8 ORE DE SANGRE COLOSSEVM!!!

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PHANTAPHILM GROUP
view post Posted on 12/2/2005, 15:23




...e proprio perchè noi Darione lo amiamo...

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Edited by PHANTAPHILM GROUP - 12/2/2005, 15:33
 
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Kurando
view post Posted on 8/4/2005, 11:04




Finalmente disponibile il Cartaio,
proiettato il 25/02/2005 al Cinema Overlook di Roma durante la nottata 8 Ore de Sangre COLOSSEVM.

CLICCA QUI!




Goditi stralci di filmato dal vivo, come se stessi seduto accanto a noi!

Anni di gavetta al FANTAFESTIVAL hanno generato un pubblico obiettivo e goliardone, che premia le pellicole meritevoli e bastona quelle irritanti e pretenziose! Il Cartaio fa parte di queste ultime...
 
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paride.fuma
icon13  view post Posted on 8/4/2005, 14:57




ok. il cartaio non e' piaciuto a molti......ma come la mettiamo con filmuccoli
tipo Scream, Godsend, Gothika, The Village etc.etc. etc...?


Ciao
Paride
 
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suspiria1986
view post Posted on 8/4/2005, 16:09




certi film vanno capiti e analizzati bene prima di esprimere giudizi....Il Cartaio è uno di quelli....nessun film è da buttare,anche il + ridicolo ha degli spunti notevoli e originali...
opinione personale certo ma odio le strocature.
 
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mrxnightslasher
view post Posted on 8/4/2005, 20:33




mi unisco ai giudizi di Paride e Suspiria,anche io penso che IL CARTAIO non sia fra le meglio produzioni argentiane ma ci sono film ben peggiori come dice Paride(anche se a me Scream è piaciuto)
cmq è vero,ogni film ha delle caratteristiche particolari da apprezzare e poi ritengo sia difficile stare a certi ottimi livelli per anni,è chiaro che qualche film può venire peggio,d'altrocanto penso che il Maestro negli anni 70-80 ci ha abituato male perchè i suoi film di quel periodo sono tutti belli
 
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Folletto Argento
view post Posted on 8/4/2005, 21:57




Ragazzi ma vi siete sentiti i commenti durante la proiezione all'Overlook ?
Sara Rocca....Bozzolo di caccola...e durante lo spot sulla pirateria...ehi, ma me lo vengono a dire a me..ah!ah!ah!..

Attached Image: cartaio.jpg

cartaio.jpg

 
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Kurando
view post Posted on 9/4/2005, 15:55




Bellecose ragazzi. Sono contento che siano sorte risposte su questa discussione oramai assopita da giorni incalcolabili.
Ovviamente non sono d'accordo con i vostri punti di vista, in particolar modo al confronto che si è fatto con altre pellicole che poco hanno a che fare con la poetica di Darione. Scream ad esempio, non scorgo il nesso e soprattutto il ragionamento. Una cosa tipo: "Il Cartaio non è bello, certo, ma allora vogliamo parlare di tizio, caio e sempronio?" Secondo me non ha senso.
Per quanto concerne la teoria appena letta che premierebbe tutti i film, perchè in fondo ogni film ha qualcosa da dire, bè, io penso il contrario invece, poichè in questo modo si continua a produrre celluloide che comunica il Nulla Assoluto e che va ad accumularsi assieme a tanto altro nulla (assoluto). Produrre zozzerie a raffica, la vedo solo come mera produzione commerciale a scopo di lucro. Nessun piglio artistico, nessuna passione. Invece sarebbe importante discriminare ed esaltare opere degne di nota (sempre più sommerse dal mare magnum di mondezza visiva) ai danni di opere che lasciano il tempo che trovano. Ultima questione e qui mi appello a voi. Dite che il Cartaio andrebbe compreso più a fondo. Ma per arrivare a concludere cosa? Vi rimando a questa illuminante recensione, che mette in luce le magagne di un lavoro allucinogeno come il Cartaio.
http://www.morellismovieguide.com/php/most...nsione-133.html
Secondo me il buon Argento, avendo contratti da capogiro con Corporazioni quali la Medusa, ha l'obbiligo di produrre film ogni tot. E ci può pure stare. Però mi chiedo, sei Argento eccheccazzo, non hai una buona storia da raccontare? E allora appellati a qualche giovane umile e motivato, vatti a scoprire una storia che funzioni e infine filmacela come solo tu sai fare. Ma non esiste che uno spettatore debba venire umiliato dall'ultimo quarto d'ora del Cartaio, senza farsi salire il demone di prendere Dario Argento da una parte e raccontargliene quattro! Io ad esempio amo Santamaria alla folia, ma dopo quella recitazione sono incazzatissimo con lui. Attendo che si faccia perdonare presto. E vi chiedo se il film non fosse stato girato dal Maestro, staremmo ancora qui a parlarne? Io credo di no!
Ultima cosa. Io e il mio gruppo amiamo visceralmente il Buon Dario. Ha sfornato opere eterne e checchè se ne dica, uno come Mario Bava (precursore e sopravvalutatissimo) non sarebbe riuscito ad eguaglierlo manco se a produrlo fosse stata la Warner. Quindi da Dario ci si aspetta il massimo. E infatti, fateci caso, in ogni film tira fuori quel paio di sequenze memorabili, che sommate tutte assieme tirerebbero fuori un capolavoro indiscusso. E mi riferisco alle sue ultime robe. Io lo salvo fino a Trauma, poi stop! Però, sul comico Fantasma dell'opera un paio di scene si salvano, sulla Sindrome i primi venti minuti sono da antologia, su Non Ho Sonno l'intera sequenza sul treno è da urlo (eccezionale) e via di questo passo. Estraete tutti quei pezzi e avete tirato fuori un filmone. Ma ogni singolo film, davvero, mi fa irritare il culo in una maniera indescrivibile. Stivaletti diceva delle enormi difficoltà per dirigere un lungometraggio, tanto che anche Argento ha dovuto combattere come un forsennato. Però diosanto, quando è troppo è troppo. E non ci crederete, ma quella sera, in quella sala, tutti erano avvelenati proprio perchè i film ridicoli (alla Cozzi) ben vengano, ma non dal grandissimo Dario Argento. Perdio.

Bellecose.
 
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mrxnightslasher
view post Posted on 9/4/2005, 16:04




in parte ciò che hai detto è vero,ma penso che comunque Dario non sia il tipo da produrre solo per l'aspetto commerciale.....
inoltre il discorso di SCREAM era solo per paragonare i film horror e portare degli esempi,era solo un principio dialettico
 
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suspiria1986
view post Posted on 9/4/2005, 19:37




sicuramente è vero che dall'amato..(in questo caso Argento)..ti aspetti sempre il meglio ma sostengo comunque ce il Cartaio non è stato capito.Anzi reputo il Cartaio un ottimo film,concordo con te su altre cose sicuramente ma sull'aspetto commerciale no.Se c'è un autore che non si fa dettare legge dai produttori quello è Dario..assolutamente..piuttosto straccia il contratto..
Per quanto riguarda invece la mia affermazione sul fatto che in ogni film anche quello di serie z si trovano degli spunti interessanti,ne sono convinto...certo non mi riferisco si film dei Vanzina..ma certi film anni 70 italiani o altri exploitation americani...nonriescono ad essere mai Vuoti...
Il cinema in generale e in particolare quello italiano è sicuramente in difficoltà...carenza di idee sicuramente ma soprattutto di denaro che il governo non stanzia...anzi..sottrae....
 
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Kurando
view post Posted on 9/4/2005, 20:44




Aspettate ragazzi. Entrambi avete parlato di operazione commerciale. Ma io non intendevo dire che magari a Darione serviva una casa più comoda e allora ha deciso di fare il Cartaio. Su quello non ci piove (forse). Semmai la domanda è chiedersi che tipo di accordi Argento ha pattuito con la Medusa. Fateci caso. Anche Non Ho Sonno è stato sostenuto e propagato ovunque dalla Medusa. Caso strano, pochissimo tempo dopo esce sto Cartaio. Più che girato male, impresso su pellicola in maniera frettolosa e contornato da riempitivi futili. Mario il Barista. L'ispettore della pubblicità del Conto Arancio ridicolo. Il cannone del Gianicolo (irritante). Muccino allucinogeno. Script inesistente, recitazioni veloci veloci. Capite? A me da tanto l'idea che il buon Darione ha stretto chissà quale accordo con il colosso Medusa e questi gl'impongono un certo tipo di ritmo. Piuttosto anomalo per il Maestro se ci pensate . E i risultati si vedono. Ecco, perchè mi chiedo: ma diosanto, sei il migliore di tutti, dico ti vuoi accerchiare di giovani capaci intorno a te? Che abbiano un'idea, che aiutino a tirar fuori la tua arte! Tutto qui.
Per la questione che il Cartaio vada capito, io sono qui ed ho tanta voglia di comprendere. Magari qualcuno di voi può fornirmi di un punto di vista inedito, che potrebbe porre il film sotto un'altra luce.

Bellecose.
 
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suspiria1986
view post Posted on 9/4/2005, 21:43




Il Cartaio è sicuramente un film atipico per Dario nel senso che è difficilmente posizionabile all'interno della sua filmografia...
Lui lavora per Trilogie prevalentemente,c'è stata quella degli animali quella delle Tre Madri da terminare(speriamo) e quella gialla aperta con nonhosonno.
Sinceramente la cosa più rilevante che penalizza il film non è tanto secondo me l'approssimazione o il riempitivismo quanto la differenza di storia.
Si vede,secondo me nettamente che nonhossonno è stato scritto a 4 mani con un autore del calibro di Carlo Lucarelli...Il Cartaio ahimè è carente di connetori che avrebbero sicuramente aiutato il film a scorrere più fluentemente senza quei piccoli difetti e tempi morti di cui alla fine ha risentito.
IO sono spudoratamente e dichiaratamente di parte e anche se i difetti li vedo li nego per cui il Cartaio che personalmente ho visto 6 volte di cui 4 al cinema lo reputo un bel film se non altro per un grande uso degli ambienti e per le stupende sequenze dell'appartemento buio della Rocca e la corsa di Muccino nelle intercapedini...
La violenza di Dario è cambiata non ha più quel gusto del pathos e del macabro liberatorio dei suoi precedenti film..il nuovo Argento punta alla pressione psicologica alla violenza profonda...A parer mio la cosa che terrorizza di più nel Cartaio sono le urla...dirompenti agghiaccianti...
Ecco questa prospettiva della mutevolezza della rappresentazione della paura credo pssa aiutare a capire il tono + pacato con il quale Dario ha girato il suo ultimo lungometraggio.
ciao
 
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mrxnightslasher
view post Posted on 9/4/2005, 23:40




è vero il discorso della paura,Dario ha voluto trovare un'altra tecnica per incollare lo spettatore al seggiolino,condivido il discorso della paura attraverso la webcam e quindi lo sfruttamento delle nuove tecnologie per trasmettere in diretta una persona urlante che viene tenuta legata e rischia di morire,lo spettatore non sa che cosa succede
nel vecchio forum una volta scrissi che in effetti è difficile trovare idee sempre nuove e brillanti,il problema è che nel cinema horror è già stato detto tutto,nel senso che sono stati prodotti talmente tanti film che ormai le novità scarseggiano ed è difficile fare buoni film
a me per esempio è piaciuto un casino L'ENIGMISTA,film non molto violento ma carico di suspence che ti tiene incollato alla poltrona con un finale a sorpresa;anche se per alcuni elementi è simile a SEVEN ho trovato questo film molto ben girato e con idee nuove
poi penso che un regista fa bene anche a cambiare un pò genere,è quello che ha fatto Dario negli anni passando da un genere giallo(gli esordi)ad un horror(anni 80)per poi tornare con NON HO SONNO e IL CARTAIO alle origini;il fatto che i cambiamenti non abbiano successo è poi un altro conto,ma faccio una domanda a voi:vi sarebbe piaciuto Dario se avesse girato solo ed esclusivamente film tipo PROFONDO ROSSO o tipo SUSPIRIA?è chiaro che dopo qualche anno avreste pensato O CHE PALLE!
circa gli attori spesso criticati per la poca bravura dico che a mio avviso le critiche sono state esagerate e che poi Dario ha voluto dare la possibilità a facce nuove,inoltre se ci pensate anche in altri film di successo ci sono stati attori poco conosciuti
PS:per Suspiria 1986:circa il discorso del governo che non dà fondi al cinema italiano non sono d'accordo con te,se il cinema va male è colpa appunto delle idee mancanti,inoltre preferirei non tornare ai tempi dei finanziamenti a Nanni Moretti per vedere quei bei filmoni che ora non produce più perchè non più finanziato dai suoi compagni,sono registi questi?quelli che si affidano ai finanziamenti statali e sono politicizzati?a me non sembrano registi.....
 
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paride.fuma
view post Posted on 9/4/2005, 23:41




per Kurando:

per favore leggiti il libro :L'ECCESSO DELLA VISIONE edito da lindau e capirai meglio il cinema di Dario Argento.
Tu non adori il caro Darione perche' altrimenti non parleresti cosi' ma pittosto vorresti che Darione assomigliasse alla maggior parte dei registi Hollywoodiani che si ritrovano per caso (o per fortuna) una sceneggiatura gia' pronta e scritta senza alcuna fatica.

da il volume "L'ECCESSO DELLA VISIONE" il Cinema di D.Argento:

"Dario Argento e' diffidente da sempre nei confronti della verosomiglianza (Il dovere di un cineasta e' interrogare il senso dell'apparire delle cose), inSuspiria, Inferno, Phenomena (le sue opere piu' folgoranti, piu' viscerali, piu'....sognate) scopre la vertigine del perdersi. Ma in realta' tutta l'opera argentiana non e' altro che un manuale per sguardi ansiosi di vertigini d'amore. Che altro e' La sindrome di Stendhal se non l'interfaccia centrifuga di un cinema narcolettico che sogna ardentemente di smaterializzarsi in segni di puro apparire lontani dalla pesantezza del dispositivo di riproduzione?
Film troppo forti, soprattutto per come denunciano la propria matrice intima ed ingenua; si offrono come sonde di un immaginario atomizzato in mille derivazioni segniche e innumerevoli articolazioni allegoriche. (Non credo alla gente quando dice cha ha capito i miei films. I miei films non li capisco nemmeno io. Ci sono talmente tante cose dentro che pure io faccio fatica a capire da dove arrivano "parole di Argento da una sua intervista").
Nel cinema di Argento non si chiude nulla. Nessuna inquadratura, raccordo, carrellata, dolly eccetera viene utilizzato rispettandone il valore d'uso e di scambio corrente. Ecco perche' il suo cinema fa paura: perche interrompe la linearita' del nostro immaginare le figure retoriche del cinema ( esempio il pupazzo di Profondo Rosso che appare prima dell'omicidio di Giordani) rivelandone un uso sovversivo, addirittura ridicolo, sempre comunque crudelmente infantile e proprio per questo minaccioso."
di Giona A. Nazzaro


Questo, in sintesi e' il cinema di Dario Argento caro Kurando. se tu amassi veramente il maestro dovresti conoscere come pensa il cinema il nostro Dario e non come lo vuole vedere uno pseudo Fan.
Un ultimo e personale esempio.
I films di Dario vanno visti piu' di una volta per capirli perche' superficilamente sembrano banali ma in fondo......
L'esempio che voglio citare e' quello di Profondo Rosso: il film, nonostante sia un giallo con finale a sorpresa (di solito i film di tipo hollywoodiano improntanti su tale genere, se pur belli, si guardano una volta sola e poi basta perche' ormai si conosce il finale -vedi il "Sesto Senso"-), costringe lo spettatore a riguardarlo meglio (e' esplicitamente voluto da Dario ed e' questo che lo rende un maestro)
per dimostrare che lo spettatore "distratto" ha tralasciato qualcosa di importante (come il protaggonista fra l'altro) ossia, la faccia dell'assassino riflessa in uno specchio. L'esempio e' questo,
per verificare basta riguardare il film e fissare lo specchio al fotogramma chiave in cui si vede il viso della Calamai.

Ora ti saluto e viva il Maestro.

ciao a tutti
 
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mrxnightslasher
view post Posted on 9/4/2005, 23:46




condivido pienamente il tuo discorso Paride,in effetti poi è vero che i film del Maestro vanno rivisti più volte e studiati nei minimi particolari per capirli bene
viva il Maestro anche da parte mia!
 
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suspiria1986
view post Posted on 9/4/2005, 23:51




ma il mio non voleva essere un discorso politico o un attacco l governo(cosa che non vorrei fare su un forum puro e bello come questo..) dicevo soltanto che come spesso accusa anche Dario se l'Italia predisponesse + fondi per aiutare i giovani registi ad esordire ed i grandi cineasti a lavorare con serenità potremmo evitare che i nostri migliori elementi vadano all'estero o peggio ancora che paesi stranieri comprino diritti di film italiani dimenticandosi poi di distribiurli in commercio...vedi la Francia con le 4 mosche di velluto grigio..
 
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14 replies since 12/2/2005, 15:23   248 views
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