tutte le case: pentole di diverso diametro, uno o più pentolini muniti di beccuccio, termometro graduato fino a 100 °C, forbici, taglierino, cucchiaini, pennelli, becchi d'oca (quelli per i capelli), spiedino metallico, pinzetta fermastoppino, spatole e scalpelli.

Fabbricare le candele

Sciogliere la cera

La miscela più comune è composta dal 90% di paraffina e dal 10% di stearina. Versate nella pentola paraffina e stearin già mescolate. L'operazione di scioglimento della cera può essere fatta a bagnomaria oppure a fuoco molto basso. La cera dev'essere sciolta sempre in maniera lenta e graduale, soprattutto se colorata, per evitare di bruciarne il fondo e quindi alterarne i colori. E' sempre bene incerare prima lo stoppino perchè favorisce l'accensione della candela.

Raffredare la candela

E' meglio far solidificare la candela immergendo lo stampo nell'acqua fredda, questo metodo favorisce il ritiro della cera facendo così staccare più facilmente la candela dalla parete dello stampo. Un'altro metodo è quello del raffredamento veloce nel freezer, in questo caso, però, non dimenticate di controllare spesso la candela, perchè la cera, congelandosi, può formare crepe non eliminabili.

L'ambiente di lavoro

Se non avete la possibilità di usufruire di un vero e proprio studio per lavorare, la cucina di casa vostra è il luogo ideale. Proteggete sempre il piano di lavoro, per esempio con la carta, meglio se spessa. I piani di legno o in marmo possono assorbire i coloranti mescolati alla cera calda e venirne quindi danneggiati. Al contrario, piani in formica o altri materiali sintetici sono perfettamente adeguati perchè quasi inalterabili da ogni tipo di sostanza e resistenti anche alle alte temperature.

Norme di sicurezza

La cera, se scaldata troppo, inizia a fumare vistosamente e poi si incendia. Se ciò dovesse accadere, coprite il pentolino con un coperchio, in assenza d'aria la fiamma si spegnerà velocemente. Se, invece, si incendiasse un pò di cera versata sul piano del fornello, usate una manciata di sabbia o uno straccio di tessuto non sintetico. Non adoperate mai l'acqua per spegnere la cera in fiamme, perchè provoca schizzi molto pericolosi e dolorosi!. Le ustioni da cera si curano nello stesso modo di quelle provocate da olio bollente, ma, con un pò di attenzione e rispettando le temperature consigliate, i rischi sono davvero minimi.

La pulizia

La cera depositatasi sulle superfici solide si rimuove facilmente con una spatolina. Se invece, è colata su un vestito, ponete la stoffa tra 2 fogli di carta assorbente e passatevi sopra il ferro da stiro caldo, e successivamente lavate con acqua calda e sapone. Non versate mai cera ancora calda, eventualmente avanzata da una lavorazione, nello scarico del lavandino, perchè potrebbe otturare le tubazioni. Inoltre, ricordate che la cera avanzata è sempre riutilizzabile.

Avvertenze

Prima di accendere una candela tagliate sempre lo stoppino in maniera che risulti lungo solo mezzo centimetro. Non appoggiatela sui piani dei mobili, ma sempre su un supporto adatto, in mancanza d'altro va bene anche un semplice piattino. Non posizionatela vicino alle pareti, perchè il fumo della fiamma le annerisce. Ricordate che le correnti d'aria fanno colare tutte le candele.ù Non lasciate mai una candela accesa incustodita e tenetela fuori dalla portata dei bambini.

Tipi di candele

Candele da candeliere

Sono candele che hanno un diametro di circa 2 cm e altezza superiore ai 10 cm. Si tenga conto, fabbricandole, del diametro e dell'altezza desiderati per la scelta del tipo di stoppino e per stabilire a che punto questo vada tagliato.

Candelotti

Sono candele basse e larghe, da utilizzarsi solitamente senza candeliere. E' buona norma tenere conto, nel fabbricarle, del diametro e dell'altezza desiderati per la scelta del tipo di stoppino e per stabilire a che punto questo vada tagliato.

Candele galleggianti

La cera essendo per sua natura è più leggera dell'acqua, galleggia. Qualsiasi candela può galleggiare. Tranne quelle alte che si ribaltano, vengono definite galleggianti solo quelle basse e larghe. E' consigliabile usare come base di partenza normali candelotti molto bassi.

Candele profumate

Tutte le cere si possono profumare, l'importante è scegliere essenze che siano solubili nelle paraffine. Oggi queste sono abbastanza facilmente reperibili nei negozi specializzati, ma il loro costo è ancora piuttosto alto. La vera difficoltà sta nel fatto che non è possibile sapere a priori se una essenza che annusata a freddo risulta di forte intensità darà lo stesso risultato a candela accesa. Per esempio alcune essenze, come agli agrumi, si dissolvono rapidamente al calore della fiamma. Tenete presente che l'essenza profumata mescolata alla cera ne abbassa il punto di fusione, quindi, a parità di diametro, le candele profumate necessitano di stoppini più sottili. Vi sono però alcune essenze che bruciano con maggior difficoltà rispetto ad altre. Potete profumare anche le candele da candeliere, tenete conto che odorano più da spente che da accese in quanto la cera liquida prodotta dalla fiamma è troppo poca per veicolare sufficientemente le essenze.

Alcune essenze profumate

Effetto fresco, balsamico e antisettico: Eucalipto, incenso, lavanda, menta, salvia, timo.
Contro mosche e zanzare: Basilico, lavanda, limone, maggiorana, melissa, rosmarino.
Per aiutare la concentrazione (anche come deodoranti): Basilico, issopo, santoreggia, varietà di agrumi, ginepro.
Calmanti: Bergamotto, camomilla, gelsomino, geranio, lavanda, mandarino, melissa, patchouli, rosa, sandalo.
Contro il fumo delle sigarette: Pino, limone, mirto.


Decorare le candele

Le modalità per decorare le candele sono davvero numerose e molte altre ne troverete grazie alla vostra fantasia. Ciò che dovete tenere bene a mente e di non usare materiale altamente infiammabile. Assolutamente proibite sono tutte le materie plastiche che, in presenza di calore, emettono fumi tossici, molto nocivi alla salute.

 
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Connely
view post Posted on 22/6/2008, 19:36




CITAZIONE (marina53 @ 17/2/2008, 17:32)
Storia

La luce artificiale trae origini dal fuoco. Per i primi uomini il fuoco era un elemento indispensabile; serviva per cucinare, illuminare e riscaldarsi. In seguito l'uomo ideò la fiaccola che aveva il solo scopo di illuminare gli ambienti. L'uso delle candele come fonte di illuminazione risale all'epoca dei romani e, a questo scopo, vennero impiegate fino al XIX secolo. In seguito, la diffusione del petrolio e dell'acetilene e, da ultimo, l'avvento della luce elettrica ne decretarono il declino a tale funzione. Continuarono, comunque, a essere usate in tutte le celebrazioni religiose. Nel mondo contemporaneo le candele sono utilizzate prevalentemente in tre ambiti: nelle chiese, nei cimiteri e, infine, come complemento d'arredo. Con quest'ultima funzione le ritroviamo nelle case, nei ristoranti, in occasione dei pranzi nuziali, per le feste all'aperto e, più in generale, in tutte le circostanze un pò speciali nelle quali si voglia creare la giusta armonia.

mi ricordo che quando ero piccola mia mamma usava le candele solo in determinati momenti( quando se ne andava la luce , ihihih ).. col passare del tempo.. ho visto un incremento del suo utilizzo.. io stessa ne faccio uso certe vole in camera mia per rilassarmi... :coro:
 
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2 replies since 17/2/2008, 16:32   131 views
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